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Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo
L’esposizione fotografica documenta, con le immagini di quattro grandi fotoreporter – Dario Mitidieri, Paolo Pellegrin, Ivo Saglietti e Paolo Verzone, l’opera del VIS – Volontariato Internazionale per lo sviluppo – contro la fame, la carestia, la sete, la siccità, le malattie, l’abbandono, l’analfabetismo, i campi profughi, la schiavitù, il lavoro minorile.
150 scatti in bianco e nero, realizzati in 12 Paesi del mondo – Angola, Repubblica Domenicana, Brasile, Ecuador, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Palestina, Libano, Kossovo, Cambogia, Sri Lanka e Albania – quattro obiettivi raccontano storie diverse di fame e di degrado, uguali nella speranza e volontà di ricostruire.
“Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo” mostra, nelle situazioni drammatiche, opportunità di rinascita e ritratti di dignità e speranza.
Alle forti immagini dei bambini di strada in Brasile, si affiancano quelle della scuola ai limiti della Foresta Amazzonica in cui si insegna alle popolazioni locali come creare orti con piante tradizionali senza dover abbattere gli alberi della foresta. Accanto ai minori che lavorano nella fabbrica di mattoni nella Cambogia del nord sono ritratti, in Libano, i giovani adulti che frequentano il centro di formazione professionale per ex profughi ed ex combattenti. I bellissimi paesaggi dello Sri Lanka fanno da sfondo al dramma dei bambini soldato.
Un percorso tra povertà e abbandono, che si snoda anche attraverso ambulatori, scuole professionali e altre strutture necessarie alla ripresa economica e sociale, fondamentali nella missione del VIS: la ricostruzione dopo l’emergenza, con particolare attenzione all’integrazione sociale dei minori in situazioni di rischio.
“La disuguaglianza tra Nord e Sud del mondo – ha ribadito Antonio Raimondi, presidente del VIS – la convinzione che questa disparità sia di fatto un’ingiustizia e la consapevolezza che una più equa ripartizione delle risorse renderebbe il mondo più sicuro, stanno alla base della nascita e della crescita della solidarietà internazionale”.
E Paolo Biscottini, direttore del Museo Diocesano, guardando le immagini osserva:” Nel quartiere Boavista, in Angola, tre bimbi giocano in una montagna di immondizia. E pure giocano. Sorridono. Mentre il mondo ignora che i bambini vogliono solo giocare, loro continuano a farlo. Come possono, dove possono. Vorrei che i miei figli e i figli dei miei amici e tutti i bambini e i ragazzi del nostro Paese venissero a vedere questa mostra fotografica (….) che è soprattutto per noi adulti, per trovare il coraggio di prendere per mano quei bimbi e di accettare il dono prezioso di un fiore di loto.”
La mostra “Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo” è accompagnata da un volume fotografico, edito da Peliti Associati, che raccoglie le foto esposte: il ricavato della vendita sarà devoluto interamente ai progetti del VIS.
Un mondo possibile – Le vie dello sviluppo
arte contemporanea
Milano, Corso Di Porta Ticinese, 95, (Milano)