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Vado là…e nulla può guidarmi
Il progetto nasce da un profondo dialogo maturato con le artiste su alcuni dei temi propri della loro ricerca, temi che s’intrecciano magneticamente tra loro, per restituirci atmosfere trasognate, dove esperienza e ricordo, mito e sogno, finiscono in quella nutritiva tenebra oscura che il filosofo Agamben ritiene l’humus ideale per conoscere il tempo presente
Comunicato stampa
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Vado là…e nulla può guidarmi
Memorie e vuoti di memoria. Miti e meraviglie. Ombre scure. Utopie smarrite.
Opere di Liliana Ebalginelli, Anna Oberto, Lucia Pescador
a cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino
Dal 18 giugno al 24 luglio 2011
Inaugurazione: sabato 18 giugno 2011, ore 17
Orario di visita: la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Ingresso libero
Ognuna con uno stile, una poetica e un linguaggio differenti, Ebalginelli, Oberto e Pescador
presentano tracce di memorie provenienti da luoghi lontanissimi tra loro.
Il progetto espositivo nasce da un profondo dialogo maturato con le artiste su alcuni dei temi
propri della loro ricerca, temi che s’intrecciano magneticamente tra loro, per restituirci atmosfere
trasognate, dove esperienza e ricordo, mito e sogno, finiscono in quella nutritiva tenebra oscura
che il filosofo Agamben ritiene l’humus ideale per conoscere il tempo presente.
Liliana Ebalginelli presenta una recente serie di collage in cui il motivo dello scheletro diventa un
fumetto colto e raffinato, allontanando la retorica del pensiero sulla morte, e un lavoro fotografico
in cui l’immagine diventa pura ombra. Scure e incerte, le forme accennano tanto a una storia
privata quanto al mito, in una volontaria sovrapposizione spaziotemporale.
Anna Oberto affronta il mito greco di Cassandra, attraverso una dinamica relazione con Rose-
Marie Nöcker, autrice delle maschere che Anna fotografa con la Polaroid. Questi pochi elementi,
mito e relazione, bastano a suscitare pensieri germoglianti sul tempo, l’origine e l’atto creativo,
che è sempre un’esperienza di linguaggio, come l’intera ricerca dell’artista genovese conferma
ogni volta.
Lucia Pescador realizza una delle sue “wundernachtkammer”, progettata come omaggio a Ivrea,
in cui accosta fotografie della città di notte (spesso al negativo) a maschere, disegni e progetti già
compiuti, come quello per il Bauhaus, movimento affine, sul finale, al crollo dell’utopia olivettiana
- “smarrita” – come sostiene l’artista stessa. Così le memorie storiche si mescolano alle visioni
personali, in una camera delle meraviglie in cui differenze e distanze diventano forze armoniche.
In mostra prevalgono lavori fotografici, linguaggio che per vocazione è destinato ad accogliere
il segno nostalgico del tempo per sottrarlo all’oblio, ma sono presenti anche video, disegni e
installazioni, in dialogo tra loro per restituire un’atmosfera continuamente generante.
Nella tradizione delle “inaugurazioni costruttive”, la vernice della mostra (sabato 18 giugno 2011,
ore 17) sarà occasione per affrontare i temi della memoria, della traccia e del tempo rispetto alla
dimensione artistica e creativa.
Interverranno:
Lorena Giuranna: Dentro la camera delle meraviglie. Genesi e cronaca del progetto
Alessandro Castiglioni, Ermanno Cristini: Sull'abbandono e la lontananza. Alcune pratiche estetiche
In conclusione, Enzo Sarteur (Iron Steel Art)– Manipolazioni sonore elettroniche
Dal 3 maggio è disponibile materiale fotografico sul sito www.museodellacarale.it
Memorie e vuoti di memoria. Miti e meraviglie. Ombre scure. Utopie smarrite.
Opere di Liliana Ebalginelli, Anna Oberto, Lucia Pescador
a cura di Lorena Giuranna e Adriano Accattino
Dal 18 giugno al 24 luglio 2011
Inaugurazione: sabato 18 giugno 2011, ore 17
Orario di visita: la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Ingresso libero
Ognuna con uno stile, una poetica e un linguaggio differenti, Ebalginelli, Oberto e Pescador
presentano tracce di memorie provenienti da luoghi lontanissimi tra loro.
Il progetto espositivo nasce da un profondo dialogo maturato con le artiste su alcuni dei temi
propri della loro ricerca, temi che s’intrecciano magneticamente tra loro, per restituirci atmosfere
trasognate, dove esperienza e ricordo, mito e sogno, finiscono in quella nutritiva tenebra oscura
che il filosofo Agamben ritiene l’humus ideale per conoscere il tempo presente.
Liliana Ebalginelli presenta una recente serie di collage in cui il motivo dello scheletro diventa un
fumetto colto e raffinato, allontanando la retorica del pensiero sulla morte, e un lavoro fotografico
in cui l’immagine diventa pura ombra. Scure e incerte, le forme accennano tanto a una storia
privata quanto al mito, in una volontaria sovrapposizione spaziotemporale.
Anna Oberto affronta il mito greco di Cassandra, attraverso una dinamica relazione con Rose-
Marie Nöcker, autrice delle maschere che Anna fotografa con la Polaroid. Questi pochi elementi,
mito e relazione, bastano a suscitare pensieri germoglianti sul tempo, l’origine e l’atto creativo,
che è sempre un’esperienza di linguaggio, come l’intera ricerca dell’artista genovese conferma
ogni volta.
Lucia Pescador realizza una delle sue “wundernachtkammer”, progettata come omaggio a Ivrea,
in cui accosta fotografie della città di notte (spesso al negativo) a maschere, disegni e progetti già
compiuti, come quello per il Bauhaus, movimento affine, sul finale, al crollo dell’utopia olivettiana
- “smarrita” – come sostiene l’artista stessa. Così le memorie storiche si mescolano alle visioni
personali, in una camera delle meraviglie in cui differenze e distanze diventano forze armoniche.
In mostra prevalgono lavori fotografici, linguaggio che per vocazione è destinato ad accogliere
il segno nostalgico del tempo per sottrarlo all’oblio, ma sono presenti anche video, disegni e
installazioni, in dialogo tra loro per restituire un’atmosfera continuamente generante.
Nella tradizione delle “inaugurazioni costruttive”, la vernice della mostra (sabato 18 giugno 2011,
ore 17) sarà occasione per affrontare i temi della memoria, della traccia e del tempo rispetto alla
dimensione artistica e creativa.
Interverranno:
Lorena Giuranna: Dentro la camera delle meraviglie. Genesi e cronaca del progetto
Alessandro Castiglioni, Ermanno Cristini: Sull'abbandono e la lontananza. Alcune pratiche estetiche
In conclusione, Enzo Sarteur (Iron Steel Art)– Manipolazioni sonore elettroniche
Dal 3 maggio è disponibile materiale fotografico sul sito www.museodellacarale.it
18
giugno 2011
Vado là…e nulla può guidarmi
Dal 18 giugno al 24 luglio 2011
fotografia
arte contemporanea
disegno e grafica
arte contemporanea
disegno e grafica
Location
MUSEO DELLA CARALE ACCATTINO
Ivrea, Via Miniere, 29, (Torino)
Ivrea, Via Miniere, 29, (Torino)
Orario di apertura
domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17
Vernissage
18 Giugno 2011, ore 17
Autore
Curatore