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V.U.T. Video Underground Torino
Attraverso il circuito video della Metropolitana di Torino, e in un particolare periodo dell’anno in cui in città confluiscono interessi legati all’arte contemporanea, riesce a proporre una fusione della comunicazione artistica con il paesaggio urbano. I video selezionati entrano nelle stazioni della Linea 1, i passeggeri in pochi secondi diventeranno spettatori di un’opera, così come succede per una pubblicità o un video musicale.
Comunicato stampa
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SEGNI 20” + 20”
rassegna di video-art in 20” + 20”
V.U.T., Video Underground Torino, immagini rapide sotto la città / otto artisti fondono i loro messaggi con il trasporto urbano
V.U.T., Video Underground Torino, nasce come un evento in grado di unirsi al mondo dei trasporti diventando esso stesso trasporto di immagini e messaggi estetici.
Attraverso il circuito video della Metropolitana di Torino, e in un particolare periodo dell’anno in cui in città confluiscono interessi legati all’arte contemporanea, riesce a proporre una fusione della comunicazione artistica con il paesaggio urbano. Operazione più che mai necessaria al fine di avvicinare il fruitore esterno al mondo dell’arte e a svecchiare pratiche spesso confinate alle gallerie. I video selezionati entrano nelle stazioni della Linea 1, i passeggeri in pochi secondi diventeranno spettatori di un’opera, così come succede per una pubblicità o un video musicale. 40 secondi sono un’unità di tempo, un nucleo rapido per dire e farsi riconoscere, per tenersi e lasciarsi trasportare.
otto gli artisti, di cui due con opere proposte in più momenti: luciano massari - easter island (4 momenti); andreina polo – bruxtan; antinea peruch – acqua; christian rainer - aidos; sonia di gennaro – mani; antinea peruch - sussurri (2 momenti); raffaele de martino - campanelli che sottolineano saltelli; cosimo terlizzi – pietas; paola zorzi – metro.
Luciano Massari propone alcune visioni dell’Isola di Pasqua, fortemente naturalistiche e corporee, con l’incipit di un’aquila che unisce la rapidità naturale a quella artificiale del contesto. Un’impostazione quasi filmica, successioni liquide, anche a livello cromatico. Andreina Polo, non rinuncia alle sue città ideali e dirama un microviaggio con musica dal sapore del videogame d’antàn. Si profilano esistenze ipotetiche in contesti urbani veri/falsi. Antinea Peruch oppone la staticità dell’acqua di un porto e di una scena in spiaggia. La regolarità, e la fermezza della camera, trasformano i video in un acquario-cartolina denso di pensieri. Christian Rainer indaga una tematica innestata nella cultura antica, presentando un’attesa che sottende riprovazione e forse vendetta da parte degli “aristoi” che si affacciano su di noi. Sonia Di Gennaro è alla danza delle mani, elegante ed orientale, che lascia le sue immagini, sviluppando un linguaggio riservato agli amanti e a coloro che si sottraggono alle parole. Una raffinatezza simile è presente anche nell’opera di Raffaele De Martino che, ad un noto gioco e ai gessi sfregati sull’asfalto, dedica sequenze capaci di far ritornare candidamente all’infanzia. Cosimo Terlizzi lancia 40 secondi di preghiera fra il serio e il faceto contro un albero fra l’indifferenza generale e le auto, una devozione deturnata. Paola Zorzi, infine, porta la metropolitana dentro la Metropolitana, come in una matrioska o un gioco di specchi interno, riconducendo il tutto al trasporto e allo spostamento.
V.U.T., Video Underground Torino, avvia un progetto espositivo che si mette al ritmo con le nuove tecnologie e con le attitudini di un pubblico che esperisce spazi-tempi diversi dal passato. Il richiamo ad essere contemporanei, in un luogo di trasporto come la Metropolitana, assume un’energia che non è possibile ritrovare altrove.
rassegna di video-art in 20” + 20”
V.U.T., Video Underground Torino, immagini rapide sotto la città / otto artisti fondono i loro messaggi con il trasporto urbano
V.U.T., Video Underground Torino, nasce come un evento in grado di unirsi al mondo dei trasporti diventando esso stesso trasporto di immagini e messaggi estetici.
Attraverso il circuito video della Metropolitana di Torino, e in un particolare periodo dell’anno in cui in città confluiscono interessi legati all’arte contemporanea, riesce a proporre una fusione della comunicazione artistica con il paesaggio urbano. Operazione più che mai necessaria al fine di avvicinare il fruitore esterno al mondo dell’arte e a svecchiare pratiche spesso confinate alle gallerie. I video selezionati entrano nelle stazioni della Linea 1, i passeggeri in pochi secondi diventeranno spettatori di un’opera, così come succede per una pubblicità o un video musicale. 40 secondi sono un’unità di tempo, un nucleo rapido per dire e farsi riconoscere, per tenersi e lasciarsi trasportare.
otto gli artisti, di cui due con opere proposte in più momenti: luciano massari - easter island (4 momenti); andreina polo – bruxtan; antinea peruch – acqua; christian rainer - aidos; sonia di gennaro – mani; antinea peruch - sussurri (2 momenti); raffaele de martino - campanelli che sottolineano saltelli; cosimo terlizzi – pietas; paola zorzi – metro.
Luciano Massari propone alcune visioni dell’Isola di Pasqua, fortemente naturalistiche e corporee, con l’incipit di un’aquila che unisce la rapidità naturale a quella artificiale del contesto. Un’impostazione quasi filmica, successioni liquide, anche a livello cromatico. Andreina Polo, non rinuncia alle sue città ideali e dirama un microviaggio con musica dal sapore del videogame d’antàn. Si profilano esistenze ipotetiche in contesti urbani veri/falsi. Antinea Peruch oppone la staticità dell’acqua di un porto e di una scena in spiaggia. La regolarità, e la fermezza della camera, trasformano i video in un acquario-cartolina denso di pensieri. Christian Rainer indaga una tematica innestata nella cultura antica, presentando un’attesa che sottende riprovazione e forse vendetta da parte degli “aristoi” che si affacciano su di noi. Sonia Di Gennaro è alla danza delle mani, elegante ed orientale, che lascia le sue immagini, sviluppando un linguaggio riservato agli amanti e a coloro che si sottraggono alle parole. Una raffinatezza simile è presente anche nell’opera di Raffaele De Martino che, ad un noto gioco e ai gessi sfregati sull’asfalto, dedica sequenze capaci di far ritornare candidamente all’infanzia. Cosimo Terlizzi lancia 40 secondi di preghiera fra il serio e il faceto contro un albero fra l’indifferenza generale e le auto, una devozione deturnata. Paola Zorzi, infine, porta la metropolitana dentro la Metropolitana, come in una matrioska o un gioco di specchi interno, riconducendo il tutto al trasporto e allo spostamento.
V.U.T., Video Underground Torino, avvia un progetto espositivo che si mette al ritmo con le nuove tecnologie e con le attitudini di un pubblico che esperisce spazi-tempi diversi dal passato. Il richiamo ad essere contemporanei, in un luogo di trasporto come la Metropolitana, assume un’energia che non è possibile ritrovare altrove.
02
novembre 2009
V.U.T. Video Underground Torino
02 novembre 2009
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
METROPOLITANA DI TORINO
Torino, (Torino)
Torino, (Torino)
Ufficio stampa
D.TERR
Autore
Curatore