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Umberto Mario Baldassari – Bum. Futurismo e Oltre
La mostra propone una spettacolare Città futurista, le sperimentazioni di Aeropittura, figure di musicisti dipinti alla Depero e ritratti di sapore post-cubista, proseguendo con bozzetti preparatori per grandi opere realizzate a olio, dipinti astratti geometrici, ma anche collage.
Comunicato stampa
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Futurismo e oltre, la rassegna che la galleria Errepi Arte di Mantova sta dedicando a Umberto Mario Baldassari, ovvero Bum (1907-1993), è stata prorogata sino al prossimo 17 maggio. Visto il grande riscontro di pubblico e di critica, la direzione della Galleria ha infatti deciso di proseguire nel doveroso omaggio all’artista, a sedici anni dalla sua scomparsa, in una iniziativa che si inserisce perfettamente nel centenario del movimento futurista. L’occasione offerta dalle celebrazioni è particolarmente suggestiva e ci ricorda che Bum fu invitato dallo stesso Marinetti ad esporre a Roma nel 1927. Ecco allora che la galleria dedica agli appassionati dell’arte del Novecento un prezioso corpus di opere inedite, provenienti da alcune raffinate collezioni private italiane.
La mostra, patrocinata dal Comune di Mantova, si apre con una spettacolare Città futurista, simbolo stesso del desiderio di quella esortazione che invocava Marinetti il 20 febbraio 1909: “Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta...". Splendide anche le sperimentazioni di Bum dedicate all’Aereopittura. Non solo: negli spazi di via Accademia troveranno spazio guizzanti disegni realizzati a china, bozzetti preparatori per grandi opere successivamente realizzate a olio, dipinti astratti geometrici, ma anche collage realizzati in pannolenci. Splendide alcune figure di vitalissimi musicisti dipinti “alla Depero” e altre figure di sapore post-cubista. Non a caso la mostra è stata intitolata “Futurismo e oltre”, a sottolineare la continua capacità di sperimentazione di un artista eclettico e versatile.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testo critico di Paola Artoni.
Mario Umberto Baldassari in arte Bum è nato a Mantova nel 1907, dove è scomparso nel 1993.
Associato al primo gruppo futurista mantovano di Cantarelli e Fiozzi, tra il 1927/28 ha l’onore di essere invitato dallo stesso Marinetti ad allestire una personale al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia a Roma. Nel 1928 partecipa alla mostra d’arte Futurista-Novecentista nel Teatro Scientifico di Mantova. Nel 1930 organizza in Palazzo Ducale la Mostra futurista, inaugurata da Marinetti e dal mantovano Mino Somenzi, direttore del giornale “Futurismo”.
Bum ha allestito numerose personale di collettive, tra le quali si ricordano le Mostre nazionali futuriste. Nel 1936 partecipa alla Biennale di Venezia. Lo stesso anno parte per la guerra d’Etiopia ed è incaricato di progettare le costruzioni del Centro commissariale di Adua. Nel 1941 è richiamato in guerra e fatto prigioniero in Somalia e poi in Kenya. Il comando inglese gli commissiona un dipinto per l’exhibition di guerra di Nairobi.
Nel dopoguerra è sempre al centro della vita culturale e partecipa alle esposizioni del Gruppo Artistico mantovano. Negli anni Ottanta sospende la sua attività per problemi di salute. Muore nel 1993 e nel 1997 la Provincia di Mantova gli dedica un’antologica allestita alla Casa del Mantegna e curata da Francesco Bartoli. A queste seguiranno altre rassegne, dedicate soprattutto alla produzione grafica.
La mostra, patrocinata dal Comune di Mantova, si apre con una spettacolare Città futurista, simbolo stesso del desiderio di quella esortazione che invocava Marinetti il 20 febbraio 1909: “Noi canteremo le grandi folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori e polifoniche delle rivoluzioni nelle capitali moderne; canteremo il vibrante fervore notturno degli arsenali e dei cantieri incendiati da violente lune elettriche; le stazioni ingorde, divoratrici di serpi che fumano; le officine appese alle nuvole pei contorti fili dei loro fumi; i ponti simili a ginnasti giganti che scavalcano i fiumi, balenanti al sole con luccichio di coltelli; i piroscafi avventurosi che fiutano l'orizzonte, le locomotive dall'ampio petto, che scalpitano sulle rotaie, come enormi cavalli d'acciaio imbrigliati di tubi, e il volo scivolante degli aeroplani, la cui elica garrisce al vento come una bandiera e sembra applaudire come una folla entusiasta...". Splendide anche le sperimentazioni di Bum dedicate all’Aereopittura. Non solo: negli spazi di via Accademia troveranno spazio guizzanti disegni realizzati a china, bozzetti preparatori per grandi opere successivamente realizzate a olio, dipinti astratti geometrici, ma anche collage realizzati in pannolenci. Splendide alcune figure di vitalissimi musicisti dipinti “alla Depero” e altre figure di sapore post-cubista. Non a caso la mostra è stata intitolata “Futurismo e oltre”, a sottolineare la continua capacità di sperimentazione di un artista eclettico e versatile.
La mostra è accompagnata da un catalogo con testo critico di Paola Artoni.
Mario Umberto Baldassari in arte Bum è nato a Mantova nel 1907, dove è scomparso nel 1993.
Associato al primo gruppo futurista mantovano di Cantarelli e Fiozzi, tra il 1927/28 ha l’onore di essere invitato dallo stesso Marinetti ad allestire una personale al Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia a Roma. Nel 1928 partecipa alla mostra d’arte Futurista-Novecentista nel Teatro Scientifico di Mantova. Nel 1930 organizza in Palazzo Ducale la Mostra futurista, inaugurata da Marinetti e dal mantovano Mino Somenzi, direttore del giornale “Futurismo”.
Bum ha allestito numerose personale di collettive, tra le quali si ricordano le Mostre nazionali futuriste. Nel 1936 partecipa alla Biennale di Venezia. Lo stesso anno parte per la guerra d’Etiopia ed è incaricato di progettare le costruzioni del Centro commissariale di Adua. Nel 1941 è richiamato in guerra e fatto prigioniero in Somalia e poi in Kenya. Il comando inglese gli commissiona un dipinto per l’exhibition di guerra di Nairobi.
Nel dopoguerra è sempre al centro della vita culturale e partecipa alle esposizioni del Gruppo Artistico mantovano. Negli anni Ottanta sospende la sua attività per problemi di salute. Muore nel 1993 e nel 1997 la Provincia di Mantova gli dedica un’antologica allestita alla Casa del Mantegna e curata da Francesco Bartoli. A queste seguiranno altre rassegne, dedicate soprattutto alla produzione grafica.
04
aprile 2009
Umberto Mario Baldassari – Bum. Futurismo e Oltre
Dal 04 aprile al 17 maggio 2009
arte contemporanea
serata - evento
disegno e grafica
serata - evento
disegno e grafica
Location
ERREPI ARTE
Mantova, Via Dell'accademia, 17, (Mantova)
Mantova, Via Dell'accademia, 17, (Mantova)
Orario di apertura
da mart. a ven. 10.00-12.30/16.00-19.30 sab-dom 10.00-12.30/16.00-20.00
(possono variare, verificare sempre via telefono)
Vernissage
4 Aprile 2009, dalle ore 18.00
Autore