Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Un Gioco di Luoghi
un’eterogenea selezione di opere incentrate sul tema del paesaggio: da agreste a urbano, da marino a boschivo, da onirico a reale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Fino al 13 maggio 2017 la galleria propone un'eterogenea selezione di opere incentrate sul tema del paesaggio: da agreste a urbano, da marino a boschivo, da onirico a reale.
La collettiva si propone di esplorare, attraverso un percorso espositivo scandito da analogie e contrasti, l'individualità di ogni artista nel recepire e tradurre in pittura il mondo che lo circonda.
Numerosi gli artisti esposti, a partire da Giovanni Frangi (Milano, 1959), la cui pennellata materica cattura l'essenza e il vissuto di ogni luogo, scavando oltre la superficie del mero dato oggettivo. Ciò che rimane sulla tela è il residuo, l'impronta di una realtà transitoria e in continua mutazione.
Luca Pignatelli (Milano, 1962), che insieme a Frangi partecipa alla fondazione dell'Officina Milanese a metà degli anni Ottanta, è presente in mostra con New York, tema caro all'artista, in cui le architetture sono velate di toni cupi e luci argentee.
Altro protagonista è Salvo, al secolo Salvatore Mangione (Leonforte, 1947 - Torino, 2015), la cui visione singolare e intimistica del paesaggio è testimoniata dal dipinto Primavera: una veduta di campagna che pare evocare, attraverso colori squillanti e forme semplificate, un luogo della memoria più che una realtà concreta.
Le venti opere in mostra, oltre a documentare le molteplici declinazioni pittoriche di un tema tradizionale come quello del paesaggio, accompagnano il visitatore in un viaggio ideale e impossibile in cui i panorami che si offrono alla vista sono tanto dissimili da generare cortocircuiti. Luoghi che non potrebbero coesistere se non nello spazio della galleria, dove si incontrano e scontrano voci diverse, ognuna carica di una propria poetica.
La collettiva si propone di esplorare, attraverso un percorso espositivo scandito da analogie e contrasti, l'individualità di ogni artista nel recepire e tradurre in pittura il mondo che lo circonda.
Numerosi gli artisti esposti, a partire da Giovanni Frangi (Milano, 1959), la cui pennellata materica cattura l'essenza e il vissuto di ogni luogo, scavando oltre la superficie del mero dato oggettivo. Ciò che rimane sulla tela è il residuo, l'impronta di una realtà transitoria e in continua mutazione.
Luca Pignatelli (Milano, 1962), che insieme a Frangi partecipa alla fondazione dell'Officina Milanese a metà degli anni Ottanta, è presente in mostra con New York, tema caro all'artista, in cui le architetture sono velate di toni cupi e luci argentee.
Altro protagonista è Salvo, al secolo Salvatore Mangione (Leonforte, 1947 - Torino, 2015), la cui visione singolare e intimistica del paesaggio è testimoniata dal dipinto Primavera: una veduta di campagna che pare evocare, attraverso colori squillanti e forme semplificate, un luogo della memoria più che una realtà concreta.
Le venti opere in mostra, oltre a documentare le molteplici declinazioni pittoriche di un tema tradizionale come quello del paesaggio, accompagnano il visitatore in un viaggio ideale e impossibile in cui i panorami che si offrono alla vista sono tanto dissimili da generare cortocircuiti. Luoghi che non potrebbero coesistere se non nello spazio della galleria, dove si incontrano e scontrano voci diverse, ognuna carica di una propria poetica.
27
aprile 2017
Un Gioco di Luoghi
Dal 27 aprile al 13 maggio 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FIDIA ARTE MODERNA
Roma, Via Angelo Brunetti, 49, (Roma)
Roma, Via Angelo Brunetti, 49, (Roma)
Orario di apertura
Da lunedì a venerdì 10-13 16-19.30
Sabato 10-13
Vernissage
27 Aprile 2017, h 17
Autore
Curatore