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Valentina Zelli – Bagnanti
Una mostra dedicata ad una giovane artista che con le sue opere evoca, grazie alle sue immagini luminose e brillanti, tranquillità e anche saggezza e anche malinconia. Rimpianto, forse, di un mondo fatto di cose semplici, di risate pacate, di giochi aggraziati, di momenti lenti.
Comunicato stampa
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Le fanciulle in fiore di Marcel Proust sono la prima cosa che viene in mente guardando le Bagnanti dipinte da Valentina Zelli. Un’evocazione letteraria seguita, subito dopo, da un ricordo tutto pittorico: quello delle figure sulle spiagge di Giulio Aristide Sartorio con i loro gesti morbidi, eleganti, aggraziati, quasi danzanti. Entrambi sono frammenti di universi in cui prevale la spensieratezza, la felicità e una gioiosa comunione con una natura amica. Esattamente come il mondo in cui vuole trascinarci la Zelli con le sue immagini luminose e brillanti. Che è un posto dove tutti vorremmo stare perché avvolto di serenità, di una calma che è fatta di giochi e di allegria, di una pace di cui si sente lo scorrere sotterraneo intenzionato a raggiungere e a contagiare ogni gesto e ogni angolo, anche il più remoto.
Qui non c’è niente che strida, che crei attriti, scontri. Tutto si muove in maniera fluida, senza scosse. Con naturalezza. Le forze contrapposte, i piccoli e inevitabili conflitti di forma e materia vengono riassorbiti in un’armonia senza tempo di cui la Zelli è sapiente regista. Un esempio di questa sua abilità è il modo in cui riesce a far convivere materiali completamente diversi tra loro per peso e sensazioni tattili, senza che questo comporti mai un contrasto, come se su tutto fosse scesa una coltre dorata.
Insieme all’elemento pittorico troviamo sulla tela fogli di giornali, paillettes, stoffe, cartoni, garze, petali, resine.
“Mi piace utilizzare i materiali che ho a casa” dice lei. “E mi piace la spatola”. Mettere insieme queste due predilezioni in uno sciame fluttuante di forme e colori luminosi che si ammorbidiscono nell’incontro, accordandosi senza fratture in una dimensione felice è la sua sfida. Che riesce a vincere tutte le volte. Grazie all’intensità luminosa e avvolgente dei toni, certo. Ma non solo.
Perché in queste opere c’è qualcosa che spiazza e cattura, una specie di paradosso della visione con cui fare i conti.
Valentina è convinta che “ogni forma di vita o cosa ha almeno un elemento in comune con un’altra cosa”, come ha scritto quando ha voluto riassumere la sua poetica. E questa sua certezza convince certamente di più a guardare i suoi quadri che a leggere le sue parole. Magia della pittura, luogo in cui tutto può diventare possibile. Anzi spiegabile, comprensibile. O meglio ancora tangibile.
Lea Mattarella
Qui non c’è niente che strida, che crei attriti, scontri. Tutto si muove in maniera fluida, senza scosse. Con naturalezza. Le forze contrapposte, i piccoli e inevitabili conflitti di forma e materia vengono riassorbiti in un’armonia senza tempo di cui la Zelli è sapiente regista. Un esempio di questa sua abilità è il modo in cui riesce a far convivere materiali completamente diversi tra loro per peso e sensazioni tattili, senza che questo comporti mai un contrasto, come se su tutto fosse scesa una coltre dorata.
Insieme all’elemento pittorico troviamo sulla tela fogli di giornali, paillettes, stoffe, cartoni, garze, petali, resine.
“Mi piace utilizzare i materiali che ho a casa” dice lei. “E mi piace la spatola”. Mettere insieme queste due predilezioni in uno sciame fluttuante di forme e colori luminosi che si ammorbidiscono nell’incontro, accordandosi senza fratture in una dimensione felice è la sua sfida. Che riesce a vincere tutte le volte. Grazie all’intensità luminosa e avvolgente dei toni, certo. Ma non solo.
Perché in queste opere c’è qualcosa che spiazza e cattura, una specie di paradosso della visione con cui fare i conti.
Valentina è convinta che “ogni forma di vita o cosa ha almeno un elemento in comune con un’altra cosa”, come ha scritto quando ha voluto riassumere la sua poetica. E questa sua certezza convince certamente di più a guardare i suoi quadri che a leggere le sue parole. Magia della pittura, luogo in cui tutto può diventare possibile. Anzi spiegabile, comprensibile. O meglio ancora tangibile.
Lea Mattarella
30
settembre 2009
Valentina Zelli – Bagnanti
Dal 30 settembre al 07 novembre 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA 196
Roma, Via Dei Coronari, 194, (Roma)
Roma, Via Dei Coronari, 194, (Roma)
Orario di apertura
lunedì 16:00 - 19:30
da martedì a sabato 10:00 - 13:30 / 16:00 - 19:30
Vernissage
30 Settembre 2009, ore 19:00
Autore
Curatore