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Un coup de coeur. Grafica tra Francia e Italia dalla raccolta di Bruno Mantura
Un coup de coeur, un colpo di fulmine, era quello che nel tempo ha portato Mantura, importante studio di Ottocento e Novecento, ad acquistare con intuito infallibile raffinatissime carte tra Roma e Parigi.
Comunicato stampa
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In mostra alla Galleria Prencipe una selezione di trentanove incisioni e disegni provenienti dalla raccolta privata di Bruno Mantura, tra i più importanti studiosi di Ottocento e Novecento, per anni funzionario storico dell’arte della Galleria Nazionale d’Arte Moderna nonché tra il 1984 e il 1996 ideatore e curatore delle mostre del Festival dei Due Mondi di Spoleto. Un coup de coeur, un colpo di fulmine, era quello che nel tempo ha portato Mantura ad acquistare con intuito infallibile raffinatissime carte tra Roma e Parigi.
Una prima parte della mostra è dedicata ai voyages pittoresques, e, in particolare, alle tavole di Alexandre-Évariste Fragonard, figlio del grande Fragonard, da lui ammirato per la prima volta nel 1980 alla mostra Le gothique retrouvé, allestita a Parigi all’Hôtel de Sully. Seguono poi le atmosfere romantiche di François Chifflart, uno dei più interessanti incisori del secondo Ottocento francese protagonista del revival dell’acquaforte, e una drammatica visione di A.-P. Martial del Canal Saint Martin in fiamme durante la settimana di sangue del 1871.
Lasciando la Francia, si continua con una selezione di opere di autori italiani o strettamente legati all’Italia, partendo dal neoclassico Vitale Sala fino a giungere a Eric Hebborn, controversa figura di falsario morto violentemente a Roma nel 1996. All’interno di questo gruppo di ventotto fogli, emergono per importanza alcuni lavori quasi tutti inediti: lo studio di palme realizzato da Johann Jakob Frey nel 1842 in Egitto, tra i non molti fogli sopravvissuti a un viaggio carico di disavventure; una prima idea di Francesco Coghetti per la pala Il martirio di santa Felicita e dei suoi sette figli, che permette di seguire il percorso ideativo dell’artista; un prezioso disegno di Luigi Galli, personalità eclettica e dai modi bizzarri ancora poco indagata; un ritratto di Mariano Fortuny eseguito dal suo allievo Attilio Simonetti; una rara incisione di Fortuny; lo studio per il perduto dipinto di Giulio Bargellini Meditazione; una piccola carta di soggetto militare di Ettore Ferrari; un raro disegno di Vitale Sala, semisconosciuto pittore lombardo morto in giovane età; uno studio di figura di Adolfo De Carolis per gli affreschi del salone del Palazzo del Podestà di Bologna; due fogli di Mario Barberis, recentemente studiato da Mantura nel volume Artisti italiani in Terrasanta; uno studio di Giovanni Costetti per il ritratto della moglie Mai Sewell; una piccola trascrizione astratta delle ricognizioni dal vero di Duilio Cambellotti; un inchiostro su carta di Ferruccio Ferrazzi datato 1916 che si riferisce a una perduta tela di Max Pechstein; sei incisioni e una tempera di Giulio Artistide Sartorio, artista a cui Mantura ha dedicato numerosi studi.
Vero coup de cœur è stato, infine, l’incontro con la grafica di Umberto Prencipe, uno dei più grandi maestri dell’acquaforte in Italia. Dal suo archivio provengono Serenata del 1906 e Incubo del 1909, due delle più importanti incisioni simboliste dell’artista, e l’Autolitografia di Raul Dal Molin Ferenzona, altra opera simbolista del 1905, dedicata a Prencipe.
Una prima parte della mostra è dedicata ai voyages pittoresques, e, in particolare, alle tavole di Alexandre-Évariste Fragonard, figlio del grande Fragonard, da lui ammirato per la prima volta nel 1980 alla mostra Le gothique retrouvé, allestita a Parigi all’Hôtel de Sully. Seguono poi le atmosfere romantiche di François Chifflart, uno dei più interessanti incisori del secondo Ottocento francese protagonista del revival dell’acquaforte, e una drammatica visione di A.-P. Martial del Canal Saint Martin in fiamme durante la settimana di sangue del 1871.
Lasciando la Francia, si continua con una selezione di opere di autori italiani o strettamente legati all’Italia, partendo dal neoclassico Vitale Sala fino a giungere a Eric Hebborn, controversa figura di falsario morto violentemente a Roma nel 1996. All’interno di questo gruppo di ventotto fogli, emergono per importanza alcuni lavori quasi tutti inediti: lo studio di palme realizzato da Johann Jakob Frey nel 1842 in Egitto, tra i non molti fogli sopravvissuti a un viaggio carico di disavventure; una prima idea di Francesco Coghetti per la pala Il martirio di santa Felicita e dei suoi sette figli, che permette di seguire il percorso ideativo dell’artista; un prezioso disegno di Luigi Galli, personalità eclettica e dai modi bizzarri ancora poco indagata; un ritratto di Mariano Fortuny eseguito dal suo allievo Attilio Simonetti; una rara incisione di Fortuny; lo studio per il perduto dipinto di Giulio Bargellini Meditazione; una piccola carta di soggetto militare di Ettore Ferrari; un raro disegno di Vitale Sala, semisconosciuto pittore lombardo morto in giovane età; uno studio di figura di Adolfo De Carolis per gli affreschi del salone del Palazzo del Podestà di Bologna; due fogli di Mario Barberis, recentemente studiato da Mantura nel volume Artisti italiani in Terrasanta; uno studio di Giovanni Costetti per il ritratto della moglie Mai Sewell; una piccola trascrizione astratta delle ricognizioni dal vero di Duilio Cambellotti; un inchiostro su carta di Ferruccio Ferrazzi datato 1916 che si riferisce a una perduta tela di Max Pechstein; sei incisioni e una tempera di Giulio Artistide Sartorio, artista a cui Mantura ha dedicato numerosi studi.
Vero coup de cœur è stato, infine, l’incontro con la grafica di Umberto Prencipe, uno dei più grandi maestri dell’acquaforte in Italia. Dal suo archivio provengono Serenata del 1906 e Incubo del 1909, due delle più importanti incisioni simboliste dell’artista, e l’Autolitografia di Raul Dal Molin Ferenzona, altra opera simbolista del 1905, dedicata a Prencipe.
14
febbraio 2019
Un coup de coeur. Grafica tra Francia e Italia dalla raccolta di Bruno Mantura
Dal 14 febbraio al 16 marzo 2019
arte moderna e contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
GALLERIA PRENCIPE
Roma, Via Ludovico Di Monreale, 42-44, (Roma)
Roma, Via Ludovico Di Monreale, 42-44, (Roma)
Orario di apertura
venerdì 1 e 8, sabato 16 marzo 16,30-19,30
Vernissage
14 Febbraio 2019, h 18
Autore
Curatore