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Umberto Falchini / Paolo Pagnini – Narrazioni parallele
La mostra è costituita dai disegni preparatori per il dipinto “Visione della Bandiera”, opera realizzata dal pittore Umberto Falchini in omaggio al 150° dell’Unità d’Italia, e dalle fotografie di Paolo Pagnini, che ha seguito sin dal suo inizio tutte le fasi della nascita del dipinto: dai primi studi sino alla sua realizzazione finale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mostra di Umberto Falchini, fotografie di Paolo Pagnini
“Narrazioni parallele”
quando pittura e fotografia si incontrano
Dal 19 novembre al 4 dicembre sugli scali Finocchietti, 6, piano terra
Inaugurazione sabato 19 novembre, ore 17
Quando due arti, la pittura e la fotografia, si incontrano. Succede nella mostra
di Umberto Falchini e Paolo Pagnini “NARRAZIONI PARALLELE”,
allestita da sabato 19 novembre a domenica 4 dicembre nella sala Simonini della Circoscrizione 2 (scali Finocchietti, 6).
La mostra è infatti costituita dai disegni preparatori per il dipinto “Visione
della Bandiera”, opera realizzata dal pittore Umberto Falchini in omaggio al
150° dell’Unità d’Italia, e dalle fotografie di Paolo Pagnini, che ha seguito sin
dal suo inizio tutte le fasi della nascita del dipinto: dai primi studi sino alla
sua realizzazione finale.
La mostra, che ha il patrocinio della Provincia di Livorno e il contributo e sostegno del Comune di Livorno- Circoscrizione 2, sarà inaugurata sabato 19 novembre, alle ore 17, e sarà presentata, oltre che dai due artisti, dalla critica d’arte Chiara Di Cesare.
Sarà possibile visitare la mostra tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 12 e dalle
ore 17 alle 19.30; la domenica dalle ore 10.30 alle 12.
“Due linguaggi artistici a confronto” di Chiara Di Cesare
Pittura e fotografia: due mondi paralleli che ci narrano la storia da angolazioni diverse. Ma cosa
veramente unisce ed allontana queste due forme di linguaggio? La volontà di fermare il tempo,
di fissare un luogo, di sospendere un fatto accaduto o un’immagine, ciò rende le due espressioni artistiche così vicine: testimoni di un tempo trascorso che rivive grazie ad un rapporto che nasce e si consolida tra un obiettivo ed un fotografo, tra una tela ed un pittore. Ma non è solo questo che rende questi due mezzi espressivi così vicini; anche l’operare sullo stesso terreno linguistico, privilegiando una visione e quindi una rappresentazione del reale soggettiva, frammentaria e modificabile, fa sì che si possa parlare di un’unione tra l’arte pittorica e quella fotografica. Fatto e sentimento, contenuto e forma si fondono dando vita a due rappresentazioni creative differenti.
La prima, la pittura, cresce con il tempo, l’estro creativo si muta in disegno e, grazie all’abilità pittorica dell’artista, diviene forma.
La fotografia a differenza della pittura è immediata; l’istante di un preciso luogo o azione viene fermato creando da subito un rapporto indissolubile tra documento e memoria in un gioco
fatto di luci, angolazioni e percezioni degne di un vero artista. Henri Cartier-Bresson diceva
spesso: “Dietro alla macchina fotografica c’è l’occhio, il cuore, la mente”.
Nella mostra “Narrazioni Parallele” pittura e fotografia diventano interpreti di una stessa realtà raccontata in modo differente: la storia di un’opera d’arte da quando nasce a quando cresce e viene portata a compimento.
L’arte fotografica di Paolo Pagnini e quella pittorica di Umberto Falchini si fondono in un
connubio perfetto divenendo preziosi strumenti interpretativi di grandi valori culturali e sociali portando l’osservatore ad un coinvolgimento diretto ed a conoscere, attraverso lo scatto del fotografo, cosa si cela dietro ad un’opera pittorica finita. Quali sentimenti o ripensamenti esistono dietro ad una pennellata di colore, quali emozioni il pittore vuole trasmettere e quali nascondere e soprattutto quale vera volontà sta dietro ad un apparente gioco di linee, di colori e forme.
Umberto Falchini
Umberto Falchini nasce a Livorno nel 1953. Frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Firenze
e viaggia per studio in varie città europee. Da alcuni anni vive a lavora a Rosignano Solvay.
Nel 1983, nella sua città natale, esce la sua prima mostra personale con il tema dei "sedianti"
presentato dal prof. Michele Feo. Un anno dopo è a Milano, presentato dal critico Nicola Micieli.
Ne sono seguite altre personali e collettive in varie città italiane.
Nel 1987 è chiamato ad illustrare un volume su scritti inediti petrarcheschi scoperti dal prof. Feo a Gotha in Germania.
Nel 1993 il critico Pier Carlo Santini visiona alcune incisioni ad acquaforte e puntasecca,
decidendo di inserirle nella 3a Biennale nazionale di incisione "A. Martini" di Oderzo.
Nell’arco di tempo che va dal 1993 al 1995 partecipa ad un ampio programma espositivo, ideato
dallo scrittore fiorentino Marcello Vannucci e realizzato nella Galleria “Palazzo Vecchio 2” in
Firenze. Nel 1997 il critico piemontese Aldo Spinardi ne cura la mostra personale alla Galleria
S.Pietro di Asti.
Nel corso dell’iniziativa culturale “Sotto i Lecci di Banzi” di Michele Feo, le Edizioni B &
V di Pontedera pubblicano nel 2000 una sua opera. Nello stesso anno entra nel movimento
pittorico “Arte Sentimentale”, presentato a Firenze in Palazzo Vecchio dal prof. Tommaso
Paloscia e dal giornalista Alberto Severi, esponendo in tutte le mostre dove il movimento sarà presente con le proprie opere.
Dal 2000 ad oggi tiene anche varie personali in Toscana. Nel giugno 2009, nelle sale delle
Scuderie del Museo Ermitage di San Pietroburgo, è presente con un dipinto alla grande mostra
dedicata in questa sede all’arte Italiana del XX secolo nella collezione Carlo Pepi.
Della sua attività artistica si sono occupati vari critici d’arte ed articoli sulle sue opere sono apparsi in varie testate giornalistiche nazionali. Sue opere sono presenti in collezioni private italiane e straniere.
Umberto Falchini e la sua ricerca pittorica: “Credo che la collocazione della mia pittura sia nel tipo "figurale", ossia sono presenti all'interno del risultato, costruito con il segno ed il colore, elementi ricavati da una lunga osservazione delle forme originali naturali.
Queste forme possono essere di derivazione figurativa ad una prima lettura, ma subiscono una
rielaborazione tale da far loro assumere caratteri nuovi e molteplici, divenendo originali nella loro ricostruzione.
Quindi il concetto che abbiamo definito figurale si lega a delle sintesi di volta in volta
movimentate dal segno e dalla composizione cromatica in serie ben identificabili con la presenza di elementi centrali caratterizzanti lo spazio visivo del dipinto. In questa operazione pittorica si fanno avanti collegamenti con la forma umana non urbanizzata ed altri segni di astrazione nati da tracce di forme estinte.”
Paolo Pagnini
Originario di Volterra, Pagnini vive una breve esperienza pittorica giovanile; quindi si appassiona alla fotografia. Partecipa attivamente a diversi corsi fotografici e scopre una forte vocazione alla ripresa del paesaggio. Acquista i primi consensi in ambito locale, inizia a collezionare riconoscimenti partecipando a concorsi ed esponendo i suoi lavori.
Nel 1984 diventa fotografo professionista e apre uno studio fotografico. Frequenta attivamente un
gruppo che si occupa di antiche tecniche e “ricette” per produrre stampe al platino, ai Sali ferrici, alla gomma bicromata.
Dopo aver chiuso il suo studio (1997), continua a lavorare come free lance, entra nella community
di maxartis.it e segue alcuni gruppi di appassionati, trasmettendo loro il suo grande amore per la fotografia. Oggi vive e lavora in provincia di Livorno; sue opere si trovano in gallerie e collezioni private in Italia e all’estero.
“Narrazioni parallele”
quando pittura e fotografia si incontrano
Dal 19 novembre al 4 dicembre sugli scali Finocchietti, 6, piano terra
Inaugurazione sabato 19 novembre, ore 17
Quando due arti, la pittura e la fotografia, si incontrano. Succede nella mostra
di Umberto Falchini e Paolo Pagnini “NARRAZIONI PARALLELE”,
allestita da sabato 19 novembre a domenica 4 dicembre nella sala Simonini della Circoscrizione 2 (scali Finocchietti, 6).
La mostra è infatti costituita dai disegni preparatori per il dipinto “Visione
della Bandiera”, opera realizzata dal pittore Umberto Falchini in omaggio al
150° dell’Unità d’Italia, e dalle fotografie di Paolo Pagnini, che ha seguito sin
dal suo inizio tutte le fasi della nascita del dipinto: dai primi studi sino alla
sua realizzazione finale.
La mostra, che ha il patrocinio della Provincia di Livorno e il contributo e sostegno del Comune di Livorno- Circoscrizione 2, sarà inaugurata sabato 19 novembre, alle ore 17, e sarà presentata, oltre che dai due artisti, dalla critica d’arte Chiara Di Cesare.
Sarà possibile visitare la mostra tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 12 e dalle
ore 17 alle 19.30; la domenica dalle ore 10.30 alle 12.
“Due linguaggi artistici a confronto” di Chiara Di Cesare
Pittura e fotografia: due mondi paralleli che ci narrano la storia da angolazioni diverse. Ma cosa
veramente unisce ed allontana queste due forme di linguaggio? La volontà di fermare il tempo,
di fissare un luogo, di sospendere un fatto accaduto o un’immagine, ciò rende le due espressioni artistiche così vicine: testimoni di un tempo trascorso che rivive grazie ad un rapporto che nasce e si consolida tra un obiettivo ed un fotografo, tra una tela ed un pittore. Ma non è solo questo che rende questi due mezzi espressivi così vicini; anche l’operare sullo stesso terreno linguistico, privilegiando una visione e quindi una rappresentazione del reale soggettiva, frammentaria e modificabile, fa sì che si possa parlare di un’unione tra l’arte pittorica e quella fotografica. Fatto e sentimento, contenuto e forma si fondono dando vita a due rappresentazioni creative differenti.
La prima, la pittura, cresce con il tempo, l’estro creativo si muta in disegno e, grazie all’abilità pittorica dell’artista, diviene forma.
La fotografia a differenza della pittura è immediata; l’istante di un preciso luogo o azione viene fermato creando da subito un rapporto indissolubile tra documento e memoria in un gioco
fatto di luci, angolazioni e percezioni degne di un vero artista. Henri Cartier-Bresson diceva
spesso: “Dietro alla macchina fotografica c’è l’occhio, il cuore, la mente”.
Nella mostra “Narrazioni Parallele” pittura e fotografia diventano interpreti di una stessa realtà raccontata in modo differente: la storia di un’opera d’arte da quando nasce a quando cresce e viene portata a compimento.
L’arte fotografica di Paolo Pagnini e quella pittorica di Umberto Falchini si fondono in un
connubio perfetto divenendo preziosi strumenti interpretativi di grandi valori culturali e sociali portando l’osservatore ad un coinvolgimento diretto ed a conoscere, attraverso lo scatto del fotografo, cosa si cela dietro ad un’opera pittorica finita. Quali sentimenti o ripensamenti esistono dietro ad una pennellata di colore, quali emozioni il pittore vuole trasmettere e quali nascondere e soprattutto quale vera volontà sta dietro ad un apparente gioco di linee, di colori e forme.
Umberto Falchini
Umberto Falchini nasce a Livorno nel 1953. Frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Firenze
e viaggia per studio in varie città europee. Da alcuni anni vive a lavora a Rosignano Solvay.
Nel 1983, nella sua città natale, esce la sua prima mostra personale con il tema dei "sedianti"
presentato dal prof. Michele Feo. Un anno dopo è a Milano, presentato dal critico Nicola Micieli.
Ne sono seguite altre personali e collettive in varie città italiane.
Nel 1987 è chiamato ad illustrare un volume su scritti inediti petrarcheschi scoperti dal prof. Feo a Gotha in Germania.
Nel 1993 il critico Pier Carlo Santini visiona alcune incisioni ad acquaforte e puntasecca,
decidendo di inserirle nella 3a Biennale nazionale di incisione "A. Martini" di Oderzo.
Nell’arco di tempo che va dal 1993 al 1995 partecipa ad un ampio programma espositivo, ideato
dallo scrittore fiorentino Marcello Vannucci e realizzato nella Galleria “Palazzo Vecchio 2” in
Firenze. Nel 1997 il critico piemontese Aldo Spinardi ne cura la mostra personale alla Galleria
S.Pietro di Asti.
Nel corso dell’iniziativa culturale “Sotto i Lecci di Banzi” di Michele Feo, le Edizioni B &
V di Pontedera pubblicano nel 2000 una sua opera. Nello stesso anno entra nel movimento
pittorico “Arte Sentimentale”, presentato a Firenze in Palazzo Vecchio dal prof. Tommaso
Paloscia e dal giornalista Alberto Severi, esponendo in tutte le mostre dove il movimento sarà presente con le proprie opere.
Dal 2000 ad oggi tiene anche varie personali in Toscana. Nel giugno 2009, nelle sale delle
Scuderie del Museo Ermitage di San Pietroburgo, è presente con un dipinto alla grande mostra
dedicata in questa sede all’arte Italiana del XX secolo nella collezione Carlo Pepi.
Della sua attività artistica si sono occupati vari critici d’arte ed articoli sulle sue opere sono apparsi in varie testate giornalistiche nazionali. Sue opere sono presenti in collezioni private italiane e straniere.
Umberto Falchini e la sua ricerca pittorica: “Credo che la collocazione della mia pittura sia nel tipo "figurale", ossia sono presenti all'interno del risultato, costruito con il segno ed il colore, elementi ricavati da una lunga osservazione delle forme originali naturali.
Queste forme possono essere di derivazione figurativa ad una prima lettura, ma subiscono una
rielaborazione tale da far loro assumere caratteri nuovi e molteplici, divenendo originali nella loro ricostruzione.
Quindi il concetto che abbiamo definito figurale si lega a delle sintesi di volta in volta
movimentate dal segno e dalla composizione cromatica in serie ben identificabili con la presenza di elementi centrali caratterizzanti lo spazio visivo del dipinto. In questa operazione pittorica si fanno avanti collegamenti con la forma umana non urbanizzata ed altri segni di astrazione nati da tracce di forme estinte.”
Paolo Pagnini
Originario di Volterra, Pagnini vive una breve esperienza pittorica giovanile; quindi si appassiona alla fotografia. Partecipa attivamente a diversi corsi fotografici e scopre una forte vocazione alla ripresa del paesaggio. Acquista i primi consensi in ambito locale, inizia a collezionare riconoscimenti partecipando a concorsi ed esponendo i suoi lavori.
Nel 1984 diventa fotografo professionista e apre uno studio fotografico. Frequenta attivamente un
gruppo che si occupa di antiche tecniche e “ricette” per produrre stampe al platino, ai Sali ferrici, alla gomma bicromata.
Dopo aver chiuso il suo studio (1997), continua a lavorare come free lance, entra nella community
di maxartis.it e segue alcuni gruppi di appassionati, trasmettendo loro il suo grande amore per la fotografia. Oggi vive e lavora in provincia di Livorno; sue opere si trovano in gallerie e collezioni private in Italia e all’estero.
19
novembre 2011
Umberto Falchini / Paolo Pagnini – Narrazioni parallele
Dal 19 novembre al 04 dicembre 2011
fotografia
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
CIRCOSCRIZIONE 2
Livorno, Scali Finocchietti, (Livorno)
Livorno, Scali Finocchietti, (Livorno)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 12 e dalle
ore 17 alle 19.30; la domenica dalle ore 10.30 alle 12
Vernissage
19 Novembre 2011, ore 17
Autore