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Utopia e paesaggio
Nell’ambito della mostra Reverie, Metronom propone l’incontro aperto: Utopia e paesaggio: immaginare e progettare il territorio. Durante la serata gli architetti Carla Ferrari e Anna Taddei dialogheranno con l’artista Alberta Pellacani.
Comunicato stampa
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Nell’ambito della mostra Reverie, Metronom propone l’incontro aperto: Utopia e paesaggio: immaginare e progettare il territorio. Durante la serata gli architetti Carla Ferrari e Anna Taddei dialogheranno con l’artista Alberta Pellacani.
La valenza del termine Utopia è ambigua, polisemica, usata con connotazioni sia positive che negative: può essere la possibilità di raggiungere una realtà altra, vicina a un ideale di perfezione o essere intesa come a un riferimento poco concreto e astratto a un qualcosa di solo vagheggiato e difficilmente attuabile.
L’attività dell’architetto è prevalentemente pratica, la realizzazione di un progetto ha in sé la necessità di un lavoro concreto e che prevede di “sporcarsi le mani”. Allo stesso tempo, nella sua prassi e nella sua storia, l’architettura si è confrontata con i concetti di utopie, si è confrontata con un “altrove” immaginario che può non esistere fisicamente ma che prende forma nella mente di chi lo progetta, che siano le città, le periferie o gli spazi aperti delle campagne. Analogamente la fotografia si è confrontata con la tradizione di rappresentazione paesaggistica e con l’esigenza di raccogliere e di comprendere la natura contraddittoria del mondo, andando nella direzione di una riconfigurazione del visibile.
L’anello di congiunzione, la strada comune che fotografia contemporanea e architettura condividono è quella del confronto con l’immaginazione. Se da un lato le fotografie di Melissa Moore e di Alberta Pellacani tendono a guidare lo spettatore verso un uso dell’immaginazione che diventa affinità con ciò che è negato (allo sguardo, alle possibilità reali di comprensione), la visione di prospettiva, sia spaziale sia temporale, di colui che interviene praticamente sul paesaggio apre a un tentativo di raggiungere un cambiamento che sia ideale, sia in termini di spazio urbano che di spazio naturale.
Il paesaggio di Modena è stato sconvolto da un tragico evento naturale. A coloro ai quali è affidato il compito di ridisegnarlo, proteggendone gli scampoli di integrità, è richiesta proprio questa ambivalenza di pensiero, quella di una capacità concreta di lettura del dato oggettivo, e, allo stesso tempo, di avere sguardo aperto a immaginare il futuro di un territorio in bilico, ma mai come ora necessario per vivere e per condividere.
L’incontro è aperto al pubblico.
Carla Ferrari vive e lavora a Modena. I temi della pianificazione della città, del paesaggio e del territorio sono al centro della sua vita professionale.
Anna Taddei è architetto, consigliere e vicepresidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Modena.
Alberta Pellacani vive e lavora a Carpi. Ha studiato all’Accademia di Belle Arti e al DAMS di Bologna.
20
marzo 2013
Utopia e paesaggio
20 marzo 2013
incontro - conferenza
serata - evento
serata - evento
Location
METRONOM
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Modena, Via Carteria, 10, (Modena)
Vernissage
20 Marzo 2013, ore 21.00
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