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Un dialogo. Antonio Calderara, Giorgio Morandi, Karl Prantl
Il Museo Morandi di Bologna porta avanti il progetto di proporre sempre nuovi rapporti e legami ideali tra l’opera del grande maestro bolognese e quella di artisti a lui affini per sensibilità e aspirazioni.
Il “Dialogo” presenta insieme due artisti a loro volta legati da una particolare intesa creativa: il pittore italiano Antonio Calderara (Abbiategrasso, 1903 – Vacciago d’Ameno 1978) e lo scultore austriaco Karl Prantl (Pottsching 1923).
La mostra, curata da Peter Weiermair, affianca 40 dipinti di Calderara e 30 sculture di Prantl
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il Museo Morandi di Bologna porta avanti il progetto di proporre sempre nuovi rapporti e legami ideali tra l'opera del grande maestro bolognese e quella di artisti a lui affini per sensibilità e aspirazioni.
Il “Dialogo” presenta insieme due artisti a loro volta legati da una particolare intesa creativa: il pittore italiano Antonio Calderara (Abbiategrasso, 1903 - Vacciago d'Ameno 1978) e lo scultore austriaco Karl Prantl (Pottsching 1923).
La mostra, curata da Peter Weiermair, affianca 40 dipinti di Calderara e 30 sculture di Prantl.
Le opere di Calderara provengono per metà da Collezioni o Gallerie tedesche (da ricordare in particolare la Galleria Walser di Monaco), e per metà da Collezioni o Gallerie italiane (Galleria Milano, Galleria Peccolo di Livorno). Un nucleo importante di oli arriva dalla Fondazione che porta il suo nome, situata a Vacciago d'Ameno sul Lago d'Orta.
Il percorso stilistico dell'artista va da una prima fase connotata da un postimpressionismo di impronta lombarda, all'elaborazione dello stile maturo, attraverso una rarefazione atmosferica che lo porterà alla pura astrazione in cui colore e luce si identificano.
La mostra intende mettere in risalto proprio il periodo di passaggio. E’ soprattutto in molte opere degli anni Cinquanta che viene spontaneo cercare punti comuni con Morandi; per il continuo interpretare la realtà oltre il visibile, l'allontanarsi dall'apparenza del soggetto per afferrarne il significato più profondo e rivelare le forme attraverso un meditatissimo rapporto tra colore e tono.
Quasi tutte le sculture di Karl Prantl presenti in mostra verranno dalla collezione dell'artista a Pottsching, un borgo quasi al confine tra l'Austria e l'Ungheria.
Prantl non si è allontanato dal suo paese natale e nella sua residenza-studio contempera la vita familiare, il lavoro della pietra, scelta nelle vicine cave, e gli incontri con i suoi amici artisti.
Questo stile di vita, appartato nel luogo ideale del proprio lavoro, accomuna l'ottantenne scultore a Giorgio Morandi.
Pur nell'assenza della figura umana, Prantl parla dell’uomo cercando nella pietra le tracce di una vita segreta che attraversa il tempo e la storia.
A parte un “Omaggio al silenzio”, tutte le opere presenti in mostra si intitolano significativamente “Pietra per la meditazione”; le variazioni sul tema sono rappresentate da forme, dimensioni e colore del marmo (dal nero del granito al verde del serpentino o dell’amazzonite, alle venature nei marmi più chiari).
Il “Dialogo” presenta insieme due artisti a loro volta legati da una particolare intesa creativa: il pittore italiano Antonio Calderara (Abbiategrasso, 1903 - Vacciago d'Ameno 1978) e lo scultore austriaco Karl Prantl (Pottsching 1923).
La mostra, curata da Peter Weiermair, affianca 40 dipinti di Calderara e 30 sculture di Prantl.
Le opere di Calderara provengono per metà da Collezioni o Gallerie tedesche (da ricordare in particolare la Galleria Walser di Monaco), e per metà da Collezioni o Gallerie italiane (Galleria Milano, Galleria Peccolo di Livorno). Un nucleo importante di oli arriva dalla Fondazione che porta il suo nome, situata a Vacciago d'Ameno sul Lago d'Orta.
Il percorso stilistico dell'artista va da una prima fase connotata da un postimpressionismo di impronta lombarda, all'elaborazione dello stile maturo, attraverso una rarefazione atmosferica che lo porterà alla pura astrazione in cui colore e luce si identificano.
La mostra intende mettere in risalto proprio il periodo di passaggio. E’ soprattutto in molte opere degli anni Cinquanta che viene spontaneo cercare punti comuni con Morandi; per il continuo interpretare la realtà oltre il visibile, l'allontanarsi dall'apparenza del soggetto per afferrarne il significato più profondo e rivelare le forme attraverso un meditatissimo rapporto tra colore e tono.
Quasi tutte le sculture di Karl Prantl presenti in mostra verranno dalla collezione dell'artista a Pottsching, un borgo quasi al confine tra l'Austria e l'Ungheria.
Prantl non si è allontanato dal suo paese natale e nella sua residenza-studio contempera la vita familiare, il lavoro della pietra, scelta nelle vicine cave, e gli incontri con i suoi amici artisti.
Questo stile di vita, appartato nel luogo ideale del proprio lavoro, accomuna l'ottantenne scultore a Giorgio Morandi.
Pur nell'assenza della figura umana, Prantl parla dell’uomo cercando nella pietra le tracce di una vita segreta che attraversa il tempo e la storia.
A parte un “Omaggio al silenzio”, tutte le opere presenti in mostra si intitolano significativamente “Pietra per la meditazione”; le variazioni sul tema sono rappresentate da forme, dimensioni e colore del marmo (dal nero del granito al verde del serpentino o dell’amazzonite, alle venature nei marmi più chiari).
24
gennaio 2004
Un dialogo. Antonio Calderara, Giorgio Morandi, Karl Prantl
Dal 24 gennaio al 02 maggio 2004
arte contemporanea
Location
MUSEO MORANDI
Bologna, via Don Minzoni, 14, (Bologna)
Bologna, via Don Minzoni, 14, (Bologna)
Biglietti
intero 4 euro; ridotto 2 euro
Orario di apertura
10-18 chiuso il lunedì
Vernissage
24 Gennaio 2004, ore 20