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V. SBCCC ARCADIA euòi. A
Arcadia è il luogo mitico dove equilibrio e serenità tra uomo animali e natura vive la sua dimensione idilliaca.
Altri lo hanno chiamano Eden, ma la differenza è che in Arcadia le dolci conversazioni e l’armonia fanno nascere pensieri e poesia.
Comunicato stampa
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Arcadia è il luogo mitico dove equilibrio e serenità tra uomo animali e natura vive la sua dimensione idilliaca.
Altri lo hanno chiamano Eden, ma la differenza è che in Arcadia le dolci conversazioni e l’armonia fanno nascere pensieri e poesia, la nuda vita è già superata e il peccato di sapere, totalmente ignorato.
In Arcadia si disputa volentieri del bene e del male con la coscienza che si è già nella
direzione del bene, il luogo delle Ninfe e dei pastori contempla anche la ferocia
dell’istinto, l’eterno gioco di cacciato e cacciatore; necessità, volontà e potenza, si
sciolgono nell’ineludibile quiete della gloriosa terra indifferente.
Rievocare il mito ritenuto più stucchevole da tanta parte della storia intellettuale,
vuole semplicemente rimuovere la valenza positivista, ciecamente abbagliata dall’idea di spingere sempre lo sguardo ad un inesistente altrove salvifico.
A coloro cui mancano le cognizioni del fondamento e vivono il mero istante, la
condanna delle inversioni paradossali dove, credendo di essere nel pieno possesso del qui ed ora lo distruggono inesorabilmente.
Arcadia è un monito, il sano ripensamento che ad una civiltà allo sbando è necessario.
Euòi è l’urlo delle Menadi invasate da Dioniso, non sappiamo delle vocali dell’urlo
panico, ma ogni urlo le impiega perché spalancano la bocca e potenziano il volume del suono; con l’aggiunta della A si completano le cinque e l’iniziale del mio nome entra nel novero terribile degli urli che squassano la terra.
Lande, venti e cieli alti sono lo scenario desertico che fa da contraltare a cinque scene
arcadiche, forse un’ appendice nascosta dichiara la disfatta: lo smembramento
dionisiaco non attende un’altra coscia.
Altri lo hanno chiamano Eden, ma la differenza è che in Arcadia le dolci conversazioni e l’armonia fanno nascere pensieri e poesia, la nuda vita è già superata e il peccato di sapere, totalmente ignorato.
In Arcadia si disputa volentieri del bene e del male con la coscienza che si è già nella
direzione del bene, il luogo delle Ninfe e dei pastori contempla anche la ferocia
dell’istinto, l’eterno gioco di cacciato e cacciatore; necessità, volontà e potenza, si
sciolgono nell’ineludibile quiete della gloriosa terra indifferente.
Rievocare il mito ritenuto più stucchevole da tanta parte della storia intellettuale,
vuole semplicemente rimuovere la valenza positivista, ciecamente abbagliata dall’idea di spingere sempre lo sguardo ad un inesistente altrove salvifico.
A coloro cui mancano le cognizioni del fondamento e vivono il mero istante, la
condanna delle inversioni paradossali dove, credendo di essere nel pieno possesso del qui ed ora lo distruggono inesorabilmente.
Arcadia è un monito, il sano ripensamento che ad una civiltà allo sbando è necessario.
Euòi è l’urlo delle Menadi invasate da Dioniso, non sappiamo delle vocali dell’urlo
panico, ma ogni urlo le impiega perché spalancano la bocca e potenziano il volume del suono; con l’aggiunta della A si completano le cinque e l’iniziale del mio nome entra nel novero terribile degli urli che squassano la terra.
Lande, venti e cieli alti sono lo scenario desertico che fa da contraltare a cinque scene
arcadiche, forse un’ appendice nascosta dichiara la disfatta: lo smembramento
dionisiaco non attende un’altra coscia.
24
aprile 2014
V. SBCCC ARCADIA euòi. A
Dal 24 aprile al 31 maggio 2014
arte contemporanea
Location
VIAMORONISEDICI SPAZIOARTE
Bergamo, Via Giambattista Moroni, 16 , (Bergamo)
Bergamo, Via Giambattista Moroni, 16 , (Bergamo)
Orario di apertura
da giovedì a sabato ore 16-19
Vernissage
24 Aprile 2014, ore 18.00
Autore