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Un mosaico per Tornareccio 2010
Quinta edizione della manifestazione Un mosaico per Tornareccio che prende il via nel piccolo borgo in provincia di Chieti, con l’inaugurazione di nove nuovi mosaici e trenta bozzetti in mostra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 17 luglio la cerimonia inaugurale, a dieci anni esatti dalla scomparsa del grande artista che ha dato il logo alla manifestazione ideata da Alfredo Paglione: nove nuovi mosaici, che portano a trentatré le opere istallate sulle facciate delle case, trenta bozzetti in mostra, di cui dieci di grandi maestri, una personale di Mantovani e tante novità
Tornareccio (Ch), 6 luglio 2010 - Nove nuovi mosaici, trenta bozzetti in mostra e tanto altro: l’edizione numero cinque di “Un mosaico per Tornareccio”, che prende il via sabato 17 luglio, è senz’altro quella dei record. Con l’inaugurazione di ben nove nuovi capolavori, il museo a cielo aperto nato da un’idea del noto mecenate Alfredo Paglione, nativo proprio di Tornareccio, arriverà a contare da quest’anno ben trentatré mosaici installati e visibili sulle facciate delle abitazioni della “capitale abruzzese del miele”: mai, negli anni precedenti, si era riusciti ad aggiungere un numero così ampio di nuove opere in una sola edizione. E mai, in passato, si era arrivati a coinvolgere un numero così elevato di artisti: sono ben trenta, infatti, gli autori che nei mesi scorsi hanno inviato un bozzetto originale. Di questi trenta, venti saranno in concorso: dal 17 luglio al 29 agosto, presso il Salone Polifunzionale in viale don Bosco, chiunque lo vorrà potrà votare (insieme alla giuria di esperti) quelli da trasformare l’anno prossimo in nuovi mosaici. Accanto a questi bozzetti in gara, saranno in esposizione anche dieci opere fuori concorso inviate esclusivamente per “Un mosaico per Tornareccio” da nomi del calibro di Renato Barisani, Luigi Boille, Antonio D’Acchille, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Marcello Mariani, Eduardo Palumbo, Tullio Pericoli, Veronica Piraccini e Alberto Sughi. Dal 17 luglio al 29 agosto, poi, sempre presso il Polifunzionale, sarà possibile ammirare la straordinaria mostra personale di Adelchi Riccardo Mantovani, il cui bozzetto dal titolo “Cuore di cera” è stato il più votato nel 2009: come previsto dal regolamento, il primo classificato ha diritto non solo alla trasformazione del bozzetto in mosaico ma anche ad un’esposizione personale.
L’inaugurazione dei nuovi mosaici sulle facciate delle abitazioni, l’esposizione dei bozzetti in gara (con l’apertura della votazione) e quelli fuori concorso, e il taglio del nastro della mostra di Mantovani sono in programma sabato 17 luglio presso il Salone Polifunzionale in viale don Bosco a Tornareccio, con inizio alle ore 18.00, nel corso della cerimonia inaugurale della quinta edizione di “Un mosaico per Tornareccio”, curata da Gabriele Simongini, storico dell’arte contemporanea, con il coordinamento generale di Elsa Betti, e la partecipazione dell’esperta di mosaici Laura Gavioli, curatrice della mostra di Mantovani.
La scelta di questa data non è casuale: il 17 luglio del 2000 moriva a Palma de Majorca Aligi Sassu (nato il 17 luglio del 1912 a Milano), tra i più grandi maestri del Novecento e cognato di Alfredo Paglione: il suo mosaico “Il cavallo rosso” (tra i primi installati nel 2005, visibile nei pressi del santuario della Madonna del Carmine) è diventato logo di “Un mosaico per Tornareccio”. Nel corso della cerimonia del 17 luglio, così, sarà anche celebrata la sua figura e la sua opera, a dieci anni dalla scomparsa.
Oltre al mosaico di Mantovani, le altre nuove opere – realizzate come sempre dai maestri del Gruppo Mosaicisti di Ravenna di Marco Santi - sono tratti da bozzetti di Aurelio Bulzatti, Paola Campidelli, Riccardo Licata, Gino Marotta, Matteo Massagrande e Sergio Zanni, gli artisti più votati l’anno scorso. A questi si aggiungono due vere e proprie “chicche”: i due mosaici donati dagli eredi di due grandi maestri del passato, Michele Cascella e Carlo Mattioli, che andranno ad affiancarsi a quello di Gino Severini inaugurato nel 2009, in quella che verrà definita la “Piazzetta dei Maestri”, incantevole scorcio ai piedi del campanile di Santa Vittoria, nel centro storico, dove nel tempo saranno esposti i mosaici “griffati” dei grandi maestri del Novecento. Di queste nove nuove opere, solo una non è destinata a rimanere a Tornareccio: “La rosa sibillina” di Gino Marotta, infatti, è stata donata al Comune di Poggio Picenze, in provincia dell’Aquila, come segno di solidarietà dopo il sisma del 2009, voluto dai promotori di “Un mosaico per Tornareccio”: l’associazione Amici del Mosaici Artistico e il Comune di Tornareccio. Un’edizione ricca di novità, insomma, preceduta a maggio dal debutto di un’ulteriore iniziativa: “Un mosaico per la scuola. Premio Teresita Olivares Paglione”, che ha coinvolto centinaia di alunni delle elementari in una versione junior del progetto “Un mosaico per Tornareccio”.
Gli artisti che hanno inviato un proprio bozzetto per il 2010 sono: Sabina Alessi, Sonia Alvarez, Renato Barisani (fuori concorso), Nino Barone, Luigi Boille (fuori concorso), Sergio Ceccotti, Michele Cossyro, Ugo Cossu, Antonio D’Acchille (fuori concorso), Luciano De Liberato, Giosetta Fioroni (fuori concorso), Giorgio Galli, Alessandra Giovannoni, Bruno Gorgone, Andrea Lelario, Francesco Guerrieri, Sergio Lombardo (fuori concorso), Danilo Maestosi, Marcello Mariani (fuori concorso), Claudio Marini, Gabriele Marino, Piero Mascetti, Matteo Montani, Eduardo Palumbo (fuori concorso), Tullio Pericoli (fuori concorso), Stefano Piali, Veronica Piraccini (fuori concorso), Paolo Porelli, Alberto Sughi (fuori concorso), Marco Tamburro.
I nuovi mosaici sono stati finanziati dalla Fondazione Carichieti, Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina, Alfredo Paglione, Comune di Tornareccio, Nicola Santovito, Filsiva Srl e Nicola Berardi.
“Un mosaico per Tornareccio” si avvale del sostegno di Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Fondazione Carichieti, Camera di Commercio di Chieti, Comunità Montana Valsangro, e del patrocinio dell’Università “d’Annunzio” Chieti-Pescara e della Fondazione Crocevia (Milano).
Ufficio stampa “Un mosaico per Tornareccio”:
Piergiorgio Greco
335 1709639
info@piergiorgiogreco.it
DICHIARAZIONI
Un paese di duemila anime, noto come “La città del miele”, rende possibile quel che sarebbe legittimamente auspicabile anche nelle distratte e frenetiche metropoli di oggi, purtroppo rapite solo dalla spettacolarità più effimera inseguita soprattutto dalle istituzioni pubbliche. Le opere di artisti contemporanei e maestri storici (quest’anno è la volta di Michele Cascella e Carlo Mattioli) dialogano con la vita quotidiana di un intero paese, vis-à-vis, senza l’auctoritas e il filtro spesso raggelato dello spazio museale. E Tornareccio, invasa da uno sciame multicolore di tessere musive, si avvia a diventare anche la città del mosaico all’aria aperta, un fenomeno unico in Italia. La scelta degli artisti proposti per l’edizione di quest’anno si pone umilmente sotto il vessillo di un ampio pluralismo, linguistico e generazionale. Ne vengono fuori tante risposte possibili, anche nella volontà di pensare o meno un bozzetto destinato ad essere tradotto in mosaico e quindi ad una trasposizione in un’altra tecnica. In tal modo alcuni artisti, pur nella costante fedeltà al proprio campo di ricerca, si sono misurati con una suggestione ambientale più o meno strettamente legata a Tornareccio (le api, il miele, il tessuto urbano, ecc.) mentre altri non hanno invece sentito la necessità di mettere alla prova il proprio linguaggio sulla base di riferimenti ad hoc proponendo quindi una visione “altra”, libera e non contestualizzata. Nel suo complesso quello che si sta realizzando a Tornareccio è il sogno multicolore e caleidoscopico di un’arte per tutti, destinata a convivere felicemente con un’intera comunità.
Gabriele Simongini
Curatore edizione 2010 “Un mosaico per Tornareccio”
La storia di Adelchi Riccardo Mantovani è raccontata dall'autore nella sua Autobiografia scritta e pubblicata nel catalogo Electa del 1989. Se si riflette sul suo racconto dell'orfanotrofio e poi del collegio, della scuola di falegnameria e di quella di meccanica, sulla frase “In collegio non vi era spazio per l'educazione artistica. L'essenziale era imparare un mestiere, oltre alla preghiera e alla religione”...si comprende il lungo tempo della deprivazione culturale, malgrado l'ulteriore affermazione “...fin da bambino ho sempre avvertito l'impulso di tradurre pensieri efantasie in immagini”. L'attesa è stata dura, mentre vive come operaio in fabbrica, fino ai primi anni ’70, dopo l'emigrazione in Germania e il trasferimento definitivo a Berlino dove potrà finalmente seguire il proprio talento e frequentare una scuola serale, studiare la pittura antica, avere confronti e relazioni con altri artisti; infine l'esordio con una mostra nel 1977! Ho tracciato a grandi linee la vita di Adelchi perché vorrei esprimere dei dati della sua personalità che si stanno aprendo alla mia conoscenza e mi impongono un'attenzione che non riguarda l'artista e la persona soltanto, che pure è assai importante, ma il rapporto tra la sua storia giovanile con la paura della notte, le fantasie represse, i sogni, le storie autoraccontate, a puntate, per superare l'angoscia del tempo, e l'arte... È l'evoluzione della sua arte che stupisce. Dal primo periodo surrealista alle opere successive di tema allegorico, religioso e popolare, dove si affermano le libertà troppo a lungo represse, non solo quelle umane ma anche quelle artistiche, i mezzi della pittura diventano solidi e raffinati e l'artista raggiunge una padronanza espressiva sempre più matura e completa. Adesso capisco la laboriosa indagine di Adelchi, l'alternare della pittura con il disegno, puntiglioso e definitivo, e con la scrittura serale, proprio come al tempo del collegio quando si raccontava da solo le storie a puntate: egli adotta un metodo scientifico, vuole esaminare tutti gli aspetti della scena finché ogni particolare sia preciso e ben motivato, laggiù nella pianura padana vista dall'atmosfera tersa del cielo di Berlino, accanto ai giardini del Tiergarten, dove si può andare in bicicletta…
Laura Gavioli
Curatrice mostra di Adelchi Riccardo Mantovani
È per me motivo di viva soddisfazione poter constatare il lusinghiero successo di una manifestazione che io avevo proposto solo quattro anni fa all’allora sindaco Luigi Iacovanelli, come per gioco, quasi come una sfida per abbellire le facciate del nostro paese natale e creare così – anno dopo anno – un caratteristico museo all’aperto, unico nel suo genere, in Italia e forse nel mondo. Anno dopo anno, il sogno diventa realtà! In poco tempo, ben trentatré mosaici sono fioriti come per incanto nelle strade e nelle piazze di Tornareccio. Notissimi artisti ci inviano i loro bozzetti dai loro studi, a volte anche dall’estero, e vengono tradotti in preziosi mosaici dai maestri ravennati. Numerosi turisti e curiosi affluiscono da ogni parte, non solo da tutta la nostra regione ma spesso anche da molto lontano, attratti da questa novità che spesso affianca l’arte al miele – l’altra caratteristica di Tornareccio – e il miele all’arte. Intanto, è partita questa primavera un’altra iniziativa con la quale ho voluto coinvolgere i ragazzi delle elementari; così, dai loro bozzetti nascono nuovi mosaici, con i quali, un po’ per volta, anno dopo anno, verrà allestito un nuovo museo nelle aule della loro scuola. In questo modo, a Tornareccio cresce sempre più, specialmente nei giovani, l’amore per l’arte e il desiderio di bellezza che finirà per contagiare tutti. Il mondo oggi più che mai ha bisogno di aria pura, di poesia per recuperare le nostre gloriose tradizioni e promuovere modelli positivi che possano essere di stimolo, oltre che di gioia per gli occhi e per lo spirito.
Alfredo Paglione
Ideatore “Un mosaico per Tornareccio”
“Un mosaico per Tornareccio”, dopo cinque anni, è oggi un progetto profondamente radicato nella vita stessa del nostro piccolo borgo, grazie all’interessamento di quanti partecipano, ed hanno partecipato, alla sua realizzazione, e all’amore di Alfredo Paglione per i prodotti della creatività umana. Anche quest’anno l’amministrazione comunale, seguendo il solco della tradizione, si è impegnata affinché il paese potesse godere della presenza dell’arte musiva sui suoi muri e nella sua quotidianità, rinnovando con positiva caparbietà intellettuale un incontro d’arte e riflessione sulla bellezza pittorica e sull’importanza che le grandi opere rivestono nella società e nello spirito di ciascun essere umano che di esse sappia cogliere fascinazione e valenza estetica. Tra le innovazioni consegnate alla luce, inoltre, sono da segnalare realizzazioni grafiche effettuate da alunni di varie scuole, destinate ad essere trasformate in mosaico. Il privilegio umano ed educativo correlato con la possibilità di godere della presenza, quasi “fraterna”, di opere d’arte nella realtà sociale del paese, dunque, ancora una volta, si costituisce come incentivo culturale per l’approccio con la creatività da parte delle giovani generazioni e come occasione di conoscenza estetica per chiunque non si senta estraneo dalle benefiche suggestioni artistiche.
Nicola Pallante
Sindaco di Tornareccio
IL PROGETTO “UN MOSAICO PER TORNARECCIO”
Ideato dal gallerista e mecenate Alfredo Paglione, nativo proprio del piccolo borgo in provincia di Chieti, “Un mosaico per Tornareccio” è un progetto artistico ambizioso, che mira a trasformare, anno dopo anno, il paese noto anche come la “capitale abruzzese del miele” in un originale museo a cielo aperto, fatto di mosaici di dimensione 100x100 installati sulle facciate delle abitazioni. Il progetto ha avuto inizio nel 2005 e, ad oggi, cinque anni dopo, si possono vedere ben trentatré mosaici sulle case in varie vie del paese. Il meccanismo che porta alla selezione dei mosaici è semplice e coinvolgente: ogni anno gli organizzatori, di concerto con il curatore della manifestazione (che per l’edizione 2010 è lo storico dell’arte contemporanea Gabriele Simongini), invitano artisti di fama nazionale e internazionale a inviare un bozzetto originale. A metà estate i bozzetti pervenuti vengono esposti presso il Salone Polifunzionale, in viale don Bosco, fino alla fine di agosto. In questo lasso di tempo, chiunque può recarsi a vedere l’esposizione, e votare mediante una scheda quello che ritiene il bozzetto più bello. Insieme a questa vera e propria giuria popolare, vota anche una giuria di esperti, a suggellare il livello artistico della manifestazione. L’anno successivo, i bozzetti che hanno ricevuto più consensi vengono trasformati in nuovi mosaici, e vengono installati sulle facciate delle abitazioni. Il numero di bozzetti destinati a diventare mosaici varia di anno in anno, e dipende dal numero di finanziatori che mostrano la loro disponibilità. I finanziatori, nel sostenere la realizzazione del mosaico – affidata ai maestri del Gruppo mosaicisti di Ravenna di Marco Santi – acquistano anche il relativo bozzetto. L’artista più votato, inoltre, ha diritto anche alla realizzazione di una mostra personale l’anno successivo. In questo modo ogni anno, a metà luglio, rivive una originale “staffetta”: vengono inaugurati i nuovi mosaici – tratti dai bozzetti più votati l’anno precedente – ed esposti al pubblico quelli in concorso, per scegliere quelli da trasformare in nuovi mosaici l’anno dopo. Contestualmente, viene anche inaugurata la mostra personale dell’artista più votato l’anno precedente. Il vincitore di ogni edizione viene proclamato alla fine di agosto, nel corso della cerimonia conclusiva che si svolge in concomitanza con le feste patronali.
SCHEDA TECNICA
Titolo dell’evento: Un mosaico per Tornareccio – La città delle api
Da un’idea di: Alfredo Paglione
Curatore edizione 2010: Gabriele Simongini
Coordinamento generale: Elsa Betti
Promotori: Associazione Amici del Mosaico Artistico – Tornareccio
Comune di Tornareccio
Con la collaborazione di: Regione Abruzzo
Provincia di Chieti
Fondazione Carichieti
Camera di Commercio di Chieti
Comunità montana Valsangro zona “S”
Con il patrocinio di: Università “d’Annunzio” Chieti-Pescara
Fondazione Crocevia - Milano
Quinta edizione: 17 luglio - 29 agosto 2010
Nuovi mosaici 2010: Adelchi Riccardo Mantovani, Cuore di cera
Aurelio Bulzatti, Meditante
Paola Campidelli, Camelia japonica
Riccardo Licata, Senza titolo
Gino Marotta, La rosa sibillina
Matteo Massagrande, Ronzio
Sergio Zanni, L’apicultore
Mosaici fuori concorso 2010: Michele Cascella, Omaggio all’artista
Carlo Mattioli, Primavera
Finanziatori mosaici 2010: Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina
Fondazione Carichieti
Comune di Tornareccio
Nicola Santovito
Nicola Berardi
Alfredo Paglione
Filsiva srl
Sede mosaici: facciate delle case in varie vie del paese
Periodo: tutto l’anno
Mosaici realizzati da: Gruppo Mosaicisti Ravenna (www.gruppomosaicisti.it)
Partecipanti per il 2010: Sabina Alessi, Tornareccio 2010
Sonia Alvarez, Dormiente blu
Renato Barisani, Senza titolo (fuori concorso)
Nino Barone, Alveare cromatico
Luigi Boille, Penombra (fuori concorso)
Sergio Ceccotti, La colazione del mattino
Michele Cossyro, L’ape santa
Ugo Cossu, Un nido color miele cupo
Antonio D’Acchille, Dafne (fuori concorso)
Luciano De Liberato, Terre di Tornareccio
Giosetta Fioroni, Un teatrino per un’ape di Tornareccio (fuori concorso)
Giorgio Galli, Di rose selvatiche di miele impregnate Alessandra Giovannoni, Giardini segreti
Bruno Gorgone, Il miele delle ore
Francesco Guerrieri, Apestrutturazione
Andrea Lelario, Sentieri
Sergio Lombardo, Bee dance (fuori concorso)
Danilo Maestosi, Omaggio a Beethoven
Marcello Mariani, Senza titolo (fuori concorso)
Claudio Marini, Senza titolo
Gabriele Marino, Gocce d’oro tra cielo e terra
Piero Mascetti, Worker bee
Matteo Montani, Alveare. Studio per Tornareccio
Eduardo Palumbo, Nel vento sapore di sole
(fuori concorso)
Tullio Pericoli, Senza titolo (fuori concorso)
Stefano Piali, La regina delle api
Veronica Piraccini, Dolce profumo di giallo
(fuori concorso)
Paolo Porelli, api co2 machia – battaglia tra le api e co2
Alberto Sughi, L’immagine di Cristo (fuori concorso)
Marco Tamburro, Sapore di miele
Sede mostra e bozzetti: Salone Polifunzionale, viale don Bosco, Tornareccio
Periodo: 17 luglio - 29 agosto 2010 (ingresso libero)
Giuria di esperti: Giulio Borrelli (giornalista)
Bianca Maria De Luca (direttrice museo “Barbella”, Chieti)
Silvio Di Lorenzo (presidente Confindustria Chieti)
Mario Di Nisio (presidente Fondazione Carichieti)
Piergiorgio Greco (giornalista)
Luigi Iacovanelli (socio fondatore Ama)
Nicola Pallante (sindaco di Tornareccio)
Alfredo Paglione (ideatore del progetto)
Giuseppe Tragnone (notaio)
Lucio Valentini (giornalista)
Tornareccio (Ch), 6 luglio 2010 - Nove nuovi mosaici, trenta bozzetti in mostra e tanto altro: l’edizione numero cinque di “Un mosaico per Tornareccio”, che prende il via sabato 17 luglio, è senz’altro quella dei record. Con l’inaugurazione di ben nove nuovi capolavori, il museo a cielo aperto nato da un’idea del noto mecenate Alfredo Paglione, nativo proprio di Tornareccio, arriverà a contare da quest’anno ben trentatré mosaici installati e visibili sulle facciate delle abitazioni della “capitale abruzzese del miele”: mai, negli anni precedenti, si era riusciti ad aggiungere un numero così ampio di nuove opere in una sola edizione. E mai, in passato, si era arrivati a coinvolgere un numero così elevato di artisti: sono ben trenta, infatti, gli autori che nei mesi scorsi hanno inviato un bozzetto originale. Di questi trenta, venti saranno in concorso: dal 17 luglio al 29 agosto, presso il Salone Polifunzionale in viale don Bosco, chiunque lo vorrà potrà votare (insieme alla giuria di esperti) quelli da trasformare l’anno prossimo in nuovi mosaici. Accanto a questi bozzetti in gara, saranno in esposizione anche dieci opere fuori concorso inviate esclusivamente per “Un mosaico per Tornareccio” da nomi del calibro di Renato Barisani, Luigi Boille, Antonio D’Acchille, Giosetta Fioroni, Sergio Lombardo, Marcello Mariani, Eduardo Palumbo, Tullio Pericoli, Veronica Piraccini e Alberto Sughi. Dal 17 luglio al 29 agosto, poi, sempre presso il Polifunzionale, sarà possibile ammirare la straordinaria mostra personale di Adelchi Riccardo Mantovani, il cui bozzetto dal titolo “Cuore di cera” è stato il più votato nel 2009: come previsto dal regolamento, il primo classificato ha diritto non solo alla trasformazione del bozzetto in mosaico ma anche ad un’esposizione personale.
L’inaugurazione dei nuovi mosaici sulle facciate delle abitazioni, l’esposizione dei bozzetti in gara (con l’apertura della votazione) e quelli fuori concorso, e il taglio del nastro della mostra di Mantovani sono in programma sabato 17 luglio presso il Salone Polifunzionale in viale don Bosco a Tornareccio, con inizio alle ore 18.00, nel corso della cerimonia inaugurale della quinta edizione di “Un mosaico per Tornareccio”, curata da Gabriele Simongini, storico dell’arte contemporanea, con il coordinamento generale di Elsa Betti, e la partecipazione dell’esperta di mosaici Laura Gavioli, curatrice della mostra di Mantovani.
La scelta di questa data non è casuale: il 17 luglio del 2000 moriva a Palma de Majorca Aligi Sassu (nato il 17 luglio del 1912 a Milano), tra i più grandi maestri del Novecento e cognato di Alfredo Paglione: il suo mosaico “Il cavallo rosso” (tra i primi installati nel 2005, visibile nei pressi del santuario della Madonna del Carmine) è diventato logo di “Un mosaico per Tornareccio”. Nel corso della cerimonia del 17 luglio, così, sarà anche celebrata la sua figura e la sua opera, a dieci anni dalla scomparsa.
Oltre al mosaico di Mantovani, le altre nuove opere – realizzate come sempre dai maestri del Gruppo Mosaicisti di Ravenna di Marco Santi - sono tratti da bozzetti di Aurelio Bulzatti, Paola Campidelli, Riccardo Licata, Gino Marotta, Matteo Massagrande e Sergio Zanni, gli artisti più votati l’anno scorso. A questi si aggiungono due vere e proprie “chicche”: i due mosaici donati dagli eredi di due grandi maestri del passato, Michele Cascella e Carlo Mattioli, che andranno ad affiancarsi a quello di Gino Severini inaugurato nel 2009, in quella che verrà definita la “Piazzetta dei Maestri”, incantevole scorcio ai piedi del campanile di Santa Vittoria, nel centro storico, dove nel tempo saranno esposti i mosaici “griffati” dei grandi maestri del Novecento. Di queste nove nuove opere, solo una non è destinata a rimanere a Tornareccio: “La rosa sibillina” di Gino Marotta, infatti, è stata donata al Comune di Poggio Picenze, in provincia dell’Aquila, come segno di solidarietà dopo il sisma del 2009, voluto dai promotori di “Un mosaico per Tornareccio”: l’associazione Amici del Mosaici Artistico e il Comune di Tornareccio. Un’edizione ricca di novità, insomma, preceduta a maggio dal debutto di un’ulteriore iniziativa: “Un mosaico per la scuola. Premio Teresita Olivares Paglione”, che ha coinvolto centinaia di alunni delle elementari in una versione junior del progetto “Un mosaico per Tornareccio”.
Gli artisti che hanno inviato un proprio bozzetto per il 2010 sono: Sabina Alessi, Sonia Alvarez, Renato Barisani (fuori concorso), Nino Barone, Luigi Boille (fuori concorso), Sergio Ceccotti, Michele Cossyro, Ugo Cossu, Antonio D’Acchille (fuori concorso), Luciano De Liberato, Giosetta Fioroni (fuori concorso), Giorgio Galli, Alessandra Giovannoni, Bruno Gorgone, Andrea Lelario, Francesco Guerrieri, Sergio Lombardo (fuori concorso), Danilo Maestosi, Marcello Mariani (fuori concorso), Claudio Marini, Gabriele Marino, Piero Mascetti, Matteo Montani, Eduardo Palumbo (fuori concorso), Tullio Pericoli (fuori concorso), Stefano Piali, Veronica Piraccini (fuori concorso), Paolo Porelli, Alberto Sughi (fuori concorso), Marco Tamburro.
I nuovi mosaici sono stati finanziati dalla Fondazione Carichieti, Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina, Alfredo Paglione, Comune di Tornareccio, Nicola Santovito, Filsiva Srl e Nicola Berardi.
“Un mosaico per Tornareccio” si avvale del sostegno di Regione Abruzzo, Provincia di Chieti, Fondazione Carichieti, Camera di Commercio di Chieti, Comunità Montana Valsangro, e del patrocinio dell’Università “d’Annunzio” Chieti-Pescara e della Fondazione Crocevia (Milano).
Ufficio stampa “Un mosaico per Tornareccio”:
Piergiorgio Greco
335 1709639
info@piergiorgiogreco.it
DICHIARAZIONI
Un paese di duemila anime, noto come “La città del miele”, rende possibile quel che sarebbe legittimamente auspicabile anche nelle distratte e frenetiche metropoli di oggi, purtroppo rapite solo dalla spettacolarità più effimera inseguita soprattutto dalle istituzioni pubbliche. Le opere di artisti contemporanei e maestri storici (quest’anno è la volta di Michele Cascella e Carlo Mattioli) dialogano con la vita quotidiana di un intero paese, vis-à-vis, senza l’auctoritas e il filtro spesso raggelato dello spazio museale. E Tornareccio, invasa da uno sciame multicolore di tessere musive, si avvia a diventare anche la città del mosaico all’aria aperta, un fenomeno unico in Italia. La scelta degli artisti proposti per l’edizione di quest’anno si pone umilmente sotto il vessillo di un ampio pluralismo, linguistico e generazionale. Ne vengono fuori tante risposte possibili, anche nella volontà di pensare o meno un bozzetto destinato ad essere tradotto in mosaico e quindi ad una trasposizione in un’altra tecnica. In tal modo alcuni artisti, pur nella costante fedeltà al proprio campo di ricerca, si sono misurati con una suggestione ambientale più o meno strettamente legata a Tornareccio (le api, il miele, il tessuto urbano, ecc.) mentre altri non hanno invece sentito la necessità di mettere alla prova il proprio linguaggio sulla base di riferimenti ad hoc proponendo quindi una visione “altra”, libera e non contestualizzata. Nel suo complesso quello che si sta realizzando a Tornareccio è il sogno multicolore e caleidoscopico di un’arte per tutti, destinata a convivere felicemente con un’intera comunità.
Gabriele Simongini
Curatore edizione 2010 “Un mosaico per Tornareccio”
La storia di Adelchi Riccardo Mantovani è raccontata dall'autore nella sua Autobiografia scritta e pubblicata nel catalogo Electa del 1989. Se si riflette sul suo racconto dell'orfanotrofio e poi del collegio, della scuola di falegnameria e di quella di meccanica, sulla frase “In collegio non vi era spazio per l'educazione artistica. L'essenziale era imparare un mestiere, oltre alla preghiera e alla religione”...si comprende il lungo tempo della deprivazione culturale, malgrado l'ulteriore affermazione “...fin da bambino ho sempre avvertito l'impulso di tradurre pensieri efantasie in immagini”. L'attesa è stata dura, mentre vive come operaio in fabbrica, fino ai primi anni ’70, dopo l'emigrazione in Germania e il trasferimento definitivo a Berlino dove potrà finalmente seguire il proprio talento e frequentare una scuola serale, studiare la pittura antica, avere confronti e relazioni con altri artisti; infine l'esordio con una mostra nel 1977! Ho tracciato a grandi linee la vita di Adelchi perché vorrei esprimere dei dati della sua personalità che si stanno aprendo alla mia conoscenza e mi impongono un'attenzione che non riguarda l'artista e la persona soltanto, che pure è assai importante, ma il rapporto tra la sua storia giovanile con la paura della notte, le fantasie represse, i sogni, le storie autoraccontate, a puntate, per superare l'angoscia del tempo, e l'arte... È l'evoluzione della sua arte che stupisce. Dal primo periodo surrealista alle opere successive di tema allegorico, religioso e popolare, dove si affermano le libertà troppo a lungo represse, non solo quelle umane ma anche quelle artistiche, i mezzi della pittura diventano solidi e raffinati e l'artista raggiunge una padronanza espressiva sempre più matura e completa. Adesso capisco la laboriosa indagine di Adelchi, l'alternare della pittura con il disegno, puntiglioso e definitivo, e con la scrittura serale, proprio come al tempo del collegio quando si raccontava da solo le storie a puntate: egli adotta un metodo scientifico, vuole esaminare tutti gli aspetti della scena finché ogni particolare sia preciso e ben motivato, laggiù nella pianura padana vista dall'atmosfera tersa del cielo di Berlino, accanto ai giardini del Tiergarten, dove si può andare in bicicletta…
Laura Gavioli
Curatrice mostra di Adelchi Riccardo Mantovani
È per me motivo di viva soddisfazione poter constatare il lusinghiero successo di una manifestazione che io avevo proposto solo quattro anni fa all’allora sindaco Luigi Iacovanelli, come per gioco, quasi come una sfida per abbellire le facciate del nostro paese natale e creare così – anno dopo anno – un caratteristico museo all’aperto, unico nel suo genere, in Italia e forse nel mondo. Anno dopo anno, il sogno diventa realtà! In poco tempo, ben trentatré mosaici sono fioriti come per incanto nelle strade e nelle piazze di Tornareccio. Notissimi artisti ci inviano i loro bozzetti dai loro studi, a volte anche dall’estero, e vengono tradotti in preziosi mosaici dai maestri ravennati. Numerosi turisti e curiosi affluiscono da ogni parte, non solo da tutta la nostra regione ma spesso anche da molto lontano, attratti da questa novità che spesso affianca l’arte al miele – l’altra caratteristica di Tornareccio – e il miele all’arte. Intanto, è partita questa primavera un’altra iniziativa con la quale ho voluto coinvolgere i ragazzi delle elementari; così, dai loro bozzetti nascono nuovi mosaici, con i quali, un po’ per volta, anno dopo anno, verrà allestito un nuovo museo nelle aule della loro scuola. In questo modo, a Tornareccio cresce sempre più, specialmente nei giovani, l’amore per l’arte e il desiderio di bellezza che finirà per contagiare tutti. Il mondo oggi più che mai ha bisogno di aria pura, di poesia per recuperare le nostre gloriose tradizioni e promuovere modelli positivi che possano essere di stimolo, oltre che di gioia per gli occhi e per lo spirito.
Alfredo Paglione
Ideatore “Un mosaico per Tornareccio”
“Un mosaico per Tornareccio”, dopo cinque anni, è oggi un progetto profondamente radicato nella vita stessa del nostro piccolo borgo, grazie all’interessamento di quanti partecipano, ed hanno partecipato, alla sua realizzazione, e all’amore di Alfredo Paglione per i prodotti della creatività umana. Anche quest’anno l’amministrazione comunale, seguendo il solco della tradizione, si è impegnata affinché il paese potesse godere della presenza dell’arte musiva sui suoi muri e nella sua quotidianità, rinnovando con positiva caparbietà intellettuale un incontro d’arte e riflessione sulla bellezza pittorica e sull’importanza che le grandi opere rivestono nella società e nello spirito di ciascun essere umano che di esse sappia cogliere fascinazione e valenza estetica. Tra le innovazioni consegnate alla luce, inoltre, sono da segnalare realizzazioni grafiche effettuate da alunni di varie scuole, destinate ad essere trasformate in mosaico. Il privilegio umano ed educativo correlato con la possibilità di godere della presenza, quasi “fraterna”, di opere d’arte nella realtà sociale del paese, dunque, ancora una volta, si costituisce come incentivo culturale per l’approccio con la creatività da parte delle giovani generazioni e come occasione di conoscenza estetica per chiunque non si senta estraneo dalle benefiche suggestioni artistiche.
Nicola Pallante
Sindaco di Tornareccio
IL PROGETTO “UN MOSAICO PER TORNARECCIO”
Ideato dal gallerista e mecenate Alfredo Paglione, nativo proprio del piccolo borgo in provincia di Chieti, “Un mosaico per Tornareccio” è un progetto artistico ambizioso, che mira a trasformare, anno dopo anno, il paese noto anche come la “capitale abruzzese del miele” in un originale museo a cielo aperto, fatto di mosaici di dimensione 100x100 installati sulle facciate delle abitazioni. Il progetto ha avuto inizio nel 2005 e, ad oggi, cinque anni dopo, si possono vedere ben trentatré mosaici sulle case in varie vie del paese. Il meccanismo che porta alla selezione dei mosaici è semplice e coinvolgente: ogni anno gli organizzatori, di concerto con il curatore della manifestazione (che per l’edizione 2010 è lo storico dell’arte contemporanea Gabriele Simongini), invitano artisti di fama nazionale e internazionale a inviare un bozzetto originale. A metà estate i bozzetti pervenuti vengono esposti presso il Salone Polifunzionale, in viale don Bosco, fino alla fine di agosto. In questo lasso di tempo, chiunque può recarsi a vedere l’esposizione, e votare mediante una scheda quello che ritiene il bozzetto più bello. Insieme a questa vera e propria giuria popolare, vota anche una giuria di esperti, a suggellare il livello artistico della manifestazione. L’anno successivo, i bozzetti che hanno ricevuto più consensi vengono trasformati in nuovi mosaici, e vengono installati sulle facciate delle abitazioni. Il numero di bozzetti destinati a diventare mosaici varia di anno in anno, e dipende dal numero di finanziatori che mostrano la loro disponibilità. I finanziatori, nel sostenere la realizzazione del mosaico – affidata ai maestri del Gruppo mosaicisti di Ravenna di Marco Santi – acquistano anche il relativo bozzetto. L’artista più votato, inoltre, ha diritto anche alla realizzazione di una mostra personale l’anno successivo. In questo modo ogni anno, a metà luglio, rivive una originale “staffetta”: vengono inaugurati i nuovi mosaici – tratti dai bozzetti più votati l’anno precedente – ed esposti al pubblico quelli in concorso, per scegliere quelli da trasformare in nuovi mosaici l’anno dopo. Contestualmente, viene anche inaugurata la mostra personale dell’artista più votato l’anno precedente. Il vincitore di ogni edizione viene proclamato alla fine di agosto, nel corso della cerimonia conclusiva che si svolge in concomitanza con le feste patronali.
SCHEDA TECNICA
Titolo dell’evento: Un mosaico per Tornareccio – La città delle api
Da un’idea di: Alfredo Paglione
Curatore edizione 2010: Gabriele Simongini
Coordinamento generale: Elsa Betti
Promotori: Associazione Amici del Mosaico Artistico – Tornareccio
Comune di Tornareccio
Con la collaborazione di: Regione Abruzzo
Provincia di Chieti
Fondazione Carichieti
Camera di Commercio di Chieti
Comunità montana Valsangro zona “S”
Con il patrocinio di: Università “d’Annunzio” Chieti-Pescara
Fondazione Crocevia - Milano
Quinta edizione: 17 luglio - 29 agosto 2010
Nuovi mosaici 2010: Adelchi Riccardo Mantovani, Cuore di cera
Aurelio Bulzatti, Meditante
Paola Campidelli, Camelia japonica
Riccardo Licata, Senza titolo
Gino Marotta, La rosa sibillina
Matteo Massagrande, Ronzio
Sergio Zanni, L’apicultore
Mosaici fuori concorso 2010: Michele Cascella, Omaggio all’artista
Carlo Mattioli, Primavera
Finanziatori mosaici 2010: Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina
Fondazione Carichieti
Comune di Tornareccio
Nicola Santovito
Nicola Berardi
Alfredo Paglione
Filsiva srl
Sede mosaici: facciate delle case in varie vie del paese
Periodo: tutto l’anno
Mosaici realizzati da: Gruppo Mosaicisti Ravenna (www.gruppomosaicisti.it)
Partecipanti per il 2010: Sabina Alessi, Tornareccio 2010
Sonia Alvarez, Dormiente blu
Renato Barisani, Senza titolo (fuori concorso)
Nino Barone, Alveare cromatico
Luigi Boille, Penombra (fuori concorso)
Sergio Ceccotti, La colazione del mattino
Michele Cossyro, L’ape santa
Ugo Cossu, Un nido color miele cupo
Antonio D’Acchille, Dafne (fuori concorso)
Luciano De Liberato, Terre di Tornareccio
Giosetta Fioroni, Un teatrino per un’ape di Tornareccio (fuori concorso)
Giorgio Galli, Di rose selvatiche di miele impregnate Alessandra Giovannoni, Giardini segreti
Bruno Gorgone, Il miele delle ore
Francesco Guerrieri, Apestrutturazione
Andrea Lelario, Sentieri
Sergio Lombardo, Bee dance (fuori concorso)
Danilo Maestosi, Omaggio a Beethoven
Marcello Mariani, Senza titolo (fuori concorso)
Claudio Marini, Senza titolo
Gabriele Marino, Gocce d’oro tra cielo e terra
Piero Mascetti, Worker bee
Matteo Montani, Alveare. Studio per Tornareccio
Eduardo Palumbo, Nel vento sapore di sole
(fuori concorso)
Tullio Pericoli, Senza titolo (fuori concorso)
Stefano Piali, La regina delle api
Veronica Piraccini, Dolce profumo di giallo
(fuori concorso)
Paolo Porelli, api co2 machia – battaglia tra le api e co2
Alberto Sughi, L’immagine di Cristo (fuori concorso)
Marco Tamburro, Sapore di miele
Sede mostra e bozzetti: Salone Polifunzionale, viale don Bosco, Tornareccio
Periodo: 17 luglio - 29 agosto 2010 (ingresso libero)
Giuria di esperti: Giulio Borrelli (giornalista)
Bianca Maria De Luca (direttrice museo “Barbella”, Chieti)
Silvio Di Lorenzo (presidente Confindustria Chieti)
Mario Di Nisio (presidente Fondazione Carichieti)
Piergiorgio Greco (giornalista)
Luigi Iacovanelli (socio fondatore Ama)
Nicola Pallante (sindaco di Tornareccio)
Alfredo Paglione (ideatore del progetto)
Giuseppe Tragnone (notaio)
Lucio Valentini (giornalista)
17
luglio 2010
Un mosaico per Tornareccio 2010
Dal 17 luglio al 29 agosto 2010
arte contemporanea
serata - evento
disegno e grafica
serata - evento
disegno e grafica
Location
SALONE POLIFUNZIONALE
Tornareccio, Via Don Bosco, (Chieti)
Tornareccio, Via Don Bosco, (Chieti)
Vernissage
17 Luglio 2010, ore 18
Sito web
www.unmosaicopertornareccio.it
Autore
Curatore