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Umane divinità
una quarantina di fotografie selezionate dal fondo dell’agenzia “Pierluigi”: la Loren, Mastroianni, la Vitti, il cinema italiano degli anni ’50
Comunicato stampa
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Questa è una piccola collezione di belle fotografie che riguardano il mondo del cinema: immagini scattate agli attori mentre recitano o si riposano, mentre ascoltano le indicazioni dei registi lasciandosi ritrarre dal fotografo che sembra più un amico che un professionista. Tutte provengono dal fondo dell’agenzia fondata da Pierluigi Praturlon e ne portano il timbro “Pierluigi”.
Originario di Pordenone, Praturlon era arrivato a Roma alla metà degli anni Quaranta facendo per alcuni anni lo “scattino”, come si diceva in gergo. Diego Mormorio suggerisce assai bene l’ambiente “si affermò una schiera di fotografi che trovava la propria materia nei personaggi di Cinecittà; una schiera di matrice "proletaria" e sostanzialmente impolitica, che i fotografi impegnati guardavano con distacco, e, talvolta, con un certo disprezzo, ma le cui immagini costituiscono ora forse il migliore "spaccato" dell'Italia al tempo del boom economico. ….venivano dagli angoli delle strade e delle piazze, dove, dopo la guerra, avevano fatto gli scattini. Scattini erano stati Pierluigi Praturlon , Tazio Secchiaroli e diversi altri loro amici. Armati di una Rolleicord, aspettavano che qualche turista o qualche soldato americano accettasse di farsi fare una foto ricordo e prendesse un biglietto con l'indirizzo dove, con poca spesa, avrebbe potuto ritirare la fotografia”. Qualche anno dopo Pierluigi Praturlon apriva l'agenzia specializzata in servizi sul cinema, ben presto fucina di talenti fotografici: uno stuolo di fotografi da Trastevere si spostarono nei dintorni della “Hollywood del Tevere” come veniva chiamata allora Cinecittà producendo servizi fotografici di ottima qualità.
Bravissimo ritrattista e abile comunicatore, Pierluigi sapeva stabilire con gli attori la complicità necessaria per cogliere le espressioni più intense e le pose più naturali. Alcune immagini sono di Tazio Secchiaroli, con Pierluigi Praturlon, tra i più bravi; entrambi erano diventati i fotografi personali delle dive più famose dell’epoca, sempre al loro seguito, in Italia come all’estero. E’ quindi merito di questa vicinanza continua se Sophia Loren, Claudia Cardinale, Monica Vitti, Marcello Mastroianni,Vittorio De Sica, Peter Sellers si lasciano ritrarre così. Sono immagini perfettamente calibrate, con un che di giocoso, che raccontano di una complicità allegra tra fotografo e personaggio. Colpisce soprattutto l’immediatezza che traspare da tutte queste fotografie: si intravvede un modo di fare cinema, e forse un modo di vivere in quell’ambiente, che oggi sembra essere svanito dietro il patinato mondo dei grandi servizi fotografici contemporanei studiati e corretti istante dopo istante. Qui invece, i protagonisti erano un po’ caciaroni, un po’ improvvisati, di certo scanzonati e ancora inconsapevoli del valore della propria immagine. In quegli anni alcuni erano già famosi, altri lo sarebbero diventati presto, ma nessuno di loro sembrava crederci fino in fondo. Per loro, domani era ancora un altro giorno.
Originario di Pordenone, Praturlon era arrivato a Roma alla metà degli anni Quaranta facendo per alcuni anni lo “scattino”, come si diceva in gergo. Diego Mormorio suggerisce assai bene l’ambiente “si affermò una schiera di fotografi che trovava la propria materia nei personaggi di Cinecittà; una schiera di matrice "proletaria" e sostanzialmente impolitica, che i fotografi impegnati guardavano con distacco, e, talvolta, con un certo disprezzo, ma le cui immagini costituiscono ora forse il migliore "spaccato" dell'Italia al tempo del boom economico. ….venivano dagli angoli delle strade e delle piazze, dove, dopo la guerra, avevano fatto gli scattini. Scattini erano stati Pierluigi Praturlon , Tazio Secchiaroli e diversi altri loro amici. Armati di una Rolleicord, aspettavano che qualche turista o qualche soldato americano accettasse di farsi fare una foto ricordo e prendesse un biglietto con l'indirizzo dove, con poca spesa, avrebbe potuto ritirare la fotografia”. Qualche anno dopo Pierluigi Praturlon apriva l'agenzia specializzata in servizi sul cinema, ben presto fucina di talenti fotografici: uno stuolo di fotografi da Trastevere si spostarono nei dintorni della “Hollywood del Tevere” come veniva chiamata allora Cinecittà producendo servizi fotografici di ottima qualità.
Bravissimo ritrattista e abile comunicatore, Pierluigi sapeva stabilire con gli attori la complicità necessaria per cogliere le espressioni più intense e le pose più naturali. Alcune immagini sono di Tazio Secchiaroli, con Pierluigi Praturlon, tra i più bravi; entrambi erano diventati i fotografi personali delle dive più famose dell’epoca, sempre al loro seguito, in Italia come all’estero. E’ quindi merito di questa vicinanza continua se Sophia Loren, Claudia Cardinale, Monica Vitti, Marcello Mastroianni,Vittorio De Sica, Peter Sellers si lasciano ritrarre così. Sono immagini perfettamente calibrate, con un che di giocoso, che raccontano di una complicità allegra tra fotografo e personaggio. Colpisce soprattutto l’immediatezza che traspare da tutte queste fotografie: si intravvede un modo di fare cinema, e forse un modo di vivere in quell’ambiente, che oggi sembra essere svanito dietro il patinato mondo dei grandi servizi fotografici contemporanei studiati e corretti istante dopo istante. Qui invece, i protagonisti erano un po’ caciaroni, un po’ improvvisati, di certo scanzonati e ancora inconsapevoli del valore della propria immagine. In quegli anni alcuni erano già famosi, altri lo sarebbero diventati presto, ma nessuno di loro sembrava crederci fino in fondo. Per loro, domani era ancora un altro giorno.
23
settembre 2008
Umane divinità
Dal 23 settembre al 26 ottobre 2008
fotografia
Location
GALLERIA BEL VEDERE
Milano, Via Santa Maria Valle, 5, (Milano)
Milano, Via Santa Maria Valle, 5, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a domenica ore 13-20
Vernissage
23 Settembre 2008, ore 18
Curatore