Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Urbex Pavia – Viaggio fotografico nelle aree dismesse
Le chiamano Urbex, contrazione di Urban Exploration, e sono delle vere e proprie esplorazioni urbane in tutti quei luoghi dimenticati delle nostre città: all’interno di fortificazioni, bunker, edifici, fabbriche abbandonate e luoghi fatiscenti che testimoniano silenziosamente la loro vita passata
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Le chiamano Urbex, contrazione di Urban Exploration, e sono delle vere e proprie esplorazioni urbane – macchina fotografica o telecamera in spalla – in tutti quei luoghi dimenticati delle nostre città: all’interno di fortificazioni, bunker, edifici, fabbriche abbandonate e luoghi fatiscenti che testimoniano silenziosamente la loro vita passata. Gli Urban Explorers agiscono principalmente di notte, scavalcando recinzioni e forzando cancelli, riscoprendo ambienti interessanti destinati al crollo e immergendosi in una realtà completamente senza tempo.
Attività nata negli USA intorno agli anni ’60, Urbex si è lentamente diffusa anche in Europa, dove sono ormai molti gli artisti che cercano di cogliere, con uno scatto, quel fascino del “tempo bloccato” che emanano questi luoghi, fuori dalla storia. Tra loro c’è Marcella Milani, fotografa professionista free lance (pubblica sulle più importanti testate nazionali), che col suo obiettivo fotografico ha esplorato – in un anno e mezzo di lavoro – e riportato alla vita 16 aree dismesse del territorio pavese, raccontate in mostra attraverso 150 immagini inedite in bianco e nero: Necchi, Snia, magazzini Fonderie area ex Neca, Scalo Ferroviario, Idroscalo, Gasometro, Piscina Comunale all'aperto, area artigianale di via Carcano, Clinica Morelli, Istituto Neurologico Mondino, Arsenale, Caserma Maggiore Rossani, Siad, Repetto & Fontanella, Fabbricati e Magazzini di Porta Cairoli (Caserma Via Tasso), Enel.
Questi luoghi – racconta Marcella Milani – giacciono ormai in stato di abbandono. Si tratta di un patrimonio molto importante per la storia urbana della città ed è necessario intervenire prima che diventino del tutto inaccessibili. Per documentare questa realtà e fare in modo che possa essere consegnata alla memoria come fonte di conoscenza storica, ho creduto che fosse fondamentale fissarne il ricordo attraverso la macchina fotografica ed esporre il risultato del lavoro in una mostra e in un catalogo. Con questo progetto mi propongo di restituire attenzione e vita ai luoghi dimenticati e abbandonati di Pavia, di sensibilizzare la cittadinanza e lanciare, se possibile, l’idea di un percorso di riqualifica del territorio. La dislocazione di queste aree sul territorio s'intreccia con la complessità dei piani urbanistici che per favorire la crescita della città rischiano ogni volta di scontrarsi con il pericolo della demolizione di queste stesse aree, trascurando i progetti per un loro recupero funzionale. Interrogarsi oggi sulla presenza di queste aree all’interno del tessuto cittadino significa riflettere sulla loro potenziale riconversione a supporto della città.
In un anno e mezzo di lavoro – scrive Mino Milani nel testo di presentazione alla mostra – Marcella ha visitato e documentato lo stato attuale delle più importanti aree dismesse, sedici, più poche altre non significative; e la sua ricerca non è stata senza difficoltà e avventure connesse. Percorrere spazi silenti e solitari, ma solo presumibilmente deserti; l'imbarazzo di varcare quasi clandestinamente soglie incustodite e anche di spiegare la sua presenza a spesso burberi sorveglianti e così via. E' stato detto, però che senza avventura l'azione è come il pane senza sale.
Attività nata negli USA intorno agli anni ’60, Urbex si è lentamente diffusa anche in Europa, dove sono ormai molti gli artisti che cercano di cogliere, con uno scatto, quel fascino del “tempo bloccato” che emanano questi luoghi, fuori dalla storia. Tra loro c’è Marcella Milani, fotografa professionista free lance (pubblica sulle più importanti testate nazionali), che col suo obiettivo fotografico ha esplorato – in un anno e mezzo di lavoro – e riportato alla vita 16 aree dismesse del territorio pavese, raccontate in mostra attraverso 150 immagini inedite in bianco e nero: Necchi, Snia, magazzini Fonderie area ex Neca, Scalo Ferroviario, Idroscalo, Gasometro, Piscina Comunale all'aperto, area artigianale di via Carcano, Clinica Morelli, Istituto Neurologico Mondino, Arsenale, Caserma Maggiore Rossani, Siad, Repetto & Fontanella, Fabbricati e Magazzini di Porta Cairoli (Caserma Via Tasso), Enel.
Questi luoghi – racconta Marcella Milani – giacciono ormai in stato di abbandono. Si tratta di un patrimonio molto importante per la storia urbana della città ed è necessario intervenire prima che diventino del tutto inaccessibili. Per documentare questa realtà e fare in modo che possa essere consegnata alla memoria come fonte di conoscenza storica, ho creduto che fosse fondamentale fissarne il ricordo attraverso la macchina fotografica ed esporre il risultato del lavoro in una mostra e in un catalogo. Con questo progetto mi propongo di restituire attenzione e vita ai luoghi dimenticati e abbandonati di Pavia, di sensibilizzare la cittadinanza e lanciare, se possibile, l’idea di un percorso di riqualifica del territorio. La dislocazione di queste aree sul territorio s'intreccia con la complessità dei piani urbanistici che per favorire la crescita della città rischiano ogni volta di scontrarsi con il pericolo della demolizione di queste stesse aree, trascurando i progetti per un loro recupero funzionale. Interrogarsi oggi sulla presenza di queste aree all’interno del tessuto cittadino significa riflettere sulla loro potenziale riconversione a supporto della città.
In un anno e mezzo di lavoro – scrive Mino Milani nel testo di presentazione alla mostra – Marcella ha visitato e documentato lo stato attuale delle più importanti aree dismesse, sedici, più poche altre non significative; e la sua ricerca non è stata senza difficoltà e avventure connesse. Percorrere spazi silenti e solitari, ma solo presumibilmente deserti; l'imbarazzo di varcare quasi clandestinamente soglie incustodite e anche di spiegare la sua presenza a spesso burberi sorveglianti e così via. E' stato detto, però che senza avventura l'azione è come il pane senza sale.
23
giugno 2016
Urbex Pavia – Viaggio fotografico nelle aree dismesse
Dal 23 giugno al 17 luglio 2016
fotografia
Location
SPAZIO PER LE ARTI CONTEMPORANEE DEL BROLETTO
Pavia, Piazza Della Vittoria, 27, (Pavia)
Pavia, Piazza Della Vittoria, 27, (Pavia)
Vernissage
23 Giugno 2016, ore 18.30
Autore