Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Un’altra Praga. Jiná Praha
Una “narrazione per immagini”, scandita da scatti in bianco e nero, focalizzati su un unico preciso soggetto: Praga “non magica, né tragica” – come riassume Sergio Corduas nello scritto introduttivo del libro – ma tuttavia fortemente ispiratrice.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Galleria A+A è lieta di presentare la Mostra “Un’altra Praga – Jiná Praha” e il volume “da Praga 1983-1988. Immagini di una topografia letteraria”, di Francesco Jappelli.
Una “narrazione per immagini”, scandita da scatti in bianco e nero, focalizzati su un unico preciso soggetto: Praga “non magica, né tragica” – come riassume Sergio Corduas nello scritto introduttivo del libro – ma tuttavia fortemente ispiratrice.
I lavori raccolti, immagini e testi sia della mostra che del volume, costituiscono un percorso inedito che ci offre un volto più nascosto, silenzioso e non convenzionale di questa città.
In mostra sarà possibile ammirare il sobrio splendore e il sobrio abbandono di uno “spazio urbano svuotato” che ha come soggetti d’eccezione scorci di strade e piazze solitarie sovrastate a volte da frammenti di edifici aggrediti dal tempo. Contestualizzazione di un preciso periodo storico, gli ultimi anni prima della caduta del Muro, in cui nella città già da tempo “normalizzata” si radicava anche una “dissidenza” ma soprattutto persisteva una verità intrinseca che forse costituisce il dramma vero, la nevrosi perenne di questi luoghi.
Una rara occasione per poter vivere una Praga che solitamente non viene quasi veduta, e non soltanto perché si è in parte velocemente adeguata agli usi e costumi “globalizzati”.
Atmosfera rivelata magistralmente dagli scatti di Francesco Jappelli che raccontano come ogni luogo porti il denso carico di avvenimenti umani e storici che costituiscono ancora e sempre il presente di questa straordinaria città. E un controcanto, nei testi di Corduas, talora ironico con affetto, talora con malcelata passione rivendicativa della verità, non magica e non tragica, della città tanto amata “da tutti” ma amata con troppi equivoci preliminari.
In questa l’artista Marisa Camillo presenterà il lavoro Praga e non solo. Un'interpretazione della città realizzata con colori alchidici e inserimenti di colla e di materiali comuni.
Francesco Jappelli nasce a Milano. Laureato in Fisica, è autore di testi scientifici pubblicati dalla Zanichelli di Bologna, di cui ha curato anche gli aspetti grafici e redazionali.
Fotografa dal 1980 con una Nikon 24x36 e una Zenza Bronica 6x6 su pellicole in bianco-nero. Il suo lavoro è stato sempre contraddistinto da scatti unici per ogni soggetto ripreso. Fino agli anni ‘90 ha elaborato e stampato personalmente le proprie immagini in camera oscura; ultimamente tratta i risultati delle proprie ricerche visive con strumenti informatici. Si è dedicato allo studio formale di oggetti e al reportage d’ambiente, in particolare alle architetture e ai paesaggi urbani.
Ha esposto i suoi lavori su Praga, Bratislava e Budapest nella galleria “S. Fedele” di Milano, ha partecipato alla Biennale Internazionale di Fotografia di Torino e a una collettiva nella galleria “Il diaframma” di Milano. Sue immagini fanno parte dell’Archivio fotografico dell’Accademia Carrara-Galleria d’Arte Moderna di Bergamo.
Nell'ottobre 2008 l’editore Polistampa di Firenze ha pubblicato il suo volume fotografico "da Praga 1983-1988" che ha riscosso numerosi consensi.
Mostre sulla Praga degli anni ’80, con stampe “Fine Art” in bianco-nero e testi poetici di S. Corduas, all’Auditorium al Duomo di Firenze (aprile 2009), alla Sala Comunale Cavazza di Bologna (settembre 2009) e all’Istituto Culturale Ceco di Roma (ottobre 2009).
Sergio Corduas è nato a Viterbo. Ha studiato ceco a Roma (Laurea con Angelo Maria Ripellino) e dopo ha lavorato come lettore di italiano alle Università Comenio di Bratislava e Carlo di Praga.
Ha vissuto complessivamente 7 anni nell’allora Cecoslovacchia, ivi compresi i lunghi mesi ben ‘caldi’ di prima, durante e dopo l’invasione sovietica del 1968, cosa di cui non si pente affatto.
Da fine 1971 è docente di Lingua e Letteratura ceca nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove tuttora insegna.
Ha tradotto e scritto da e su tanti autori cechi. Citiamone alcuni.
Teorici (dal 1971 al 1982): J.Mukařovský; R. Kalivoda; J.L. Fischer; K. Teige. ( Einaudi.)
Scrittori: Hašek presso Garzanti 1975 e Mondadori 2003; Lad. Klíma 1983; Bohumil Hrabal 1982 e/o, 1987 e 1993 per Einaudi e infine, in collaborazione con altri “boemisti”, per un Meridiano Mondadori da lui concepito e diretto, “Opere scelte” di Bohumil Hrabal”; R. Weiner e Jakub Deml per la Poldilibri 2007.
Poeti: Vladimír Holan per In forma di parole. Prima serie, 1980, Jaroslav Seifert per In forma di parole, 1983 e 1984 e per Einaudi 1986, Jiří Kolář per la Poldilibri (con Maria Elena Cantarello), 2009
Marisa Camillo nasce a Jesolo (Venezia) e vive e lavora a Venezia. Nel suo lavoro interpreta testi letterari, artisti, miti e immagini, traducendoli e costruendo oggetti e dipinti. A compendio della sua attività artistica si occupa, inoltre, di didattica museale presso alcuni dei musei della città.
Una “narrazione per immagini”, scandita da scatti in bianco e nero, focalizzati su un unico preciso soggetto: Praga “non magica, né tragica” – come riassume Sergio Corduas nello scritto introduttivo del libro – ma tuttavia fortemente ispiratrice.
I lavori raccolti, immagini e testi sia della mostra che del volume, costituiscono un percorso inedito che ci offre un volto più nascosto, silenzioso e non convenzionale di questa città.
In mostra sarà possibile ammirare il sobrio splendore e il sobrio abbandono di uno “spazio urbano svuotato” che ha come soggetti d’eccezione scorci di strade e piazze solitarie sovrastate a volte da frammenti di edifici aggrediti dal tempo. Contestualizzazione di un preciso periodo storico, gli ultimi anni prima della caduta del Muro, in cui nella città già da tempo “normalizzata” si radicava anche una “dissidenza” ma soprattutto persisteva una verità intrinseca che forse costituisce il dramma vero, la nevrosi perenne di questi luoghi.
Una rara occasione per poter vivere una Praga che solitamente non viene quasi veduta, e non soltanto perché si è in parte velocemente adeguata agli usi e costumi “globalizzati”.
Atmosfera rivelata magistralmente dagli scatti di Francesco Jappelli che raccontano come ogni luogo porti il denso carico di avvenimenti umani e storici che costituiscono ancora e sempre il presente di questa straordinaria città. E un controcanto, nei testi di Corduas, talora ironico con affetto, talora con malcelata passione rivendicativa della verità, non magica e non tragica, della città tanto amata “da tutti” ma amata con troppi equivoci preliminari.
In questa l’artista Marisa Camillo presenterà il lavoro Praga e non solo. Un'interpretazione della città realizzata con colori alchidici e inserimenti di colla e di materiali comuni.
Francesco Jappelli nasce a Milano. Laureato in Fisica, è autore di testi scientifici pubblicati dalla Zanichelli di Bologna, di cui ha curato anche gli aspetti grafici e redazionali.
Fotografa dal 1980 con una Nikon 24x36 e una Zenza Bronica 6x6 su pellicole in bianco-nero. Il suo lavoro è stato sempre contraddistinto da scatti unici per ogni soggetto ripreso. Fino agli anni ‘90 ha elaborato e stampato personalmente le proprie immagini in camera oscura; ultimamente tratta i risultati delle proprie ricerche visive con strumenti informatici. Si è dedicato allo studio formale di oggetti e al reportage d’ambiente, in particolare alle architetture e ai paesaggi urbani.
Ha esposto i suoi lavori su Praga, Bratislava e Budapest nella galleria “S. Fedele” di Milano, ha partecipato alla Biennale Internazionale di Fotografia di Torino e a una collettiva nella galleria “Il diaframma” di Milano. Sue immagini fanno parte dell’Archivio fotografico dell’Accademia Carrara-Galleria d’Arte Moderna di Bergamo.
Nell'ottobre 2008 l’editore Polistampa di Firenze ha pubblicato il suo volume fotografico "da Praga 1983-1988" che ha riscosso numerosi consensi.
Mostre sulla Praga degli anni ’80, con stampe “Fine Art” in bianco-nero e testi poetici di S. Corduas, all’Auditorium al Duomo di Firenze (aprile 2009), alla Sala Comunale Cavazza di Bologna (settembre 2009) e all’Istituto Culturale Ceco di Roma (ottobre 2009).
Sergio Corduas è nato a Viterbo. Ha studiato ceco a Roma (Laurea con Angelo Maria Ripellino) e dopo ha lavorato come lettore di italiano alle Università Comenio di Bratislava e Carlo di Praga.
Ha vissuto complessivamente 7 anni nell’allora Cecoslovacchia, ivi compresi i lunghi mesi ben ‘caldi’ di prima, durante e dopo l’invasione sovietica del 1968, cosa di cui non si pente affatto.
Da fine 1971 è docente di Lingua e Letteratura ceca nella Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove tuttora insegna.
Ha tradotto e scritto da e su tanti autori cechi. Citiamone alcuni.
Teorici (dal 1971 al 1982): J.Mukařovský; R. Kalivoda; J.L. Fischer; K. Teige. ( Einaudi.)
Scrittori: Hašek presso Garzanti 1975 e Mondadori 2003; Lad. Klíma 1983; Bohumil Hrabal 1982 e/o, 1987 e 1993 per Einaudi e infine, in collaborazione con altri “boemisti”, per un Meridiano Mondadori da lui concepito e diretto, “Opere scelte” di Bohumil Hrabal”; R. Weiner e Jakub Deml per la Poldilibri 2007.
Poeti: Vladimír Holan per In forma di parole. Prima serie, 1980, Jaroslav Seifert per In forma di parole, 1983 e 1984 e per Einaudi 1986, Jiří Kolář per la Poldilibri (con Maria Elena Cantarello), 2009
Marisa Camillo nasce a Jesolo (Venezia) e vive e lavora a Venezia. Nel suo lavoro interpreta testi letterari, artisti, miti e immagini, traducendoli e costruendo oggetti e dipinti. A compendio della sua attività artistica si occupa, inoltre, di didattica museale presso alcuni dei musei della città.
02
dicembre 2009
Un’altra Praga. Jiná Praha
Dal 02 al 09 dicembre 2009
fotografia
arte contemporanea
presentazione
arte contemporanea
presentazione
Location
A PLUS A GALLERY
Venezia, Calle Malipiero (San Marco), 3073, (Venezia)
Venezia, Calle Malipiero (San Marco), 3073, (Venezia)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 11-14 e 15-18
Vernissage
2 Dicembre 2009, ore 18.30
Autore