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UNO Singolare Plurale
la seconda edizione di UNO, originale formula didattica ed espositiva che, attraverso Diatonia e MCZ, il Comune di Faenza fornisce ai giovani esordienti delle arti visive, mettendo a loro disposizione il proprio spazio più istituzionale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 6 ottobre 2007 verrà inaugurata alle ore 18.00 presso i locali della Galleria Comunale d’Arte di Faenza la seconda edizione di UNO, originale formula didattica ed espositiva che, attraverso Diatonia e MCZ, il Comune di Faenza fornisce ai giovani esordienti delle arti visive, mettendo a loro disposizione il proprio spazio più istituzionale.
Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno che ha visto esporre con successo di pubblico e di critica 7 artisti esordienti, UNO giunge alla seconda edizione, che ha per tema “Singolare Plurale”, che con le sue varie implicazioni costituisce il filo conduttore della mostra. L’esposizione presenta una vasta eterogeneità di linguaggi, tecniche, radici concettuali utilizzati dagli artisti selezionati, provenienti da esperienze e studi diversi.
Il progetto, che ha per primario obiettivo la cresicta intellettuale e la promozione di giovani talenti del territorio si snoda attraverso vari canali:
- La ricerca degli artisti: condotta da un curatore e da una commissione, non si limita ad essere semplicemente una selezione, ma un’occasione di confronto e guida didattica per sostenerli nella loro crescita artistica
- La mostra: la vera prima occasione data agli artisti di esporre le loro opere in un contesto istituzionale
- L’Archivio: novità di quest’anno, promossa durante l’esposizione, completa il progetto UNO con la catalogazione e la promozione della ricerca e dell’identità dei giovani e giovanissimi artisti del territorio, aspetto che rappresenta la caratteristica saliente dell’intero progetto.
UNO, dunque, è un modo innovativo attraverso il quale Il Comune di Faenza, Diatonia Progetti Culturali, il Museo Carlo Zauli, grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte – Cassa di Risparmio Faenza, mantengono fede anche quest’anno all’impegno preso verso la promozione e la crescita dei giovani artisti del proprio territorio.
si ringraziano OpenStudio, InformaGiovani,
Istituto Superiore Industrie Artistiche,
Istituto d'Arte per la Ceramica G.Ballardini Faenza.
la mostra fa parte di MOTO D'IDEE quale evento collaterale
al convegno "Moving Foward",
in collaborazione con Goodwill
scheda artisti
UNO
singolare plurale
Angela Anzalone (Rimini, 1970) ha chiesto ad alcune persone di diventare i protagonisti dei suoi scatti fotografici lasciando loro piena autonomia d’azione. Ha così preso forma l’opera in mostra che si compone di due opposte serie fotografiche: nella prima le persone ritratte – amici o semplici conoscenti – hanno dato vita a differenti situazioni costruendo la scena e interpretando un personaggio, nella seconda, invece, le persone ritratte – legate alla scena musicale italiana – scelgono al contrario di rivelare la loro quotidianità. Due diversi atteggiamenti che evidenziano la capacità del mezzo fotografico di mettere in luce le aspirazioni e i desideri, l’intimità e i sogni di ognuno di noi.
I linguaggi della contemporaneità costituiscono da tempo un costante sottofondo fatto di sollecitazioni eterogenee che amplificano intorno a noi immagini e messaggi dal grande potere seduttivo. Profili di merci e di icone del mondo dello spettacolo sono ormai entrati a far parte del nostro paesaggio visivo. In questa prospettiva la moltiplicazione del volto di Kate Moss, modella universalmente nota, si ritrova anche nell’opera di Domenico Grenci (Locri, 1981), il cui immaginario pittorico dimostra di non soffrire di anacronistiche sovrastrutture gerarchiche.
Everybody Wants The Same Thing di Margherita Isola (Faenza, 1977) mostra la documentazione fotografica del suo incontro con alcune differenti persone che hanno accettato di rispondere in maniera anonima ad una questione posta. Grazie all’espediente della felpa con cappuccio, che livella e nasconde le identità, gli intervistati avvicinati hanno potuto scrivere la risposta su un taccuino rivelando il loro pensiero senza condizionamenti. A chi guarda si chiede ora una analoga partecipazione: Ognuno desidera la stessa cosa.
Valentina Mancini (Senigallia, 1984) allestisce piccoli teatrini di pongo mettendo in scene porzioni di vita domestica, congela attimi estrapolati dal flusso indistinto degli eventi quotidiani mostrandoceli nella loro dirompente banalità. Come fosse un gioco fatto in casa, Valentina compone visioni cariche di emotività invitandoci a condividere il suo pensiero regolando le fasi di un interruttore (sentimentale) a variazione di luce posto a parete che comanda le quattro lampadine: ora sta a noi girare la manopola e scegliere le atmosfere con cui illuminarle.
I disegni a pastello di Lisa Martini (Faenza, 1989) si legano nella nostra memoria a ricordi d’infanzia, rievocano le illustrazioni dai contorni semplici e definiti che trovavano posto all’interno degli albi scolastici. Queste tavole mostrano alcune specie di rane la cui particolarità è quella di avere la superficie epidermica vivacemente colorata. Ma la bellezza appariscente, che contraddistingue questi anfibi e li rende facili prede, in natura è controbilanciata da un sistema difensivo altamente tossico che libera esalazioni velenose ad ogni attacco.
Francesco Savini (Faenza, 1983) decide di allestire una parte della galleria con alcuni oggetti presenti dalla sua stanza in modo da ricreare nello spazio espositivo, per sua natura spersonalizzante e neutro, un ambiente familiare e accogliente. Il pubblico è invitato a sedersi sulla poltrona, a sfogliare i libri, a guardare i dvd, ad entrare insomma in relazione con l’intimità traslata nelle cose che Francesco ha scelto di mostrare quali rivelatori della sua personalità.
Un motorino di quello che una volta è stato un frigorifero è posto sul pavimento della galleria con tanto di serpentina refrigerante il cui effetto brina richiama subito alla mente le installazioni di Pier Paolo Calzolari. La personale rivisitazione fatta da Marco Tofi (Faenza, 1981) devia la derivazione poverista di questo progetto in favore del suo aspetto meramente utilitaristico. La struttura abbandona la sua aura concettuale e ritorna a funzionare da supporto refrigerante per alcune birre messe a disposizione del pubblico.
Dopo la fortunata esperienza dello scorso anno che ha visto esporre con successo di pubblico e di critica 7 artisti esordienti, UNO giunge alla seconda edizione, che ha per tema “Singolare Plurale”, che con le sue varie implicazioni costituisce il filo conduttore della mostra. L’esposizione presenta una vasta eterogeneità di linguaggi, tecniche, radici concettuali utilizzati dagli artisti selezionati, provenienti da esperienze e studi diversi.
Il progetto, che ha per primario obiettivo la cresicta intellettuale e la promozione di giovani talenti del territorio si snoda attraverso vari canali:
- La ricerca degli artisti: condotta da un curatore e da una commissione, non si limita ad essere semplicemente una selezione, ma un’occasione di confronto e guida didattica per sostenerli nella loro crescita artistica
- La mostra: la vera prima occasione data agli artisti di esporre le loro opere in un contesto istituzionale
- L’Archivio: novità di quest’anno, promossa durante l’esposizione, completa il progetto UNO con la catalogazione e la promozione della ricerca e dell’identità dei giovani e giovanissimi artisti del territorio, aspetto che rappresenta la caratteristica saliente dell’intero progetto.
UNO, dunque, è un modo innovativo attraverso il quale Il Comune di Faenza, Diatonia Progetti Culturali, il Museo Carlo Zauli, grazie al sostegno della Fondazione Banca del Monte – Cassa di Risparmio Faenza, mantengono fede anche quest’anno all’impegno preso verso la promozione e la crescita dei giovani artisti del proprio territorio.
si ringraziano OpenStudio, InformaGiovani,
Istituto Superiore Industrie Artistiche,
Istituto d'Arte per la Ceramica G.Ballardini Faenza.
la mostra fa parte di MOTO D'IDEE quale evento collaterale
al convegno "Moving Foward",
in collaborazione con Goodwill
scheda artisti
UNO
singolare plurale
Angela Anzalone (Rimini, 1970) ha chiesto ad alcune persone di diventare i protagonisti dei suoi scatti fotografici lasciando loro piena autonomia d’azione. Ha così preso forma l’opera in mostra che si compone di due opposte serie fotografiche: nella prima le persone ritratte – amici o semplici conoscenti – hanno dato vita a differenti situazioni costruendo la scena e interpretando un personaggio, nella seconda, invece, le persone ritratte – legate alla scena musicale italiana – scelgono al contrario di rivelare la loro quotidianità. Due diversi atteggiamenti che evidenziano la capacità del mezzo fotografico di mettere in luce le aspirazioni e i desideri, l’intimità e i sogni di ognuno di noi.
I linguaggi della contemporaneità costituiscono da tempo un costante sottofondo fatto di sollecitazioni eterogenee che amplificano intorno a noi immagini e messaggi dal grande potere seduttivo. Profili di merci e di icone del mondo dello spettacolo sono ormai entrati a far parte del nostro paesaggio visivo. In questa prospettiva la moltiplicazione del volto di Kate Moss, modella universalmente nota, si ritrova anche nell’opera di Domenico Grenci (Locri, 1981), il cui immaginario pittorico dimostra di non soffrire di anacronistiche sovrastrutture gerarchiche.
Everybody Wants The Same Thing di Margherita Isola (Faenza, 1977) mostra la documentazione fotografica del suo incontro con alcune differenti persone che hanno accettato di rispondere in maniera anonima ad una questione posta. Grazie all’espediente della felpa con cappuccio, che livella e nasconde le identità, gli intervistati avvicinati hanno potuto scrivere la risposta su un taccuino rivelando il loro pensiero senza condizionamenti. A chi guarda si chiede ora una analoga partecipazione: Ognuno desidera la stessa cosa.
Valentina Mancini (Senigallia, 1984) allestisce piccoli teatrini di pongo mettendo in scene porzioni di vita domestica, congela attimi estrapolati dal flusso indistinto degli eventi quotidiani mostrandoceli nella loro dirompente banalità. Come fosse un gioco fatto in casa, Valentina compone visioni cariche di emotività invitandoci a condividere il suo pensiero regolando le fasi di un interruttore (sentimentale) a variazione di luce posto a parete che comanda le quattro lampadine: ora sta a noi girare la manopola e scegliere le atmosfere con cui illuminarle.
I disegni a pastello di Lisa Martini (Faenza, 1989) si legano nella nostra memoria a ricordi d’infanzia, rievocano le illustrazioni dai contorni semplici e definiti che trovavano posto all’interno degli albi scolastici. Queste tavole mostrano alcune specie di rane la cui particolarità è quella di avere la superficie epidermica vivacemente colorata. Ma la bellezza appariscente, che contraddistingue questi anfibi e li rende facili prede, in natura è controbilanciata da un sistema difensivo altamente tossico che libera esalazioni velenose ad ogni attacco.
Francesco Savini (Faenza, 1983) decide di allestire una parte della galleria con alcuni oggetti presenti dalla sua stanza in modo da ricreare nello spazio espositivo, per sua natura spersonalizzante e neutro, un ambiente familiare e accogliente. Il pubblico è invitato a sedersi sulla poltrona, a sfogliare i libri, a guardare i dvd, ad entrare insomma in relazione con l’intimità traslata nelle cose che Francesco ha scelto di mostrare quali rivelatori della sua personalità.
Un motorino di quello che una volta è stato un frigorifero è posto sul pavimento della galleria con tanto di serpentina refrigerante il cui effetto brina richiama subito alla mente le installazioni di Pier Paolo Calzolari. La personale rivisitazione fatta da Marco Tofi (Faenza, 1981) devia la derivazione poverista di questo progetto in favore del suo aspetto meramente utilitaristico. La struttura abbandona la sua aura concettuale e ritorna a funzionare da supporto refrigerante per alcune birre messe a disposizione del pubblico.
06
ottobre 2007
UNO Singolare Plurale
Dal 06 al 14 ottobre 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA COMUNALE D’ARTE
Faenza, Voltone Della Molinella, 4/6, (Ravenna)
Faenza, Voltone Della Molinella, 4/6, (Ravenna)
Vernissage
6 Ottobre 2007, ore 18.00
Autore