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Un principe chiamato Toto’
Sotto la bombetta, un volto che stimola al riso, come strumento di partecipazione di una realtà di cui egli esprime ciò che è tragico è ciò che è comico senza smarrimenti, ma con un inimitabile stile.
Comunicato stampa
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La comicità si avvale spesso di accessori, indispensabili per creare un personaggio. Per me è molto importante la bombetta. Perché ho scelto proprio questo tipo di cappello? Perché sotto la bombetta ci poteva stare solo la faccia di Totò.
Antonio de Curtis
Sotto la bombetta, un volto che stimola al riso, come strumento di partecipazione di una realtà di cui egli esprime ciò che è tragico è ciò che è comico senza smarrimenti, ma con un inimitabile stile.
Il Principe Antonio de Curtis, geniale protagonista della cultura del Novecento, con il grande Totò, dopo una lunga tournée a New York, San Francisco, Montreal, Toronto, Londra, Oxford, Roma, Genova, Caracas, tanto per citare alcune grandi città che hanno già apprezzato un incontro ravvicinato con il grane Totò, arriva finalmente a Piacenza. Attraversando l’antico porticato del Settecentesco Palazzo dei Conti Morando, collocato nel cuore della Città, e che attualmente ospita il Circolo Ufficiali delle Forze Armate, il Principe Antonio de Curtis alloggerà nello splendido scenario delle Sale D’Onore (Sala a Specchi, Sala Quattro Stagioni, Sala dell’Alcova).
Nell’ambito di un grande Evento dedicato al Principe Antonio de Curtis, fortemente voluto dal Dott. Giovanni Vicinanzo, e dalla Dott.ssa Franca Rocchi, rispettivamente Direttore e Segretaria del Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Piacenza e grazie all’importante contributo Peugeot/Ponginibbi del Cav. Dott. Giangiacomo Ponginibbi, in collaborazione con la ADC Comunicazione e con il Comune e la Provincia di Piacenza e grazie ai contributi logistici di Piacenza Expo, Stima Ascensori, Banca di Piacenza, Ass.ne degli Industriali di Piacenza, Domus Lift, IGV, CARIPARMA & Piacenza, MBR, Castello di Rezzanello, Camera di Commercio di Piacenza, il Principe Antonio de Curtis, sarà finalmente presente a Piacenza, con il nuovo allestimento della mostra “Un Principe chiamato Totò”.
Giangiacomo Ponginibbi, Giovanni Vicinanzo e Franca Rocchi, sostenitori e promotori dell’evento, che tanto hanno amato e amano Totò, desiderano offrire e materializzare di fronte ai cittadini di Piacenza l’immagine vista, rivista, amata, cercata, ricordata sempre con affetto e malinconico sorriso. Motivando la loro decisione spiegano che il loro é un omaggio a Totò, un artista che ha sempre accompagnato la nostra gente, facendola ridere anche quando il dolore lacerava le membra, accompagnandola mentre cresceva, fatta pensare quando il benessere cominciava a farsi vedere.
Il nome Totò coincide con il personaggio. Basta sentirlo e le nostre labbra, le labbra dei nostri figli, si atteggiano al sorriso. Lo ospiteremo con il rispetto che si deve ad un grande uomo. Insomma, un omaggio “ad un atleta dello sperpero, sempre pronto ad eccedere la domanda e dare al pubblico dieci maschere in più di quelle attese”.
Una mostra per dare voce a lui, Totò, e ascoltare le voci che hanno riempito la sua vita, le voci e le testimonianze colme di emozione di chi lo ha conosciuto come uomo o chi soltanto ne conosce le vesti attore, di chi ha amato lui, Antonio de Curtis, e di chi soltanto ha amato Totò, i suoi film, il suo teatro, la sua arte. Un atto d’amore, verso Totò, verso i suoi amici e verso i suoi ammiratori.
La Mostra:
Sulla figura di Totò pesano, pregiudizi che proprio considerando la complessità dell’uomo e dell’artista, dell’attore e del poeta, potranno essere riconciliati e rimossi poiché egli non fu solo un instancabile protagonista nel cinema, interprete di oltre 100 film in oltre 30 anni di carriera, ma fu anche maestro di teatro, sorto a ridosso di quel mondo musicale e recitativo napoletano del café chantant, declinato, in seguito, nell’avanspettacolo e nel varietà, nonché uno scrittore sensibile e spesso melanconico di poesie, canzoni e riflessioni. La mostra intende illustrare tali aspetti attraverso le molteplici sezioni espositive.
Diana de Curtis e Gianna Licchetta, curatrici della mostra, ricostruendo l’itinerario artistico di Totò, raccontano la dimensione di attore, autore, personaggio, più nota al grande pubblico e svelano anche la dimensione privata e più intima di uomo.
La mostra percorre, secondo un criterio cronologico sistematico, attraverso materiali sia noti che inediti e anche privati, messi a disposizione dalla famiglia de Curtis, tutta la vita artistica, ossia quella dedicata al teatro e alle esperienze cinematografiche di Totò ed anche gli aspetti e le curiosità artistiche, letterarie, musicali, araldiche e della vita privata del Principe Antonio de Curtis.
Attraverso il percorso espositivo, tutti potranno respirare l’aria del futurismo, del varietà, della rivista e dell’avanspettacolo, del cinema, apprezzandone i documenti e gli oggetti che testimoniano una grande “gavetta” artistica e di vita a molti sconosciuta, oltre ad ammirarne, attraverso una vasta documentazione, anche gli aspetti più noti: contratti, inediti, autografi, lettere d’amore, vestiario e oggetti di scena, partiture musicali con manoscritti originali delle canzoni e delle poesie, targhe e premi, abum contenenti foto originali di scena e vita privata, anche poco conosciute del grande artista, locandine dei films, contributi critici: ispirati a Totò, i pensieri e i commenti di chi tanto lo stimava.
Quattro momenti speciali sono dedicati a “Totò visto attraverso il tratto grafico di Federico Fellini”, “Totò e Pier Paolo Pasolini”, il regista che lo diresse in Uccellacci Uccellini, “Totò e il grande amico Aldo Fabrizi”, una specifica è dedicata al “San Giovanni decollato” . E ancora “Momenti privati del Principe”: immagini inedite che ritraggono Antonio de Curtis nella sua casa di Viale Parioli a Roma, “la beneficenza”: immagini inedite che ritraggono Antonio de Curtis con i bambini.
Nella giornata inaugurale prevista per venerdì 15 ottobre 2004 alle ore 18,00 la Principessa Liliana de Curtis, unica figlia dell’artista, accompagnata dal Dott. Giangiacomo Ponginibbi, dal Dott. Giovanni Vicinanzo, dalla Signora Franca Rocchi, dalle curatrici della Mostra Diana de Curtis e Gianna Licchetta, alla presenza delle Istituzioni, aprirà il percorso della mostra che lo stesso allestimento propone.
Per il loro talento naturale e per la loro profonda conoscenza di Totò comico/artista/uomo, alle serate inaugurali saranno presenti l’attore Mario di Gilio, partner di Totò nella Sua ultima Rivista e memoria storica del Principe Antonio de Curtis e Gisella Sofio, attrice comica che ha interpretato alcuni films insieme a Totò. Attraverso letture di poesie, battute, sketch, i due artisti insieme a Liliana de Curtis ci introdurranno nei luoghi e nello spirito di Totò.
Antonio de Curtis
Sotto la bombetta, un volto che stimola al riso, come strumento di partecipazione di una realtà di cui egli esprime ciò che è tragico è ciò che è comico senza smarrimenti, ma con un inimitabile stile.
Il Principe Antonio de Curtis, geniale protagonista della cultura del Novecento, con il grande Totò, dopo una lunga tournée a New York, San Francisco, Montreal, Toronto, Londra, Oxford, Roma, Genova, Caracas, tanto per citare alcune grandi città che hanno già apprezzato un incontro ravvicinato con il grane Totò, arriva finalmente a Piacenza. Attraversando l’antico porticato del Settecentesco Palazzo dei Conti Morando, collocato nel cuore della Città, e che attualmente ospita il Circolo Ufficiali delle Forze Armate, il Principe Antonio de Curtis alloggerà nello splendido scenario delle Sale D’Onore (Sala a Specchi, Sala Quattro Stagioni, Sala dell’Alcova).
Nell’ambito di un grande Evento dedicato al Principe Antonio de Curtis, fortemente voluto dal Dott. Giovanni Vicinanzo, e dalla Dott.ssa Franca Rocchi, rispettivamente Direttore e Segretaria del Circolo Ufficiali delle Forze Armate di Piacenza e grazie all’importante contributo Peugeot/Ponginibbi del Cav. Dott. Giangiacomo Ponginibbi, in collaborazione con la ADC Comunicazione e con il Comune e la Provincia di Piacenza e grazie ai contributi logistici di Piacenza Expo, Stima Ascensori, Banca di Piacenza, Ass.ne degli Industriali di Piacenza, Domus Lift, IGV, CARIPARMA & Piacenza, MBR, Castello di Rezzanello, Camera di Commercio di Piacenza, il Principe Antonio de Curtis, sarà finalmente presente a Piacenza, con il nuovo allestimento della mostra “Un Principe chiamato Totò”.
Giangiacomo Ponginibbi, Giovanni Vicinanzo e Franca Rocchi, sostenitori e promotori dell’evento, che tanto hanno amato e amano Totò, desiderano offrire e materializzare di fronte ai cittadini di Piacenza l’immagine vista, rivista, amata, cercata, ricordata sempre con affetto e malinconico sorriso. Motivando la loro decisione spiegano che il loro é un omaggio a Totò, un artista che ha sempre accompagnato la nostra gente, facendola ridere anche quando il dolore lacerava le membra, accompagnandola mentre cresceva, fatta pensare quando il benessere cominciava a farsi vedere.
Il nome Totò coincide con il personaggio. Basta sentirlo e le nostre labbra, le labbra dei nostri figli, si atteggiano al sorriso. Lo ospiteremo con il rispetto che si deve ad un grande uomo. Insomma, un omaggio “ad un atleta dello sperpero, sempre pronto ad eccedere la domanda e dare al pubblico dieci maschere in più di quelle attese”.
Una mostra per dare voce a lui, Totò, e ascoltare le voci che hanno riempito la sua vita, le voci e le testimonianze colme di emozione di chi lo ha conosciuto come uomo o chi soltanto ne conosce le vesti attore, di chi ha amato lui, Antonio de Curtis, e di chi soltanto ha amato Totò, i suoi film, il suo teatro, la sua arte. Un atto d’amore, verso Totò, verso i suoi amici e verso i suoi ammiratori.
La Mostra:
Sulla figura di Totò pesano, pregiudizi che proprio considerando la complessità dell’uomo e dell’artista, dell’attore e del poeta, potranno essere riconciliati e rimossi poiché egli non fu solo un instancabile protagonista nel cinema, interprete di oltre 100 film in oltre 30 anni di carriera, ma fu anche maestro di teatro, sorto a ridosso di quel mondo musicale e recitativo napoletano del café chantant, declinato, in seguito, nell’avanspettacolo e nel varietà, nonché uno scrittore sensibile e spesso melanconico di poesie, canzoni e riflessioni. La mostra intende illustrare tali aspetti attraverso le molteplici sezioni espositive.
Diana de Curtis e Gianna Licchetta, curatrici della mostra, ricostruendo l’itinerario artistico di Totò, raccontano la dimensione di attore, autore, personaggio, più nota al grande pubblico e svelano anche la dimensione privata e più intima di uomo.
La mostra percorre, secondo un criterio cronologico sistematico, attraverso materiali sia noti che inediti e anche privati, messi a disposizione dalla famiglia de Curtis, tutta la vita artistica, ossia quella dedicata al teatro e alle esperienze cinematografiche di Totò ed anche gli aspetti e le curiosità artistiche, letterarie, musicali, araldiche e della vita privata del Principe Antonio de Curtis.
Attraverso il percorso espositivo, tutti potranno respirare l’aria del futurismo, del varietà, della rivista e dell’avanspettacolo, del cinema, apprezzandone i documenti e gli oggetti che testimoniano una grande “gavetta” artistica e di vita a molti sconosciuta, oltre ad ammirarne, attraverso una vasta documentazione, anche gli aspetti più noti: contratti, inediti, autografi, lettere d’amore, vestiario e oggetti di scena, partiture musicali con manoscritti originali delle canzoni e delle poesie, targhe e premi, abum contenenti foto originali di scena e vita privata, anche poco conosciute del grande artista, locandine dei films, contributi critici: ispirati a Totò, i pensieri e i commenti di chi tanto lo stimava.
Quattro momenti speciali sono dedicati a “Totò visto attraverso il tratto grafico di Federico Fellini”, “Totò e Pier Paolo Pasolini”, il regista che lo diresse in Uccellacci Uccellini, “Totò e il grande amico Aldo Fabrizi”, una specifica è dedicata al “San Giovanni decollato” . E ancora “Momenti privati del Principe”: immagini inedite che ritraggono Antonio de Curtis nella sua casa di Viale Parioli a Roma, “la beneficenza”: immagini inedite che ritraggono Antonio de Curtis con i bambini.
Nella giornata inaugurale prevista per venerdì 15 ottobre 2004 alle ore 18,00 la Principessa Liliana de Curtis, unica figlia dell’artista, accompagnata dal Dott. Giangiacomo Ponginibbi, dal Dott. Giovanni Vicinanzo, dalla Signora Franca Rocchi, dalle curatrici della Mostra Diana de Curtis e Gianna Licchetta, alla presenza delle Istituzioni, aprirà il percorso della mostra che lo stesso allestimento propone.
Per il loro talento naturale e per la loro profonda conoscenza di Totò comico/artista/uomo, alle serate inaugurali saranno presenti l’attore Mario di Gilio, partner di Totò nella Sua ultima Rivista e memoria storica del Principe Antonio de Curtis e Gisella Sofio, attrice comica che ha interpretato alcuni films insieme a Totò. Attraverso letture di poesie, battute, sketch, i due artisti insieme a Liliana de Curtis ci introdurranno nei luoghi e nello spirito di Totò.
15
ottobre 2004
Un principe chiamato Toto’
Dal 15 ottobre al 15 novembre 2004
Location
PALAZZO MORANDO
Piacenza, Via Gian Domenico Romagnosi, 41, (Piacenza)
Piacenza, Via Gian Domenico Romagnosi, 41, (Piacenza)
Orario di apertura
feriali ore 9 –12/14-18 festivi ore10-12/15-18
Curatore