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Urbana. Derive Metropolitane
Un gruppo di artisti presenta la sua visione sulla città, città vissuta personalmente, città quotidiana di tutti i giorni o delle origini, ma insieme anche la città nuova, quella in cui si entra, si passa e osserva
Comunicato stampa
Segnala l'evento
DErive METROPOLItane
A cura di Olga Gambari
Un gruppo di artisti presenta la sua visione sulla città, città vissuta personalmente, città quotidiana di tutti i giorni o delle origini, ma insieme anche la città nuova, quella in cui si entra, si passa e osserva.
Città di carne, fatta di asfalto, cemento, traffico, negozi, case, ipermercati, parcheggi, strade e strisce. Contenitori di umanità collettiva e individuale. Insieme città ideale, luogo astratto in cui si condensa esperienza diretta, informazioni, comunicazione, letture, inganno e virtualità, pensiero, opinioni.
Una città che può essere una riva a cui affacciarsi per osservare, ma anche una tana per nascondersi e vivere il proprio sottosuolo metropolitano.
Un gruppo di artisti fa base a Biella per partire da qui e andare oltre, portando nelle loro opere la città ospite e insieme tutte le loro, reali o immaginarie. Viaggi come derive nello spazio urbano, dove l’arte incarna il mito debordiano delle peregrinazioni casuali e in libertà, alla ricerca di nuove mappature personali del paesaggio metropolitano, al tempo stesso luogo e nonluogo per eccellenza. Appropriazioni. Mappature come riletture soggettive, sganciate da catalogazioni ufficiali e condivise, ma caratterizzate da un’impronta sensoriale ed emozionale. Odori, ricordi, sapori, un rumore, luce: ognuno contiene in sé la propria idea di metropoli, unica e diversa. Una serie di rimappature scoprono e arricchiscono le visioni dei luoghi, con opere che sono degli inviti a vedere quello che è successo ai nostri spazi vitali e a noi stessi che li abitiamo. Stanziali o in transito. Trasformazioni, a volte evoluzioni altre involuzioni, con cui gli agglomerati urbani scorrono inesorabilmente nel tempo in corso, traghettando il passato nel futuro. E noi con loro.
LA CITTA’ METALLICA è una collettiva - ad invito - di artisti italiani il cui lavoro nasce proprio dall’humus della città metropolitana, quella industriale in fase di cambiamento. I loro nomi fanno parte di una generazione di mezzo, che mette in collegamento gli artisti più giovani con gli altri più grandi. Un ponte che trattiene la memoria fondamentale del passaggio di città tra un passato e un presente molto diversi, anche se poli di una linea evolutiva in movimento. Nei loro lavori vivono immaginari di città che sanno di ferro, metalliche, quasi un sapore e un odore che passa dagli occhi per arrivare a naso e bocca. Città dal cuore a stantuffo, piene di luoghi come cattedrali della produzione abbandonate. Metropoli che si assomigliano nella loro diversità, piene di sogni e di incubi che prendono forma.
La sede della collettiva “la città metallica” sarà il Museo del Territorio, nel Chiostro di San Sebastiano. Le opere degli artisti invitati saranno come porte sulle città, aperture su mondi metropolitani che si apriranno in un flusso temporale storico. Viaggi metafisici, che porteranno immaginari e scenari metropolitani sul cammino dello spettatore.
Artisti invitati:
1. Andrea Chiesi
2. Giacomo Costa
3. Francesco De Grandi
4. Daniele Galliano
5. Jonathan Guaitamacchi
6. Paolo Leonardo
ASSI/PUNTI/AGGLOMERATI
Gli altri artisti si mescolano frammentati in una costellazione di luoghi e motivi espositivi, nomi e opere sparpagliati sul tessuto urbano tra centro e quartieri periferici, fra spazi chiusi e interventi metropolitani en plein air. Una polvere che prende forma per delineare un nuovo piano urbanistico di Biella, fatto di punti, agglomerati e assi. Opere singole, piccoli gruppi in collettiva, zone tratteggiate da assi che si incrociano. Una mappa artistica adagiata sopra a quella architettonica, che dialoga con
quest’ultima e prova a darle altre letture e aperture. Artisti come architetti.
giovani artisti del GAI
Da varie città italiane del circuito Gai sono stati selezionati progetti di giovani artisti, presentati sul tema della mostra. Quindici nomi che arrivano da Biella, Torino, Catania, Messina, Bologna, Genova, Modena, per una serie di lavori che comprendono tutti i linguaggi dell’arte contemporanea.
Alberto Martini
Antonio La Grotta
Elena Ascari
Eleonora Chiesa
Elmuz
Fabrizio Contarini
Filippo Leonardi
Francesca Gagliardi
Franco Huller
Gianluca Bronzoni
Ludovica Carbotta
Michela Pomaro
Roberta Baldaro
Saverio Todaro
Sweety
artisti biellesi
Un gruppo di artisti biellesi presenterà opere in spazi cittadini
Alberto Reviglio
Alessandro Ciffo
Carlo Gavazzi
Chiara Bo
Gigi Piana e Laura Testa
Luciano Pivotto
Mariella Calvano
Mario Conte
Interventi metropolitani
Il grande lavoro di Urbana è stato quello di disseminare il territorio cittadino di interventi, con una rete di arte contemporanea che si è sovrapposta alla mappa urbana, ridisegnandola con stimoli, sguardi e punti di attenzione creati dagli artisti. Altre letture per una mostra itinerante da vedere andando in giro per la città di Biella alla sua riscoperta. Sono tutti interventi site specific progettati e realizzati da artisti biellesi e giovani artisti del Gai, per lo più collocati en plein air, ma anche ospitati in spazi cittadini rappresentativi.
I luoghi :
1. Tra i giovani artisti alcuni sono stati scelti ulteriormente da due gallerie che si occupano di arte contemporanea a Biella, gli spazi diretti da Silvy Bassanese in via Galileo Galilei 45 e Zaion nell’ex Lanificio Pria in strada Salita di Riva 3. Un’estensione e una collaborazione ulteriori al circuito messo in atto da Urbana. Le galleriste Silvy Bassanese e Zaira Beretta esporranno:
Silvy Bassanese
Saverio Todaro
Elmuz
Alberto Martini
Roberta Baldaro
Zaion
Elena Ascari
Antonio La Grotta
Sweety
Impresa Seren
Giovanni Ozino Caligaris – artista invitato dalla Galleria Zaion
1. Museo del Territorio Biellese (collettiva città metallica, Luciano Pivotto)
2. Stazione F.S. (gea casolaro)
3. Le vetrine del negozio French Kiss (gianluca bronzoni)
4. Galleria Leonardo Da Vinci (francesca gagliardi)
5. Palazzo Cisterna (ludovica carbotta, carlo gavazzi, franco huller,
filippo contarini)
6. Villa Schneider (filippo leonardi-performance, eleonora chiesa, mariella calvano)
7. Quartiere Vernato (alessandro ciffo)
8. Quartiere San Paolo-via Cottolengo (michela pomaro)
9. Via Italia (mario conte)
10. P.zza Martiri (chiara bo)
11. Banaleconceptstore (filippo leopardi-video)
12. Via Gramsci (gigi piana e laura testa)
TRANSITI
Nella Stazione F.S. di Biella Gea Casolaro presenta un video, proseguendo la sua analisi chirurgica e psicanalitica sui luoghi abitati dall’uomo, una catalogazione che negli anni ha esplorato folle e deserti, ma soprattutto gli spazi urbani, attraverso lo scatto fotografico e, da qualche tempo, il video. Dall’Italia alla Cina, all’Argentina, Londra, Berlino, Sarajevo e ancora.
Insieme agli artisti di “Città metallica” l’artista romana rappresenta quindi un esempio di esigenza e creatività artistica “prodotta” dall’agglomerato urbano contemporaneo. Un lavoro verticale che parte sempre da un approccio freddo e analitico per aprire all’umanità contenuta nei luoghi scelti. Un racconto sentimentale sull’uomo, fatto di memoria, storia, sentimenti, assenze. Geografie urbane che contengono l’identità dell’uomo contemporaneo. La Stazione di Biella costituisce, nell’ambito del progetto di “Urbana”, il momento del TRANSITO, del passaggio inteso come arrivopartenza dain un luogo urbano. Spazio di movimento, in continua ridefinizione. Una stazione è il confine, la zona di accesso. In questo caso
un’artista come una sentinella, una fotocellula che si attiva con il calore umano.
Brevi profili dei progetti selezionati
1. Mariella Calvano due quadri dove racconta grattacieli di una città e l’interno di un caffè con uno stile pop, tra tavolozza vivace e cartoon
2. Alberto Reviglio manifesti pubblicitari surreali e ironici, esposti in spazi pubblici cittadini, per un’azione di comunicazione spiazzante
3. Mario Conte cartelli con ideogrammi cinesi sparsi per via Italia, che indicano sia luoghi comuni di vita quotidiana, come i negozi alimentari, sia lontane città cinesi da cui provengono molti immigrati a biella
4. Impresa Seren un’installazione dove un uomo giace disteso, con la testa infilata nel vaso di una pianta; un’umanità invasata
5. Alessandro Ciffo una panchina pensata per due, per un incontro che avvicini anche fisicamente le diverse individualità che vengono a contatto
6. Carlo Gavazzi un pannello frottage su carta con le firme su pietra in biella, che rilegge trasversalmente la storia della città
7. Michela Pomaro interventi di carta velina colorata su affissioni pubblicitarie abusive e scadute, in un lavoro di colore sulla memoria dello spazio pubblico
8. Elmuz 4 mq dei punti cardinali di biella, identificati in altrettanti quartieri. Quattro ritratti fatti di frammenti di immagini fotografiche, ognuno occupa lo spazio di un metro quadro.
9. Francesca Gagliardi un’installazione in mezzo allo spazio pubblico, che isola lo spazio di camminamento circolare di una individualità. Un “girotondo” di pareti colorate e stampe fotografiche
10. Alberto Martini lavori pittorici sul tema del traffico metropolitano , in una dimensione di iperrealismo fotografico dal tratto sfumato e dalla tavolozza quasi monocroma
11. Fabrizio Contarini un’installazione che simula un cantiere cittadino, dove, da dietro un telo di plastica lacerata, escono i suoni della città
12. Roberta Baldaro una fotografia in b
che racconta di una città dove sprofondare, annegare, tuffandosi come nel mare
13. Filippo Leonardi un’installazione che dà vita a una performance, dove una città fatta di casette realizzate con tavolette di cioccolato si fonde alla luce di fari, sprigionando un fortissimo odore avvolgente. Ne rimarrà la testimonianza video
14. Saverio Todaro un plastico di una città ideale, blocks fatti di contenitori d’uso della vita quotidiana, dagli alimenti alle medicine, in uno sviluppo modulare architettonico
15. Antonio La Grotta installazione fotografica che sviluppa l’accostamento tra città e follia, in una struttura fatta a spirale
16. Ludovica Carbotta un video con pedinamento di un signore biellese, per raccontare la città attraverso i percorsi e le parole di un suo abitante
17. Elena Ascari un dittico pittorico che esplora il microcosmo degli ipermercati, fuori dal tempo e dallo spazio, contenitori di umanità globale
18. Franco Huller un wall paper di scatti fotografici urbani, con interventi pittorici sovrapposti, per un’indagine oggettiva che diventa personalissima
19. Eleonora Chiesa un video che narra un viaggio in treno, tra pensieri, riflessioni, immagini e poesie
20. Gianluca Bronzoni grandi immagini fotografiche di condomini anonimi con dialoghi scritti in sovraimpressione, che aprono la dimensione intima e domestica delle vite contenute
21. Luciano Pivotto un lavoro di cartoline dedicate a personaggi a cui Biella ha dedicato vie, insieme a nomi etnici delle comunità che si stanno radicando a biella, in una geografia di “cibo è cultura” reale e virtuale, presente e futura. Cartoline mescolate in un pannello e anche distribuite, ciascuna per una autore. Lavoro dal titolo “Food”.
22. Chiara Bo proiezione notturna di un lavoro pittorico astratto sulla facciata di un palazzo del centro di biella, secondo un calendario di date in orario notturno
23. Sweety una passeggiata in metropolitana in giro per una città, tra animazione, fotografia e paesaggio urbano
24. Gigi Piana e Laura Testa sviluppano un collegamento con filo rosso di una zona di Biella, legata e corredata da fogli che raccontano, spiegano il legame, insieme a fogli con interventi dei cittadini stessi, in un work in progress che diventa luogo di dialogo cittadino
25. Giovanni Ozino Caligaris L’artista presenta un lavoro fotografico che raccoglie piccoli sguardi sui confini della città, cioè i cieli, le zone dove iniziano le periferie, i passaggi
Attività in contemporanea ad “Urbana”
Oltre alla programmazione artistica abbiamo ipotizzato una 3 incontri dal titolo provvisorio:
• Rappresentare la città
incontro tra artisti e curatori della rassegna e il pubblico
• Biella, città in trasformazione
incontro - dibattito con architetti, urbanisti, sociologi e amministratori
• Trasformare le Opportunità
incontro - dibattito con operatori del settore
A cura di Olga Gambari
Un gruppo di artisti presenta la sua visione sulla città, città vissuta personalmente, città quotidiana di tutti i giorni o delle origini, ma insieme anche la città nuova, quella in cui si entra, si passa e osserva.
Città di carne, fatta di asfalto, cemento, traffico, negozi, case, ipermercati, parcheggi, strade e strisce. Contenitori di umanità collettiva e individuale. Insieme città ideale, luogo astratto in cui si condensa esperienza diretta, informazioni, comunicazione, letture, inganno e virtualità, pensiero, opinioni.
Una città che può essere una riva a cui affacciarsi per osservare, ma anche una tana per nascondersi e vivere il proprio sottosuolo metropolitano.
Un gruppo di artisti fa base a Biella per partire da qui e andare oltre, portando nelle loro opere la città ospite e insieme tutte le loro, reali o immaginarie. Viaggi come derive nello spazio urbano, dove l’arte incarna il mito debordiano delle peregrinazioni casuali e in libertà, alla ricerca di nuove mappature personali del paesaggio metropolitano, al tempo stesso luogo e nonluogo per eccellenza. Appropriazioni. Mappature come riletture soggettive, sganciate da catalogazioni ufficiali e condivise, ma caratterizzate da un’impronta sensoriale ed emozionale. Odori, ricordi, sapori, un rumore, luce: ognuno contiene in sé la propria idea di metropoli, unica e diversa. Una serie di rimappature scoprono e arricchiscono le visioni dei luoghi, con opere che sono degli inviti a vedere quello che è successo ai nostri spazi vitali e a noi stessi che li abitiamo. Stanziali o in transito. Trasformazioni, a volte evoluzioni altre involuzioni, con cui gli agglomerati urbani scorrono inesorabilmente nel tempo in corso, traghettando il passato nel futuro. E noi con loro.
LA CITTA’ METALLICA è una collettiva - ad invito - di artisti italiani il cui lavoro nasce proprio dall’humus della città metropolitana, quella industriale in fase di cambiamento. I loro nomi fanno parte di una generazione di mezzo, che mette in collegamento gli artisti più giovani con gli altri più grandi. Un ponte che trattiene la memoria fondamentale del passaggio di città tra un passato e un presente molto diversi, anche se poli di una linea evolutiva in movimento. Nei loro lavori vivono immaginari di città che sanno di ferro, metalliche, quasi un sapore e un odore che passa dagli occhi per arrivare a naso e bocca. Città dal cuore a stantuffo, piene di luoghi come cattedrali della produzione abbandonate. Metropoli che si assomigliano nella loro diversità, piene di sogni e di incubi che prendono forma.
La sede della collettiva “la città metallica” sarà il Museo del Territorio, nel Chiostro di San Sebastiano. Le opere degli artisti invitati saranno come porte sulle città, aperture su mondi metropolitani che si apriranno in un flusso temporale storico. Viaggi metafisici, che porteranno immaginari e scenari metropolitani sul cammino dello spettatore.
Artisti invitati:
1. Andrea Chiesi
2. Giacomo Costa
3. Francesco De Grandi
4. Daniele Galliano
5. Jonathan Guaitamacchi
6. Paolo Leonardo
ASSI/PUNTI/AGGLOMERATI
Gli altri artisti si mescolano frammentati in una costellazione di luoghi e motivi espositivi, nomi e opere sparpagliati sul tessuto urbano tra centro e quartieri periferici, fra spazi chiusi e interventi metropolitani en plein air. Una polvere che prende forma per delineare un nuovo piano urbanistico di Biella, fatto di punti, agglomerati e assi. Opere singole, piccoli gruppi in collettiva, zone tratteggiate da assi che si incrociano. Una mappa artistica adagiata sopra a quella architettonica, che dialoga con
quest’ultima e prova a darle altre letture e aperture. Artisti come architetti.
giovani artisti del GAI
Da varie città italiane del circuito Gai sono stati selezionati progetti di giovani artisti, presentati sul tema della mostra. Quindici nomi che arrivano da Biella, Torino, Catania, Messina, Bologna, Genova, Modena, per una serie di lavori che comprendono tutti i linguaggi dell’arte contemporanea.
Alberto Martini
Antonio La Grotta
Elena Ascari
Eleonora Chiesa
Elmuz
Fabrizio Contarini
Filippo Leonardi
Francesca Gagliardi
Franco Huller
Gianluca Bronzoni
Ludovica Carbotta
Michela Pomaro
Roberta Baldaro
Saverio Todaro
Sweety
artisti biellesi
Un gruppo di artisti biellesi presenterà opere in spazi cittadini
Alberto Reviglio
Alessandro Ciffo
Carlo Gavazzi
Chiara Bo
Gigi Piana e Laura Testa
Luciano Pivotto
Mariella Calvano
Mario Conte
Interventi metropolitani
Il grande lavoro di Urbana è stato quello di disseminare il territorio cittadino di interventi, con una rete di arte contemporanea che si è sovrapposta alla mappa urbana, ridisegnandola con stimoli, sguardi e punti di attenzione creati dagli artisti. Altre letture per una mostra itinerante da vedere andando in giro per la città di Biella alla sua riscoperta. Sono tutti interventi site specific progettati e realizzati da artisti biellesi e giovani artisti del Gai, per lo più collocati en plein air, ma anche ospitati in spazi cittadini rappresentativi.
I luoghi :
1. Tra i giovani artisti alcuni sono stati scelti ulteriormente da due gallerie che si occupano di arte contemporanea a Biella, gli spazi diretti da Silvy Bassanese in via Galileo Galilei 45 e Zaion nell’ex Lanificio Pria in strada Salita di Riva 3. Un’estensione e una collaborazione ulteriori al circuito messo in atto da Urbana. Le galleriste Silvy Bassanese e Zaira Beretta esporranno:
Silvy Bassanese
Saverio Todaro
Elmuz
Alberto Martini
Roberta Baldaro
Zaion
Elena Ascari
Antonio La Grotta
Sweety
Impresa Seren
Giovanni Ozino Caligaris – artista invitato dalla Galleria Zaion
1. Museo del Territorio Biellese (collettiva città metallica, Luciano Pivotto)
2. Stazione F.S. (gea casolaro)
3. Le vetrine del negozio French Kiss (gianluca bronzoni)
4. Galleria Leonardo Da Vinci (francesca gagliardi)
5. Palazzo Cisterna (ludovica carbotta, carlo gavazzi, franco huller,
filippo contarini)
6. Villa Schneider (filippo leonardi-performance, eleonora chiesa, mariella calvano)
7. Quartiere Vernato (alessandro ciffo)
8. Quartiere San Paolo-via Cottolengo (michela pomaro)
9. Via Italia (mario conte)
10. P.zza Martiri (chiara bo)
11. Banaleconceptstore (filippo leopardi-video)
12. Via Gramsci (gigi piana e laura testa)
TRANSITI
Nella Stazione F.S. di Biella Gea Casolaro presenta un video, proseguendo la sua analisi chirurgica e psicanalitica sui luoghi abitati dall’uomo, una catalogazione che negli anni ha esplorato folle e deserti, ma soprattutto gli spazi urbani, attraverso lo scatto fotografico e, da qualche tempo, il video. Dall’Italia alla Cina, all’Argentina, Londra, Berlino, Sarajevo e ancora.
Insieme agli artisti di “Città metallica” l’artista romana rappresenta quindi un esempio di esigenza e creatività artistica “prodotta” dall’agglomerato urbano contemporaneo. Un lavoro verticale che parte sempre da un approccio freddo e analitico per aprire all’umanità contenuta nei luoghi scelti. Un racconto sentimentale sull’uomo, fatto di memoria, storia, sentimenti, assenze. Geografie urbane che contengono l’identità dell’uomo contemporaneo. La Stazione di Biella costituisce, nell’ambito del progetto di “Urbana”, il momento del TRANSITO, del passaggio inteso come arrivopartenza dain un luogo urbano. Spazio di movimento, in continua ridefinizione. Una stazione è il confine, la zona di accesso. In questo caso
un’artista come una sentinella, una fotocellula che si attiva con il calore umano.
Brevi profili dei progetti selezionati
1. Mariella Calvano due quadri dove racconta grattacieli di una città e l’interno di un caffè con uno stile pop, tra tavolozza vivace e cartoon
2. Alberto Reviglio manifesti pubblicitari surreali e ironici, esposti in spazi pubblici cittadini, per un’azione di comunicazione spiazzante
3. Mario Conte cartelli con ideogrammi cinesi sparsi per via Italia, che indicano sia luoghi comuni di vita quotidiana, come i negozi alimentari, sia lontane città cinesi da cui provengono molti immigrati a biella
4. Impresa Seren un’installazione dove un uomo giace disteso, con la testa infilata nel vaso di una pianta; un’umanità invasata
5. Alessandro Ciffo una panchina pensata per due, per un incontro che avvicini anche fisicamente le diverse individualità che vengono a contatto
6. Carlo Gavazzi un pannello frottage su carta con le firme su pietra in biella, che rilegge trasversalmente la storia della città
7. Michela Pomaro interventi di carta velina colorata su affissioni pubblicitarie abusive e scadute, in un lavoro di colore sulla memoria dello spazio pubblico
8. Elmuz 4 mq dei punti cardinali di biella, identificati in altrettanti quartieri. Quattro ritratti fatti di frammenti di immagini fotografiche, ognuno occupa lo spazio di un metro quadro.
9. Francesca Gagliardi un’installazione in mezzo allo spazio pubblico, che isola lo spazio di camminamento circolare di una individualità. Un “girotondo” di pareti colorate e stampe fotografiche
10. Alberto Martini lavori pittorici sul tema del traffico metropolitano , in una dimensione di iperrealismo fotografico dal tratto sfumato e dalla tavolozza quasi monocroma
11. Fabrizio Contarini un’installazione che simula un cantiere cittadino, dove, da dietro un telo di plastica lacerata, escono i suoni della città
12. Roberta Baldaro una fotografia in b
che racconta di una città dove sprofondare, annegare, tuffandosi come nel mare
13. Filippo Leonardi un’installazione che dà vita a una performance, dove una città fatta di casette realizzate con tavolette di cioccolato si fonde alla luce di fari, sprigionando un fortissimo odore avvolgente. Ne rimarrà la testimonianza video
14. Saverio Todaro un plastico di una città ideale, blocks fatti di contenitori d’uso della vita quotidiana, dagli alimenti alle medicine, in uno sviluppo modulare architettonico
15. Antonio La Grotta installazione fotografica che sviluppa l’accostamento tra città e follia, in una struttura fatta a spirale
16. Ludovica Carbotta un video con pedinamento di un signore biellese, per raccontare la città attraverso i percorsi e le parole di un suo abitante
17. Elena Ascari un dittico pittorico che esplora il microcosmo degli ipermercati, fuori dal tempo e dallo spazio, contenitori di umanità globale
18. Franco Huller un wall paper di scatti fotografici urbani, con interventi pittorici sovrapposti, per un’indagine oggettiva che diventa personalissima
19. Eleonora Chiesa un video che narra un viaggio in treno, tra pensieri, riflessioni, immagini e poesie
20. Gianluca Bronzoni grandi immagini fotografiche di condomini anonimi con dialoghi scritti in sovraimpressione, che aprono la dimensione intima e domestica delle vite contenute
21. Luciano Pivotto un lavoro di cartoline dedicate a personaggi a cui Biella ha dedicato vie, insieme a nomi etnici delle comunità che si stanno radicando a biella, in una geografia di “cibo è cultura” reale e virtuale, presente e futura. Cartoline mescolate in un pannello e anche distribuite, ciascuna per una autore. Lavoro dal titolo “Food”.
22. Chiara Bo proiezione notturna di un lavoro pittorico astratto sulla facciata di un palazzo del centro di biella, secondo un calendario di date in orario notturno
23. Sweety una passeggiata in metropolitana in giro per una città, tra animazione, fotografia e paesaggio urbano
24. Gigi Piana e Laura Testa sviluppano un collegamento con filo rosso di una zona di Biella, legata e corredata da fogli che raccontano, spiegano il legame, insieme a fogli con interventi dei cittadini stessi, in un work in progress che diventa luogo di dialogo cittadino
25. Giovanni Ozino Caligaris L’artista presenta un lavoro fotografico che raccoglie piccoli sguardi sui confini della città, cioè i cieli, le zone dove iniziano le periferie, i passaggi
Attività in contemporanea ad “Urbana”
Oltre alla programmazione artistica abbiamo ipotizzato una 3 incontri dal titolo provvisorio:
• Rappresentare la città
incontro tra artisti e curatori della rassegna e il pubblico
• Biella, città in trasformazione
incontro - dibattito con architetti, urbanisti, sociologi e amministratori
• Trasformare le Opportunità
incontro - dibattito con operatori del settore
08
ottobre 2005
Urbana. Derive Metropolitane
Dall'otto ottobre al 20 novembre 2005
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
SEDI VARIE – Biella
Biella, (Biella)
Biella, (Biella)
Orario di apertura
giovedì dalle 15 alle 19, venerdì dalle 15 alle 21, sabato e domenica dalle 10 alle 19
Ufficio stampa
STUDIO COMUNIKANDO
Autore
Curatore