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Una città per l’Unità d’Italia
un’esposizione che permette di ripercorrere, lungo le due sezioni in cui è divisa, le vicende che hanno segnato la storia della città e del territorio
Comunicato stampa
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«Il Risorgimento è un momento fondamentale nella storia di Casale Monferrato. La città è stata protagonista diretta delle vicende che portarono all’unità nazionale nel 1861 ed è per questo doveroso, nel 150° anniversario, ricordare l’apporto che i casalesi diedero nei decenni che precedettero questa importante data».
Con queste parole il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, apre la breve guida della mostra «Una città per l’Unità d’Italia – da Carlo Alberto a Giovanni Lanza», che si è inaugurata sabato 16 aprile, al Museo Civico di via Cavour 5.
Alle ore 16 si è tagliato il nastro di un’esposizione che permette di ripercorrere, lungo le due sezioni in cui è divisa, le vicende che hanno segnato la storia della città e del territorio: nella Sala delle Lunette è allestita la mostra delle «Carte risorgimentali. Avvenimenti e personaggi dell’Unità d’Italia nei documenti dell’Archivio Storico e della Biblioteca Civica», mentre nel Salone Vitoli, proprio accanto alla Sala del Risorgimento del Museo Civico, si possono ammirare alcuni dei cimeli di uno dei personaggi più importanti di Casale Monferrato, Giovanni Lanza.
L’area riservata alla mostra «Giovanni Lanza un protagonista casalese del Risorgimento nelle collezioni del Museo Civico» dà la possibilità ai visitatori di ammirare il materiale prezioso e in parte inedito donato all’inizio del Novecento dalla famiglia Lanza alla città. Due i ritratti dell’uomo politico: la litografia giovanile del casalese Giuseppe Olearo (1860-1883) – esposta per la prima volta - e la più nota tela di Giovanni Cabria (1839?-1887), donata nell’anno della morte del pittore dalla sorella al Comune di Casale Monferrato.
Tra le numerose decorazioni italiane e straniere esposte, invece, ci sono quella dell’Ordine di Torre e Spada del Portogallo, la Legion d’Onore da Napoleone III e quelle dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e della Corona d’Italia. Ma su tutte spiccano il collare e la placca dell’Ordine della SS. Annunziata, uno dei pochi esemplari conservati in una raccolta pubblica in Italia. Conferitagli da Vittorio Emanuele II nell’ottobre 1870, quando era Presidente del Consiglio, dopo la presa di Roma, fu donata, con tutte le altre decorazioni, da Angelo Lanza, nipote di Giovanni, al Comune di Casale nel 1908.
Da non dimenticare lo scranno n. 296 che il deputato casalese occupava dal novembre 1871, quando in seguito al trasferimento della capitale a Roma fu costruita la nuova Aula della Camera dei deputati. Rivelatasi nel tempo insicura e soggetta al pericolo di incendi, l’Aula Comotto fu chiusa e il Comune di Casale acquistò lo stallo di Lanza, giunto in città nel 1901.
Ma il Salone Vitoli fa da cornice anche alla medaglia d’oro delle «Città benemerite del Risorgimento nazionale» di cui Casale Monferrato fu insignita per il valore dimostrato dalla cittadinanza nell'assedio del 23, 24 e 25 marzo 1849 a difesa della città contro le truppe austriache.
La mostra nella Sala delle Lunette del ricco e prestigioso patrimonio archivistico pubblico casalese sul Risorgimento permette di vedere, da una parte, i documenti legati ai moti del 1821, la vicenda dell’erezione del monumento a Carlo Alberto, la guardia nazionale, il contributo della città alla guerra del 1848, la difesa contro gli Austriaci dopo la disfatta di Novara nel marzo 1849, la Crimea e la guerra del 1859, e dall’altra le carte relative alla costruzione della memoria cittadina risorgimentale, con la costruzione di monumenti dedicati ai grandi personaggi cittadini come Lanza, Mellana, Rattazzi e Garibaldi e ai grandi episodi, come la Difesa di Casale, con il loro classico corollario di feste e celebrazioni.
A corredo dell’esposizione è stata pubblicata una breve guida, che sarà a disposizione dei visitatori, con testi di Dionigi Roggero «Giovanni Lanza, un casalese per l’Unità d’Italia», Lia Lenti «Onori e oneri: le onoreficenze di Giovanni Lanza» e Luigi Mantovani «Carte risorgimentali. Avvenimenti e personaggi dell’Unità d’Italia nei documenti dell’Archivio Storico e della Biblioteca Civica».
«I segni risorgimentali a Casale Monferrato sono diffusi – ha sottolineato nella guida della mostra l’assessore alla Cultura, Giuliana Romano Bussola -: monumenti, palazzi, dipinti, atti e documenti raccontano il ruolo della città nei decenni che portarono all’Unità d’Italia. In occasione del 150° anniversario i visitatori, i turisti e gli stessi casalesi potranno ripercorrere, attraverso il ricco patrimonio conservato in città, gli avvenimenti e i personaggi di quegl’anni. Un viaggio che porterà a scoprire la storia di Giovanni Lanza, Ministro nell’Italia pre unitaria e Presidente del Consiglio negli anni immediatamente successivi all’Unità, quando la capitale diverrà Roma».
Con queste parole il sindaco di Casale Monferrato, Giorgio Demezzi, apre la breve guida della mostra «Una città per l’Unità d’Italia – da Carlo Alberto a Giovanni Lanza», che si è inaugurata sabato 16 aprile, al Museo Civico di via Cavour 5.
Alle ore 16 si è tagliato il nastro di un’esposizione che permette di ripercorrere, lungo le due sezioni in cui è divisa, le vicende che hanno segnato la storia della città e del territorio: nella Sala delle Lunette è allestita la mostra delle «Carte risorgimentali. Avvenimenti e personaggi dell’Unità d’Italia nei documenti dell’Archivio Storico e della Biblioteca Civica», mentre nel Salone Vitoli, proprio accanto alla Sala del Risorgimento del Museo Civico, si possono ammirare alcuni dei cimeli di uno dei personaggi più importanti di Casale Monferrato, Giovanni Lanza.
L’area riservata alla mostra «Giovanni Lanza un protagonista casalese del Risorgimento nelle collezioni del Museo Civico» dà la possibilità ai visitatori di ammirare il materiale prezioso e in parte inedito donato all’inizio del Novecento dalla famiglia Lanza alla città. Due i ritratti dell’uomo politico: la litografia giovanile del casalese Giuseppe Olearo (1860-1883) – esposta per la prima volta - e la più nota tela di Giovanni Cabria (1839?-1887), donata nell’anno della morte del pittore dalla sorella al Comune di Casale Monferrato.
Tra le numerose decorazioni italiane e straniere esposte, invece, ci sono quella dell’Ordine di Torre e Spada del Portogallo, la Legion d’Onore da Napoleone III e quelle dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e della Corona d’Italia. Ma su tutte spiccano il collare e la placca dell’Ordine della SS. Annunziata, uno dei pochi esemplari conservati in una raccolta pubblica in Italia. Conferitagli da Vittorio Emanuele II nell’ottobre 1870, quando era Presidente del Consiglio, dopo la presa di Roma, fu donata, con tutte le altre decorazioni, da Angelo Lanza, nipote di Giovanni, al Comune di Casale nel 1908.
Da non dimenticare lo scranno n. 296 che il deputato casalese occupava dal novembre 1871, quando in seguito al trasferimento della capitale a Roma fu costruita la nuova Aula della Camera dei deputati. Rivelatasi nel tempo insicura e soggetta al pericolo di incendi, l’Aula Comotto fu chiusa e il Comune di Casale acquistò lo stallo di Lanza, giunto in città nel 1901.
Ma il Salone Vitoli fa da cornice anche alla medaglia d’oro delle «Città benemerite del Risorgimento nazionale» di cui Casale Monferrato fu insignita per il valore dimostrato dalla cittadinanza nell'assedio del 23, 24 e 25 marzo 1849 a difesa della città contro le truppe austriache.
La mostra nella Sala delle Lunette del ricco e prestigioso patrimonio archivistico pubblico casalese sul Risorgimento permette di vedere, da una parte, i documenti legati ai moti del 1821, la vicenda dell’erezione del monumento a Carlo Alberto, la guardia nazionale, il contributo della città alla guerra del 1848, la difesa contro gli Austriaci dopo la disfatta di Novara nel marzo 1849, la Crimea e la guerra del 1859, e dall’altra le carte relative alla costruzione della memoria cittadina risorgimentale, con la costruzione di monumenti dedicati ai grandi personaggi cittadini come Lanza, Mellana, Rattazzi e Garibaldi e ai grandi episodi, come la Difesa di Casale, con il loro classico corollario di feste e celebrazioni.
A corredo dell’esposizione è stata pubblicata una breve guida, che sarà a disposizione dei visitatori, con testi di Dionigi Roggero «Giovanni Lanza, un casalese per l’Unità d’Italia», Lia Lenti «Onori e oneri: le onoreficenze di Giovanni Lanza» e Luigi Mantovani «Carte risorgimentali. Avvenimenti e personaggi dell’Unità d’Italia nei documenti dell’Archivio Storico e della Biblioteca Civica».
«I segni risorgimentali a Casale Monferrato sono diffusi – ha sottolineato nella guida della mostra l’assessore alla Cultura, Giuliana Romano Bussola -: monumenti, palazzi, dipinti, atti e documenti raccontano il ruolo della città nei decenni che portarono all’Unità d’Italia. In occasione del 150° anniversario i visitatori, i turisti e gli stessi casalesi potranno ripercorrere, attraverso il ricco patrimonio conservato in città, gli avvenimenti e i personaggi di quegl’anni. Un viaggio che porterà a scoprire la storia di Giovanni Lanza, Ministro nell’Italia pre unitaria e Presidente del Consiglio negli anni immediatamente successivi all’Unità, quando la capitale diverrà Roma».
16
aprile 2011
Una città per l’Unità d’Italia
Dal 16 aprile al 03 luglio 2011
disegno e grafica
Location
MUSEO CIVICO
Casale Monferrato, Via Cavour, 5, (Alessandria)
Casale Monferrato, Via Cavour, 5, (Alessandria)
Orario di apertura
sabato, domenica e festivi dalle 10,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,30
mercoledì e giovedì dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30
Vernissage
16 Aprile 2011, ore 16