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Uta Neumann – Liberty Farms
Uta Neumann, berlinese, fa parte della nuova generazione di fotografi che nella fotografia si muovono fra realtà e poesia.
Uta Neumann coniuga nelle sue fotografie il banale e il complesso nella quotidianità della gente, prende posizione per le cose, per i momenti e infine per l’immagine del momento
Comunicato stampa
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U T A N E U M A N N
LIBERTY FARMS
Mostra fotografica curata da Susanne Weiß (Berlino)
"Liberty Farms", un posto che sa di libertà, è nato da luogo marginale. Apre la strada uno scaffale con cesti neri di plastica che contengono dischi. Davanti c’è una giovane donna con lo sguardo rivolto da una parte, in posa con guanti verdi sovradimensionati. Il gesto, un indifferente tentativo d’imitazione dell’intorno: difesa e posa al contempo.
Le fotografie presentate in mostra sono tratte dale serie intitolate „What we are longing for“, „Zwischen der Stadt“, „no naked lights“ e „dreaming 8“. Seguiamo Uta Neumann nei suoi viaggi in Australia, Inghilterra, Italia e negli USA e scopriamo come denominatore comune il momento fotografico della sospensione. Le sequenze composte per quest’occasione rispecchiano la sua fiducia nell’esistenza delle cose e nell’unicità dell’attimo.
Uta Neumann ci fa notare nei suoi viaggi l’essenza dei rapporti sociali. Lei non affina soltanto il proprio sguardo, ma acuisce anche quello dell’osservatore. Segue le tracce delle strutture della nostra società in perenne trasformazione e in tal modo si avvicina ai supposti contrari di natura e cultura, nei quali sfumano i confini del selvaggio negli spazi urbani e nei paesaggi artificiali. Non c’imbattiamo soltanto in luoghi lontani, ma anche in oggetti dimenticati: gli oggetti non ci sono sconosciuti, ma la nuova struttura delle relazioni che lei crea rende visibile ciò che non appare.
Con le diverse tecniche visive si muove di continuo cercando ciò che non c’è più oppure che torna nuovamente ad esistere attraverso la visione. Un sospetto si aggira nelle sue immagini come un fantasma: è il fantasma dell’assenza che guida il nostro sguardo su ciò che appare completamente vuoto e perso. Il rapporto dell’uomo con la natura è un motivo ricorrente nelle fotografie di Uta Neumann. E’ facile riconoscere il modo in cui tende a farci riconoscere la bellezza dell’attimo e di ciò che è secondario: si tratta del linguaggio formale della quiete e della chiarezza, ma anche il linguaggio dei rapporti con le cose. La sua capacità di cogliere luoghi marginali, che entrano nella nostra vita per il tempo del dialogo, affascina per la sua schiettezza.
Questo rapporto si concretizza nel suo sguardo che muove da destra verso sinistra, oltre il vero centro. Ci porta da osservatori in luoghi che ha scoperto per sé e che noi ora guardiamo insieme a lei. La comunione si rivela però un’illusione, poiché le associazioni liberate dall’immagine possono essere completate soltanto da chi osserva. Uta Neumann ci mostra apertamente il suo sguardo su persone e paesaggi e condivide con noi quelle sue scoperte distaccate, fatte da sola per quel momento.
In questo modo i suoi lavori rivelano le tracce lasciate dalla vita. Non si tratta soltanto del suo rapporto con il particolare nella quotidianità, ma anche la sua concreta osservazione dell’umano che le sta di fronte. I suoi ritratti generano quella prossimità che rende possibile un incontro vivace e al contempo misterioso con i ritrattati. Le persone e gli oggetti presi di mira acquistano attraverso la loro restituzione un potenziale quasi psichico, che pone al centro delle sue immagini la questione di una realtà costruita o realmente esistente.
Uta Neumann coniuga nelle sue fotografie il banale e il complesso nella quotidianità della gente, prende posizione per le cose, per i momenti e infine per l’immagine del momento. L’artista si è appropriata del caso o della magia dell’attimo marginale per conquistare la distanza dal rigore del mezzo espressivo.
(Susanne Weiß)
Curriculum - Uta Neumann
nata a Detmold nel 1976, studia comunicazione visiva a Bielefeld e al Royal Melbourne Institute of Technology a Melbourne in Australia. Nel 2008 frequenta il master da Arno Fischer, Ostkreuzschule für Fotografie, Berlino. La fotografa vive e lavora a Berlino e ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali e collettive in Germania. Con la mostra personale alla Galleria foto-forum a Bolzano Uta Neumann espone per la prima volta all'estero.
Informazioni per la stampa
L'artista Uta Neumann é disponibile per interviste in ingua tedesca da giovedí 23 aprile 2009.
Richiesta intervista a info@foto-forum.it, Tel. 0471 982159
LIBERTY FARMS
Mostra fotografica curata da Susanne Weiß (Berlino)
"Liberty Farms", un posto che sa di libertà, è nato da luogo marginale. Apre la strada uno scaffale con cesti neri di plastica che contengono dischi. Davanti c’è una giovane donna con lo sguardo rivolto da una parte, in posa con guanti verdi sovradimensionati. Il gesto, un indifferente tentativo d’imitazione dell’intorno: difesa e posa al contempo.
Le fotografie presentate in mostra sono tratte dale serie intitolate „What we are longing for“, „Zwischen der Stadt“, „no naked lights“ e „dreaming 8“. Seguiamo Uta Neumann nei suoi viaggi in Australia, Inghilterra, Italia e negli USA e scopriamo come denominatore comune il momento fotografico della sospensione. Le sequenze composte per quest’occasione rispecchiano la sua fiducia nell’esistenza delle cose e nell’unicità dell’attimo.
Uta Neumann ci fa notare nei suoi viaggi l’essenza dei rapporti sociali. Lei non affina soltanto il proprio sguardo, ma acuisce anche quello dell’osservatore. Segue le tracce delle strutture della nostra società in perenne trasformazione e in tal modo si avvicina ai supposti contrari di natura e cultura, nei quali sfumano i confini del selvaggio negli spazi urbani e nei paesaggi artificiali. Non c’imbattiamo soltanto in luoghi lontani, ma anche in oggetti dimenticati: gli oggetti non ci sono sconosciuti, ma la nuova struttura delle relazioni che lei crea rende visibile ciò che non appare.
Con le diverse tecniche visive si muove di continuo cercando ciò che non c’è più oppure che torna nuovamente ad esistere attraverso la visione. Un sospetto si aggira nelle sue immagini come un fantasma: è il fantasma dell’assenza che guida il nostro sguardo su ciò che appare completamente vuoto e perso. Il rapporto dell’uomo con la natura è un motivo ricorrente nelle fotografie di Uta Neumann. E’ facile riconoscere il modo in cui tende a farci riconoscere la bellezza dell’attimo e di ciò che è secondario: si tratta del linguaggio formale della quiete e della chiarezza, ma anche il linguaggio dei rapporti con le cose. La sua capacità di cogliere luoghi marginali, che entrano nella nostra vita per il tempo del dialogo, affascina per la sua schiettezza.
Questo rapporto si concretizza nel suo sguardo che muove da destra verso sinistra, oltre il vero centro. Ci porta da osservatori in luoghi che ha scoperto per sé e che noi ora guardiamo insieme a lei. La comunione si rivela però un’illusione, poiché le associazioni liberate dall’immagine possono essere completate soltanto da chi osserva. Uta Neumann ci mostra apertamente il suo sguardo su persone e paesaggi e condivide con noi quelle sue scoperte distaccate, fatte da sola per quel momento.
In questo modo i suoi lavori rivelano le tracce lasciate dalla vita. Non si tratta soltanto del suo rapporto con il particolare nella quotidianità, ma anche la sua concreta osservazione dell’umano che le sta di fronte. I suoi ritratti generano quella prossimità che rende possibile un incontro vivace e al contempo misterioso con i ritrattati. Le persone e gli oggetti presi di mira acquistano attraverso la loro restituzione un potenziale quasi psichico, che pone al centro delle sue immagini la questione di una realtà costruita o realmente esistente.
Uta Neumann coniuga nelle sue fotografie il banale e il complesso nella quotidianità della gente, prende posizione per le cose, per i momenti e infine per l’immagine del momento. L’artista si è appropriata del caso o della magia dell’attimo marginale per conquistare la distanza dal rigore del mezzo espressivo.
(Susanne Weiß)
Curriculum - Uta Neumann
nata a Detmold nel 1976, studia comunicazione visiva a Bielefeld e al Royal Melbourne Institute of Technology a Melbourne in Australia. Nel 2008 frequenta il master da Arno Fischer, Ostkreuzschule für Fotografie, Berlino. La fotografa vive e lavora a Berlino e ha esposto i suoi lavori in numerose mostre personali e collettive in Germania. Con la mostra personale alla Galleria foto-forum a Bolzano Uta Neumann espone per la prima volta all'estero.
Informazioni per la stampa
L'artista Uta Neumann é disponibile per interviste in ingua tedesca da giovedí 23 aprile 2009.
Richiesta intervista a info@foto-forum.it, Tel. 0471 982159
24
aprile 2009
Uta Neumann – Liberty Farms
Dal 24 aprile al 16 maggio 2009
fotografia
Location
GALLERIA FOTO-FORUM
Bolzano, Via Weggenstein, 3f, (Bolzano)
Bolzano, Via Weggenstein, 3f, (Bolzano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 15.00-18.00
sabato ore 10.00-12.30
Vernissage
24 Aprile 2009, ore 19.00
Autore
Curatore