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Uno strano sogno
Sovrapposizioni di realtà, scheletri urbani, angolature inquietanti di linee e di confini ridisegnano il ritratto di una città simbolica.
Comunicato stampa
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Sovrapposizioni di realtà, scheletri urbani, angolature inquietanti di linee e di confini ridisegnano il ritratto di una città simbolica. L'atmosfera è sospesa, silenziosa, a tratti metafisica, non importa il dove o il quando.
Immagini di paesaggi urbani ridotti all'osso in cui il vuoto del mondo prende la parola, in bilico tra un confine fisico e mentale.
Un vuoto presente “con tutto il suo lirismo, con tutta la sua forza, con tutta la sua umanizzante capacità di comunicare, perché il vuoto in architettura è parte integrante, persino strutturale del suo essere”.*
Di fronte a totem ingombranti il pensiero rimbalza sui muri e la presenza umana stratifica i piani creando nuovi sfondi di esistenze spesso non curanti dell'intorno, poiché impegnate ad inseguire la vita.
Una città poco attraente ma la fotografia ha la grande colpa e il pregio di trasfigurare la realtà rendendola accattivante, così la superficie assume l'aspetto di uno strano sogno ambiguo.
In questo senso il fotografo interpreta il suo ruolo, come direbbe Gabriele Basilico, pensa “fotograficamente” interpretando ciò che gli sta di fronte in relazione al principio e all'esperienza estetica della “visione”.
Questo non significa, naturalmente, fare uno sconto al paesaggio.
*Architetture, città, visioni. Riflessioni sulla fotografia, Gabriele Basilico
Emanuela Falqui
Immagini di paesaggi urbani ridotti all'osso in cui il vuoto del mondo prende la parola, in bilico tra un confine fisico e mentale.
Un vuoto presente “con tutto il suo lirismo, con tutta la sua forza, con tutta la sua umanizzante capacità di comunicare, perché il vuoto in architettura è parte integrante, persino strutturale del suo essere”.*
Di fronte a totem ingombranti il pensiero rimbalza sui muri e la presenza umana stratifica i piani creando nuovi sfondi di esistenze spesso non curanti dell'intorno, poiché impegnate ad inseguire la vita.
Una città poco attraente ma la fotografia ha la grande colpa e il pregio di trasfigurare la realtà rendendola accattivante, così la superficie assume l'aspetto di uno strano sogno ambiguo.
In questo senso il fotografo interpreta il suo ruolo, come direbbe Gabriele Basilico, pensa “fotograficamente” interpretando ciò che gli sta di fronte in relazione al principio e all'esperienza estetica della “visione”.
Questo non significa, naturalmente, fare uno sconto al paesaggio.
*Architetture, città, visioni. Riflessioni sulla fotografia, Gabriele Basilico
Emanuela Falqui
22
maggio 2014
Uno strano sogno
Dal 22 maggio all'otto giugno 2014
architettura
Location
SUMBRA FOTOGRAFIA
Cagliari, Via San Giuseppe, 17, (Cagliari)
Cagliari, Via San Giuseppe, 17, (Cagliari)
Orario di apertura
lunedì -martedì - mercoledì - giovedì 18 - 21
sabato e domenica 18 - 20
Vernissage
22 Maggio 2014, ore 19.00
Autore