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Umberto Cavenago – L’alcova d’acciaio
L’esposizione prende il titolo da L’alcova d’acciaio, il libro che Filippo Tommaso Marinetti dedica agli ultimi mesi della sua esperienza di guerra nel primo conflitto mondiale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fioretto Arte ospita dal 5 ottobre al 20 novembre 2007 la mostra personale di Umberto Cavenago (www.cavenago.info).
L'esposizione prende il titolo da L'alcova d'acciaio, il libro che Filippo Tommaso Marinetti dedica agli ultimi mesi della sua esperienza di guerra nel primo conflitto mondiale. Il libro narra anche le imprese che il giovane tenente compie a bordo della "74", l'avvenieristica autoblinda Lancia-Ansaldo 1ZM con la quale egli si gettò verso il fronte nemico e che, dopo la vittoria, immaginerà metaforicamente di guidare nell'Italia ferita, ma liberata. In queste dense pagine di immaginifico peregrinare, Marinetti trasforma la veloce macchina-alcova bellica nel luogo in cui si celebra prima il rito nuziale e poi l'unione fisica tra il poeta e la sua amata, l'Italia liberata appunto, portando così alle estreme conseguenze le istanze provocatrici che tanto caratterizzarono il Manifesto futurista del 1909.
Cavenago riprende il mito macchinista di Marinetti per riproporre "La 74" in chiave simbolica e antibellica. Il nuovo veicolo-alcova con il quale l'artista consegna una rilettura dell'esperienza estetica del primo Futurismo, è un'"autoblinda" di acciaio CorTen, realizzata azzerando tutti gli indizi offensivi del veicolo ispiratore. Ancorché disinnescata e ridotta a volume minimale, essa però conserva un'aura di enigmatica aggressività: "La 74" è una scultura su ruote, apparentemente inaccessibile, al cui interno è collocata un'alcova simbolica costituita da due cuccette di ispirazione militare. Più che un mezzo offensivo, l'opera assume quindi i connotati di un rifugio, di una cella nella quale rinchiudersi per meditare sugli esiti infausti dei conflitti di oggi.
"La 74" sarà collocata non all'interno dello spazio espositivo, ma in un luogo pubblico, in Piazza Insurrezione, al fine di provocare - con la sua improvvisa e temporanea comparsa dal nulla - una relazione con la città e i suoi abitanti e conquistare, oltre alla loro curiosità , una reazione alla temporanea invasione dell'arte per poi forse passare ad un altro "fronte" in un altro luogo.
La mostra continuerà in galleria dove saranno esposti: "Time-lapse", il video che documenta tutte le fasi di montaggio e smontaggio dell'opera a partire dalla sua realizzazione sino al posizionamento a Padova; "FTM", il kit di montaggio per costruire il multiplo firmato e numerato della scultura, ma in scala 1:35; e "Monocromo bianco", una scultura analoga a "La 74", già esposta alla Fondazione Pomodoro di Milano, ma incredibilmente appesa alla parete come fosse un dipinto tradizionale, nonostate il suo volume ciclopico.
L'esposizione prende il titolo da L'alcova d'acciaio, il libro che Filippo Tommaso Marinetti dedica agli ultimi mesi della sua esperienza di guerra nel primo conflitto mondiale. Il libro narra anche le imprese che il giovane tenente compie a bordo della "74", l'avvenieristica autoblinda Lancia-Ansaldo 1ZM con la quale egli si gettò verso il fronte nemico e che, dopo la vittoria, immaginerà metaforicamente di guidare nell'Italia ferita, ma liberata. In queste dense pagine di immaginifico peregrinare, Marinetti trasforma la veloce macchina-alcova bellica nel luogo in cui si celebra prima il rito nuziale e poi l'unione fisica tra il poeta e la sua amata, l'Italia liberata appunto, portando così alle estreme conseguenze le istanze provocatrici che tanto caratterizzarono il Manifesto futurista del 1909.
Cavenago riprende il mito macchinista di Marinetti per riproporre "La 74" in chiave simbolica e antibellica. Il nuovo veicolo-alcova con il quale l'artista consegna una rilettura dell'esperienza estetica del primo Futurismo, è un'"autoblinda" di acciaio CorTen, realizzata azzerando tutti gli indizi offensivi del veicolo ispiratore. Ancorché disinnescata e ridotta a volume minimale, essa però conserva un'aura di enigmatica aggressività: "La 74" è una scultura su ruote, apparentemente inaccessibile, al cui interno è collocata un'alcova simbolica costituita da due cuccette di ispirazione militare. Più che un mezzo offensivo, l'opera assume quindi i connotati di un rifugio, di una cella nella quale rinchiudersi per meditare sugli esiti infausti dei conflitti di oggi.
"La 74" sarà collocata non all'interno dello spazio espositivo, ma in un luogo pubblico, in Piazza Insurrezione, al fine di provocare - con la sua improvvisa e temporanea comparsa dal nulla - una relazione con la città e i suoi abitanti e conquistare, oltre alla loro curiosità , una reazione alla temporanea invasione dell'arte per poi forse passare ad un altro "fronte" in un altro luogo.
La mostra continuerà in galleria dove saranno esposti: "Time-lapse", il video che documenta tutte le fasi di montaggio e smontaggio dell'opera a partire dalla sua realizzazione sino al posizionamento a Padova; "FTM", il kit di montaggio per costruire il multiplo firmato e numerato della scultura, ma in scala 1:35; e "Monocromo bianco", una scultura analoga a "La 74", già esposta alla Fondazione Pomodoro di Milano, ma incredibilmente appesa alla parete come fosse un dipinto tradizionale, nonostate il suo volume ciclopico.
05
ottobre 2007
Umberto Cavenago – L’alcova d’acciaio
Dal 05 ottobre al 20 novembre 2007
arte contemporanea
Location
FIORETTO ARTE CONTEMPORANEA – GALLERIA AL MONTIRONE
Abano Terme, Via Pietro D'abano, 20, (Padova)
Abano Terme, Via Pietro D'abano, 20, (Padova)
Orario di apertura
dal martedi al sabato 10.30/12.30 e 16.00/19.30 - lunedi e domenica su appuntamento
Vernissage
5 Ottobre 2007, dalle 19.30
Sito web
www.cavenago.info
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