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Uri Negvi
Prima personale italiana per l’artista Uri Negvi nato in Uruguay, ma residente stabilmente a Buenos Aires in Argentina, che presenta una serie di nuove opere create appositamente per questa occasione
Comunicato stampa
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Prima personale italiana per l’artista Uri Negvi nato in Uruguay, ma residente stabilmente a Buenos Aires in Argentina, che presenta una serie di nuove opere create appositamente per questa occasione.
Esponente fedele della scuola di Torres Garcia, l’artista con questi lavori ci mostra la singolare sensibilità e il particolare utilizzo del colore per svelare la sua visione del mondo. Visione che condiziona e plasma utilizzando vari tipi di supporti, sempre con lo scopo di ricercare profonde emozioni. Uri Negvi infatti non racconta storie nei suoi quadri ma narra situazioni temporalmente brevi quasi istantanee ma che riportano a una memoria storica. Per lui dipingere è pensare, sentire e fare. La memoria dell’artista è lo strumento che piega la tecnica (una gran parte del suo lavoro è tridimensionale quasi scultoreo) alle esigenze della sua ricerca artistica. I suoi personaggi o meglio i suoi segni di colore, a volte erranti in un finto ordine sparso, non rappresentano un punto d’arrivo, una definizione certa ma la trasposizione sulla superficie della tela di istanti della vita quotidiana, nel tentativo di conoscere meglio la vera realtà del suo mondo, quello interiore e intimo. Scaturisce, in questo modo, una dimensione poetica, in cui la composizione dei lavori, tra spazio, movimento e colore sono riferibili alla sua ricerca inarrestabile dell’esistenza. La pittura quindi non è mai affidata al puro istinto, né appare rapido e improvviso ma tende ad essere strutturale e narrativo aprendo squarci di storie che segnano sempre le rotte della fantasia come pura archeologia del sentimento.
L’artista partecipa, inoltre, alla mostra “Percorsi – arte contemporanea argentina” curata da Massimo Scaringella nel Padiglione 12 dell’Isola di San Servolo di Venezia nell’ambito della 54 Biennale Internazionale d’Arte.
Esponente fedele della scuola di Torres Garcia, l’artista con questi lavori ci mostra la singolare sensibilità e il particolare utilizzo del colore per svelare la sua visione del mondo. Visione che condiziona e plasma utilizzando vari tipi di supporti, sempre con lo scopo di ricercare profonde emozioni. Uri Negvi infatti non racconta storie nei suoi quadri ma narra situazioni temporalmente brevi quasi istantanee ma che riportano a una memoria storica. Per lui dipingere è pensare, sentire e fare. La memoria dell’artista è lo strumento che piega la tecnica (una gran parte del suo lavoro è tridimensionale quasi scultoreo) alle esigenze della sua ricerca artistica. I suoi personaggi o meglio i suoi segni di colore, a volte erranti in un finto ordine sparso, non rappresentano un punto d’arrivo, una definizione certa ma la trasposizione sulla superficie della tela di istanti della vita quotidiana, nel tentativo di conoscere meglio la vera realtà del suo mondo, quello interiore e intimo. Scaturisce, in questo modo, una dimensione poetica, in cui la composizione dei lavori, tra spazio, movimento e colore sono riferibili alla sua ricerca inarrestabile dell’esistenza. La pittura quindi non è mai affidata al puro istinto, né appare rapido e improvviso ma tende ad essere strutturale e narrativo aprendo squarci di storie che segnano sempre le rotte della fantasia come pura archeologia del sentimento.
L’artista partecipa, inoltre, alla mostra “Percorsi – arte contemporanea argentina” curata da Massimo Scaringella nel Padiglione 12 dell’Isola di San Servolo di Venezia nell’ambito della 54 Biennale Internazionale d’Arte.
20
maggio 2011
Uri Negvi
Dal 20 al 29 maggio 2011
arte contemporanea
Location
CHIESA DI SANTA GIULIA
Lucca, Piazza Del Suffragio, (Lucca)
Lucca, Piazza Del Suffragio, (Lucca)
Vernissage
20 Maggio 2011, ore 17,00
Sito web
www.urinegvi.com.ar
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