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Umberto Bonfini. Un dottore a Grizzana. Dalla medicina alla fotografia
Un dialogo fra la raccolta atmosfera della casa-atelier in cui Giorgio Morandi visse e lavorò per lunghi decenni fino alla sua morte e una selezione di immagini tratte dall’archivio fotografico lasciato da Umberto Bonfini, medico condotto a Grizzana, che ristabilisce una vicinanza tra due figure accomunate da una frequentazione amichevole e un’affine sensibilità di pensiero
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Istituzione Bologna Musei | Casa Morandi (via Fondazza 36)
Umberto Bonfini. Un dottore a Grizzana
Dalla medicina alla fotografia
A cura di Claudio Spottl
23 novembre 2018 – 6 gennaio 2019
Inaugurazione giovedì 22 novembre 2018 h 18.00
Con performance musicale di Marco Tascone e Carlo Alberto Montori – Band LeFragole
Bologna, 21 novembre 2018 – Dal 23 novembre 2018 al 6 gennaio 2019 la porta di Casa Morandi
si apre all’incontro con la fotografia di Umberto Bonfini per il progetto espositivo a cura di
Claudio Spottl dal titolo Umberto Bonfini. Un dottore a Grizzana. Dalla medicina alla
fotografia. Un dialogo fra la raccolta atmosfera della casa-atelier in cui Giorgio Morandi visse e
lavorò per lunghi decenni fino alla sua morte e una selezione di immagini tratte dall'archivio
fotografico lasciato da Umberto Bonfini, medico condotto a Grizzana, che ristabilisce una
vicinanza tra due figure accomunate da una frequentazione amichevole e un’affine sensibilità
di pensiero.
In occasione dell’inaugurazione giovedì 22 novembre alle ore 18.00, Marco Tascone (voce,
chitarra) e Carlo Alberto Montori (percussioni), duo di cantautori bolognesi responsabili del
progetto musicale LeFragole, eseguiranno i brani Il capolavoro, 2 agosto '80, Il cuore non ha
sempre ragione, tratti dall’ultimo lavoro discografico Maremosso (2017). La performance,
durante la quale sarà inoltre proiettato il video del pezzo Ho paura per te, b/n, niente è tutto
presente nell’album La piccola enciclopedia del bosco vol.2 (2010), è un nuovo omaggio
sentimentale di Tascone e Montori alla figura dello sperimentatore pittore-fotografo, dopo la
realizzazione della colonna sonora del documentario di Claudio Spottl Umberto Bonfini. I
chiaroscuri di una vita (2015).
Nato a Pisa nel 1918, Umberto Bonfini arriva a Grizzana alla fine degli anni quaranta per
esercitare la sua professione di medico-chirurgo. Nel paese dell’appennino bolognese conosce
Giorgio Morandi, e in seguito ne diventa grande estimatore. Successivamente si sposta a Lagaro,
piccolo paese limitrofo a Grizzana, dove continua a esercitare la professione di medico e
resterà fino alla sua scomparsa il 10 agosto 1980.
Le frequentazioni con Giorgio Morandi avvicinano Bonfini alla sua pittura inducendolo, sotto il
suo influsso, a dipingere diverse tele. Ma l’arte di Morandi si rivela propedeutica soprattutto di
quella che diventerà la sua vera cifra artistica: la fotografia. Egli, infatti, si interessa al mondo
della fotografia solo dopo la morte di Morandi nel 1964, iniziando a ritrarre composizioni di
oggetti ispirate alle nature morte del maestro bolognese, di cui a Casa Morandi si possono
ammirare 14 esemplari realizzati negli anni sessanta.
1
Bonfini trova la sua definitiva espressione poetica nel registro del racconto fotografico, tecnica
con la quale si narra una storia attraverso una breve sequenza di foto si narra una storia, e in
cui associa estetica e contenuto tracciando una nuova strada della fotografia artistica.
Il presidente della F.I.A.F (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) Giorgio Tani ricorda
Bonfini come un maestro e un precursore di alcune tecniche avanguardistiche della fotografia
degli anni settanta. In quegli anni dove il digitale era ancora lontano, realizza, infatti, numero-
si fotomontaggi che sorprendono e mostrano la sua attitudine alla vita.
Dal 1966 è artista F.I.A.P. (Federation Internationale de l’Art Photographique) e consegue i
primi riconoscimenti dopo pochi mesi dall’inizio della sua attività, che termina nel 1978.
Le sue fotografie, dai significati a volte cupi, ermetici e provocatori, sono state esposte in nu-
merosissime mostre nazionali ed estere, ottenendo oltre un centinaio di premi e riconoscimenti
in tutto il mondo, da Hong Kong (nel 1969 al XXIV Salone Internazionale vinse il premio per la
migliore fotografia) a Buenos Aires, da Singapore a Bucarest.
A questi si aggiungono numerosi e prestigiosi premi conseguiti in Italia in occasione di mostre
che si svolsero in varie città fra cui Bressanone, Torino, Como, Roma, Empoli, Fermo e anche
Bologna, ove gli venne conferito il Nettuno d’Argento nel 1969.
È stato membro onorario dei foto club di Buenos Aires, Forlì e Modigliana.
La mostra allestita a Casa Morandi rende testimonianza della sua intensa produzione fotografica
contestualizzandola attraverso l’esposizione di cataloghi e materiali documentari come ritratti,
note biografiche e interviste.
Il curatore Claudio Spottl racconta che le foto di Umberto Bonfini sono state da sempre appese
alle pareti della casa del nonno paterno. Ha così avuto la fortuna di ereditare diverse delle sue
opere e, nel corso di alcuni anni, ha operato una vera e propria organizzazione del suo archivio
fotografico, riuscendo a ricostruirne la storia. Un prezioso patrimonio che oggi meritatamente
viene riscoperto, nel segno della sua amicizia con Giorgio Morandi.
Umberto Bonfini. Un dottore a Grizzana
Dalla medicina alla fotografia
A cura di Claudio Spottl
23 novembre 2018 – 6 gennaio 2019
Inaugurazione giovedì 22 novembre 2018 h 18.00
Con performance musicale di Marco Tascone e Carlo Alberto Montori – Band LeFragole
Bologna, 21 novembre 2018 – Dal 23 novembre 2018 al 6 gennaio 2019 la porta di Casa Morandi
si apre all’incontro con la fotografia di Umberto Bonfini per il progetto espositivo a cura di
Claudio Spottl dal titolo Umberto Bonfini. Un dottore a Grizzana. Dalla medicina alla
fotografia. Un dialogo fra la raccolta atmosfera della casa-atelier in cui Giorgio Morandi visse e
lavorò per lunghi decenni fino alla sua morte e una selezione di immagini tratte dall'archivio
fotografico lasciato da Umberto Bonfini, medico condotto a Grizzana, che ristabilisce una
vicinanza tra due figure accomunate da una frequentazione amichevole e un’affine sensibilità
di pensiero.
In occasione dell’inaugurazione giovedì 22 novembre alle ore 18.00, Marco Tascone (voce,
chitarra) e Carlo Alberto Montori (percussioni), duo di cantautori bolognesi responsabili del
progetto musicale LeFragole, eseguiranno i brani Il capolavoro, 2 agosto '80, Il cuore non ha
sempre ragione, tratti dall’ultimo lavoro discografico Maremosso (2017). La performance,
durante la quale sarà inoltre proiettato il video del pezzo Ho paura per te, b/n, niente è tutto
presente nell’album La piccola enciclopedia del bosco vol.2 (2010), è un nuovo omaggio
sentimentale di Tascone e Montori alla figura dello sperimentatore pittore-fotografo, dopo la
realizzazione della colonna sonora del documentario di Claudio Spottl Umberto Bonfini. I
chiaroscuri di una vita (2015).
Nato a Pisa nel 1918, Umberto Bonfini arriva a Grizzana alla fine degli anni quaranta per
esercitare la sua professione di medico-chirurgo. Nel paese dell’appennino bolognese conosce
Giorgio Morandi, e in seguito ne diventa grande estimatore. Successivamente si sposta a Lagaro,
piccolo paese limitrofo a Grizzana, dove continua a esercitare la professione di medico e
resterà fino alla sua scomparsa il 10 agosto 1980.
Le frequentazioni con Giorgio Morandi avvicinano Bonfini alla sua pittura inducendolo, sotto il
suo influsso, a dipingere diverse tele. Ma l’arte di Morandi si rivela propedeutica soprattutto di
quella che diventerà la sua vera cifra artistica: la fotografia. Egli, infatti, si interessa al mondo
della fotografia solo dopo la morte di Morandi nel 1964, iniziando a ritrarre composizioni di
oggetti ispirate alle nature morte del maestro bolognese, di cui a Casa Morandi si possono
ammirare 14 esemplari realizzati negli anni sessanta.
1
Bonfini trova la sua definitiva espressione poetica nel registro del racconto fotografico, tecnica
con la quale si narra una storia attraverso una breve sequenza di foto si narra una storia, e in
cui associa estetica e contenuto tracciando una nuova strada della fotografia artistica.
Il presidente della F.I.A.F (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche) Giorgio Tani ricorda
Bonfini come un maestro e un precursore di alcune tecniche avanguardistiche della fotografia
degli anni settanta. In quegli anni dove il digitale era ancora lontano, realizza, infatti, numero-
si fotomontaggi che sorprendono e mostrano la sua attitudine alla vita.
Dal 1966 è artista F.I.A.P. (Federation Internationale de l’Art Photographique) e consegue i
primi riconoscimenti dopo pochi mesi dall’inizio della sua attività, che termina nel 1978.
Le sue fotografie, dai significati a volte cupi, ermetici e provocatori, sono state esposte in nu-
merosissime mostre nazionali ed estere, ottenendo oltre un centinaio di premi e riconoscimenti
in tutto il mondo, da Hong Kong (nel 1969 al XXIV Salone Internazionale vinse il premio per la
migliore fotografia) a Buenos Aires, da Singapore a Bucarest.
A questi si aggiungono numerosi e prestigiosi premi conseguiti in Italia in occasione di mostre
che si svolsero in varie città fra cui Bressanone, Torino, Como, Roma, Empoli, Fermo e anche
Bologna, ove gli venne conferito il Nettuno d’Argento nel 1969.
È stato membro onorario dei foto club di Buenos Aires, Forlì e Modigliana.
La mostra allestita a Casa Morandi rende testimonianza della sua intensa produzione fotografica
contestualizzandola attraverso l’esposizione di cataloghi e materiali documentari come ritratti,
note biografiche e interviste.
Il curatore Claudio Spottl racconta che le foto di Umberto Bonfini sono state da sempre appese
alle pareti della casa del nonno paterno. Ha così avuto la fortuna di ereditare diverse delle sue
opere e, nel corso di alcuni anni, ha operato una vera e propria organizzazione del suo archivio
fotografico, riuscendo a ricostruirne la storia. Un prezioso patrimonio che oggi meritatamente
viene riscoperto, nel segno della sua amicizia con Giorgio Morandi.
22
novembre 2018
Umberto Bonfini. Un dottore a Grizzana. Dalla medicina alla fotografia
Dal 22 novembre 2018 al 06 gennaio 2019
fotografia
Location
CASA MORANDI
Bologna, Via Fondazza, 36, (Bologna)
Bologna, Via Fondazza, 36, (Bologna)
Orario di apertura
sabato h 14.00 – 16.00 | domenica h 11.00 – 13.00
venerdì su appuntamento h.14.00 – 16.00
Vernissage
22 Novembre 2018, h 18 Con performance musicale di Marco Tascone e Carlo Alberto Montori - Band LeFragole
Autore
Curatore