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Uwe Jäntsch – Rosa
A tre anni dalla sua ultima personale romana Uwe torna nella città eterna per esprimere nuovamente il suo “saper essere artista”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
A tre anni dalla sua ultima personale romana Uwe torna nella
città eterna per esprimere nuovamente il suo “saper essere artista”.
L’avevamo visto “occupare” una piazza palermitana con tutta
l’energia e l’estro della sua creatività e manipolare lì lo spazio ed il
tempo in un modo difficile da raccontare. Poi, per l’ultima Biennale,
dedicarsi alla realizzazione del suo “Porn Pavilion” per poi inaugurare
a Berlino la sua ultima visione: un fiore. Ed è proprio un fiore, una
rosa per essere precisi, il protagonista assoluto della mostra che
verrà inaugurata a Roma il prossimo 9 giugno. La mostra, da me
curata, mette in evidenza l’estrema attualità del segno figurativo.
Uwe abbandona gli eccessi delle performance passate, gli estremi
modi e colori provocati dalla sua innata istintività per lasciarsi cogliere
dalla meraviglia della semplicità. Dalla sua elegante dolcezza. Rose.
Ma non molte. Una rosa per opera. Quasi fossero altro. Quasi fossero
pazienza e pudore. Di certo richiamo e ripasso al ritorno, a cui
inesorabilmente siamo chiamati, tutti. Chi per odio, i meno. Chi per
amore, i troppi. E Uwe, adesso, non intende rendersi estraneo alla vita,
diventando artista meraviglioso e meravigliosamente uomo. Quasi
narratore di un percorso di rose, dove l’insieme è racconto e ogni
rosa “appartiene”.
Uros Gorgone, Roma, 18.5.2010
città eterna per esprimere nuovamente il suo “saper essere artista”.
L’avevamo visto “occupare” una piazza palermitana con tutta
l’energia e l’estro della sua creatività e manipolare lì lo spazio ed il
tempo in un modo difficile da raccontare. Poi, per l’ultima Biennale,
dedicarsi alla realizzazione del suo “Porn Pavilion” per poi inaugurare
a Berlino la sua ultima visione: un fiore. Ed è proprio un fiore, una
rosa per essere precisi, il protagonista assoluto della mostra che
verrà inaugurata a Roma il prossimo 9 giugno. La mostra, da me
curata, mette in evidenza l’estrema attualità del segno figurativo.
Uwe abbandona gli eccessi delle performance passate, gli estremi
modi e colori provocati dalla sua innata istintività per lasciarsi cogliere
dalla meraviglia della semplicità. Dalla sua elegante dolcezza. Rose.
Ma non molte. Una rosa per opera. Quasi fossero altro. Quasi fossero
pazienza e pudore. Di certo richiamo e ripasso al ritorno, a cui
inesorabilmente siamo chiamati, tutti. Chi per odio, i meno. Chi per
amore, i troppi. E Uwe, adesso, non intende rendersi estraneo alla vita,
diventando artista meraviglioso e meravigliosamente uomo. Quasi
narratore di un percorso di rose, dove l’insieme è racconto e ogni
rosa “appartiene”.
Uros Gorgone, Roma, 18.5.2010
09
giugno 2010
Uwe Jäntsch – Rosa
Dal 09 al 30 giugno 2010
arte contemporanea
Location
B>49
Roma, Via Placido Zurla, 49b, (Roma)
Roma, Via Placido Zurla, 49b, (Roma)
Vernissage
9 Giugno 2010, ore 19.30
Autore
Curatore