“Io da cittadino e da magistrato domando a me stesso e a voi tutti n dove sia lecito rischiare la nostra incolumità giorno per giorno
con i bicchieri di acqua inquinata o in un momento solo tutti insieme…La domanda che oggi mi pongo è no a che punto sia consentito
– ai fini della produzione dei servizi di prima necessità quali quelli dell’approvvigionamento idrico – sia consentito rischiare sulla
collettività perché in definitiva il prezzo che si paga è altissimo, è il più alto dei prezzi esistenti in quanto si paga in vite umane”
Mario Fabbri

458 FOGLI CHE RACCONTANO IL FANGO, L’ACQUA, IL SANGUE, IL DOLORE, LE LACRIME, LA RABBIA…LA VITA E LA MORTE…
UN’OPERA D’ARTE CHE RIPERCORRE QUELLE PAGINE SCRITTE CON L’INCHIOSTRO DELLE ACCUSE, DELLE PROVE, DELLE INDAGINI…
tratto dal testo scritto e interpretato da Omar Rottoli in occasione della Prima edizione Premio de Il Glomere venerdì 20 maggio 2011

Mario Fabbri – ex magistrato maceratese –fu il giudice istruttore nell’inchiesta penale relativa ai drammatici eventi del 9 ottobre 1963: la tragedia del Vajont. Con
il suo scrupoloso lavoro, riuscì a far luce su uno dei capitoli più oscuri ed intricati della storia italiana. Il premio conferitogli vuole essere un riconoscimento alla
tenacia, all’impegno civile e al rigore professional