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Uzia Ograbek – Voglio una casa
La mia casa è là dove voglio tornare la sera dopo una giornata faticosa, la mia casa è là dove voglio svegliarmi la mattina per fare un caffè e spalancare le finestre. La mia casa è là dove voglio portare i fiori da mettere nel vaso arancione in mezzo alla tavola.
Comunicato stampa
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Un ciclo di 50 piccoli lavori su carta nasce tra febbraio e marzo del 2009.
Tecnica mista tra acquerello, pastello e matita su carta d'acquerello 18x24 cm.
Immagini di minuscole case, intrecciate a volte con i testi in polacco, scritti a matita,
un pensiero ossessivo guida la mano della pittrice, una
certa fretta a trasmettere un'idea, a fare i conti con qualcosa che le preme.
“Chce miec dom” che in polacco significa 'Voglio una casa' è la frase che grida dagli acquerelli
dell’artista con una notevole forza.
Ograbek lavora a cicli nella sua pittura. Abbiamo visto I Cavalli, I Tramonti, Le Farfalle
negli anni dal 2003 al 2008, adesso ci propone le sue Case.
Come nei lavori precedenti, un pensiero-immagine iniziale
viene ripetuto tante volte, sintetizzato, trasformato nello studio attento del colore.
Le case vengono alla luce nel periodo particolare della vita privata della pittrice,
quando realmente cerca un'abitazione, un' appartamento, una casa. Mentre studia
quotidianamente gli annunci nei giornali per trovare un appartamento, dalla sua mano
escono le casette, riempiono le pagine, una dopo l'altra.
“Voglio una casa” ci fa capire che l'autrice non cerca solo lo spazio reale dove stare,
ma anche una nuova dimensione della sua vita, più ampia di adesso probabilmente, più
vera, più definita. I testi in polacco, che la pittrice non voleva tradurre in italiano, raccontano
quanto è sofferta questa decisione di cercare la casa, quanto è profonda la sua esigenza.
Chi vuole fermarsi sulle sagome delle sue casette semplificate quasi come i disegni infantili,
immersi nel colore, si fermi. Chi vuole andare al fondo del pensiero di cos'è una casa,
deve attraversare i luoghi dentro di sé. Tutti siete invitati in queste case.
Robert Kessen
Tecnica mista tra acquerello, pastello e matita su carta d'acquerello 18x24 cm.
Immagini di minuscole case, intrecciate a volte con i testi in polacco, scritti a matita,
un pensiero ossessivo guida la mano della pittrice, una
certa fretta a trasmettere un'idea, a fare i conti con qualcosa che le preme.
“Chce miec dom” che in polacco significa 'Voglio una casa' è la frase che grida dagli acquerelli
dell’artista con una notevole forza.
Ograbek lavora a cicli nella sua pittura. Abbiamo visto I Cavalli, I Tramonti, Le Farfalle
negli anni dal 2003 al 2008, adesso ci propone le sue Case.
Come nei lavori precedenti, un pensiero-immagine iniziale
viene ripetuto tante volte, sintetizzato, trasformato nello studio attento del colore.
Le case vengono alla luce nel periodo particolare della vita privata della pittrice,
quando realmente cerca un'abitazione, un' appartamento, una casa. Mentre studia
quotidianamente gli annunci nei giornali per trovare un appartamento, dalla sua mano
escono le casette, riempiono le pagine, una dopo l'altra.
“Voglio una casa” ci fa capire che l'autrice non cerca solo lo spazio reale dove stare,
ma anche una nuova dimensione della sua vita, più ampia di adesso probabilmente, più
vera, più definita. I testi in polacco, che la pittrice non voleva tradurre in italiano, raccontano
quanto è sofferta questa decisione di cercare la casa, quanto è profonda la sua esigenza.
Chi vuole fermarsi sulle sagome delle sue casette semplificate quasi come i disegni infantili,
immersi nel colore, si fermi. Chi vuole andare al fondo del pensiero di cos'è una casa,
deve attraversare i luoghi dentro di sé. Tutti siete invitati in queste case.
Robert Kessen
05
dicembre 2009
Uzia Ograbek – Voglio una casa
Dal 05 al 18 dicembre 2009
performance - happening
Location
CALCAGNO ART STUDIO
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Venezia, Campo del Ghetto, 2918, (Venezia)
Orario di apertura
da lunedi a venerdi ore 14-18
Vernissage
5 Dicembre 2009, ore 17
Autore