SECONDO APPUNTAMENTO DELLA RASSEGNA FOTOGRAFICA DEDICATA ALL’ARCHITETTURA E ALLE VEDUTE METROPOLITANE, INIZIATA CON UNA PERSONALE DI MARCO CITRON SI CONCLUDERA’ CON IL LAVORO DI ALESSANDRA DOSSELLI.

Nell’ottica di una rinnovata attività espositiva ARTèVISION fotografia, settore dell’Associazione Koine, presenta la rassegna “ARTèVISION Contact Photos”.
I fotografi invitati ad esporre hanno tutti meno di 35 anni e per alcuni di loro questa è la prima esperienza espositiva in uno spazio dedicato. Sono stati privilegiati progetti inediti e particolarmente originali sia visivamente che concettualmente.
Nel tentativo di diventare una ‘vetrina’ per gli autori esordienti, oltre alla pubblicazione delle immagini sul nostro sito www.associazionekoine.it, per ogni appuntamento espositivo vengono prodotti dei cd di presentazione dell’autore con le immagini in mostra, il curriculum e i suoi recapiti. I cd sono a disposizione di tutti coloro che, interessati alle promozione della giovane fotografia, desiderano visionare nuovi lavori nell’incessante ricerca di giovani talenti.
La rassegna, incentrata per quest’anno sull’architettura e sottotitolata ‘Urban Vision’ è iniziata con una personale di Marco Citron, prosegue con il lavoro di Luca Cesco per concludersi a marzo con Alessandra Dosselli.

Tre sono le parole chiave suggerite da Luca Cesco per la lettura delle proprie immagini:
la GRAVITA' che è l’indagine sulla materia fisica che costituisce la struttura dell'architettura;
la VELOCITA' come studio del rapporto tra la città e chi la abita attraverso la rappresentazione delle "tracce latenti" del passaggio umano;
la SUPERFICIE con l’analisi della relazione tra il prospetto architettonico e l'insieme del contesto urbano.
Il lavoro di Luca Cesco sembra nascere da una riflessione razionale sull’architettura in senso lato e sulla luce urbana nel tentativo, come lui stesso afferma, di “cogliere gli aspetti fondativi dell’identità urbana sia nelle architetture contemporanee sia nel nucleo storico delle metropoli europee.” Ma appena ci si addentra nel suo mondo visivo traspare l’emozione che lo spinge a scattare: l’amore per l’architettura e quello per la luce, origine -base - principio primario della fotografia.
Questo connubio carico di passione scaturisce in immagini che benché prive di figure umane suggeriscono un approccio sensuale. La città si trasforma in una creatura vivente fatta di superfici, materiali, piani prospettici, forme e volumi, la cui anima è la Luce “con il suo eterno mutare di giorno, con gli imprevedibili riflessi di notte” .
Luca Cesco, grazie anche ad una impeccabile uso della tecnica fotografica, sintetizza l’essenza dell’architettura e della luce in immagini nelle quali al tempo dell’uomo viene sostituito quello della materia.