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Valentina Cipullo – Wildflowers
Si tratta della più recente produzione della giovane artista salernitana, che da alcuni anni porta avanti una ricerca rigorosa sui cosiddetti “autoritratti mentali”, ovvero dei ritratti dove ad essere espressa è l’interiorità dell’artista, che sceglie di impersonare, in una sorta di teatro della memoria, molteplici figure di giovani donne, dominate da un’inquietudine che rende la loro bellezza ambigua, scontrosa
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Mercoledì 1 giugno 2011, alle ore 19.30, negli spazi della Chiesa di
Sant'Apollonia, sarà presentata al pubblico la mostra 'Valentina Cipullo –
Wildflowers', terzo appuntamento del terzo ciclo della rassegna Apollonia
Ateliers.
All'inaugurazione interverranno l'On. Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, ed
Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno.
Il progetto Apollonia Ateliers, curato da Marco Alfano, è sostenuto dal Comune
di Salerno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, e si avvale di
prestigiosi sponsor, quali BCC di Fisciano, Salerno Energia, Saledil Outlet,
Rossoblu by Sinfonia Due Srl, FG Industria Grafica Fotolito, R.C.M. Costruzioni
Srl, Villa Lina - Sarno, nonché della collaborazione di Segno Associati per la
comunicazione e della Bottega San Lazzaro per l'allestimento degli eventi.
La mostra 'Valentina Cipullo – Wildflowers', a cura di Marco Alfano, presenta
12 dipinti, di grandi dimensioni, tutti olii su tela, datati tra il 2007 ed il
2011. Si tratta della più recente produzione della giovane artista salernitana,
che da alcuni anni porta avanti una ricerca rigorosa sui cosiddetti
“autoritratti mentali”, ovvero dei ritratti dove ad essere espressa è
l'interiorità dell'artista, che sceglie di impersonare, in una sorta di teatro
della memoria, molteplici figure di giovani donne, dominate da un'inquietudine
che rende la loro bellezza ambigua, scontrosa.
«L’amore per la bellezza è un carattere che si è affermato negli ultimi anni
nella pittura di Valentina Cipullo - scrive Marco Alfano nel testo critico in
catalogo -, quello che guarda alla capacità di comporre, vale a dire alla
capacità d’impaginare un dipinto, che rimane il problema fondamentale dello
“sguardo” d’ogni pittore. […] Col tempo l’artista ha schiarito con efficacia i
toni, acquisendo stesure continue con sempre maggiore finezza. Tale maturità
non cerca di rispondere ad attese codificate, se le sue opere, definite
“autoritratti mentali”, dissimulano non tanto un’identità femminile inquieta,
nell’ostensione di un sé, intenzionalmente atteggiato quanto l’indagine
connessa alla terribile rivelazione di sentirsi all’improvviso oggetto per uno
sguardo altro. […] È una pittura che rivela un abbandono umanissimo, che
tramite una sottile analisi psicologica delle sue inermi figure, si affida al
labile e al minimo della forma pittorica. Di una fragile e scontrosa avvenenza,
le sue fanciulle sembrano come stupefatte della vita, ornate da fiori che
sfioriscono troppo presto; dichiarazioni di una debolezza interiore, dove il
rosa delle guance, la freschezza di pallore, sapientemente colta ed espressa,
sembra durare più impressa sulla tela che nella vita stessa. Eppure, tutte
queste giovani donne, troppo vicine a se stesse, si mostrano riflesse in uno
specchio non più efficace; sprofondano in una sorta di malinconica e
tristissima “festa” della quotidianità, che diventa metafora di una seduzione
femminile che comunica e propaga la sua vanità».
«Il ritratto, il volto e il corpo, sono i luoghi che Valentina Cipullo, -
osserva Alessandro Demma in catalogo - frequenta sin dai suoi esordi, con l’
intenzione di costruire il suo progetto dell’arte. Un progetto che l’artista
indaga a partire proprio dal ritratto e in particolare da quell’oggetto strano
e misterioso che nel ritratto compare, viene continuamente svelato e rivelato:
lo sguardo. I soggetti, le sue donne di estrazione mediatica e pubblicitaria,
organizzano il quadro in termini di equilibrio, di linee di forza e di valori
cromatici, mettendo in scena la relazione tra l’identità della pittura e l’
identità del soggetto. I suoi quadri, quindi, organizzati attorno al tema della
figura femminile, completamente isolata da qualunque riferimento spazio-
temporale, avvolte da sfondi monocromi, rappresentano la mores animunque, la
messa in scena di quel moto dell’anima che gli sguardi delle sue “modelle”
raccontano. I corpi e i volti, rubati dalle riviste, diventano maschere, abiti
che vestono di nuova luce le sensazioni, le emozioni, le paure, i disagi, la
psiche dell’artista. […] La pittura di Valentina Cipullo è una messa in scena
del soggetto-artista, e al contempo il suo mascheramento, la sua cosmesi, ma
anche l’espressione della sua verità più profonda e intima che si fa’ esteriore
ed estetica».
In occasione del vernissage del 1º giugno, sarà offerto un menù appositamente
curato dal ristorante Pascalò di Vietri sul Mare, e verrà proposta una
selezione di vini a cura dell'azienda agricola Mila Vuolo di Salerno.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo, che oltre alla
presentazione del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, e di Ermanno Guerra,
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, comprende testi di
Marco Alfano e Alessandro Demma, un apparato biografico e bibliografico, nonché
le riproduzioni di tutte le opere esposte.
Catalogo: nr. 11 della collana *ASTERISCHI
Valentina Cipullo. Wildflowers, presentazione di Vincenzo De Luca, Sindaco di
Salerno, e di Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di
Salerno, testi di Marco Alfano e Alessandro Demma, pp. 48, con apparati
biografici e bibliografici, corredato da illustrazioni a colori, pubblicato da
Edizioni 10/17, Salerno, 2011 ISBN 978- 88-888-62-36-4.
cenni biografici
Valentina Cipullo è nata a Salerno nel 1979.
Si diploma nel 2004 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, con una tesi
dal titolo Il sé e l’immaginario, dove studia con Carmine Piro e Ada Patrizia
Fiorillo. Inizia la sua attività espositiva nel 1999. Nel 2005 partecipa ad una
collettiva dedicata ai giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti, tenutasi
presso Castel dell’Ovo a Napoli. Espone in seguito in mostre personali e
collettive a Salerno, Roma, Milano, Berlino. Nel 2006 partecipa al Premio
Celeste e nel 2007 è vincitrice del primo premio del concorso Talents 2007,
organizzato dallo Studio Dada di Salerno. Dal 2007 collabora con la Galleria Il
Polittico di Roma. Nel 2008 una sua opera, dal titolo Memoria, entra a far
parte della prestigiosa Collezione Caggiano e viene esposta nello stesso anno
presso Palazzo Incontro a Roma in occasione della seconda mostra Per Amore. La
raccolta Caggiano. Vive e lavora a Salerno.
www.valentinacipullo.it
Sant'Apollonia, sarà presentata al pubblico la mostra 'Valentina Cipullo –
Wildflowers', terzo appuntamento del terzo ciclo della rassegna Apollonia
Ateliers.
All'inaugurazione interverranno l'On. Vincenzo De Luca, Sindaco di Salerno, ed
Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno.
Il progetto Apollonia Ateliers, curato da Marco Alfano, è sostenuto dal Comune
di Salerno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, e si avvale di
prestigiosi sponsor, quali BCC di Fisciano, Salerno Energia, Saledil Outlet,
Rossoblu by Sinfonia Due Srl, FG Industria Grafica Fotolito, R.C.M. Costruzioni
Srl, Villa Lina - Sarno, nonché della collaborazione di Segno Associati per la
comunicazione e della Bottega San Lazzaro per l'allestimento degli eventi.
La mostra 'Valentina Cipullo – Wildflowers', a cura di Marco Alfano, presenta
12 dipinti, di grandi dimensioni, tutti olii su tela, datati tra il 2007 ed il
2011. Si tratta della più recente produzione della giovane artista salernitana,
che da alcuni anni porta avanti una ricerca rigorosa sui cosiddetti
“autoritratti mentali”, ovvero dei ritratti dove ad essere espressa è
l'interiorità dell'artista, che sceglie di impersonare, in una sorta di teatro
della memoria, molteplici figure di giovani donne, dominate da un'inquietudine
che rende la loro bellezza ambigua, scontrosa.
«L’amore per la bellezza è un carattere che si è affermato negli ultimi anni
nella pittura di Valentina Cipullo - scrive Marco Alfano nel testo critico in
catalogo -, quello che guarda alla capacità di comporre, vale a dire alla
capacità d’impaginare un dipinto, che rimane il problema fondamentale dello
“sguardo” d’ogni pittore. […] Col tempo l’artista ha schiarito con efficacia i
toni, acquisendo stesure continue con sempre maggiore finezza. Tale maturità
non cerca di rispondere ad attese codificate, se le sue opere, definite
“autoritratti mentali”, dissimulano non tanto un’identità femminile inquieta,
nell’ostensione di un sé, intenzionalmente atteggiato quanto l’indagine
connessa alla terribile rivelazione di sentirsi all’improvviso oggetto per uno
sguardo altro. […] È una pittura che rivela un abbandono umanissimo, che
tramite una sottile analisi psicologica delle sue inermi figure, si affida al
labile e al minimo della forma pittorica. Di una fragile e scontrosa avvenenza,
le sue fanciulle sembrano come stupefatte della vita, ornate da fiori che
sfioriscono troppo presto; dichiarazioni di una debolezza interiore, dove il
rosa delle guance, la freschezza di pallore, sapientemente colta ed espressa,
sembra durare più impressa sulla tela che nella vita stessa. Eppure, tutte
queste giovani donne, troppo vicine a se stesse, si mostrano riflesse in uno
specchio non più efficace; sprofondano in una sorta di malinconica e
tristissima “festa” della quotidianità, che diventa metafora di una seduzione
femminile che comunica e propaga la sua vanità».
«Il ritratto, il volto e il corpo, sono i luoghi che Valentina Cipullo, -
osserva Alessandro Demma in catalogo - frequenta sin dai suoi esordi, con l’
intenzione di costruire il suo progetto dell’arte. Un progetto che l’artista
indaga a partire proprio dal ritratto e in particolare da quell’oggetto strano
e misterioso che nel ritratto compare, viene continuamente svelato e rivelato:
lo sguardo. I soggetti, le sue donne di estrazione mediatica e pubblicitaria,
organizzano il quadro in termini di equilibrio, di linee di forza e di valori
cromatici, mettendo in scena la relazione tra l’identità della pittura e l’
identità del soggetto. I suoi quadri, quindi, organizzati attorno al tema della
figura femminile, completamente isolata da qualunque riferimento spazio-
temporale, avvolte da sfondi monocromi, rappresentano la mores animunque, la
messa in scena di quel moto dell’anima che gli sguardi delle sue “modelle”
raccontano. I corpi e i volti, rubati dalle riviste, diventano maschere, abiti
che vestono di nuova luce le sensazioni, le emozioni, le paure, i disagi, la
psiche dell’artista. […] La pittura di Valentina Cipullo è una messa in scena
del soggetto-artista, e al contempo il suo mascheramento, la sua cosmesi, ma
anche l’espressione della sua verità più profonda e intima che si fa’ esteriore
ed estetica».
In occasione del vernissage del 1º giugno, sarà offerto un menù appositamente
curato dal ristorante Pascalò di Vietri sul Mare, e verrà proposta una
selezione di vini a cura dell'azienda agricola Mila Vuolo di Salerno.
In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo, che oltre alla
presentazione del Sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, e di Ermanno Guerra,
Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Salerno, comprende testi di
Marco Alfano e Alessandro Demma, un apparato biografico e bibliografico, nonché
le riproduzioni di tutte le opere esposte.
Catalogo: nr. 11 della collana *ASTERISCHI
Valentina Cipullo. Wildflowers, presentazione di Vincenzo De Luca, Sindaco di
Salerno, e di Ermanno Guerra, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di
Salerno, testi di Marco Alfano e Alessandro Demma, pp. 48, con apparati
biografici e bibliografici, corredato da illustrazioni a colori, pubblicato da
Edizioni 10/17, Salerno, 2011 ISBN 978- 88-888-62-36-4.
cenni biografici
Valentina Cipullo è nata a Salerno nel 1979.
Si diploma nel 2004 presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, con una tesi
dal titolo Il sé e l’immaginario, dove studia con Carmine Piro e Ada Patrizia
Fiorillo. Inizia la sua attività espositiva nel 1999. Nel 2005 partecipa ad una
collettiva dedicata ai giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti, tenutasi
presso Castel dell’Ovo a Napoli. Espone in seguito in mostre personali e
collettive a Salerno, Roma, Milano, Berlino. Nel 2006 partecipa al Premio
Celeste e nel 2007 è vincitrice del primo premio del concorso Talents 2007,
organizzato dallo Studio Dada di Salerno. Dal 2007 collabora con la Galleria Il
Polittico di Roma. Nel 2008 una sua opera, dal titolo Memoria, entra a far
parte della prestigiosa Collezione Caggiano e viene esposta nello stesso anno
presso Palazzo Incontro a Roma in occasione della seconda mostra Per Amore. La
raccolta Caggiano. Vive e lavora a Salerno.
www.valentinacipullo.it
01
giugno 2011
Valentina Cipullo – Wildflowers
Dal primo al 18 giugno 2011
arte contemporanea
Location
EX CHIESA DI SANT’APOLLONIA
Salerno, Via San Benedetto, (Salerno)
Salerno, Via San Benedetto, (Salerno)
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 18.00 alle 21.30
Vernissage
1 Giugno 2011, ore 19.30
Sito web
www.valentinacipullo.it
Autore
Curatore