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Umberto Bonetti / Giancarlo Martelli – Omaggio a Umberto Bonetti
Attraverso una trentina di dipinti, la rassegna presenta una scelta produzione del futurista Bonetti ed una sua rivisitazione del contemporaneo Giancarlo Martelli
Comunicato stampa
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UMBERTO BONETTI
Nasce a Viareggio il 31 gennaio del 1909. Il padre, Pietro, è di Pistoia; la madre, Maria Teresa Giannessi, viareggina. Frequenta l’istituto di Belle Arti di Lucca, iniziando ben presto a collaborare come disegnatore con scultori e architetti. Dopo gli studi è attivo nella grafica pubblicitaria, mentre le sue caricature appaiono su giornali nazionali come La Lettura e La Tribuna. Decisivo l’incontro, poco più che ventenne, con il futurismo. Nel 1930, all’inaugurazione di una mostra di Lorenzo Viani, conosce Filippo Tommaso Martinetti. Nel vivace milieu intellettuale della Viareggio anni Trenta frequenta anche, oltre a Lorenzo Viani, Luigi Pirandello, Fortunato Depero, Thayaht e altri. Particolarmente rilevanti, per gli influssi che esercitano sul giovane Bonetti, sono le figure di Depero e Thayath. Il primo (1892-1960), esponente di spicco del cosiddetto “secondo futurismo”, è tra i firmatari del manifesto dell’aeropittura e studiò le applicazioni dei principi dell’avanguardia alla grafica, alla pubblicità, alla scenografia. Il secondo (il cui vero nome è Ernesto Michahelles), nato a Firenze nel 1893 da genitori anglosvizzeri, e morto a Marina di Pietrasanta nel 1959, è una singolare figura di inventore e intellettuale.
Giorgio Barberis
GIANCARLO MARTELLI
Dall’età di dodici anni Giancarlo Martelli persegue con passione e successo la sua ricerca pittorica. Proprio gli anni di gioventù lo vedono cimentarsi nella pittura durante la stagione estiva, quando sotto la sapiente guida del maestro Mario Moretti Foggia, Martelli inizia ad assorbire le regole della composizione e a ritrarre sulla tela vedute del Monte Rosa. Inizialmente l’influenza del Foggia è molto evidente, visibile nelle ampie pennellate, che man mano troveranno una diversa evoluzione, così come anche per il colore. Oggi l’artista può vantare una produzione assai ampia e variegata: il tratto distintivo del suo stile è senz’altro l’uso della materia pittorica, sia a livello tecnico che a livello puramente espressivo. Raggiunta la maturità l’artista, distaccandosi dalle tonalità brune predilette dal maestro Foggia, vivacizza la sua tavolozza, arrivando a sfiorare esiti cromatici di gusto fauves. Dinamicità, ricerca del movimento, forme vibranti di vitalità sono le caratteristiche che vengono impresse agli elementi presenti sulla tela.
Miriam Giustizieri
Nasce a Viareggio il 31 gennaio del 1909. Il padre, Pietro, è di Pistoia; la madre, Maria Teresa Giannessi, viareggina. Frequenta l’istituto di Belle Arti di Lucca, iniziando ben presto a collaborare come disegnatore con scultori e architetti. Dopo gli studi è attivo nella grafica pubblicitaria, mentre le sue caricature appaiono su giornali nazionali come La Lettura e La Tribuna. Decisivo l’incontro, poco più che ventenne, con il futurismo. Nel 1930, all’inaugurazione di una mostra di Lorenzo Viani, conosce Filippo Tommaso Martinetti. Nel vivace milieu intellettuale della Viareggio anni Trenta frequenta anche, oltre a Lorenzo Viani, Luigi Pirandello, Fortunato Depero, Thayaht e altri. Particolarmente rilevanti, per gli influssi che esercitano sul giovane Bonetti, sono le figure di Depero e Thayath. Il primo (1892-1960), esponente di spicco del cosiddetto “secondo futurismo”, è tra i firmatari del manifesto dell’aeropittura e studiò le applicazioni dei principi dell’avanguardia alla grafica, alla pubblicità, alla scenografia. Il secondo (il cui vero nome è Ernesto Michahelles), nato a Firenze nel 1893 da genitori anglosvizzeri, e morto a Marina di Pietrasanta nel 1959, è una singolare figura di inventore e intellettuale.
Giorgio Barberis
GIANCARLO MARTELLI
Dall’età di dodici anni Giancarlo Martelli persegue con passione e successo la sua ricerca pittorica. Proprio gli anni di gioventù lo vedono cimentarsi nella pittura durante la stagione estiva, quando sotto la sapiente guida del maestro Mario Moretti Foggia, Martelli inizia ad assorbire le regole della composizione e a ritrarre sulla tela vedute del Monte Rosa. Inizialmente l’influenza del Foggia è molto evidente, visibile nelle ampie pennellate, che man mano troveranno una diversa evoluzione, così come anche per il colore. Oggi l’artista può vantare una produzione assai ampia e variegata: il tratto distintivo del suo stile è senz’altro l’uso della materia pittorica, sia a livello tecnico che a livello puramente espressivo. Raggiunta la maturità l’artista, distaccandosi dalle tonalità brune predilette dal maestro Foggia, vivacizza la sua tavolozza, arrivando a sfiorare esiti cromatici di gusto fauves. Dinamicità, ricerca del movimento, forme vibranti di vitalità sono le caratteristiche che vengono impresse agli elementi presenti sulla tela.
Miriam Giustizieri
01
agosto 2009
Umberto Bonetti / Giancarlo Martelli – Omaggio a Umberto Bonetti
Dal primo agosto al primo settembre 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO TORNIELLI
Borgomanero, Corso Camillo Benso Conte Di Cavour, 16, (Novara)
Borgomanero, Corso Camillo Benso Conte Di Cavour, 16, (Novara)
Orario di apertura
da lunedì a domenica: 10/12,30 – 14,30/18
Autore
Curatore