Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese
Uno scorcio sulle nuove tendenze che animano la scena artistica contemporanea cinese: “(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese” è la mostra presentata da Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora, dal 25 gennaio al 4 marzo 2012 al MACRO Testaccio.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Uno scorcio sulle nuove tendenze che animano la scena artistica contemporanea cinese: “(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese” è la mostra presentata da Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora, dal 25 gennaio al 4 marzo 2012 al MACRO Testaccio.
La mostra è pensata come un luogo in cui tradizioni e identità si aggiungono a un percorso creativo transnazionale, verso una realtà che Achille Bonito Oliva definirebbe Glocal.
Il gruppo di artisti selezionati è caratterizzato da una matrice generazionale legata ai movimenti studenteschi post rivoluzionari e alla cultura underground che ne è scaturita. Tali artisti presentano codici estetici e soluzioni formali che galvanizzano nuovi media e cultura popolare nel tentativo di costruire una nuova identità. La loro esperienza artistica ibrida e provocatoria include fotografia, pittura, installazione, performance e video art.
Tra gli artisti presenti in mostra ci sono gli stessi Gao Brothers, conosciuti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della crisi spirituale che colpisce l’individuo e più generalmente la condizione umana.
Le loro opere mettono in scena le ansie e le paure che caratterizzano la cultura internazionale persa ormai nella volgarità culturale della globalizzazione (Yi Ying, World Art Magazine).
Tra gli altri artisti selezionati, Lu Feifei, Chang Lei, Wu XiaoJun, Xinmo Li, Shen Ruijun, Gao Shen, Sung Ping, Sun Lei.
Tutti esprimono una ricerca che è allo stesso tempo individuale e collettiva, in cui si intrecciano le tensioni e le dinamiche dello sviluppo culturale e sociale della Cina contemporanea in relazione ad un’ineluttabile modernità internazionale ed astratta. Queste tensioni e dinamiche comprendono anche una ricerca e un dialogo tra etica ed estetica applicate al rapporto uomo/natura, con l’obiettivo di promuovere un mondo ecologicamente ed economicamente sostenibile.
Esplorando tematiche quali l’impatto e lo sviluppo ambientale, l’etica della responsabilità e del consumo gli artisti cominciano a sostenere nuovi stili di vita più accorti e consapevoli e certamente necessari alle prossime generazioni.
La mostra “(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese”, presentata da Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora, è promossa dal Ministero degli Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, Camera di Commercio di Roma. La mostra è organizzata, prodotta e sponsorizzata da Glocal Project Consulting, con il supporto organizzativo e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Damiani.
Questa esposizione fa parte del programma della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta che, grazie alla sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale, ha in programma tra ottobre 2011 e febbraio 2012, undici mostre - che spaziano dalla storia all’archeologia, dall’arte contemporanea all’attualità - e un ricco calendario di conferenze ed eventi.
La mostra è pensata come un luogo in cui tradizioni e identità si aggiungono a un percorso creativo transnazionale, verso una realtà che Achille Bonito Oliva definirebbe Glocal.
Il gruppo di artisti selezionati è caratterizzato da una matrice generazionale legata ai movimenti studenteschi post rivoluzionari e alla cultura underground che ne è scaturita. Tali artisti presentano codici estetici e soluzioni formali che galvanizzano nuovi media e cultura popolare nel tentativo di costruire una nuova identità. La loro esperienza artistica ibrida e provocatoria include fotografia, pittura, installazione, performance e video art.
Tra gli artisti presenti in mostra ci sono gli stessi Gao Brothers, conosciuti a livello internazionale per i loro esperimenti artistici e multimediali sull’idea della crisi spirituale che colpisce l’individuo e più generalmente la condizione umana.
Le loro opere mettono in scena le ansie e le paure che caratterizzano la cultura internazionale persa ormai nella volgarità culturale della globalizzazione (Yi Ying, World Art Magazine).
Tra gli altri artisti selezionati, Lu Feifei, Chang Lei, Wu XiaoJun, Xinmo Li, Shen Ruijun, Gao Shen, Sung Ping, Sun Lei.
Tutti esprimono una ricerca che è allo stesso tempo individuale e collettiva, in cui si intrecciano le tensioni e le dinamiche dello sviluppo culturale e sociale della Cina contemporanea in relazione ad un’ineluttabile modernità internazionale ed astratta. Queste tensioni e dinamiche comprendono anche una ricerca e un dialogo tra etica ed estetica applicate al rapporto uomo/natura, con l’obiettivo di promuovere un mondo ecologicamente ed economicamente sostenibile.
Esplorando tematiche quali l’impatto e lo sviluppo ambientale, l’etica della responsabilità e del consumo gli artisti cominciano a sostenere nuovi stili di vita più accorti e consapevoli e certamente necessari alle prossime generazioni.
La mostra “(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese”, presentata da Gao Zhen e Gao Qiang, in arte i Gao Brothers, a cura di Simona Rossi e Dominique Lora, è promossa dal Ministero degli Affari Esteri, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Roma Capitale, Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico – Sovraintendenza ai Beni Culturali, Camera di Commercio di Roma. La mostra è organizzata, prodotta e sponsorizzata da Glocal Project Consulting, con il supporto organizzativo e i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. Catalogo Damiani.
Questa esposizione fa parte del programma della Biennale Internazionale di Cultura Vie della Seta che, grazie alla sinergia tra il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Roma Capitale, ha in programma tra ottobre 2011 e febbraio 2012, undici mostre - che spaziano dalla storia all’archeologia, dall’arte contemporanea all’attualità - e un ricco calendario di conferenze ed eventi.
24
gennaio 2012
(Un)Forbidden City. La post-rivoluzione della nuova arte cinese
Dal 24 gennaio al 04 marzo 2012
arte contemporanea
Location
MACRO TESTACCIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Vernissage
24 Gennaio 2012, h 18.00
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore