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UNIONE DEI POPOLI – Rapporti, comportamenti, abitudini
Un’ occasione per raccontare attraverso l’opera il ruolo dello straniero nello scenario quotidiano delle nostre città.
Rapporti, comportamenti, abitudini, disagi interiori cambiamento culturale nel quale fare “crescere o decrescere” le conoscenze del mondo dell’Arte.
Comunicato stampa
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“Dio ci ha voluto diversi.
Come diavoli o angeli bastardi corriamo verso il fuoco.
Quando arriveremo in fondo niente ci potrà salvare, bruceremo in un rapido e abbagliante istante senza voltarci e senza piangere.
Se vivrai quel momento vuol dire… o che sei fortunato… o che sei uno di noi”.
Giovanni Iros
UNIONE DEI POPOLI – Rapporti, comportamenti, abitudini
1 – 31 ottobre 2024
VENEZIA Campo del Ghetto Novo 2918
Vernissage sabato 5 ottobre 2024 ore 17.00
Durante l’inaugurazione Giovanni Cicognani presenta CAROVANA INFERNALE.
Un racconto che nasce dal suo amore per il circo, i freaks e il cinema. infatti IROS (nome inventato) trae ispirazione in parte dal film di Tod Browning "Freaks" in parte dai racconti del circo Barnum.
UNIONE DEI POPOLI – Rapporti, comportamenti, abitudini è il titolo della mostra che la Galleria VISIONI ALTRE presenta in concomitanza con la 60° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia 2024.
Un' occasione per raccontare attraverso l’opera il ruolo dello straniero nello scenario quotidiano delle nostre città.
Rapporti, comportamenti, abitudini, disagi interiori cambiamento culturale nel quale fare “crescere o decrescere ” le conoscenze del mondo dell’Arte.
Contaminazioni o intrusioni nella fusione delle arti e contaminazioni nella creatività dell’artista.
I sei artisti Nicolò Renda, Gabriella Giuriato, Renata Tabanelli, Rossella Ricci, Giovanni Cicognani, Gabriele Albonetti sono stati selezionati in base alla originalità della propria ricerca basata sul potere della trasformazione della società, sullo stimolo alla riflessione, aprendo il dialogo con prospettive trasparenti lontano da preconcetti statici del senso comune.
L’arte portavoce dei mutamenti, in questo periodo storico di cambiamenti è un terreno fertile per la creatività capace di rimuovere terreni sterili per nuovi percorsi proiettati in avanti.
Nicolò Renda: la sua ricerca nel campo della ceramica si basa soprattutto sulla figura umana. L’artista realizza sculture dai forti toni espressivi e con particolare ricerca dell’essenzialità espressiva dei personaggi rappresentati. Le sue opere, di sapiente fattura, rappresentano figure che potrebbero essere del nostro tempo, ma anche di un tempo passato o futuro, dove l’ironia si insinua nella versatilità della materia plastica, dove la ricerca di inusuali e potenti abbinamenti cromatici, spatolati e spessori materici fortemente pigmentati, lo portano a esprimere il suo mondo, interno ed esterno.
Le opere che presenta rivelano una struttura tra soggetto e paesaggio, ricerca particolare in questo momento storico nel quale la resa dei conti - legata a come trattiamo il nostro pianeta - risulta inevitabile. Si riconosce una intenzionalità “artistica” visto che nell’oggetto non si ritrova un’utilità pratica evidente, ma un tentativo atavico - forse inconsapevole - di manifestare la condizione umana e una speranza di sopravvivenza per se stessa.
Gabriella Giuriato: artista veneziana, la sua poetica si nutre degli stimoli originati dalle provocazioni di movimenti quali Dada, Futurismo e Surrealismo, correnti d’avanguardia del XX secolo, mediate operazioni concettuali che sconfinano nel METAFISICO.
Nella sua fase creativa l’artista lavora tenendo ben presenti elementi formativi stabilizzati, quali il segno (geometrico per lo più), la superficie, il colore, il collage, che diventa il principale elemento dell’opera.
E’ un linguaggio la cui comprensione richiede i tempi pacati della riflessione, una sosta necessaria a recuperare la dimensione ludica non priva di una matura consapevolezza ironica. I suoi collage e le sue installazioni hanno un unico filo conduttore che passa per la conoscenza, per l’apertura culturale e per la curiosa e insaziabile voglia di comunicare attraverso il proprio mezzo espressivo.
La geometria, le figure solide, i fondi piatti e perfetti non abbandonano mai lo spettatore, accompagnandolo alla straordinaria scoperta di un cromatismo mutevole - spesso materico - e di una commistione di vari linguaggi che accomunano il suo “fare arte” ad uno spettacolo teatrale senza fine.
Renata Tabanelli: i protagonisti della pittura di Renata sono i cieli e i mari, l'orizzonte vasto e aperto. Il cielo, spazio di tutti e di nessuno, luogo di libertà, scoperta, esplorazione, luogo che unisce in uno spazio condiviso; il mare, simbolo di viaggio, incontro di culture diverse, mare che unisce e divide. La pittura compone una astrazione fluida che crea ritmi diversi a volte mossi, distesi, distaccati, riflessivi, con colori che portano ad albe, crepuscoli, notturni... La tavolozza varia in modo instabile dal bianco al blu oltremare attraverso il rosso, il verde il giallo.
Sono tele, tavole, carte di varie dimensioni, sono dipinti privi di presenze, sono stati dell'anima.
L'immaginazione va oltre, verso l'invisibile, in un percorso introspettivo e un momento emozionale che apre all'interiorità. L'impianto panoramico si dilata, creando uno spazio illusorio che stupisce e incuriosisce, dove ci si può perdere come in un sogno. Da questo nucleo Renata ha incontrato il ritratto e il paesaggio, soggetti pittorici fra realismo e interiorità, in un percorso di studio e ricerca in continua evoluzione.
Rossella Ricci: presenta una serie di sculture di ceramica dove la natura è presente nella più delicata sfaccettatura visiva. Artista a tutto tondo, ama sperimentare tutte le arti proprio per lo spirito di curiosità che è insito nel suo mondo interiore. Scrive Carlo Lucarelli “…Ma non sarà proprio per questo, per questa spontaneità, per questa immediatezza allegra, per questa improvvisazione piena di emozione che Rossella dipinge? C’è un personaggio di un mio romanzo a cui potrei rubare una definizione per applicarla a lei:
“tutto quello che fa lo fa come se fosse la prima volta, con lo stesso veloce entusiasmo, la stessa curiosità, lo stesso fremito sottile di chi incomincia a scoprire una cosa di cui non ha mai sentito parlare prima”.
Giovanni Cicognani: esprimere la propria creatività attraverso la manipolazione della materia è diventata espressione vitale per il suo percorso artistico.
Opere che nascondono senza nascondere la tradizione degli incontri nel bosco: la lumaca, il ragno, lo gnomo che poi il nostro artista trasforma in forme oniriche con qualche ingrediente rudimentale sia nella forma che nella scelta dei colori.
In questa occasione l’artista è presente anche con una sua opera scritta intitolata CAROVANA INFERNALE nel quale racconta la storia di un personaggio chiamato John, la cui vita cambia radicalmente quando si ritrova ad ascoltare per la prima volta le parole della citazione scritta a cappello di questo evento; dopo un tentativo suicida si ritrova insieme ad un gruppo di artisti girovaghi dall'aspetto alquanto bizzarro che non solo lo salverà dalla morte, ma gli darà anche uno scopo per vivere.
Da quel momento la vita del protagonista verrà trascinata in un vortice di emozioni che lo porterà più volte a sfidare la morte al limite delle possibilità umane.
E proprio il suo incontro ravvicinato con la morte permetterà a John di capire se quello che ha vissuto è stata la realtà… o solo un bellissimo e avventuroso sogno.
Gabriele Albonetti: le sue creazioni sono il risultato di una combinazione di arte e design. La massima cura per i dettagli, la ricerca minuziosa dell'armonia delle forme e lo stile poetico caratterizzano i suoi progetti. L’artista ricerca il linguaggio espressivo degli oggetti, che affascinano le persone evocando emozioni.
Il disegno è il sogno che prende vita attraverso l'arte, lo studio grafico a volte folle e ossessivo, che si trasforma in scultura con la tecnologia più moderna e coerente, sono la regola più importante da applicare al suo mondo artistico.
La tavolozza dei colori è energica, e abbraccia tonalità sature come il blu, il verde e il marrone, oltre a colori pastello che vanno dal giallo all'azzurro e al rosa, tutti armoniosamente combinati, talvolta sfumati in raffinate gradazioni.
Come diavoli o angeli bastardi corriamo verso il fuoco.
Quando arriveremo in fondo niente ci potrà salvare, bruceremo in un rapido e abbagliante istante senza voltarci e senza piangere.
Se vivrai quel momento vuol dire… o che sei fortunato… o che sei uno di noi”.
Giovanni Iros
UNIONE DEI POPOLI – Rapporti, comportamenti, abitudini
1 – 31 ottobre 2024
VENEZIA Campo del Ghetto Novo 2918
Vernissage sabato 5 ottobre 2024 ore 17.00
Durante l’inaugurazione Giovanni Cicognani presenta CAROVANA INFERNALE.
Un racconto che nasce dal suo amore per il circo, i freaks e il cinema. infatti IROS (nome inventato) trae ispirazione in parte dal film di Tod Browning "Freaks" in parte dai racconti del circo Barnum.
UNIONE DEI POPOLI – Rapporti, comportamenti, abitudini è il titolo della mostra che la Galleria VISIONI ALTRE presenta in concomitanza con la 60° Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia 2024.
Un' occasione per raccontare attraverso l’opera il ruolo dello straniero nello scenario quotidiano delle nostre città.
Rapporti, comportamenti, abitudini, disagi interiori cambiamento culturale nel quale fare “crescere o decrescere ” le conoscenze del mondo dell’Arte.
Contaminazioni o intrusioni nella fusione delle arti e contaminazioni nella creatività dell’artista.
I sei artisti Nicolò Renda, Gabriella Giuriato, Renata Tabanelli, Rossella Ricci, Giovanni Cicognani, Gabriele Albonetti sono stati selezionati in base alla originalità della propria ricerca basata sul potere della trasformazione della società, sullo stimolo alla riflessione, aprendo il dialogo con prospettive trasparenti lontano da preconcetti statici del senso comune.
L’arte portavoce dei mutamenti, in questo periodo storico di cambiamenti è un terreno fertile per la creatività capace di rimuovere terreni sterili per nuovi percorsi proiettati in avanti.
Nicolò Renda: la sua ricerca nel campo della ceramica si basa soprattutto sulla figura umana. L’artista realizza sculture dai forti toni espressivi e con particolare ricerca dell’essenzialità espressiva dei personaggi rappresentati. Le sue opere, di sapiente fattura, rappresentano figure che potrebbero essere del nostro tempo, ma anche di un tempo passato o futuro, dove l’ironia si insinua nella versatilità della materia plastica, dove la ricerca di inusuali e potenti abbinamenti cromatici, spatolati e spessori materici fortemente pigmentati, lo portano a esprimere il suo mondo, interno ed esterno.
Le opere che presenta rivelano una struttura tra soggetto e paesaggio, ricerca particolare in questo momento storico nel quale la resa dei conti - legata a come trattiamo il nostro pianeta - risulta inevitabile. Si riconosce una intenzionalità “artistica” visto che nell’oggetto non si ritrova un’utilità pratica evidente, ma un tentativo atavico - forse inconsapevole - di manifestare la condizione umana e una speranza di sopravvivenza per se stessa.
Gabriella Giuriato: artista veneziana, la sua poetica si nutre degli stimoli originati dalle provocazioni di movimenti quali Dada, Futurismo e Surrealismo, correnti d’avanguardia del XX secolo, mediate operazioni concettuali che sconfinano nel METAFISICO.
Nella sua fase creativa l’artista lavora tenendo ben presenti elementi formativi stabilizzati, quali il segno (geometrico per lo più), la superficie, il colore, il collage, che diventa il principale elemento dell’opera.
E’ un linguaggio la cui comprensione richiede i tempi pacati della riflessione, una sosta necessaria a recuperare la dimensione ludica non priva di una matura consapevolezza ironica. I suoi collage e le sue installazioni hanno un unico filo conduttore che passa per la conoscenza, per l’apertura culturale e per la curiosa e insaziabile voglia di comunicare attraverso il proprio mezzo espressivo.
La geometria, le figure solide, i fondi piatti e perfetti non abbandonano mai lo spettatore, accompagnandolo alla straordinaria scoperta di un cromatismo mutevole - spesso materico - e di una commistione di vari linguaggi che accomunano il suo “fare arte” ad uno spettacolo teatrale senza fine.
Renata Tabanelli: i protagonisti della pittura di Renata sono i cieli e i mari, l'orizzonte vasto e aperto. Il cielo, spazio di tutti e di nessuno, luogo di libertà, scoperta, esplorazione, luogo che unisce in uno spazio condiviso; il mare, simbolo di viaggio, incontro di culture diverse, mare che unisce e divide. La pittura compone una astrazione fluida che crea ritmi diversi a volte mossi, distesi, distaccati, riflessivi, con colori che portano ad albe, crepuscoli, notturni... La tavolozza varia in modo instabile dal bianco al blu oltremare attraverso il rosso, il verde il giallo.
Sono tele, tavole, carte di varie dimensioni, sono dipinti privi di presenze, sono stati dell'anima.
L'immaginazione va oltre, verso l'invisibile, in un percorso introspettivo e un momento emozionale che apre all'interiorità. L'impianto panoramico si dilata, creando uno spazio illusorio che stupisce e incuriosisce, dove ci si può perdere come in un sogno. Da questo nucleo Renata ha incontrato il ritratto e il paesaggio, soggetti pittorici fra realismo e interiorità, in un percorso di studio e ricerca in continua evoluzione.
Rossella Ricci: presenta una serie di sculture di ceramica dove la natura è presente nella più delicata sfaccettatura visiva. Artista a tutto tondo, ama sperimentare tutte le arti proprio per lo spirito di curiosità che è insito nel suo mondo interiore. Scrive Carlo Lucarelli “…Ma non sarà proprio per questo, per questa spontaneità, per questa immediatezza allegra, per questa improvvisazione piena di emozione che Rossella dipinge? C’è un personaggio di un mio romanzo a cui potrei rubare una definizione per applicarla a lei:
“tutto quello che fa lo fa come se fosse la prima volta, con lo stesso veloce entusiasmo, la stessa curiosità, lo stesso fremito sottile di chi incomincia a scoprire una cosa di cui non ha mai sentito parlare prima”.
Giovanni Cicognani: esprimere la propria creatività attraverso la manipolazione della materia è diventata espressione vitale per il suo percorso artistico.
Opere che nascondono senza nascondere la tradizione degli incontri nel bosco: la lumaca, il ragno, lo gnomo che poi il nostro artista trasforma in forme oniriche con qualche ingrediente rudimentale sia nella forma che nella scelta dei colori.
In questa occasione l’artista è presente anche con una sua opera scritta intitolata CAROVANA INFERNALE nel quale racconta la storia di un personaggio chiamato John, la cui vita cambia radicalmente quando si ritrova ad ascoltare per la prima volta le parole della citazione scritta a cappello di questo evento; dopo un tentativo suicida si ritrova insieme ad un gruppo di artisti girovaghi dall'aspetto alquanto bizzarro che non solo lo salverà dalla morte, ma gli darà anche uno scopo per vivere.
Da quel momento la vita del protagonista verrà trascinata in un vortice di emozioni che lo porterà più volte a sfidare la morte al limite delle possibilità umane.
E proprio il suo incontro ravvicinato con la morte permetterà a John di capire se quello che ha vissuto è stata la realtà… o solo un bellissimo e avventuroso sogno.
Gabriele Albonetti: le sue creazioni sono il risultato di una combinazione di arte e design. La massima cura per i dettagli, la ricerca minuziosa dell'armonia delle forme e lo stile poetico caratterizzano i suoi progetti. L’artista ricerca il linguaggio espressivo degli oggetti, che affascinano le persone evocando emozioni.
Il disegno è il sogno che prende vita attraverso l'arte, lo studio grafico a volte folle e ossessivo, che si trasforma in scultura con la tecnologia più moderna e coerente, sono la regola più importante da applicare al suo mondo artistico.
La tavolozza dei colori è energica, e abbraccia tonalità sature come il blu, il verde e il marrone, oltre a colori pastello che vanno dal giallo all'azzurro e al rosa, tutti armoniosamente combinati, talvolta sfumati in raffinate gradazioni.
05
ottobre 2024
UNIONE DEI POPOLI – Rapporti, comportamenti, abitudini
Dal 05 al 31 ottobre 2024
arte contemporanea
Location
VISIONI ALTRE
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Venezia, Campo del Ghetto Novo , 2918
Orario di apertura
Da mercoledì a domenica, ore 11 - 14 e 15 - 19
Vernissage
5 Ottobre 2024, Ore 17.
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