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Un futurista a Carrara: omaggio a Uberto Bonetti
Agli inizi degli anni ’30 del ‘900, Uberto Bonetti, divenuto famoso per la creazione grafica del Burlamacco, ancora oggi logo del Carnevale di Viareggio, attraverso la mediazione ed il rapporto con celebri personaggi dell’epoca (Luigi Pirandello, Lorenzo Viani, Filippo Tommaso Martinetti), si avvicinò al Futurismo, aderendo alla seconda ondata del movimento, nota come “Aerofuturismo”
Comunicato stampa
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“Un futurista a Carrara: omaggio a Uberto Bonetti” è il titolo della mostra, organizzata dal Comune di Carrara – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con l'Accademia Albericiana e con il sostegno della Circoscrizione 2 Carrara Centro e della ditta Franchi Umberto Marmi, che sarà ospitata fino al 26 ottobre, all'interno del Duomo.
Claudio Giorgetti, che è il missionario francescano curatore dell'esposizione, spiega come agli inizi degli anni '30 del '900, Uberto Bonetti, divenuto famoso per la creazione grafica del Burlamacco, ancora oggi logo del Carnevale di Viareggio, attraverso la mediazione ed il rapporto con celebri personaggi dell'epoca (Luigi Pirandello, Lorenzo Viani, Filippo Tommaso Martinetti), si sia avvicinato al Futurismo, aderendo alla seconda ondata del movimento, nota come “Aerofuturismo”.
Oltre a coltivare la propria creatività, prosegue il curatore, Bonetti è appassionato di volo: il ciclo delle aeroviste, commissionatogli da Krimer, allora direttore dell'Organizzazione Nazionale Dopolavoro su suggerimento di Italo Balbo, doveva concludersi con la realizzazione di grandi pannelli da collocarsi nelle sedi diplomatiche e di rappresentanza delle colonie italiane all'estero. Questi pannelli propagandistici rappresentavano le città più famose d'Italia, note per la loro arte e il loro passato storico, località alla moda, o turistiche e le principali realtà industriali.
Tra queste città non poteva mancare Carrara, a cui Bonetti era legato affettivamente, avendola frequentata sin da giovane assieme a Lorenzo Viani. Del ciclo delle aeroviste oggi rimane ben poco: per questo le opere pervenuteci sono oggi da considerarsi reperti preziosi. Il recupero delle aeroviste di Carrara e dell'area Apuana è da considerarsi un momento davvero importante, dato che questo materiale stava per lasciare l'Italia, destinato a collezioni di Oltreoceano.
E' una Carrara futurista quella di Bonetti, è il commento dell'assessore alla cultura Giovanna Bernardini, presentata tramite una pittura di rara efficacia, in cui la città si presenta con tutta la sua forza suggestiva, che ogni visitatore coglie come cifra particolare di un luogo dove storia e marmo hanno impresso un carattere quasi mitico. Carrara dalla tavolozza di Bonetti è una città dove le scomposizioni generano un'idea di movimento e anche oggi ci piace immaginarla mentre va incontro al “futuro”, colorata e piena di energia innovativa.
La mostra, inaugurata il 27 settembre scorso, è aperta dal martedì alla domenica, con orario 10.30/12.30 e 15.30/18.00.
L'ingresso è libero. Il martedì e il sabato sono previste visite guidate: per prenotarsi è necessario telefonare all'ufficio cultura 0585 641478 dalle 9.00 alle 13.00.
Claudio Giorgetti, che è il missionario francescano curatore dell'esposizione, spiega come agli inizi degli anni '30 del '900, Uberto Bonetti, divenuto famoso per la creazione grafica del Burlamacco, ancora oggi logo del Carnevale di Viareggio, attraverso la mediazione ed il rapporto con celebri personaggi dell'epoca (Luigi Pirandello, Lorenzo Viani, Filippo Tommaso Martinetti), si sia avvicinato al Futurismo, aderendo alla seconda ondata del movimento, nota come “Aerofuturismo”.
Oltre a coltivare la propria creatività, prosegue il curatore, Bonetti è appassionato di volo: il ciclo delle aeroviste, commissionatogli da Krimer, allora direttore dell'Organizzazione Nazionale Dopolavoro su suggerimento di Italo Balbo, doveva concludersi con la realizzazione di grandi pannelli da collocarsi nelle sedi diplomatiche e di rappresentanza delle colonie italiane all'estero. Questi pannelli propagandistici rappresentavano le città più famose d'Italia, note per la loro arte e il loro passato storico, località alla moda, o turistiche e le principali realtà industriali.
Tra queste città non poteva mancare Carrara, a cui Bonetti era legato affettivamente, avendola frequentata sin da giovane assieme a Lorenzo Viani. Del ciclo delle aeroviste oggi rimane ben poco: per questo le opere pervenuteci sono oggi da considerarsi reperti preziosi. Il recupero delle aeroviste di Carrara e dell'area Apuana è da considerarsi un momento davvero importante, dato che questo materiale stava per lasciare l'Italia, destinato a collezioni di Oltreoceano.
E' una Carrara futurista quella di Bonetti, è il commento dell'assessore alla cultura Giovanna Bernardini, presentata tramite una pittura di rara efficacia, in cui la città si presenta con tutta la sua forza suggestiva, che ogni visitatore coglie come cifra particolare di un luogo dove storia e marmo hanno impresso un carattere quasi mitico. Carrara dalla tavolozza di Bonetti è una città dove le scomposizioni generano un'idea di movimento e anche oggi ci piace immaginarla mentre va incontro al “futuro”, colorata e piena di energia innovativa.
La mostra, inaugurata il 27 settembre scorso, è aperta dal martedì alla domenica, con orario 10.30/12.30 e 15.30/18.00.
L'ingresso è libero. Il martedì e il sabato sono previste visite guidate: per prenotarsi è necessario telefonare all'ufficio cultura 0585 641478 dalle 9.00 alle 13.00.
27
settembre 2008
Un futurista a Carrara: omaggio a Uberto Bonetti
Dal 27 settembre al 26 ottobre 2008
arte contemporanea
Location
DUOMO
Carrara, Piazza Duomo, (Massa-carrara)
Carrara, Piazza Duomo, (Massa-carrara)
Orario di apertura
dal martedì alla domenica, con orario 10.30/12.30 e 15.30/18.00.
Autore
Curatore