Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Unopiùdue. Ricominciamo da tre
l’arte fra aniconicità e plasticità
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Nell’ambito delle iniziative previste dal “Premio La Lama”, nato da un’idea di Santi A. La Porta, che ha cadenza biennale ed è alla sua sesta edizione, s’impone per originalità d’impostazione e progettualità la collettiva “Unopiùtre/Ricominciamo da Tre – L’Arte fra aniconicità e plasticità”, dove saranno esposte opere degli artisti Nicola Andreace di Massafra, Augusto Bruschi di Taranto e Vincenzo De Filippis di Grottaglie. Il progetto, coordinato dal critico d’arte Angelo Lippo e dal sociologo Santi A. La Porta, articolato nelle sontuose sale del Palazzo Ducale di Martina Franca , un simbolo della bella cittadina immersa nella Valle d’Itria, è a cura delle Associazioni “Taranto Terzo Millennio” e “Un espace pour la SolidARieTE’”
Il titolo di per sé è esplicativo e allo stesso tempo traccia del discorso che i tre artisti portano avanti autonomamente, ma che qui si ritrovano – ognuno dalla personale postazione - a scandire un percorso misurato nell’armonia delle forme e su proposte concettuali di alta valenza culturale. Dunque due scultori e un pittore, accomunati da una comune volontà.
Articolato il linguaggio pittorico di Nicola Andreace, che, partito da un’esperienza caratterizzante dell’espressionismo popolare, ha via via conquistato un’autonomia nell’ambito di un discorso sospeso fra “umanesimo e tecnologia”, con cui ha saputo ritagliarsi un suo spazio di originale creatività e prepotente forza compositiva.
Due scultori, Vincenzo De Filippis e Augusto Bruschi, che affidano ai volumi e alla plasticità delle movenze la loro poetica costruita su ritmi di bellezza e di valenze specifiche.
L’uso della terracotta e della ceramica danno dell’opera di Vincenzo De Filippis una idea che supera le definizioni a priori, in sintesi offre uno spaccato più umano del sublime in arte.
Il legno, invece, è il materiale preferito da Augusto Bruschi, che riesce a innescare una molteplicità di rimandi attraverso la riproposta dell’elemento ludico e del mondo attorno a lui orbitante.
Il titolo di per sé è esplicativo e allo stesso tempo traccia del discorso che i tre artisti portano avanti autonomamente, ma che qui si ritrovano – ognuno dalla personale postazione - a scandire un percorso misurato nell’armonia delle forme e su proposte concettuali di alta valenza culturale. Dunque due scultori e un pittore, accomunati da una comune volontà.
Articolato il linguaggio pittorico di Nicola Andreace, che, partito da un’esperienza caratterizzante dell’espressionismo popolare, ha via via conquistato un’autonomia nell’ambito di un discorso sospeso fra “umanesimo e tecnologia”, con cui ha saputo ritagliarsi un suo spazio di originale creatività e prepotente forza compositiva.
Due scultori, Vincenzo De Filippis e Augusto Bruschi, che affidano ai volumi e alla plasticità delle movenze la loro poetica costruita su ritmi di bellezza e di valenze specifiche.
L’uso della terracotta e della ceramica danno dell’opera di Vincenzo De Filippis una idea che supera le definizioni a priori, in sintesi offre uno spaccato più umano del sublime in arte.
Il legno, invece, è il materiale preferito da Augusto Bruschi, che riesce a innescare una molteplicità di rimandi attraverso la riproposta dell’elemento ludico e del mondo attorno a lui orbitante.
24
settembre 2006
Unopiùdue. Ricominciamo da tre
Dal 24 al 30 settembre 2006
arte contemporanea
Location
PALAZZO DUCALE
Martina Franca, Piazza Roma, (Taranto)
Martina Franca, Piazza Roma, (Taranto)
Vernissage
24 Settembre 2006, ore 11,30
Autore