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Unbounded
L’arte cinese contemporanea per la prima volta alla Casa del Mantegna
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’arte cinese contemporanea per la prima volta alla Casa del
Mantegna a Mantova.”无界 – UNBOUNDED”, a cura di Zhu Tong ed
Eleonora Battiston, con il coordinamento scientifico di Simona
Gavioli, è il titolo dell’originale mostra che dal 29 marzo al 1°
maggio 2017 sarà visitabile nei prestigiosi spazi della dimora
mantegnesca. Si tratta di un’esposizione unica e originale, per
celebrare il dialogo tra due tradizioni legate dal profondo
rapporto con il passato, come quella pittorica di Mantova e quella
di un paese a sua volta fortemente influenzato dalle proprie
origini come la Cina.
“Un evento – sottolinea Beniamino Morselli, presidente della
Provincia di Mantova e ‘padrone di casa’ essendo la Provincia
proprietaria della Casa del Mantegna - che, attraverso dieci artisti
cinesi di fama mondiale, conferma la città virgiliana come luogo
d’incontro internazionale e di elaborazione di nuovi paradigmi
culturali: un museo diffuso e interattivo, dove l’espressione
artistica dialoga con l’incantevole patrimonio architettonico della
città, gioiello del Rinascimento famoso in tutto il mondo per la sua
storia e gli inestimabili tesori d’arte”.
L’incontro con la Cina converge innanzitutto nella scelta del titolo
della mostra, che fa direttamente riferimento all’originale
volumetria cubica della Casa del Mantegna (eretta a partire dal
1476), dissimile da ogni altro cortile del Rinascimento.
46100 Mantova - Via Principe Amedeo , 30 Tel. 0376/204.370 - Fax 0376/204.364
www.provincia.mantova.it - e-mail: stampa@provincia.mantova.it
Al suo interno si trova, infatti, un cortile cilindrico, sobrio e di
austera eleganza, che allude alla simbologia del divino (il cerchio
iscritto nel quadrato), rimandando allo spirito ricettivo dell'artista
– una dimensione che è anche sottilmente suggerita dal motto Ab
Olympo iscritto sopra uno dei portali del cortile e dal fatto che
l’intera costruzione sembra ruotare intorno a questo nucleo
rotondo. Da qui, il titolo suggestivo wu jie/Unbounded – illimitato,
sconfinato, infinito – inteso come continuità nel tempo e nello
spazio, così come il cerchio rappresenta un ciclo senza fine.
In questo senso, la pittura diviene lo strumento attraverso cui
tracciare un pensiero di continuità storica secondo il legame con il
passato, al fine di legittimarne i suoi specifici valori. Infatti, la
mostra intende fornire una visione dell’attuale esigenza degli
artisti in Cina di farsi portavoce e promotori della propria
millenaria cultura, pur mantenendo riferimenti tanto locali quanto
internazionali. Come spiega il curatore Zhu Tong, “the exhibition
shows the artist as a representative figure in the development of
contemporary Chinese art, presenting the audience with a thread of
artistic development: the flattening of a trend and the possibility of
a thorough opening”.
La caratteristica fondamentale delle opere degli autori in
esposizione sta proprio nel recupero di un legame con le proprie
radici, che riprende, secondo maniere differenti, quegli aspetti
tipici dell'arte autoctona, come la centralità della natura o
l'importanza del vuoto, seppure avvalendosi di un linguaggio
contemporaneo e/o di ispirazione occidentale.
Il primo gruppo presenta gli artisti nati negli anni CinquantaSessanta,
che hanno vissuto la Rivoluzione Culturale: Zhou Chunya
(1955), Tan Ping (1960), Fang Lijun (1963) e Luo Quanmu (1965).
Essi s’ispirano a stili occidentali, come l’arte astratta o l’arte Pop, e
sono i primi a essere stati esposti nelle mostre internazionali di
arte cinese. Tra di essi, i più famosi all’estero sono sicuramente
Zhou Chunya, con i suoi tipici “cani verdi”, e Fang Lijun, conosciuto
per i suoi molteplici autoritratti.
Seguono gli artisti nati negli anni Settanta ed emersi all’inizio di
questo millennio: Ma Ke (1970), Li Changlong (1975) e Chen Ke
(1978). Si tratta di quegli artisti ancora giovani, catapultati nel
pieno del boom economico cinese in un turbine di mostre, fiere ed
eventi in giro per il mondo. Essi lavorano per creare uno stile tutto
proprio, svincolato da una connotazione totalmente locale e sono
apprezzati e rappresentati da gallerie internazionali, come la
Platform China (Ma Ke) e la francese Perrotin (Chen Ke).
L’ultimo gruppo include tre giovanissimi artisti nati negli anni
Ottanta, Bian Qing (1983), Cai Lei (1983) e Ma Lingli (1989), a cui
è affidato il futuro della pittura cinese, in bilico tra tradizione e
innovazione.
46100 Mantova - Via Principe Amedeo , 30 Tel. 0376/204.370 - Fax 0376/204.364
www.provincia.mantova.it - e-mail: stampa@provincia.mantova.it
Alla fine del percorso, quello che sarà evidente al visitatore sarà la
forte linea di continuità tra la Cina di ieri e quella attuale,
dimostrando che, se da un lato, la globalizzazione, le migrazioni e
il dialogo con l’Occidente hanno arricchito di nuovi stimoli la
produzione artistica su entrambi i fronti, dall’altro però non
hanno intaccato l’eredità culturale del passato.
Mantegna a Mantova.”无界 – UNBOUNDED”, a cura di Zhu Tong ed
Eleonora Battiston, con il coordinamento scientifico di Simona
Gavioli, è il titolo dell’originale mostra che dal 29 marzo al 1°
maggio 2017 sarà visitabile nei prestigiosi spazi della dimora
mantegnesca. Si tratta di un’esposizione unica e originale, per
celebrare il dialogo tra due tradizioni legate dal profondo
rapporto con il passato, come quella pittorica di Mantova e quella
di un paese a sua volta fortemente influenzato dalle proprie
origini come la Cina.
“Un evento – sottolinea Beniamino Morselli, presidente della
Provincia di Mantova e ‘padrone di casa’ essendo la Provincia
proprietaria della Casa del Mantegna - che, attraverso dieci artisti
cinesi di fama mondiale, conferma la città virgiliana come luogo
d’incontro internazionale e di elaborazione di nuovi paradigmi
culturali: un museo diffuso e interattivo, dove l’espressione
artistica dialoga con l’incantevole patrimonio architettonico della
città, gioiello del Rinascimento famoso in tutto il mondo per la sua
storia e gli inestimabili tesori d’arte”.
L’incontro con la Cina converge innanzitutto nella scelta del titolo
della mostra, che fa direttamente riferimento all’originale
volumetria cubica della Casa del Mantegna (eretta a partire dal
1476), dissimile da ogni altro cortile del Rinascimento.
46100 Mantova - Via Principe Amedeo , 30 Tel. 0376/204.370 - Fax 0376/204.364
www.provincia.mantova.it - e-mail: stampa@provincia.mantova.it
Al suo interno si trova, infatti, un cortile cilindrico, sobrio e di
austera eleganza, che allude alla simbologia del divino (il cerchio
iscritto nel quadrato), rimandando allo spirito ricettivo dell'artista
– una dimensione che è anche sottilmente suggerita dal motto Ab
Olympo iscritto sopra uno dei portali del cortile e dal fatto che
l’intera costruzione sembra ruotare intorno a questo nucleo
rotondo. Da qui, il titolo suggestivo wu jie/Unbounded – illimitato,
sconfinato, infinito – inteso come continuità nel tempo e nello
spazio, così come il cerchio rappresenta un ciclo senza fine.
In questo senso, la pittura diviene lo strumento attraverso cui
tracciare un pensiero di continuità storica secondo il legame con il
passato, al fine di legittimarne i suoi specifici valori. Infatti, la
mostra intende fornire una visione dell’attuale esigenza degli
artisti in Cina di farsi portavoce e promotori della propria
millenaria cultura, pur mantenendo riferimenti tanto locali quanto
internazionali. Come spiega il curatore Zhu Tong, “the exhibition
shows the artist as a representative figure in the development of
contemporary Chinese art, presenting the audience with a thread of
artistic development: the flattening of a trend and the possibility of
a thorough opening”.
La caratteristica fondamentale delle opere degli autori in
esposizione sta proprio nel recupero di un legame con le proprie
radici, che riprende, secondo maniere differenti, quegli aspetti
tipici dell'arte autoctona, come la centralità della natura o
l'importanza del vuoto, seppure avvalendosi di un linguaggio
contemporaneo e/o di ispirazione occidentale.
Il primo gruppo presenta gli artisti nati negli anni CinquantaSessanta,
che hanno vissuto la Rivoluzione Culturale: Zhou Chunya
(1955), Tan Ping (1960), Fang Lijun (1963) e Luo Quanmu (1965).
Essi s’ispirano a stili occidentali, come l’arte astratta o l’arte Pop, e
sono i primi a essere stati esposti nelle mostre internazionali di
arte cinese. Tra di essi, i più famosi all’estero sono sicuramente
Zhou Chunya, con i suoi tipici “cani verdi”, e Fang Lijun, conosciuto
per i suoi molteplici autoritratti.
Seguono gli artisti nati negli anni Settanta ed emersi all’inizio di
questo millennio: Ma Ke (1970), Li Changlong (1975) e Chen Ke
(1978). Si tratta di quegli artisti ancora giovani, catapultati nel
pieno del boom economico cinese in un turbine di mostre, fiere ed
eventi in giro per il mondo. Essi lavorano per creare uno stile tutto
proprio, svincolato da una connotazione totalmente locale e sono
apprezzati e rappresentati da gallerie internazionali, come la
Platform China (Ma Ke) e la francese Perrotin (Chen Ke).
L’ultimo gruppo include tre giovanissimi artisti nati negli anni
Ottanta, Bian Qing (1983), Cai Lei (1983) e Ma Lingli (1989), a cui
è affidato il futuro della pittura cinese, in bilico tra tradizione e
innovazione.
46100 Mantova - Via Principe Amedeo , 30 Tel. 0376/204.370 - Fax 0376/204.364
www.provincia.mantova.it - e-mail: stampa@provincia.mantova.it
Alla fine del percorso, quello che sarà evidente al visitatore sarà la
forte linea di continuità tra la Cina di ieri e quella attuale,
dimostrando che, se da un lato, la globalizzazione, le migrazioni e
il dialogo con l’Occidente hanno arricchito di nuovi stimoli la
produzione artistica su entrambi i fronti, dall’altro però non
hanno intaccato l’eredità culturale del passato.
29
marzo 2017
Unbounded
Dal 29 marzo al primo maggio 2017
arte contemporanea
Location
CASA DEL MANTEGNA
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Mantova, Via Giovanni Acerbi, 47, (Mantova)
Orario di apertura
mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica e festivi 10.00 -12.30 15.00 -18.00 chiuso lunedì e martedì
Vernissage
29 Marzo 2017, ore 18
Ufficio stampa
CULTURALIA
Autore
Curatore