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Urban X
Red Gallery propone sguardi di artisti impegnati nelle trasformazioni urbane e sociali, e si isipira ad una idea di città aperta, cosmopolita, moderna e coraggiosa.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lo spazio temporaneo Red Gallery apre nel cuore del centro storico di Milano, in Piazza Santa Maria Beltrade
10, in una delle popolari vie dello shopping cittadino, via Torino.
La galleria inaugura martedì 14 dicembre alle ore 19.00 con una mostra collettiva di dieci artisti che vivono e
lavorano a Milano, attivi nel campo della pittura, della fotografia e del video: Guido Averna, Marco Capovilla,
Francesco Fei & Steve Piccolo, Gianni Maffi, Toni Nicolini, Claudio Onorato, Guenter Push, Pio Tarantini,
Alessandro Vicario.
Red Gallery propone sguardi di artisti impegnati nelle trasformazioni urbane e sociali, e si isipira ad una idea di
città aperta, cosmopolita, moderna e coraggiosa. Lavorando in spazi privati temporaneamente vuoti e
ciclicamente presenti nel tessuto urbano, si propone di mettere in luce le istanze del reale attraverso mostre,
lectures, un calendario di presenze di artisti in galleria, presentazioni e performance a tema. Per costruire senso
e identità e contrastare l'invadenza del linguaggio pubblicitario nell'arte, Red Gallery diventerà un punto di
incontro tra persone che credono ancora nel valore civico dell’arte. Per avvicinare il grande pubblico ed
all'insegna di 'arte per tutti' è proposta una selezione di opere di qualità a prezzi accessibili.
Il Museo delle cere di Claudio Onorato, opera su cartoncino nero inciso a laser e rifinito a mano, apre la mostra
con un luogo simbolo: la Stazione Centrale. Un Uomo nero, Pinocchio, Spider Man, il Duce, Berlusconi... una
miriade di personaggi contorna la Centrale in un simbolismo sognante dove riaffiora memoria storica e
angoscia per un presente minaccioso. Al fianco, con medesima tecnica, La grande onda gioca sulle corde
graffianti della memoria: il tempo trasforma e rielabora tutto, ricordi di infanzia, amicizie e amori, tante vite
vissute. Sul filo dell'acqua le foto di Toni Nicolini rappresentano i Navigli, un paesaggio sensibile che
accompagna da tanti anni l'opera del maestro. Al centro la foto Milano come Venezia rappresenta una scena
surreale di una gondola nella Darsena dove improbabili turisti sono circondati da cantieri chiusi per parcheggi
irrealizzabili, cartelli pubblicitari e degrado. Sulla parete opposta le dinamiche fotografie di Gianni Maffi al
quartiere Porta Nuova/Isola, in particolare Nuovo Palazzo della Regione, dove uno sguardo notturno, sotto una
luce allucinata e artificiale, rivela l'aura metafisica di imponenti cantieri autoreferenziali, senza soluzione di
continuità tra passato e presente. Sempre ambientata all'Isola, la grande opera Muro, Stecca degli artigiani,
Quartiere Isola, Milano 2004 di Pio Tarantini si sofferma sulla matericità di un resto di muro della ex-Stecca degli
artigiani; tracce di identità creative che avevano vissuto quei luoghi si uniscono alla ricerca di un equilibrio
compositivo che porta a vedere oltre l'immagine. Unite da un accostamento cromatico dai toni 'sudamericani',
ma separate da un muro, le Donne di Guido Averna uniscono il linguaggio Pop e ironico del collage - che
rimanda alla 'Milano da bere' con titoli del Corriere - ad una istantanea di pose femminili che riaffiorano alla
memoria. Di fronte ad Averna, in un setto dedicato alla pittura, le architetture di Guenter Pusch (Schacht e
Abluftrohr) minuziosamente disegnate, aprono porte verso nuovi mondi legati alla sfera dell'inconscio; tutto si
trasforma, la fabbrica abbandonata, cuore pulsante di storie individuali e collettive, diventa scultura
bidimensionale. Al piano superiore sarà proiettato il video di Francesco Fei con sounds di Steve Piccolo
(23_12_09 Via Cornaggia) che interpreta il senso di svuotamento del centro storico milanese scoprendo di
notte, in una via innevata del centro cittadino, inaspettate presenze che non si vedono. Una periferia rigida e
seriale, Facciata Corsico, introduce invece al set fotografico nel quale si svolgerà la performance Facce a
Milano, di Alessandro Vicario. Per l’intera durata della mostra, dalle 15,30 alle 19,00, il fotografo ritrarrà tutti
coloro che vorranno partecipare. Il centro commerciale Metropoli di Marco Capovilla chiude la mostra, con una
immagine scomposta in fase di ripresa e ricomposta 'a mosaico' in fase di montaggio che rielabora il senso del
fare fotografia esprimendo al tempo stesso la molteplice identità di un luogo, il centro commerciale,
erroneamente definito 'non luogo'. La mostra collettiva Urban X racconta l’anima incognita della città.
Mostra a cura di Jacopo Muzio
Con il supporto tecnico di
Red Gallery - Piazza S.M. Beltrade 10 - Milano - apertura da martedi a sabato ore 13-19 - M 335.8258107 - contact.redgallery@gmail.com
BIOGRAFIE ARTISTI
Guido Averna (Milano, 1965) dopo l’attività di giornalista e fotoreporter di viaggi, in particolare in Sud America,
si dedica negli ultimi anni alla pittura, che lo vede prediligere l’uso di smalto lucido su formati e materiali diversi,
come cartone, plexiglas e polistirolo. Dal 2003 realizza una intensa serie di esposizioni collettive e personali in
musei, gallerie e teatri, ma anche in locali pubblici quali discoteche, alberghi e locali, che accolgono le sue
opere dai colori brillanti, debitrici di certa tradizione Pop Art, in particolare di Roy Lichtenstein. L’originalità del
suo lavoro, su supporti leggeri e informali, prende spunto dall’aura patinata e seducente dell’immagine
pubblicitaria che i suoi soggetti, spesso personaggi femminili, interpretano con ironia e provocazione, e che si
rivela nella composizione bidimensionale dell’immagine unita alla forza dello slogan.
Marco Capovilla (Padova, 1954), dopo studi e ricerche dedicate ai meccanismi della visione è, dalla metà degli
anni ‘80 fotografo e giornalista. Ha seguito i temi del reportage geografico, dei beni ambientali, architettonici e
del patrimonio storico-artistico, dei mutamenti sociali, collaborando con gran parte delle principali testate del
settore, non solo italiane. Nella ricerca personale, ha messo a punto una sua forma espressiva basata sulla
scomposizione, in fase di ripresa, della scena fotografata in tanti tasselli, affidati ad altrettanti fotogrammi e sulla
successiva ricomposizione della stessa scena in una immagine “a mosaico”. Utilizzando questo linguaggio ha
fotografato per enti pubblici e privati il paesaggio italiano e i mutamenti delle città. Suoi lavori sono stati esposti
in numerose mostre personali e collettive. Insegna all’Università IULM, all’Università americana IES (presso la
Cattolica di Milano) e alla storica scuola di fotografia Riccardo Bauer.
Francesco Fei (Firenze, 1967) realizza all'inizio degli anni Novanta alcuni cortometraggi selezionati e premiati a
vari festival italiani e internazionali. Dopo la laurea in Storia del Cinema comincia a lavorare nel settore video
musicali realizzando numerosi clip con i più importanti musicisti italiani. Nel 2004 apre la sua casa di
produzione con la quale realizza il suo primo lungometraggio, Onde, film segnalato dalla critica come una delle
opere prime italiane più interessanti degli ultimi anni. E’ docente all’Accademia di Belle Arti di Bergamo e allo
IED di Milano. Per Current Tv ha curato la regia del programma ''Saviano racconta Saviano''. Nel 2007 e nel
2008 realizza, in collaborazione con il musicista Steve Piccolo, due videoinstallazioni: Onde in Apnea e
Temporality Residentity, quest'ultima presentata al 65o Festival del Cinema di Venezia e all'11a Biennale di
Architettura. Il suo ultimo filmato di videoarte "21_06_09" ha partecipato alla Festa del Cinema di Roma, alla
mostra “Expossible” presso la Fondazione Corrente di Milano e al Festival Loop di Barcellona.
Gianni Maffi (Milano, 1957) comincia la propria attività collaborando come fotografo con alcune riviste nei primi
anni ottanta. Parallelamente avvia una serie di ricerche dedicate al paesaggio naturale e sociale. Nello stesso
periodo svolge attività didattica presso la scuola per operatori sociali del Comune di Milano. Collabora alle
iniziative di diverse gallerie milanesi e ha preso parte al progetto Archivio dello Spazio della Provincia di Milano.
L'attenzione per il tema urbano si è intensificata negli ultimi anni della sua attività, con lavori che riguardano
soprattutto le aree periferiche della città diffusa, che spesso fotografa in particolari condizioni percettive (alla
guida di un'auto o di notte con illuminazione artificiale). Queste ultime ricerche sono state presentate in diverse
mostre quali La città di passaggio (2004), PeriPolis (2005), Milano Istantanea (2007). Sue opere sono presenti in
collezioni pubbliche e private, tra cui quella del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
Toni Nicolini (Milano, 1935) esordisce come fotografo professionista all'inizio degli anni '60. Interprete delle
vicende di un' Italia in prodigiosa trasformazione, Nicolini affronta la tematica sociale con spirito poetico,
collaborando al “Centro per la Cultura nella Fotografia” di Luigi Crocenzi, al “Centro studi e iniziative” di Danilo
Dolci e alla Fondazione Corrente di Ernesto Treccani. Partecipa alle attività espositive della galleria “Il
Diaframma” di Lanfranco Colombo, realizza numerosi volumi per il Touring Club Italiano , collabora a importanti
iniziative editoriali e al programma Archivio dello Spazio, della Provincia di Milano. L'interesse per la condizione
dell'uomo, gli spazi urbani e il paesaggio agricolo lo accompagna costantemente in un lavoro di riflessione sul
quotidiano della vita, cui continua ancora oggi a guardare con inesausta sensibilità.
Claudio Onorato (Milano, 1967), architetto per formazione, è artista poliedrico che si muove tra pittura, scultura
e installazione. La dimensione del suo lavoro varia da quella del grande murale (una Via Crucis di quasi 300 mq
a Carugate, 2005) al formato figurina. Impegnato a denunciare le ingiustizie della società odierna con un
linguaggio apparentemente fiabesco e semplice come i materiali impiegati, propone un'arte che dichiara la
propria dimensione artigianale e un radicamento vigile nel quotidiano, di cui svela criticità e squilibri. La realtà
metropolitana si mostra nel suo lavoro con una complessità che, spesso, incalza e minaccia l'uomo che vi
abita. Ha collaborato al mensile “Arte” e, come illustratore, a “Ventiquattro”, magazine allegato al “Sole 24 Ore”.
Red Gallery - Piazza S.M. Beltrade 10 - Milano - apertura da martedi a sabato ore 13-19 - M 335.8258107 - contact.redgallery@gmail.com
Steve Piccolo (New Hampshire, 1954) inizia la propria attività suonando in gruppi jazz all'inizio degli anni '70. Nel
1978 è tra i fondatori del gruppo The Lounge Lizards, con il quale collabora per i successivi cinque anni. Autore
musicale a New York nei secondi anni '80, negli anni '90 si trasferisce a Milano, dove riprende l'attività di
musicista. Tra il 1999 e il 2004 realizza il progetto The Expedition, un lavoro musicale-narrativo aperto a diverse
possibilità a seconda della città in cui viene realizzato. Il lavoro nasce come inchiesta sulla possibilità della
musica di agire da mediatore tra ascoltatore e soundscape delle città, così come cinema e pittura mediano tra
osservatore e landscape. Porta avanti numerosissimi progetti e collaborazioni con musicisti, artisti, designer ed
è impegnato in attività didattiche e seminariali.
Guenter Pusch (Landshut, 1962), laureato in architettura presso il Politecnico di Monaco di Baviera, dal 2002
vive e lavora tra Milano e Pavia. Espone in mostre personali e collettive e partecipa a fiere e workshop in
Germania, Austria, Svizzera e Italia. Nel 2010 realizza la mostra personale Stille und Lebendige Orte (Luoghi di
Silenzio e Vita) presso Palazzo Albrizzi, sede dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca Venezia onlus. I suoi
lavori, che spaziano dalla pittura all’acquarello, al video ed alla stampa digitale, si concentrano in parte
sull’iconografia delle grandi fabbriche abbandonate nelle città avviate all’epoca post-industriale. Il recupero di
luoghi dimenticati diventa così occasione di salvare dall’oblio le storie personali e collettive che si sono svolte
delle grandi cattedrali del lavoro. La sua pittura approda oggi ad un simbolismo surreale dove l’anima della
fabbrica, la macchina, trascende anche in corpi viventi, attraverso una personale interpretazione della storia
della tecnica.
Pio Tarantini (Torchiarolo, 1950), nato nel Salento, vive e lavora a Milano dal 1973. I suoi primi lavori di fotografia
a carattere di reportage sociale risalgono al 1972. Nei primi anni ottanta espone i suoi primi lavori a colori su
alcuni aspetti artistici, del Salento: una selezione di questi lavori viene pubblicata sul numero di Dicembre 1987
sulla rivista d’arte “Du”, di Zurigo. Dallo stesso anno scrive articoli e saggi di fotografia per numerose riviste ed
è docente di Linguaggio Fotografico. Ha partecipato al progetto Archivio dello Spazio e al progetto di Sociologia
Visuale Photometropolis presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Milano Bicocca. I suoi lavori sono stati
esposti dal 1982 in gallerie private e sedi pubbliche in Italia e all’estero. Sue opere sono conservate presso
collezioni private e pubbliche, tra cui il CSAC di Parma, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello
Balsamo, la Collezione Alinari.
Alessandro Vicario (Modena, 1968), ha compiuto i suoi studi a Milano dove insegna, dal 2005, all’Istituto Italiano
di Fotografia. All’attività professionale accosta lavori di ricerca nei quali il tema della memoria, della natura e del
paesaggio sono in rapporto con la condizione specifica della fotografia, intesa come traccia della realtà
mediata dalla luce. Attento alle problematiche legate ai cambiamenti del territorio, le sue immagini sono spesso
reperti salvati dalla distruzione o dall’oblio, in cui l’oggetto, ripreso senza artifici, assume il valore di una
presenza ricca di rimandi. Numerose le mostre, personali e collettive, cui ha partecipato. Sue opere sono
presenti nelle collezioni Alinari 24 ORE (Firenze), Museo Villa dei Cedri (Bellinzona), Fondazione Cassa di
Risparmio di Cuneo, Fondazione San Fedele (Milano), Fondazione Mudima (Milano), Centro de Fotografia de
Tenerife.
10, in una delle popolari vie dello shopping cittadino, via Torino.
La galleria inaugura martedì 14 dicembre alle ore 19.00 con una mostra collettiva di dieci artisti che vivono e
lavorano a Milano, attivi nel campo della pittura, della fotografia e del video: Guido Averna, Marco Capovilla,
Francesco Fei & Steve Piccolo, Gianni Maffi, Toni Nicolini, Claudio Onorato, Guenter Push, Pio Tarantini,
Alessandro Vicario.
Red Gallery propone sguardi di artisti impegnati nelle trasformazioni urbane e sociali, e si isipira ad una idea di
città aperta, cosmopolita, moderna e coraggiosa. Lavorando in spazi privati temporaneamente vuoti e
ciclicamente presenti nel tessuto urbano, si propone di mettere in luce le istanze del reale attraverso mostre,
lectures, un calendario di presenze di artisti in galleria, presentazioni e performance a tema. Per costruire senso
e identità e contrastare l'invadenza del linguaggio pubblicitario nell'arte, Red Gallery diventerà un punto di
incontro tra persone che credono ancora nel valore civico dell’arte. Per avvicinare il grande pubblico ed
all'insegna di 'arte per tutti' è proposta una selezione di opere di qualità a prezzi accessibili.
Il Museo delle cere di Claudio Onorato, opera su cartoncino nero inciso a laser e rifinito a mano, apre la mostra
con un luogo simbolo: la Stazione Centrale. Un Uomo nero, Pinocchio, Spider Man, il Duce, Berlusconi... una
miriade di personaggi contorna la Centrale in un simbolismo sognante dove riaffiora memoria storica e
angoscia per un presente minaccioso. Al fianco, con medesima tecnica, La grande onda gioca sulle corde
graffianti della memoria: il tempo trasforma e rielabora tutto, ricordi di infanzia, amicizie e amori, tante vite
vissute. Sul filo dell'acqua le foto di Toni Nicolini rappresentano i Navigli, un paesaggio sensibile che
accompagna da tanti anni l'opera del maestro. Al centro la foto Milano come Venezia rappresenta una scena
surreale di una gondola nella Darsena dove improbabili turisti sono circondati da cantieri chiusi per parcheggi
irrealizzabili, cartelli pubblicitari e degrado. Sulla parete opposta le dinamiche fotografie di Gianni Maffi al
quartiere Porta Nuova/Isola, in particolare Nuovo Palazzo della Regione, dove uno sguardo notturno, sotto una
luce allucinata e artificiale, rivela l'aura metafisica di imponenti cantieri autoreferenziali, senza soluzione di
continuità tra passato e presente. Sempre ambientata all'Isola, la grande opera Muro, Stecca degli artigiani,
Quartiere Isola, Milano 2004 di Pio Tarantini si sofferma sulla matericità di un resto di muro della ex-Stecca degli
artigiani; tracce di identità creative che avevano vissuto quei luoghi si uniscono alla ricerca di un equilibrio
compositivo che porta a vedere oltre l'immagine. Unite da un accostamento cromatico dai toni 'sudamericani',
ma separate da un muro, le Donne di Guido Averna uniscono il linguaggio Pop e ironico del collage - che
rimanda alla 'Milano da bere' con titoli del Corriere - ad una istantanea di pose femminili che riaffiorano alla
memoria. Di fronte ad Averna, in un setto dedicato alla pittura, le architetture di Guenter Pusch (Schacht e
Abluftrohr) minuziosamente disegnate, aprono porte verso nuovi mondi legati alla sfera dell'inconscio; tutto si
trasforma, la fabbrica abbandonata, cuore pulsante di storie individuali e collettive, diventa scultura
bidimensionale. Al piano superiore sarà proiettato il video di Francesco Fei con sounds di Steve Piccolo
(23_12_09 Via Cornaggia) che interpreta il senso di svuotamento del centro storico milanese scoprendo di
notte, in una via innevata del centro cittadino, inaspettate presenze che non si vedono. Una periferia rigida e
seriale, Facciata Corsico, introduce invece al set fotografico nel quale si svolgerà la performance Facce a
Milano, di Alessandro Vicario. Per l’intera durata della mostra, dalle 15,30 alle 19,00, il fotografo ritrarrà tutti
coloro che vorranno partecipare. Il centro commerciale Metropoli di Marco Capovilla chiude la mostra, con una
immagine scomposta in fase di ripresa e ricomposta 'a mosaico' in fase di montaggio che rielabora il senso del
fare fotografia esprimendo al tempo stesso la molteplice identità di un luogo, il centro commerciale,
erroneamente definito 'non luogo'. La mostra collettiva Urban X racconta l’anima incognita della città.
Mostra a cura di Jacopo Muzio
Con il supporto tecnico di
Red Gallery - Piazza S.M. Beltrade 10 - Milano - apertura da martedi a sabato ore 13-19 - M 335.8258107 - contact.redgallery@gmail.com
BIOGRAFIE ARTISTI
Guido Averna (Milano, 1965) dopo l’attività di giornalista e fotoreporter di viaggi, in particolare in Sud America,
si dedica negli ultimi anni alla pittura, che lo vede prediligere l’uso di smalto lucido su formati e materiali diversi,
come cartone, plexiglas e polistirolo. Dal 2003 realizza una intensa serie di esposizioni collettive e personali in
musei, gallerie e teatri, ma anche in locali pubblici quali discoteche, alberghi e locali, che accolgono le sue
opere dai colori brillanti, debitrici di certa tradizione Pop Art, in particolare di Roy Lichtenstein. L’originalità del
suo lavoro, su supporti leggeri e informali, prende spunto dall’aura patinata e seducente dell’immagine
pubblicitaria che i suoi soggetti, spesso personaggi femminili, interpretano con ironia e provocazione, e che si
rivela nella composizione bidimensionale dell’immagine unita alla forza dello slogan.
Marco Capovilla (Padova, 1954), dopo studi e ricerche dedicate ai meccanismi della visione è, dalla metà degli
anni ‘80 fotografo e giornalista. Ha seguito i temi del reportage geografico, dei beni ambientali, architettonici e
del patrimonio storico-artistico, dei mutamenti sociali, collaborando con gran parte delle principali testate del
settore, non solo italiane. Nella ricerca personale, ha messo a punto una sua forma espressiva basata sulla
scomposizione, in fase di ripresa, della scena fotografata in tanti tasselli, affidati ad altrettanti fotogrammi e sulla
successiva ricomposizione della stessa scena in una immagine “a mosaico”. Utilizzando questo linguaggio ha
fotografato per enti pubblici e privati il paesaggio italiano e i mutamenti delle città. Suoi lavori sono stati esposti
in numerose mostre personali e collettive. Insegna all’Università IULM, all’Università americana IES (presso la
Cattolica di Milano) e alla storica scuola di fotografia Riccardo Bauer.
Francesco Fei (Firenze, 1967) realizza all'inizio degli anni Novanta alcuni cortometraggi selezionati e premiati a
vari festival italiani e internazionali. Dopo la laurea in Storia del Cinema comincia a lavorare nel settore video
musicali realizzando numerosi clip con i più importanti musicisti italiani. Nel 2004 apre la sua casa di
produzione con la quale realizza il suo primo lungometraggio, Onde, film segnalato dalla critica come una delle
opere prime italiane più interessanti degli ultimi anni. E’ docente all’Accademia di Belle Arti di Bergamo e allo
IED di Milano. Per Current Tv ha curato la regia del programma ''Saviano racconta Saviano''. Nel 2007 e nel
2008 realizza, in collaborazione con il musicista Steve Piccolo, due videoinstallazioni: Onde in Apnea e
Temporality Residentity, quest'ultima presentata al 65o Festival del Cinema di Venezia e all'11a Biennale di
Architettura. Il suo ultimo filmato di videoarte "21_06_09" ha partecipato alla Festa del Cinema di Roma, alla
mostra “Expossible” presso la Fondazione Corrente di Milano e al Festival Loop di Barcellona.
Gianni Maffi (Milano, 1957) comincia la propria attività collaborando come fotografo con alcune riviste nei primi
anni ottanta. Parallelamente avvia una serie di ricerche dedicate al paesaggio naturale e sociale. Nello stesso
periodo svolge attività didattica presso la scuola per operatori sociali del Comune di Milano. Collabora alle
iniziative di diverse gallerie milanesi e ha preso parte al progetto Archivio dello Spazio della Provincia di Milano.
L'attenzione per il tema urbano si è intensificata negli ultimi anni della sua attività, con lavori che riguardano
soprattutto le aree periferiche della città diffusa, che spesso fotografa in particolari condizioni percettive (alla
guida di un'auto o di notte con illuminazione artificiale). Queste ultime ricerche sono state presentate in diverse
mostre quali La città di passaggio (2004), PeriPolis (2005), Milano Istantanea (2007). Sue opere sono presenti in
collezioni pubbliche e private, tra cui quella del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo.
Toni Nicolini (Milano, 1935) esordisce come fotografo professionista all'inizio degli anni '60. Interprete delle
vicende di un' Italia in prodigiosa trasformazione, Nicolini affronta la tematica sociale con spirito poetico,
collaborando al “Centro per la Cultura nella Fotografia” di Luigi Crocenzi, al “Centro studi e iniziative” di Danilo
Dolci e alla Fondazione Corrente di Ernesto Treccani. Partecipa alle attività espositive della galleria “Il
Diaframma” di Lanfranco Colombo, realizza numerosi volumi per il Touring Club Italiano , collabora a importanti
iniziative editoriali e al programma Archivio dello Spazio, della Provincia di Milano. L'interesse per la condizione
dell'uomo, gli spazi urbani e il paesaggio agricolo lo accompagna costantemente in un lavoro di riflessione sul
quotidiano della vita, cui continua ancora oggi a guardare con inesausta sensibilità.
Claudio Onorato (Milano, 1967), architetto per formazione, è artista poliedrico che si muove tra pittura, scultura
e installazione. La dimensione del suo lavoro varia da quella del grande murale (una Via Crucis di quasi 300 mq
a Carugate, 2005) al formato figurina. Impegnato a denunciare le ingiustizie della società odierna con un
linguaggio apparentemente fiabesco e semplice come i materiali impiegati, propone un'arte che dichiara la
propria dimensione artigianale e un radicamento vigile nel quotidiano, di cui svela criticità e squilibri. La realtà
metropolitana si mostra nel suo lavoro con una complessità che, spesso, incalza e minaccia l'uomo che vi
abita. Ha collaborato al mensile “Arte” e, come illustratore, a “Ventiquattro”, magazine allegato al “Sole 24 Ore”.
Red Gallery - Piazza S.M. Beltrade 10 - Milano - apertura da martedi a sabato ore 13-19 - M 335.8258107 - contact.redgallery@gmail.com
Steve Piccolo (New Hampshire, 1954) inizia la propria attività suonando in gruppi jazz all'inizio degli anni '70. Nel
1978 è tra i fondatori del gruppo The Lounge Lizards, con il quale collabora per i successivi cinque anni. Autore
musicale a New York nei secondi anni '80, negli anni '90 si trasferisce a Milano, dove riprende l'attività di
musicista. Tra il 1999 e il 2004 realizza il progetto The Expedition, un lavoro musicale-narrativo aperto a diverse
possibilità a seconda della città in cui viene realizzato. Il lavoro nasce come inchiesta sulla possibilità della
musica di agire da mediatore tra ascoltatore e soundscape delle città, così come cinema e pittura mediano tra
osservatore e landscape. Porta avanti numerosissimi progetti e collaborazioni con musicisti, artisti, designer ed
è impegnato in attività didattiche e seminariali.
Guenter Pusch (Landshut, 1962), laureato in architettura presso il Politecnico di Monaco di Baviera, dal 2002
vive e lavora tra Milano e Pavia. Espone in mostre personali e collettive e partecipa a fiere e workshop in
Germania, Austria, Svizzera e Italia. Nel 2010 realizza la mostra personale Stille und Lebendige Orte (Luoghi di
Silenzio e Vita) presso Palazzo Albrizzi, sede dell’Associazione Culturale Italo-Tedesca Venezia onlus. I suoi
lavori, che spaziano dalla pittura all’acquarello, al video ed alla stampa digitale, si concentrano in parte
sull’iconografia delle grandi fabbriche abbandonate nelle città avviate all’epoca post-industriale. Il recupero di
luoghi dimenticati diventa così occasione di salvare dall’oblio le storie personali e collettive che si sono svolte
delle grandi cattedrali del lavoro. La sua pittura approda oggi ad un simbolismo surreale dove l’anima della
fabbrica, la macchina, trascende anche in corpi viventi, attraverso una personale interpretazione della storia
della tecnica.
Pio Tarantini (Torchiarolo, 1950), nato nel Salento, vive e lavora a Milano dal 1973. I suoi primi lavori di fotografia
a carattere di reportage sociale risalgono al 1972. Nei primi anni ottanta espone i suoi primi lavori a colori su
alcuni aspetti artistici, del Salento: una selezione di questi lavori viene pubblicata sul numero di Dicembre 1987
sulla rivista d’arte “Du”, di Zurigo. Dallo stesso anno scrive articoli e saggi di fotografia per numerose riviste ed
è docente di Linguaggio Fotografico. Ha partecipato al progetto Archivio dello Spazio e al progetto di Sociologia
Visuale Photometropolis presso la Facoltà di Sociologia dell’Università Milano Bicocca. I suoi lavori sono stati
esposti dal 1982 in gallerie private e sedi pubbliche in Italia e all’estero. Sue opere sono conservate presso
collezioni private e pubbliche, tra cui il CSAC di Parma, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello
Balsamo, la Collezione Alinari.
Alessandro Vicario (Modena, 1968), ha compiuto i suoi studi a Milano dove insegna, dal 2005, all’Istituto Italiano
di Fotografia. All’attività professionale accosta lavori di ricerca nei quali il tema della memoria, della natura e del
paesaggio sono in rapporto con la condizione specifica della fotografia, intesa come traccia della realtà
mediata dalla luce. Attento alle problematiche legate ai cambiamenti del territorio, le sue immagini sono spesso
reperti salvati dalla distruzione o dall’oblio, in cui l’oggetto, ripreso senza artifici, assume il valore di una
presenza ricca di rimandi. Numerose le mostre, personali e collettive, cui ha partecipato. Sue opere sono
presenti nelle collezioni Alinari 24 ORE (Firenze), Museo Villa dei Cedri (Bellinzona), Fondazione Cassa di
Risparmio di Cuneo, Fondazione San Fedele (Milano), Fondazione Mudima (Milano), Centro de Fotografia de
Tenerife.
14
dicembre 2010
Urban X
Dal 14 dicembre 2010 al 15 gennaio 2011
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
RED GALLERY
Milano, Piazza Santa Maria Beltrade, 10, (Milano)
Milano, Piazza Santa Maria Beltrade, 10, (Milano)
Vernissage
14 Dicembre 2010, ore 19
Autore
Curatore