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Urban cut
Una collettiva tutta al femminile che si misura sulla tematica urbana a cura di Claudia Dionesalvi, Giorgia Bernoni e Manuela Contino in collaborazione con il mensile Inside Art
Comunicato stampa
Segnala l'evento
FEMALE CUT presenta la mostra URBAN CUT
UNA COLLETTIVA TUTTA AL FEMMINILE SI MISURA SULLA TEMATICA URBANA
Dare all’evento un taglio tutto al femminile. È questo l’obiettivo di “Female cut”, prima organizzazione creativa interamente pensata in rosa nata nel 2009. Durante le serate sono infatti in tutto e per tutto le donne chiamate a esprimersi: dall’organizzazione alla produzione fino alle dj in consolle. Non fa eccezione l’evento romano del 13 marzo, caratterizzato da una mostra collettiva di giovani donne che fa da fulcro alla serata musicale in cui si esibirà la dj tedesca Cio d’Or .
Sabrina Ortolani, Barbara Nati, Eva Pescosolido, Marwa Arsanios, Elena Bellantoni, Viola Pantano e Silvia Gentili sono le artiste che si misurano, con le loro opere, sulla tematica urbana. Suggestioni urbane e atmosfere post-industriali, reinterpretate con una particolare sensibilità, sono al centro dei lavori delle sette artiste della collettiva. I differenti mezzi utilizzati (pittura, fotografia, videoarte) restituiscono un immaginario collettivo urbano ricco di stimoli in cui il lavoro di ogni artista è incentrato sulla ricerca delle corrispondenze fra la città narrata e il proprio modo di percepirla. L’artista si presenta infatti come testimone privilegiato di un preciso contesto urbano che giudica, critica o apprezza, mettendo in luce gli elementi significativi: le sensazioni che è in grado di evocare, i colori, le luci, gli odori e gli stimoli sensoriali che corrispondono a un determinato contesto urbano.
La mostra, in collaborazione con Inside Art e a cura di Manuela Contino e Claudia Dionesalvi, vuole essere il primo di una serie di appuntamenti che coniuga la musica con la creatività artistica. Il 13 marzo al lanificio factory, via di Pietralata 159/a, Roma. Vernissage alle 21.30. Ingresso 10 euro con consumazione.
> sabrina ortolani
Sabrina Ortolani è nata a Roma nel 1975. Nel 2009 ha vinto la prima edizione del Premio nazionale di pittura e scultura ‘Rocco Addamiano’. Ha esposto in personali e collettive in Italia (Torino, Milano, Roma) e all’estero. Nel 2009 ha partecipato a Immagina Arte in Fiera di Reggio Emilia. Info: www.sabrinaortolani.it
Pennellate pastose e tagli compositivi particolarissimi catturano l’attenzione e infondono la vita ai suoi soggetti d’elezione: copertoni, tangenziali, cimiteri di macchine, fabbriche, macchine agricole e betoniere. Ma l’intento non è quello di ritrarre una realtà degradata o fatiscente. “Dei miei soggetti – dichiara la pittrice - avverto invece l’estetica, il silenzio e il rumore, l’aspetto formale, il lavoro del tempo, l’usura e l’abbandono che ridisegnano l’oggetto”. Dipinti dal tratto spontaneo e schietto, intensamente espressivo, nei quali spesso l’artista interviene con spatolate di un particolare bitume chiamato antirombo (una vernice plastica protettiva adoperata un tempo dai carrozzieri) ma anche lavori eseguiti all’acquatinta suggestivi e vibranti.
> barbara nati
Barbara Nati è nata a Roma il 15 agosto del 1980. Focalizza l’attenzione sulla comunicazione seguendo un corso di design di manifesti alla Parson School of Design di New York e in seguito all’Istituto Europeo di Arti Operative, dove integra gli studi con programmi di grafica editoriale. Durante il soggiorno negli Stati Uniti svolge l’attività di assistente al pittore iperrealista Anthony Brunelli e produce le immagini per la copertina della rivista di letteratura Chelsea. Ha ricevuto diversi premi in ambito artistico ed esposto le sue fotografie in diversi festival e fiere. Info: www.b-n.it
L'arte di Barbara Nati si fa pre-visione, sguardo slegato dalla corporalità, capace di travalicare spazio e tempo non solo metaforicamente e metafisicamente, ma nella concretezza dell'immagine presente, nel suo prodursi verso lo spettatore. La fotografia strappa al mondo schegge di realtà, duplicando l'esistente nell'immagine di se stesso; segni accettati per veri perché ritagliati dal vero. È rielaborando digitalmente questi materiali che Barbara Nati compone le sue stranianti e lucide “istantanee” dal domani, mostrandoci nei dittici un “prima” e un “dopo” azzerante ogni diacronia. Immagini che nella propria veridicità sopravanzano il tangibile, aggiungendo oggettività a oggettività; un accumulo che si tramuta in costruzione di un mondo ulteriore, nel quale l'invenzione si fa indistinguibile dal reale. (estratto dal testo critico di Daniele De Angelis)
> Eva pescosolido
Eva Pescosolido è nata a Roma il 2 novembre del1983. Studentessa in medicina è autodidatta in fotografia.
“Non mi definisco una fotografa, quello che faccio è cercare il senso estetico in quello che vedo e catturarlo per sempre. Il vero artista riesce a cogliere la bellezza nelle cose più semplici: ritrarre un paesaggio, rubare espressioni, momenti unici, istanti che non si ripetono. Le mie foto nascono dalla voglia di “ricordare” una sensazione, un’immagine, una persona. Ho tanta strada da percorrere prima di poter essere definita una fotografa”, ma bisogna partire sempre dall’inizio. Spero che chi guarda le mie foto, riesca a vedere la sensazione che mi ha dato scattarla in quel momento, niente più”.
> Marwa Arsanios
Vive e lavora a Beirut in Libano. Ha esposto i suoi lavori a Londra, Beirut, Atene, Oxford, Lisbona, Santiago del Cile. Ha recentemente realizzato una mostra all’ Art Dubai, nel Bidoun Lounge (Art Park) e al the Berlinale's Forum expanded. E’ uno dei membri fondatori dell’organizzazione artistica 98weeks research project e una delle organizzatrici del progetto internazionale project Platform Translation. Ha ottenuto una residenza artistica all’ Arab Image Foundation per il 2009.
Sinossi video “Ive heard 3 stories” (13’)
I’ve heard 3 stories è un video realizzato con due video animazioni che unisce due differenti storie sullo chalet Raja Saab (architettura sperimentale degli anni ’50) nel tentativo di investigare la scomparsa di una ballerina dal Crazy Horse saloon di Beirut. Il video è una parte di una ricerca ancora in corso su “Acapulco”, un resort sulla spiaggia un tempo molto in voga, situato nella zona sud dei sobborghi della città di Beirut, che ha subito una radicale trasformazione dopo il 1978.
> Elena Bellantoni
Elena Bellantoni vive e lavora a Berlino, dove nel 2008 ha dato vita allo spazio 91mQ art project space. Ha studiato all’università di Roma La Sapienza e al WCA University of Arts London. Ha partecipato a mostre in Italia, Germania, Regno Unito, Europa dell’Est e Sud America. Grazie al sostegno del GAI ha ricevuto una borsa di studio per partecipare a un progetto artistico Platform Translation in Santiago del Cile nel Maggio 2009. Info: www.myspace.com/elenabellantoni; www.91mq.org.
Sinossi video “Tent_action” (18’)
“Attraversare, camminare, intervenire nella città con delle micro azioni è parte integrante della mia ricerca artistica. Come artista approccio la città per sperimentare l’idea di mobilità e spostamento, esplorando e gli aspetti socio-politici dello spazio urbano e delle sue zone di transito. A Santiago ho realizzato una casa mobile, una tenda che ho trascinato per un giorno intero sulle mie spalle. Il paesaggio, la psico-geografia della città fatta di grandi contrasti, cambia durante la mia camminata: sono partita dalle zone più povere, sono passata da quelle molto ricche e ho alla fine concluso la mia azione di fronte al Palacio de La Moneda, la sede del Presidente della repubblica cilena, dove l'11 settembre 1973 è stato assassinato Salvator Alliende”. Il video Tent_action è di un sottile gioco di compenetrazioni e rimandi culturali. Una tenda si muove per le strade di Santiago del Cile ricercando un’identità nomade in una città socialmente frammentata, che vive di profondi contrasti urbani.
> VIOLA PANTANO
Viola Pantano nasce il 23 ottobre del 1987 ad Alatri, dove vive e lavora. Inizia il suo percorso artistico nel mondo della danza con un forte interesse per ogni tipo di gestualità contaminata. Il contatto sempre più diretto con la ricerca dell’espressione contemporanea la spinge a essere un personaggio estremamente multiforme affiancando alla danza l’approfondimento di varie arti visive, quali la pittura, videoarte e la fotografia . Nel Giugno 2009 si Diploma con il massimo dei voti al dipartimento di Fotografia dell’Istituto europeo del design di Roma. Nel 2008 vince il concorso Tutto in una notte, promosso dallo stesso Istituto ed espone alla b gallery di Roma con la mostra The Unspoken.
I paesaggi abitati di Viola Pantano sono luoghi a prima vista reali, ma in realtà sono completamente trasfigurati. La comune impostazione prospettica geometrizza gli spazi, facendo perdere a questi luoghi la loro valenza reale per trasformarli in fondali teatrali.
> SILVIA GENTILI
Silvia Gentili è nata a Roma il 26 agosto del 1976, dove attualmente vive e lavora. Si avvicina alla fotografia all’età di 27 anni. Dopo la laurea in Antropologia culturale, nel 2006 si diploma allo IED di Roma. Da novembre 2005 a dicembre 2007 è photo editor della rivista Next Exit – creatività e lavoro. Nel 2006 partecipa al Festival internazionale di fotografia di Roma con la mostra collettiva “Roma + Fellini”.
Il suo lavoro è diviso tra la ricerca personale, basata sull’autoscatto, e sullo studio del corpo. Ogni fotografia di Silvia Gentili è in realtà una performance che culmina nello scatto vero e proprio.
UNA COLLETTIVA TUTTA AL FEMMINILE SI MISURA SULLA TEMATICA URBANA
Dare all’evento un taglio tutto al femminile. È questo l’obiettivo di “Female cut”, prima organizzazione creativa interamente pensata in rosa nata nel 2009. Durante le serate sono infatti in tutto e per tutto le donne chiamate a esprimersi: dall’organizzazione alla produzione fino alle dj in consolle. Non fa eccezione l’evento romano del 13 marzo, caratterizzato da una mostra collettiva di giovani donne che fa da fulcro alla serata musicale in cui si esibirà la dj tedesca Cio d’Or .
Sabrina Ortolani, Barbara Nati, Eva Pescosolido, Marwa Arsanios, Elena Bellantoni, Viola Pantano e Silvia Gentili sono le artiste che si misurano, con le loro opere, sulla tematica urbana. Suggestioni urbane e atmosfere post-industriali, reinterpretate con una particolare sensibilità, sono al centro dei lavori delle sette artiste della collettiva. I differenti mezzi utilizzati (pittura, fotografia, videoarte) restituiscono un immaginario collettivo urbano ricco di stimoli in cui il lavoro di ogni artista è incentrato sulla ricerca delle corrispondenze fra la città narrata e il proprio modo di percepirla. L’artista si presenta infatti come testimone privilegiato di un preciso contesto urbano che giudica, critica o apprezza, mettendo in luce gli elementi significativi: le sensazioni che è in grado di evocare, i colori, le luci, gli odori e gli stimoli sensoriali che corrispondono a un determinato contesto urbano.
La mostra, in collaborazione con Inside Art e a cura di Manuela Contino e Claudia Dionesalvi, vuole essere il primo di una serie di appuntamenti che coniuga la musica con la creatività artistica. Il 13 marzo al lanificio factory, via di Pietralata 159/a, Roma. Vernissage alle 21.30. Ingresso 10 euro con consumazione.
> sabrina ortolani
Sabrina Ortolani è nata a Roma nel 1975. Nel 2009 ha vinto la prima edizione del Premio nazionale di pittura e scultura ‘Rocco Addamiano’. Ha esposto in personali e collettive in Italia (Torino, Milano, Roma) e all’estero. Nel 2009 ha partecipato a Immagina Arte in Fiera di Reggio Emilia. Info: www.sabrinaortolani.it
Pennellate pastose e tagli compositivi particolarissimi catturano l’attenzione e infondono la vita ai suoi soggetti d’elezione: copertoni, tangenziali, cimiteri di macchine, fabbriche, macchine agricole e betoniere. Ma l’intento non è quello di ritrarre una realtà degradata o fatiscente. “Dei miei soggetti – dichiara la pittrice - avverto invece l’estetica, il silenzio e il rumore, l’aspetto formale, il lavoro del tempo, l’usura e l’abbandono che ridisegnano l’oggetto”. Dipinti dal tratto spontaneo e schietto, intensamente espressivo, nei quali spesso l’artista interviene con spatolate di un particolare bitume chiamato antirombo (una vernice plastica protettiva adoperata un tempo dai carrozzieri) ma anche lavori eseguiti all’acquatinta suggestivi e vibranti.
> barbara nati
Barbara Nati è nata a Roma il 15 agosto del 1980. Focalizza l’attenzione sulla comunicazione seguendo un corso di design di manifesti alla Parson School of Design di New York e in seguito all’Istituto Europeo di Arti Operative, dove integra gli studi con programmi di grafica editoriale. Durante il soggiorno negli Stati Uniti svolge l’attività di assistente al pittore iperrealista Anthony Brunelli e produce le immagini per la copertina della rivista di letteratura Chelsea. Ha ricevuto diversi premi in ambito artistico ed esposto le sue fotografie in diversi festival e fiere. Info: www.b-n.it
L'arte di Barbara Nati si fa pre-visione, sguardo slegato dalla corporalità, capace di travalicare spazio e tempo non solo metaforicamente e metafisicamente, ma nella concretezza dell'immagine presente, nel suo prodursi verso lo spettatore. La fotografia strappa al mondo schegge di realtà, duplicando l'esistente nell'immagine di se stesso; segni accettati per veri perché ritagliati dal vero. È rielaborando digitalmente questi materiali che Barbara Nati compone le sue stranianti e lucide “istantanee” dal domani, mostrandoci nei dittici un “prima” e un “dopo” azzerante ogni diacronia. Immagini che nella propria veridicità sopravanzano il tangibile, aggiungendo oggettività a oggettività; un accumulo che si tramuta in costruzione di un mondo ulteriore, nel quale l'invenzione si fa indistinguibile dal reale. (estratto dal testo critico di Daniele De Angelis)
> Eva pescosolido
Eva Pescosolido è nata a Roma il 2 novembre del1983. Studentessa in medicina è autodidatta in fotografia.
“Non mi definisco una fotografa, quello che faccio è cercare il senso estetico in quello che vedo e catturarlo per sempre. Il vero artista riesce a cogliere la bellezza nelle cose più semplici: ritrarre un paesaggio, rubare espressioni, momenti unici, istanti che non si ripetono. Le mie foto nascono dalla voglia di “ricordare” una sensazione, un’immagine, una persona. Ho tanta strada da percorrere prima di poter essere definita una fotografa”, ma bisogna partire sempre dall’inizio. Spero che chi guarda le mie foto, riesca a vedere la sensazione che mi ha dato scattarla in quel momento, niente più”.
> Marwa Arsanios
Vive e lavora a Beirut in Libano. Ha esposto i suoi lavori a Londra, Beirut, Atene, Oxford, Lisbona, Santiago del Cile. Ha recentemente realizzato una mostra all’ Art Dubai, nel Bidoun Lounge (Art Park) e al the Berlinale's Forum expanded. E’ uno dei membri fondatori dell’organizzazione artistica 98weeks research project e una delle organizzatrici del progetto internazionale project Platform Translation. Ha ottenuto una residenza artistica all’ Arab Image Foundation per il 2009.
Sinossi video “Ive heard 3 stories” (13’)
I’ve heard 3 stories è un video realizzato con due video animazioni che unisce due differenti storie sullo chalet Raja Saab (architettura sperimentale degli anni ’50) nel tentativo di investigare la scomparsa di una ballerina dal Crazy Horse saloon di Beirut. Il video è una parte di una ricerca ancora in corso su “Acapulco”, un resort sulla spiaggia un tempo molto in voga, situato nella zona sud dei sobborghi della città di Beirut, che ha subito una radicale trasformazione dopo il 1978.
> Elena Bellantoni
Elena Bellantoni vive e lavora a Berlino, dove nel 2008 ha dato vita allo spazio 91mQ art project space. Ha studiato all’università di Roma La Sapienza e al WCA University of Arts London. Ha partecipato a mostre in Italia, Germania, Regno Unito, Europa dell’Est e Sud America. Grazie al sostegno del GAI ha ricevuto una borsa di studio per partecipare a un progetto artistico Platform Translation in Santiago del Cile nel Maggio 2009. Info: www.myspace.com/elenabellantoni; www.91mq.org.
Sinossi video “Tent_action” (18’)
“Attraversare, camminare, intervenire nella città con delle micro azioni è parte integrante della mia ricerca artistica. Come artista approccio la città per sperimentare l’idea di mobilità e spostamento, esplorando e gli aspetti socio-politici dello spazio urbano e delle sue zone di transito. A Santiago ho realizzato una casa mobile, una tenda che ho trascinato per un giorno intero sulle mie spalle. Il paesaggio, la psico-geografia della città fatta di grandi contrasti, cambia durante la mia camminata: sono partita dalle zone più povere, sono passata da quelle molto ricche e ho alla fine concluso la mia azione di fronte al Palacio de La Moneda, la sede del Presidente della repubblica cilena, dove l'11 settembre 1973 è stato assassinato Salvator Alliende”. Il video Tent_action è di un sottile gioco di compenetrazioni e rimandi culturali. Una tenda si muove per le strade di Santiago del Cile ricercando un’identità nomade in una città socialmente frammentata, che vive di profondi contrasti urbani.
> VIOLA PANTANO
Viola Pantano nasce il 23 ottobre del 1987 ad Alatri, dove vive e lavora. Inizia il suo percorso artistico nel mondo della danza con un forte interesse per ogni tipo di gestualità contaminata. Il contatto sempre più diretto con la ricerca dell’espressione contemporanea la spinge a essere un personaggio estremamente multiforme affiancando alla danza l’approfondimento di varie arti visive, quali la pittura, videoarte e la fotografia . Nel Giugno 2009 si Diploma con il massimo dei voti al dipartimento di Fotografia dell’Istituto europeo del design di Roma. Nel 2008 vince il concorso Tutto in una notte, promosso dallo stesso Istituto ed espone alla b gallery di Roma con la mostra The Unspoken.
I paesaggi abitati di Viola Pantano sono luoghi a prima vista reali, ma in realtà sono completamente trasfigurati. La comune impostazione prospettica geometrizza gli spazi, facendo perdere a questi luoghi la loro valenza reale per trasformarli in fondali teatrali.
> SILVIA GENTILI
Silvia Gentili è nata a Roma il 26 agosto del 1976, dove attualmente vive e lavora. Si avvicina alla fotografia all’età di 27 anni. Dopo la laurea in Antropologia culturale, nel 2006 si diploma allo IED di Roma. Da novembre 2005 a dicembre 2007 è photo editor della rivista Next Exit – creatività e lavoro. Nel 2006 partecipa al Festival internazionale di fotografia di Roma con la mostra collettiva “Roma + Fellini”.
Il suo lavoro è diviso tra la ricerca personale, basata sull’autoscatto, e sullo studio del corpo. Ogni fotografia di Silvia Gentili è in realtà una performance che culmina nello scatto vero e proprio.
13
marzo 2010
Urban cut
13 marzo 2010
arte contemporanea
Location
LANIFICIO
Roma, Via Di Pietralata, 159, (Roma)
Roma, Via Di Pietralata, 159, (Roma)
Biglietti
10 euro con consumazione.
Vernissage
13 Marzo 2010, ore 21.30
Sito web
www.myspace.com/femalecut
Autore
Curatore