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Una vita nell’arte: ricordo di Ermanno Toccotelli
Per commemorare il pittore e poeta marsicano Ermanno Toccotelli nel trentennale della sua scomparsa, si terrà dal 1 al 15 settembre 2013 una importante sua mostra antologica presso il Castello Orsini di Avezzano, sede, come noto, della Pinacoteca d’arte contemporanea.
Comunicato stampa
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Antologica di Ermanno Toccotelli al Castello Orsini di Avezzano.
Una vita nell’arte: ricordo di Ermanno Toccotelli
Curatori: Leo Strozzieri – Chiara Strozzieri
Sede espositiva: Castello Orsini- Avezzano
Periodo espositivo: 1-15 settembre 2013
Orario: apertura Pinacoteca del Castello
Progetto: Gianmaria Toccotelli- Marco Ridolfi
Collaborazione: Associazione Culturale “Abruzzo domani”
Catalogo in omaggio ai visitatori
Ingresso gratuito
Per commemorare il pittore e poeta marsicano Ermanno Toccotelli nel trentennale della sua scomparsa, si terrà dal 1 al 15 settembre 2013 una importante sua mostra antologica presso il Castello Orsini di Avezzano, sede, come noto, della Pinacoteca d’arte contemporanea. La mostra, su progetto di Gianmaria Toccotelli e Marco Ridolfi in collaborazione con l’Associazione Culturale “Abruzzo Domani” si avvale della consulenza critica di Leo Strozzieri e Chiara Strozzieri che firmano l’elegante pubblicazione-catalogo dove è previsto anche un contributo critico di Vittorio Sgarbi, distribuito gratuitamente per l’occasione al pubblico. “Una vita per l’arte”: questo il titolo che gli organizzatori hanno significativamente dato alla manifestazione, in quanto Ermanno Toccotelli ebbe a spendere tutte le sue energie nell’immediato secondo dopoguerra per restituire insieme ad altri valorosi suoi colleghi una identità culturale ad Avezzano, città nella quale era nato nel 1927.
Pur essendo stato un apprezzato poeta con la pubblicazione di due sue opere, ovvero “Il bivacco dei sogni” del 1951 e “Il gatto nero” del 1969 che tra l’altro ebbero lusinghieri apprezzamenti critici di Vittoriano Esposito, Toccotelli è noto a livello nazionale soprattutto come pittore, facente parte del GAM (Gruppo Artisti Marsicani) che egli stesso aveva fondato nel 1949 insieme a Pasquale Di Fabio, Marcello Ercole, Carlo Colonnello, Cesare Paris, Enzo Frittella, Dante Simone. Di questo gruppo il nostro ricoprì la carica di presidente per ben dieci anni a dimostrazione della stima di cui godeva in città ed in modo particolare negli ambienti culturali. La sua storia si intreccia con una delle pagine più gloriose della cultura abruzzese di quegli anni in quanto una delle iniziative prese fu quella di istituire una rassegna d’arte (prima mostra marsicana di pittura) che sarebbe poi diventata il glorioso Premio Avezzano, ritenuto tappa fondamentale nel panorama artistico italiano grazie ad edizioni davvero memorabili, come “Strutture di visione” che richiamò in città critici e storici del calibro di Argan, Apollonio, Battisti, Calvesi, Dorfles, Gatt, Matthiae, Mazzariol, Ponente e Tempesti, firmatari di saggi in catalogo.
Toccotelli, va ricordato innanzitutto per la sua produzione riguardante l’arte sacra avendo eseguito affreschi monumentali nel Santuario della Madonna di Pietraquaria (Avezzano- Monte Salviano) e il dipinto celebrativo dedicato alle eroiche imprese della Brigata Maiella, nonché il IX Comandamento per la Chiesa di San Rocco sempre nella città natale. Sono opere di impegno civile e religioso nelle quali il maestro estrinseca la sua cultura classica essendo evidente la lezione della grande pittura del Rinascimento e palesa la sua sintonia con un personaggio straordinario nato in un paese vicino, ovvero Ignazio Silone. Impegnato contro ogni forma di sopraffazione, Silone con i suoi romanzi (si pensi a Fontamara) è riuscito a trasmettere questa sua passione verso gli ultimi non solo al nostro artista, ma un po’ a tutti i componenti del GAM. . E Toccotelli per illustrare il nono comandamento “Non desiderare la donna d’atri” non trovò episodio biblico migliore di quello narrato nel secondo libro di Samuele.
Davide si invaghisce di Betsabea, moglie di Uria, uno dei suoi soldati che invia nel punto più cruento della battaglia al fine di farlo perire per restare libero di prendere in moglie la donna desiderata. E’ un emblema e un esempio di sopraffazione dei potenti nei confronti dei più deboli che nell’Italia postbellica indusse numerosi artisti ad impegnarsi nella figurazione neorealistica di carattere sociale. Si pensi a Guttuso, Vespignani, Calabria, per citare qualche nome. Tre sono le fondamentali tematiche di Ermanno: il paesaggio e il bestiario, il tema floreale, le figure ben evidenziate nel saggio di Chiara Strozzieri che scrive: “Toccotelli lancia uno sguardo assorto sui paesaggi che gli sono più familiari e ama raccontare la vita nei campi con tutti gli affanni e la gioia del lavoro, ma non si sofferma mai su singole vicende umane, abile soprattutto nel costruire delle situazioni. A spronarlo al disegno è piuttosto il mondo ferino, animato da possenti cavalli coi quali l’artista dimostra l’amore per la costruzione volumetrica delle figure, e ancora, da galli quasi stilizzati, i cui becchi diventano lance puntate alla luna, mentre tutto il piumaggio si fa sempre più rarefatto, fin quasi a scomparire in un magma astratto. Questo bestiario ha la capacità dialettica di argomentare il fascino della vita semplice e di ricreare l’atmosfera di grande impegno ed energia, che ha permesso al territorio di risollevarsi prima dalla catastrofe del terremoto del 1915 e poi dal disastro bellico.”
Una vita nell’arte: ricordo di Ermanno Toccotelli
Curatori: Leo Strozzieri – Chiara Strozzieri
Sede espositiva: Castello Orsini- Avezzano
Periodo espositivo: 1-15 settembre 2013
Orario: apertura Pinacoteca del Castello
Progetto: Gianmaria Toccotelli- Marco Ridolfi
Collaborazione: Associazione Culturale “Abruzzo domani”
Catalogo in omaggio ai visitatori
Ingresso gratuito
Per commemorare il pittore e poeta marsicano Ermanno Toccotelli nel trentennale della sua scomparsa, si terrà dal 1 al 15 settembre 2013 una importante sua mostra antologica presso il Castello Orsini di Avezzano, sede, come noto, della Pinacoteca d’arte contemporanea. La mostra, su progetto di Gianmaria Toccotelli e Marco Ridolfi in collaborazione con l’Associazione Culturale “Abruzzo Domani” si avvale della consulenza critica di Leo Strozzieri e Chiara Strozzieri che firmano l’elegante pubblicazione-catalogo dove è previsto anche un contributo critico di Vittorio Sgarbi, distribuito gratuitamente per l’occasione al pubblico. “Una vita per l’arte”: questo il titolo che gli organizzatori hanno significativamente dato alla manifestazione, in quanto Ermanno Toccotelli ebbe a spendere tutte le sue energie nell’immediato secondo dopoguerra per restituire insieme ad altri valorosi suoi colleghi una identità culturale ad Avezzano, città nella quale era nato nel 1927.
Pur essendo stato un apprezzato poeta con la pubblicazione di due sue opere, ovvero “Il bivacco dei sogni” del 1951 e “Il gatto nero” del 1969 che tra l’altro ebbero lusinghieri apprezzamenti critici di Vittoriano Esposito, Toccotelli è noto a livello nazionale soprattutto come pittore, facente parte del GAM (Gruppo Artisti Marsicani) che egli stesso aveva fondato nel 1949 insieme a Pasquale Di Fabio, Marcello Ercole, Carlo Colonnello, Cesare Paris, Enzo Frittella, Dante Simone. Di questo gruppo il nostro ricoprì la carica di presidente per ben dieci anni a dimostrazione della stima di cui godeva in città ed in modo particolare negli ambienti culturali. La sua storia si intreccia con una delle pagine più gloriose della cultura abruzzese di quegli anni in quanto una delle iniziative prese fu quella di istituire una rassegna d’arte (prima mostra marsicana di pittura) che sarebbe poi diventata il glorioso Premio Avezzano, ritenuto tappa fondamentale nel panorama artistico italiano grazie ad edizioni davvero memorabili, come “Strutture di visione” che richiamò in città critici e storici del calibro di Argan, Apollonio, Battisti, Calvesi, Dorfles, Gatt, Matthiae, Mazzariol, Ponente e Tempesti, firmatari di saggi in catalogo.
Toccotelli, va ricordato innanzitutto per la sua produzione riguardante l’arte sacra avendo eseguito affreschi monumentali nel Santuario della Madonna di Pietraquaria (Avezzano- Monte Salviano) e il dipinto celebrativo dedicato alle eroiche imprese della Brigata Maiella, nonché il IX Comandamento per la Chiesa di San Rocco sempre nella città natale. Sono opere di impegno civile e religioso nelle quali il maestro estrinseca la sua cultura classica essendo evidente la lezione della grande pittura del Rinascimento e palesa la sua sintonia con un personaggio straordinario nato in un paese vicino, ovvero Ignazio Silone. Impegnato contro ogni forma di sopraffazione, Silone con i suoi romanzi (si pensi a Fontamara) è riuscito a trasmettere questa sua passione verso gli ultimi non solo al nostro artista, ma un po’ a tutti i componenti del GAM. . E Toccotelli per illustrare il nono comandamento “Non desiderare la donna d’atri” non trovò episodio biblico migliore di quello narrato nel secondo libro di Samuele.
Davide si invaghisce di Betsabea, moglie di Uria, uno dei suoi soldati che invia nel punto più cruento della battaglia al fine di farlo perire per restare libero di prendere in moglie la donna desiderata. E’ un emblema e un esempio di sopraffazione dei potenti nei confronti dei più deboli che nell’Italia postbellica indusse numerosi artisti ad impegnarsi nella figurazione neorealistica di carattere sociale. Si pensi a Guttuso, Vespignani, Calabria, per citare qualche nome. Tre sono le fondamentali tematiche di Ermanno: il paesaggio e il bestiario, il tema floreale, le figure ben evidenziate nel saggio di Chiara Strozzieri che scrive: “Toccotelli lancia uno sguardo assorto sui paesaggi che gli sono più familiari e ama raccontare la vita nei campi con tutti gli affanni e la gioia del lavoro, ma non si sofferma mai su singole vicende umane, abile soprattutto nel costruire delle situazioni. A spronarlo al disegno è piuttosto il mondo ferino, animato da possenti cavalli coi quali l’artista dimostra l’amore per la costruzione volumetrica delle figure, e ancora, da galli quasi stilizzati, i cui becchi diventano lance puntate alla luna, mentre tutto il piumaggio si fa sempre più rarefatto, fin quasi a scomparire in un magma astratto. Questo bestiario ha la capacità dialettica di argomentare il fascino della vita semplice e di ricreare l’atmosfera di grande impegno ed energia, che ha permesso al territorio di risollevarsi prima dalla catastrofe del terremoto del 1915 e poi dal disastro bellico.”
01
settembre 2013
Una vita nell’arte: ricordo di Ermanno Toccotelli
Dal primo al 15 settembre 2013
arte moderna e contemporanea
Location
SEDI VARIE – Avezzano
Avezzano, - , (L'aquila)
Avezzano, - , (L'aquila)
Orario di apertura
apertura Pinacoteca del Castello
Autore
Curatore