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Useless Idea
Useless crea un’Idea attraverso il disegno. Le sue Shapeless Shapes, sono forme libere, un’istintiva base di studio strutturale per successive composizioni particolarmente elaborate, dove l’astratto e il figurativo si fondo in un unico stile nero su bianco.
Comunicato stampa
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Useless Idea (Cesare Bignotti) da molti anni sviluppa un suo linguaggio, estremamente personale, del tutto indipendente e dotato di una sovrastruttura basata su numerose esperienze, non necessariamente legate all’ambito del disegno.
Useless è infatti un writer al di fuori degli schemi, un grafico e un produttore di musica elettronica ed ognuna di queste sue attività si incastra e sviluppa l’altra, formando un’identità forte e riconoscibilissima, un’impronta Useless assolutamente caratteristica.
Il suo bagaglio di segni, simboli e lettere gli permette di poter espandere all’infinito il suo mondo, può creare tutto ciò che vuole partendo da queste cellule, da questi organismi cresciuti con lui e con il suo stile.
E’ una vera e propria evoluzione, intesa in senso biologico oltre che stilistico, acuitasi con la consapevolezza di avere un mondo al quale legare ogni sviluppo, ogni figura, ogni personaggio.
Il mondo di Use si arricchisce disegno per disegno, si espande e lo aiuta a trovare nuove forme, nuovi elementi compositivi, come un blob vorace che non si ferma davanti a nulla, ma assimila in modo gentile e gusta ogni stimolo volto al miglioramento.
L’arte di Useless va in qualche modo al di là di questo monicker perché è antitetica rispetto alla cultura dell’usa e getta dei giorni nostri, o meglio, è estranea al concetto di autodistruzione; ogni nuova forma è sviluppata, assimilata, rielaborata in modo intimo e resta una “questione privata” nel disegno, sul foglio o sul muro, così come nella musica e nel resto delle sue produzioni.
Nel suo mondo si vede ciò che rimane nella sua mente e nelle sue sensazioni, si rintracciano i sedimenti della vita vera, che prendono una nuova piega quando attraverso i mezzi d’espressione si manifesta a noi spettatori.
Spesso il mondo di Use è connotato da una forte negatività, c’è tensione nelle figure, nei corpi longilinei, nelle teste appuntite, nei ghigni e nelle smorfie; è un mondo espressionista dal quale ci sentiamo attratti nonostante tutto. Un’attrazione dovuta alla novità di certe forme che ha elaborato, un fascino rigoroso dettato dalle fusioni, dagli incastri di ogni elemento, dalla pulizia di questo mondo distopico che come in un gioco di scatole cinesi ci offre una sorpresa ad ogni passo che compiamo al suo interno.
Useless è infatti un writer al di fuori degli schemi, un grafico e un produttore di musica elettronica ed ognuna di queste sue attività si incastra e sviluppa l’altra, formando un’identità forte e riconoscibilissima, un’impronta Useless assolutamente caratteristica.
Il suo bagaglio di segni, simboli e lettere gli permette di poter espandere all’infinito il suo mondo, può creare tutto ciò che vuole partendo da queste cellule, da questi organismi cresciuti con lui e con il suo stile.
E’ una vera e propria evoluzione, intesa in senso biologico oltre che stilistico, acuitasi con la consapevolezza di avere un mondo al quale legare ogni sviluppo, ogni figura, ogni personaggio.
Il mondo di Use si arricchisce disegno per disegno, si espande e lo aiuta a trovare nuove forme, nuovi elementi compositivi, come un blob vorace che non si ferma davanti a nulla, ma assimila in modo gentile e gusta ogni stimolo volto al miglioramento.
L’arte di Useless va in qualche modo al di là di questo monicker perché è antitetica rispetto alla cultura dell’usa e getta dei giorni nostri, o meglio, è estranea al concetto di autodistruzione; ogni nuova forma è sviluppata, assimilata, rielaborata in modo intimo e resta una “questione privata” nel disegno, sul foglio o sul muro, così come nella musica e nel resto delle sue produzioni.
Nel suo mondo si vede ciò che rimane nella sua mente e nelle sue sensazioni, si rintracciano i sedimenti della vita vera, che prendono una nuova piega quando attraverso i mezzi d’espressione si manifesta a noi spettatori.
Spesso il mondo di Use è connotato da una forte negatività, c’è tensione nelle figure, nei corpi longilinei, nelle teste appuntite, nei ghigni e nelle smorfie; è un mondo espressionista dal quale ci sentiamo attratti nonostante tutto. Un’attrazione dovuta alla novità di certe forme che ha elaborato, un fascino rigoroso dettato dalle fusioni, dagli incastri di ogni elemento, dalla pulizia di questo mondo distopico che come in un gioco di scatole cinesi ci offre una sorpresa ad ogni passo che compiamo al suo interno.
01
ottobre 2009
Useless Idea
Dal primo ottobre al 07 novembre 2009
arte contemporanea
Location
OPENLAB IN COMPAGNIA UNICA
Genova, Vico San Vincenzo, 102/104 r, (Genova)
Genova, Vico San Vincenzo, 102/104 r, (Genova)
Orario di apertura
da mercoledì a sabato ore 15.30 - 19.30
Vernissage
1 Ottobre 2009, ore 18.00
Autore
Curatore