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Ur5o – Effetto personale
Ur5o introduce in ogni suo lavoro i concetti di censura e di sostenibilità, indagati come entità antipolari o complementari. Lo stesso pseudonimo deriva dall’operazione di censura per sostituzione ed è concepito per non risultare un marchio di facile memorizzazione. Citando il Living theatre, egli opera uno sconfinamento dall’anfratto del “teatro minimo” (ora scena della rassegna) verso la scena del teatro (ora platea) al fine di rappresentare la tipica personale in una galleria d’arte contemporanea, condensandone in due ore l’arco temporale, dall’allestimento fino al disallestimento.
Comunicato stampa
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Teatro Minimo
a cura di Stefania Russo e Stefano Taccone
Ur5o
“Effetto personale”
Teatro Instabile, Napoli
Inaugurazione: venerdì 5 dicembre ore 18-21
Ur5o è il primo dei sei artisti chiamati a concepire l’anfratto minore retrostante le gradinate come una sorta di teatro in miniatura. Ad intenderlo in funzione metateatrale, ricercando il dialogo con le attività normalmente ospitate nella struttura, ovvero con gli spettacoli e con il loro relativo pubblico. L’heideggeriano compito di “manifestare la verità dell’essere”, entrando in frizione con gli apparati rappresentativi del teatro, rende esplicita la valenza filtrante che contraddistingue quest’ultimo e, con esso, tanti altri settori della società, organizzati secondo schemi profondamente affini al paradigma teatrale.
Il Teatro Instabile, così denominato dal suo fondatore ed attuale direttore Michele Del Grosso «per andare contro i conformismi culturali», costituisce una sorta di ponte generazionale tra un non ancora storicizzato passato recente della scena partenopea e l'attualità rappresentata da alcuni giovani tra registi e attori. Il tutto in una zona topografica densissima, che accede ai sotterranei della città da un punto strategico, all’incrocio tra la pianta greco-romana e l'antico quartiere alessandrino.
Ur5o introduce in ogni suo lavoro i concetti di censura e di sostenibilità, indagati come entità antipolari o complementari. Lo stesso pseudonimo deriva dall’operazione di censura per sostituzione ed è concepito per non risultare un marchio di facile memorizzazione. Citando il Living theatre, egli opera uno sconfinamento dall’anfratto del “teatro minimo” (ora scena della rassegna) verso la scena del teatro (ora platea) al fine di rappresentare la tipica personale in una galleria d'arte contemporanea, condensandone in due ore l'arco temporale, dall’allestimento fino al disallestimento. Nel tempo rimanente concesso dalla rassegna un video riproduce l’azione dell’inaugurazione. L'aspetto censorio interessa il carattere degli stessi oggetti in mostra, che, impacchettati o spacchettati che siano, sono a loro volta il prodotto di un atto di censura. La dinamizzazione espositiva degli elementi offerti alla vista degli spettatori, perseguita in virtù della teatralizzazione, esprime il peculiare carattere di sostenibilità. L’esigenza di scongiurare l’assai repentino deterioramento della stampa tipografica che costituisce tali oggetti determina il vincolo temporale di esposizione alla luce, mentre la fruizione risulta più coinvolgente e meno distaccata di quella dei modelli espositivi desueti.
Ur5o (Napoli, 1970), vive e lavora a Napoli
a cura di Stefania Russo e Stefano Taccone
Ur5o
“Effetto personale”
Teatro Instabile, Napoli
Inaugurazione: venerdì 5 dicembre ore 18-21
Ur5o è il primo dei sei artisti chiamati a concepire l’anfratto minore retrostante le gradinate come una sorta di teatro in miniatura. Ad intenderlo in funzione metateatrale, ricercando il dialogo con le attività normalmente ospitate nella struttura, ovvero con gli spettacoli e con il loro relativo pubblico. L’heideggeriano compito di “manifestare la verità dell’essere”, entrando in frizione con gli apparati rappresentativi del teatro, rende esplicita la valenza filtrante che contraddistingue quest’ultimo e, con esso, tanti altri settori della società, organizzati secondo schemi profondamente affini al paradigma teatrale.
Il Teatro Instabile, così denominato dal suo fondatore ed attuale direttore Michele Del Grosso «per andare contro i conformismi culturali», costituisce una sorta di ponte generazionale tra un non ancora storicizzato passato recente della scena partenopea e l'attualità rappresentata da alcuni giovani tra registi e attori. Il tutto in una zona topografica densissima, che accede ai sotterranei della città da un punto strategico, all’incrocio tra la pianta greco-romana e l'antico quartiere alessandrino.
Ur5o introduce in ogni suo lavoro i concetti di censura e di sostenibilità, indagati come entità antipolari o complementari. Lo stesso pseudonimo deriva dall’operazione di censura per sostituzione ed è concepito per non risultare un marchio di facile memorizzazione. Citando il Living theatre, egli opera uno sconfinamento dall’anfratto del “teatro minimo” (ora scena della rassegna) verso la scena del teatro (ora platea) al fine di rappresentare la tipica personale in una galleria d'arte contemporanea, condensandone in due ore l'arco temporale, dall’allestimento fino al disallestimento. Nel tempo rimanente concesso dalla rassegna un video riproduce l’azione dell’inaugurazione. L'aspetto censorio interessa il carattere degli stessi oggetti in mostra, che, impacchettati o spacchettati che siano, sono a loro volta il prodotto di un atto di censura. La dinamizzazione espositiva degli elementi offerti alla vista degli spettatori, perseguita in virtù della teatralizzazione, esprime il peculiare carattere di sostenibilità. L’esigenza di scongiurare l’assai repentino deterioramento della stampa tipografica che costituisce tali oggetti determina il vincolo temporale di esposizione alla luce, mentre la fruizione risulta più coinvolgente e meno distaccata di quella dei modelli espositivi desueti.
Ur5o (Napoli, 1970), vive e lavora a Napoli
05
dicembre 2008
Ur5o – Effetto personale
Dal 05 dicembre 2008 al 04 gennaio 2009
arte contemporanea
Location
TEATRO INSTABILE
Napoli, Vico Purgatorio Ad Arco, 38, (Napoli)
Napoli, Vico Purgatorio Ad Arco, 38, (Napoli)
Orario di apertura
su appuntamento
Vernissage
5 Dicembre 2008, ore 18-21
Autore
Curatore