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Unità Multiple
L’evento presenterà una serie di opere frutto di una ricerca nata a Berlino e che evolve a Kashan. Indagano la struttura compositiva dei tappeti, in “Unità Multiple” gli artisti ci mostrano come la polvere sia una genealogia di stratificazioni storiche, insieme eterogeneo e a-gerarchico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra Unità Multiple di Alice Mestriner e Ahad Moslemi si sviluppa attorno al concetto di
polvere, una materia che spesso evoca la dissoluzione, viene riletta come simbolo di vitalità
e stratificazione della memoria. Nel loro lavoro, la polvere diventa un elemento dinamico che
attraversa il tempo, portando con sé tracce di storie e identità molteplici. Lontano dall’essere
solo un residuo da eliminare, essa si fa veicolo di nuove possibilità estetiche, concettuali e
politiche, configurandosi come luogo di incontro tra epoche, specie e materiali. Una radicale
pratica viva e costante. Per il duo di artisti Alice e Ahad la struttura di questa materia diventa
una forma simbolica, espressione di ciò che definiscono la Memoria Plastica del Mondo e l’
Estetica dell’Immortalità. La loro ricerca che si incarna nelle filosofie postumane e nel neomaterialismo,
ci svela il valore vitale della polvere, essa è una stratificazione di memorie vive,
un insieme di tempi coesistenti e coabitati, che si attivano nel presente condiviso. La polvere
è un luogo intra-specista e una materia identificata in un nome collettivo in cui il tempo si
stratifica, fonde, confonde manifestando il vitalismo della materia. La polvere è un insieme di
identità contemporaneamente ordinate e disordinate che si espandono per ricrearsi. Alice
Mestriner e Ahad Moslemi l’hanno tessuta, bagnata e scannerizzata, nel loro lavoro attivano
il potere di continuo rinnovamento e trasformazione che questo materiale possiede.
Considerano la polvere come un luogo, un ambiente borderless nel quale la specificità degli
spazi e degli elementi mitiga e si diffonde. La polvere diventa per loro un nuovo sistema
simbolico che propone e mostra un contemporaneo privo di organizzazioni gerarchie,
favorendo un ambiente pluri-specie orizzontale fatto di dialogo e condivisione mostrando l’
origine ibrida delle cose sviluppatasi in luoghi e tempi diversi.
La ricerca del duo italo-iraniano non si limita alla sola messa in opera della polvere in ambito
artistico, ma si estende trasversalmente in altri campi. Difatti la polvere è struttura e concetto
dalla quale emergono proposte per nuovi approcci alla vita e relazioni con e per il mondo, in
quanto è materia eterogenea inclusiva e postcoloniale. L'estetica aggregativa e vitale della
polvere diventa una ricerca teorica che si fa pratica in workshop, incontri e performance.
Dal 21 Marzo al 6 Aprile verrà ospitata alla Galleria dell’Artistico la mostra intitolata “Unità
multiple”. Nello spazio espositivo sarà possibile visionare gli esiti di una ricerca che muove i
suoi primi passi all’interno degli Staatliche Museen zu Berlin, dove Alice e Ahad hanno
lavorato alla creazione di un luogo postumano in cui l’umanità potesse reincontrarsi e
ridiscutere il proprio posizionamento. Prendendo in prestito il concetto e la struttura del
tappeto, un luogo mobile e nomade che inscrive una filosofia di vita ecologica. Qui nasce
PARADEISOS, neologismo di Senofonte che unisce una parola greca e una dell’avèstico
antico. Il termine identifica una terra protetta circondata da un muro, da cui prende origine il
Giardino dell’Eden. Il risultato di questo percorso ha portato all’ideazione di un luogo
stratificato e incarnato, creato attraverso la materialità della polvere, in cui l’insieme delle
specie coabitano. I due artisti studiano la struttura compositiva e concettuale applicata alla
realizzazione dei tappeti Chahar-Bagh. In PARADEISOS, il giardino, il tappeto e la polvere si
sovrappongono, seguendo la struttura compositiva basata sul numero 4 presente nei ChaharBagh,
riferendosi ai punti cardinali, gli umori e le stagioni. Unità Multiple, si origina qui, punto
di incontro delle immaginarie rette che identificano le direzioni nord, sud, est e ovest, generano
la struttura a croce dell’opera. Unità multiple è un punto di incontro in cui le cose convergono
connettendosi, ibridandosi e generando altre soggettività.
L’intersezione e l’incontro tra i punti cardinali e il circuito di apertura che emerge nell’analisi
della struttura viene posta in parallelo alla materialità e capacità compositiva della polvere
Ambiente aperto la cui composizione interna è un circuito di apertura e convergenza che narra
la storia di incroci e spostamenti. Unità multiple prende in considerazione questo punto
centrale ed eterogeneo presente nel tappeto-giardino e ce lo mostra, manifestando interazioni
e molteplicità.
La ricerca si approfondisce a Kashan, presso la Vayu Residency, città che rappresenta un
punto di svolta del progetto in quanto la storia e l’economia del paese ruotano attorno all’arte
tessile. Qui hanno avuto modo di entrare in contatto con aziende storiche locali, collezionisti
e mecenati di quest’arte, nomadi e professori universitari che hanno condiviso l’identità
nascosta di questo mondo.
Ad oggi Unità Multiple è punto di intersezione, un presente fatto di incroci stratificati,
convergenze, circolazioni e trasformazioni. La mostra Unità Multiple entra all’interno di un
discorso socio-politico che vede l’intersezione tra soggetti come nuovo modo di vivere e
sfuggire ad un linguaggio tradizionale, per abbracciare, invece, un’idea di memoria plastica
ibrida e trasformativa che risiede nella polvere.
La collaborazione tra Alice Mestriner e Ahad Moslemi nasce in Canada nel 2017. Il loro
percorso insieme inizia quando, nel 2018, partecipano al programma Erasmus+ seguendo il
progetto “Social inclusion through artistic works” a Londra. Nel 2020 seguiranno un corso alla
Harvard University intitolato “Tangible things: discovering history through artworks, artifacts,
scientific specimens, and the stuff around you”. Nel 2022 hanno ricevuto una menzione per la
loro tesi magistrale all'università IUAV di Venezia “Memoria Plastica ed Estetica
dell’Immortalità”. Nello stesso anno sono stati invitati a prendere parte al progetto europeo
COME2ART un programma di training di “resilienza creativa e sociale” tramite la pratica
artistica. Tra il 2023 e il 2024 vincono un programma di ricerca presso gli Staatliche Museen
zu Berlin, ( dipartimento Museo Etnologico in collaborazione con il Museo di Arte Asiatica e il
COMUSE). Nel 2024 concludono il corso “MEDIATORE CULTURALE” con il MIUR. Vengono
invitati alla Biennale Session di Venezia alla 60 esposizione all’interno del progetto HORIZON,
nella quale presentano la ricerca “Floating Borders”. Nella loro pratica artistica si occupano di
organizzare workshop ed incontri all’interno di scuole, università e aziende. Recentemente
hanno ricevuto una menzione speciale dalla Fondazione Imago Mundi. Hanno esposto i loro
lavori in Canada, Stati Uniti, Messico, Portogallo, Italia, Germania, Iran e Turchia.
DIDASCALIE IMMAGINI
“Unità multiple_1”
Unità Multiple, installazione, frammenti cuciti su tela, Vayu Residency, Kashan, Iran, 2025.
“Unità Multiple_2”
Unità Multiple, installazione, frammenti cuciti su tela, Vayu Residency, Kashan, Iran, 2025.
“Unità Multiple_3”
Unità Multiple, momenti della residenza artistica Vayu Residency, Kashan, Iran, 2025.
“PARADEISOS_1”
PARADEISOS, polvere su tela, Staatliche Museeun zu Berlin, 2024.
“PARADEISOS_2”
PARADEISOS, momenti della residenza artistica presso Ethnological Museum and the
museum of Asian Arts all’Humbolt Forum di Berlino, 2023 - 2024.
polvere, una materia che spesso evoca la dissoluzione, viene riletta come simbolo di vitalità
e stratificazione della memoria. Nel loro lavoro, la polvere diventa un elemento dinamico che
attraversa il tempo, portando con sé tracce di storie e identità molteplici. Lontano dall’essere
solo un residuo da eliminare, essa si fa veicolo di nuove possibilità estetiche, concettuali e
politiche, configurandosi come luogo di incontro tra epoche, specie e materiali. Una radicale
pratica viva e costante. Per il duo di artisti Alice e Ahad la struttura di questa materia diventa
una forma simbolica, espressione di ciò che definiscono la Memoria Plastica del Mondo e l’
Estetica dell’Immortalità. La loro ricerca che si incarna nelle filosofie postumane e nel neomaterialismo,
ci svela il valore vitale della polvere, essa è una stratificazione di memorie vive,
un insieme di tempi coesistenti e coabitati, che si attivano nel presente condiviso. La polvere
è un luogo intra-specista e una materia identificata in un nome collettivo in cui il tempo si
stratifica, fonde, confonde manifestando il vitalismo della materia. La polvere è un insieme di
identità contemporaneamente ordinate e disordinate che si espandono per ricrearsi. Alice
Mestriner e Ahad Moslemi l’hanno tessuta, bagnata e scannerizzata, nel loro lavoro attivano
il potere di continuo rinnovamento e trasformazione che questo materiale possiede.
Considerano la polvere come un luogo, un ambiente borderless nel quale la specificità degli
spazi e degli elementi mitiga e si diffonde. La polvere diventa per loro un nuovo sistema
simbolico che propone e mostra un contemporaneo privo di organizzazioni gerarchie,
favorendo un ambiente pluri-specie orizzontale fatto di dialogo e condivisione mostrando l’
origine ibrida delle cose sviluppatasi in luoghi e tempi diversi.
La ricerca del duo italo-iraniano non si limita alla sola messa in opera della polvere in ambito
artistico, ma si estende trasversalmente in altri campi. Difatti la polvere è struttura e concetto
dalla quale emergono proposte per nuovi approcci alla vita e relazioni con e per il mondo, in
quanto è materia eterogenea inclusiva e postcoloniale. L'estetica aggregativa e vitale della
polvere diventa una ricerca teorica che si fa pratica in workshop, incontri e performance.
Dal 21 Marzo al 6 Aprile verrà ospitata alla Galleria dell’Artistico la mostra intitolata “Unità
multiple”. Nello spazio espositivo sarà possibile visionare gli esiti di una ricerca che muove i
suoi primi passi all’interno degli Staatliche Museen zu Berlin, dove Alice e Ahad hanno
lavorato alla creazione di un luogo postumano in cui l’umanità potesse reincontrarsi e
ridiscutere il proprio posizionamento. Prendendo in prestito il concetto e la struttura del
tappeto, un luogo mobile e nomade che inscrive una filosofia di vita ecologica. Qui nasce
PARADEISOS, neologismo di Senofonte che unisce una parola greca e una dell’avèstico
antico. Il termine identifica una terra protetta circondata da un muro, da cui prende origine il
Giardino dell’Eden. Il risultato di questo percorso ha portato all’ideazione di un luogo
stratificato e incarnato, creato attraverso la materialità della polvere, in cui l’insieme delle
specie coabitano. I due artisti studiano la struttura compositiva e concettuale applicata alla
realizzazione dei tappeti Chahar-Bagh. In PARADEISOS, il giardino, il tappeto e la polvere si
sovrappongono, seguendo la struttura compositiva basata sul numero 4 presente nei ChaharBagh,
riferendosi ai punti cardinali, gli umori e le stagioni. Unità Multiple, si origina qui, punto
di incontro delle immaginarie rette che identificano le direzioni nord, sud, est e ovest, generano
la struttura a croce dell’opera. Unità multiple è un punto di incontro in cui le cose convergono
connettendosi, ibridandosi e generando altre soggettività.
L’intersezione e l’incontro tra i punti cardinali e il circuito di apertura che emerge nell’analisi
della struttura viene posta in parallelo alla materialità e capacità compositiva della polvere
Ambiente aperto la cui composizione interna è un circuito di apertura e convergenza che narra
la storia di incroci e spostamenti. Unità multiple prende in considerazione questo punto
centrale ed eterogeneo presente nel tappeto-giardino e ce lo mostra, manifestando interazioni
e molteplicità.
La ricerca si approfondisce a Kashan, presso la Vayu Residency, città che rappresenta un
punto di svolta del progetto in quanto la storia e l’economia del paese ruotano attorno all’arte
tessile. Qui hanno avuto modo di entrare in contatto con aziende storiche locali, collezionisti
e mecenati di quest’arte, nomadi e professori universitari che hanno condiviso l’identità
nascosta di questo mondo.
Ad oggi Unità Multiple è punto di intersezione, un presente fatto di incroci stratificati,
convergenze, circolazioni e trasformazioni. La mostra Unità Multiple entra all’interno di un
discorso socio-politico che vede l’intersezione tra soggetti come nuovo modo di vivere e
sfuggire ad un linguaggio tradizionale, per abbracciare, invece, un’idea di memoria plastica
ibrida e trasformativa che risiede nella polvere.
La collaborazione tra Alice Mestriner e Ahad Moslemi nasce in Canada nel 2017. Il loro
percorso insieme inizia quando, nel 2018, partecipano al programma Erasmus+ seguendo il
progetto “Social inclusion through artistic works” a Londra. Nel 2020 seguiranno un corso alla
Harvard University intitolato “Tangible things: discovering history through artworks, artifacts,
scientific specimens, and the stuff around you”. Nel 2022 hanno ricevuto una menzione per la
loro tesi magistrale all'università IUAV di Venezia “Memoria Plastica ed Estetica
dell’Immortalità”. Nello stesso anno sono stati invitati a prendere parte al progetto europeo
COME2ART un programma di training di “resilienza creativa e sociale” tramite la pratica
artistica. Tra il 2023 e il 2024 vincono un programma di ricerca presso gli Staatliche Museen
zu Berlin, ( dipartimento Museo Etnologico in collaborazione con il Museo di Arte Asiatica e il
COMUSE). Nel 2024 concludono il corso “MEDIATORE CULTURALE” con il MIUR. Vengono
invitati alla Biennale Session di Venezia alla 60 esposizione all’interno del progetto HORIZON,
nella quale presentano la ricerca “Floating Borders”. Nella loro pratica artistica si occupano di
organizzare workshop ed incontri all’interno di scuole, università e aziende. Recentemente
hanno ricevuto una menzione speciale dalla Fondazione Imago Mundi. Hanno esposto i loro
lavori in Canada, Stati Uniti, Messico, Portogallo, Italia, Germania, Iran e Turchia.
DIDASCALIE IMMAGINI
“Unità multiple_1”
Unità Multiple, installazione, frammenti cuciti su tela, Vayu Residency, Kashan, Iran, 2025.
“Unità Multiple_2”
Unità Multiple, installazione, frammenti cuciti su tela, Vayu Residency, Kashan, Iran, 2025.
“Unità Multiple_3”
Unità Multiple, momenti della residenza artistica Vayu Residency, Kashan, Iran, 2025.
“PARADEISOS_1”
PARADEISOS, polvere su tela, Staatliche Museeun zu Berlin, 2024.
“PARADEISOS_2”
PARADEISOS, momenti della residenza artistica presso Ethnological Museum and the
museum of Asian Arts all’Humbolt Forum di Berlino, 2023 - 2024.
21
marzo 2025
Unità Multiple
Dal 21 marzo al 06 aprile 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA DELL’ARTISTICO
Treviso, Via Carlo Alberto, 5, (Treviso)
Treviso, Via Carlo Alberto, 5, (Treviso)
Orario di apertura
Lunedi su appuntamento
Mercoledì su appuntamento
Giovedi – Venerdì dalle 15:00 alle 18:30
Sabato – Domenica dalle dalle 10:00 alle 18:30
Vernissage
21 Marzo 2025, VERNISSAGE: 21 marzo 18:30
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