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Una collezione proibita
la mostra “Una collezione proibita”, costituirà il corpus centrale dell’allestimento permanente di opere d’arte, sculture, pitture, ceramiche dalla raccolta personale del fondatore del MAGI’900 Giulio Bargellini.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giorno 18 aprile alle ore 17 si inaugura la mostra “Una collezione proibita”, che costituirà il corpus centrale dell’allestimento permanente di opere d’arte, sculture, pitture, ceramiche dalla raccolta personale del fondatore del MAGI’900 Giulio Bargellini.
Le opere esposte sono il risultato di una impegnativa ricerca fatta dal giornalista e storico Duilio Susmel (1919- 1984), autore, tra l’altro, dell’Opera Omnia di Benito Mussolini, che, all’indomani della caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, cominciò a raccoglierle e a conservarle, dopo che furono rimosse frettolosamente, per timore di ritorsioni, dai luoghi dove erano state collocate. Moderno esploratore, Bargellini ha proseguito la ricerca di cui oggi il risultato è una mostra permanente unica nel suo genere.
Queste opere e questi oggetti avevano rappresentato, durante il ventennio, l’espressione della devozione popolare e dell’ammirazione nei confronti della figura di Benito Mussolini da parte di artisti importanti e riconosciuti come Alberto Sironi , Pietro Canonica, Primo Conti, Ercole Drei (presenti in mostra), ma anche di pittori e scultori sconosciuti al grande pubblico che si erano cimentati nella descrizione dell’effigie del duce a cavallo, o mentre miete il grano, ad esempio. Come è noto, infatti, molti luoghi pubblici e anche privati avevano ospitato questa forma d’arte e di artigianato cosiddetta “di regime” che, dopo la caduta del fascismo, in gran parte era stata distrutta e in parte occultata.
In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il volume – edito da Minerva Edizioni - che illustra il percorso espositivo e la storia di questa raccolta.
All’interno un importante contributo di Arrigo Petacco e testi di Giacomo Battara e Alberto Fortuna.
Le opere esposte sono il risultato di una impegnativa ricerca fatta dal giornalista e storico Duilio Susmel (1919- 1984), autore, tra l’altro, dell’Opera Omnia di Benito Mussolini, che, all’indomani della caduta del fascismo, il 25 luglio del 1943, cominciò a raccoglierle e a conservarle, dopo che furono rimosse frettolosamente, per timore di ritorsioni, dai luoghi dove erano state collocate. Moderno esploratore, Bargellini ha proseguito la ricerca di cui oggi il risultato è una mostra permanente unica nel suo genere.
Queste opere e questi oggetti avevano rappresentato, durante il ventennio, l’espressione della devozione popolare e dell’ammirazione nei confronti della figura di Benito Mussolini da parte di artisti importanti e riconosciuti come Alberto Sironi , Pietro Canonica, Primo Conti, Ercole Drei (presenti in mostra), ma anche di pittori e scultori sconosciuti al grande pubblico che si erano cimentati nella descrizione dell’effigie del duce a cavallo, o mentre miete il grano, ad esempio. Come è noto, infatti, molti luoghi pubblici e anche privati avevano ospitato questa forma d’arte e di artigianato cosiddetta “di regime” che, dopo la caduta del fascismo, in gran parte era stata distrutta e in parte occultata.
In occasione dell’inaugurazione verrà presentato il volume – edito da Minerva Edizioni - che illustra il percorso espositivo e la storia di questa raccolta.
All’interno un importante contributo di Arrigo Petacco e testi di Giacomo Battara e Alberto Fortuna.
18
aprile 2009
Una collezione proibita
Dal 18 aprile al 18 maggio 2009
arte contemporanea
Location
MAGI 900
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Pieve Di Cento, Via Rusticana, 1, (Bologna)
Orario di apertura
martedì - domenica 10-18
Vernissage
18 Aprile 2009, ore 17,00
Editore
MINERVA
Ufficio stampa
MINERVA
Autore