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Una risata ci salverà. Modena e la caricatura negli anni della Grande Guerra
Caricature, testi satirici, cimeli, ricostruzioni e fotografie storiche del primo conflitto mondiale per riflettere su una tragedia che ha sconvolto il mondo facendolo entrare prepotentemente nella modernità.
Comunicato stampa
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La caricatura e la poesia satirica sono linguaggi in grado di esprimere in maniera efficace e accattivante, significati che vanno al di là della semplice immagine dei soggetti raffigurati o descritti, garantendo allo spettatore un coinvolgimento immediato e mai superficiale. Per questo, anche un evento catastrofico e di immensa portata come la Grande Guerra, che così profondamente ha segnato la storia dell'Europa e del mondo, riletto attraverso il filtro dell'ironia e l'opera dei letterati e artisti satirici del periodo, si presta a svelare sguardi inediti e ad aprire spunti di riflessione. Per comprendere al meglio la forza di penetrazione del reale racchiusa nell'immagine satirica e la sua capacità di svelare aspetti e tematiche centrali del conflitto e della società che lo ha generato, l'ampia selezione di caricature che si presenta viene posta in relazione con cimeli originali della Grande Guerra appartenenti al Museo del Risorgimento di Modena, inseriti in evocative ricostruzioni di ambienti che rimandano alla vita dei soldati nelle zone del fronte, fotografie storiche e documenti di propaganda istituzionale. Questa, in particolare, è continuata anche dopo la fine del conflitto, ricevendo un nuovo impulso con le solenni celebrazioni del Milite Ignoto per declinarsi quindi nella retorica commemorativa della Grande Guerra connessa alla nascita dello Stato fascista e alla creazione dello stesso Museo del Risorgimento cittadino.
La mostra propone una selezione di opere realizzate da personalità locali entrate nella storia della caricatura nazionale ed europea: Umberto Tirelli, graffiante “deformatore” dei potenti d'Europa; Enzo Manfredini, efficace cantore dei soldati-barboni di Francia, scelta come seconda patria; Giuseppe Mazzoni, autore di punta del più celebre giornale del fronte, “La Tradotta”; Mario Vellani Marchi, che ha illustrato il testo “Le scarpe al sole” del fioranese Paolo Monelli, giornalista e scrittore, profondamente segnato dall'esperienza volontaria al fronte. A questi si aggiungono i pittori Alberto Artioli, Casimiro Jodi e Augusto Zoboli, ma anche il poeta futurista Piero Gigli, presente nel 1918 con Massimo Bontempelli nella redazione del giornale di trincea “Il Montello” che ospitava le splendide illustrazioni di Sironi e Funi, e l'emblematica personalità dell'editore modenese Angelo Fortunato Formiggini, che nell'ultimo anno di guerra fonda la “Casa del ridere”, una sorta di biblioteca-museo dell'umorismo ricca di una vastissima collezione di cartoline caricaturali, creata per un'utopistica ricostruzione morale del mondo e degli uomini.
Con le caricature esposte in mostra, dialogano quindi i componimenti irridenti dei modenesi Augusto Vandelli, Emilio Uguzzoni e del marchese Matteo Campori.
Attraverso una serie di sezioni tematiche, la mostra affronta la Grande Guerra nei suoi principali aspetti senza tralasciarne le ripercussioni dirette sulla città: dall'interventismo all'immagine del soldato, dalla vita di trincea agli armamenti (bombe, cannoni, fucili, gas asfissianti), fino ai problemi connessi alla gestione dei feriti, dei mutilati e all'assistenza morale e materiale. Modena si presta così ad essere letta come specchio del cosiddetto “fronte interno”, essendo stata anch'essa investita dalla guerra attraverso la propaganda istituzionale, le restrizioni, la difesa da attacchi aerei, la riconversione di immobili destinati a funzioni collegate al conflitto.
La mostra propone una selezione di opere realizzate da personalità locali entrate nella storia della caricatura nazionale ed europea: Umberto Tirelli, graffiante “deformatore” dei potenti d'Europa; Enzo Manfredini, efficace cantore dei soldati-barboni di Francia, scelta come seconda patria; Giuseppe Mazzoni, autore di punta del più celebre giornale del fronte, “La Tradotta”; Mario Vellani Marchi, che ha illustrato il testo “Le scarpe al sole” del fioranese Paolo Monelli, giornalista e scrittore, profondamente segnato dall'esperienza volontaria al fronte. A questi si aggiungono i pittori Alberto Artioli, Casimiro Jodi e Augusto Zoboli, ma anche il poeta futurista Piero Gigli, presente nel 1918 con Massimo Bontempelli nella redazione del giornale di trincea “Il Montello” che ospitava le splendide illustrazioni di Sironi e Funi, e l'emblematica personalità dell'editore modenese Angelo Fortunato Formiggini, che nell'ultimo anno di guerra fonda la “Casa del ridere”, una sorta di biblioteca-museo dell'umorismo ricca di una vastissima collezione di cartoline caricaturali, creata per un'utopistica ricostruzione morale del mondo e degli uomini.
Con le caricature esposte in mostra, dialogano quindi i componimenti irridenti dei modenesi Augusto Vandelli, Emilio Uguzzoni e del marchese Matteo Campori.
Attraverso una serie di sezioni tematiche, la mostra affronta la Grande Guerra nei suoi principali aspetti senza tralasciarne le ripercussioni dirette sulla città: dall'interventismo all'immagine del soldato, dalla vita di trincea agli armamenti (bombe, cannoni, fucili, gas asfissianti), fino ai problemi connessi alla gestione dei feriti, dei mutilati e all'assistenza morale e materiale. Modena si presta così ad essere letta come specchio del cosiddetto “fronte interno”, essendo stata anch'essa investita dalla guerra attraverso la propaganda istituzionale, le restrizioni, la difesa da attacchi aerei, la riconversione di immobili destinati a funzioni collegate al conflitto.
07
marzo 2015
Una risata ci salverà. Modena e la caricatura negli anni della Grande Guerra
Dal 07 marzo al 12 luglio 2015
disegno e grafica
Location
MUSEO CIVICO D’ARTE – PALAZZO DEI MUSEI
Modena, Piazzale Largo Sant'agostino, 337, (Modena)
Modena, Piazzale Largo Sant'agostino, 337, (Modena)
Orario di apertura
martedì – venerdì: 9 – 12
sabato, domenica e festivi: 10 – 13 e 16 – 19
Vernissage
7 Marzo 2015, h 17
Autore
Curatore