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Valentinaki – Liquid Blue
“Liquid Blue” indica la visione fluida dell’insieme che l’artista manifesta sia nel suo percorso, libero da strutture e blocchi mentali, sia nel suo modo di lavorare veloce e senza interruzioni concettuali riportandoci al meccanismo originario della creatività
Comunicato stampa
Segnala l'evento
L’Ambasciata e il Consolato della Repubblica di Lettonia con il patrocinio del Comune di Milano e in
collaborazione con l’Associazione culturale lartquotidien organizzano la mostra, dedicata all’artista lettone:
“Valentinaki. Liquid Blue” a cura di Marco de Crescenzo ed Elisabetta Mero.
La personale di Valentina Kovalishina, in arte Valentinaki (nata a Riga nel 1985), avrà luogo, dal 26 al 30
settembre, presso il prestigioso Spazio San Celso in corso Italia 39, luogo storico, da poco restaurato e
adibito a eventi culturali.
La mostra si svolge in occasione della celebrazione dei 100 anni dell’Indipendenza della Repubblica
della Lettonia che avrà inizio in autunno e manifesta l’interesse dell’artista a creare dialoghi e connessioni tra
l’Italia e il suo paese d’origine e tra passato e contemporaneità.
“Liquid Blue” indica la visione fluida dell’insieme che l’artista manifesta sia nel suo percorso, libero da strutture
e blocchi mentali, sia nel suo modo di lavorare veloce e senza interruzioni concettuali riportandoci al
meccanismo originario della creatività.
Il blu che invaderà lo Spazio San Celso, con dipinti su tela, realizzati con acrilici e resine pregiate, e una grande
installazione site specific, rimanda ai colori intensi del mar Baltico, sua principale fonte di ispirazione. L’acqua
scorre e rinnova continuamente l’ambiente circostante in un’onda di creatività e di innovazione. Il blu profondo
colora la superficie talvolta calma, talvolta tumultuosa in armonia con la terra che la circonda. Il mar Baltico è
imprevedibilità, è silenziosa riflessione, è contemplazione dell’infinito; liquido e in costante movimento è
metafora della natura umana che incessantemente cerca il suo scopo.
“Nulla al mondo è più morbido e cedevole dell’acqua, eppure nel distruggere ciò che è duro e forte non vi è
nulla che riesca a superarla” scriveva il filosofo cinese Lao –Tsu nel I secolo d.C., allo stesso modo Valentinaki
si muove nel mondo in punta dei piedi ma con una carica espressiva fortissima in grado di modellare la
materia seguendo l’impulso più profondo del suo essere.
Presso San Celso lo spettatore sarà coinvolto in una mostra scenografica, che proseguirà successivamente a
Riga, e travolto da questo flusso irrefrenabile di positiva creatività.
L’artista
Nata a Riga nel 1985, Valentina Kovalishina, in arte Valentinaki, dopo gli studi in economia, diventa coreografa
seguendo la propria vocazione artistica, fino a quando la sua insaziabile curiosità la porta alla pittura e allo
sviluppo di uno stile, seppur coerente, sempre nuovo e imprevedibile.
La passione per la pittura e le arti sboccia fin da bambina in Valentinaki, che inaugura la sua formazione
artistica frequentando un corso di disegno all’età di nove anni. In seguito, Valentinaki si dedica alla ricerca del
colore cimentandosi con l’acquerello, prima, e passando poi allo studio del pastello con la pittrice lettone
Valeria Shuvalova. Giunta in Italia nel 2009, apprende l’arte della pittura ad olio con l’artista fiorentina Giusy
Boncinelli, che la avvia a una tecnica che resterà indissolubilmente nel bagaglio artistico di Valentinaki.
Il suo stile pittorico riceve quindi una scossa nel momento in cui comprende che la strada che più le
appartiene è quella della pittura astratta, in cui l’artista lettone trova il suo massimo potenziale espressivo.
Sempre mantenendo una coerenza poetica ed estetica, Valentinaki estende la propria indagine artistica
concentrandosi sull’aspetto materico e sulla tridimensionalità.
Le pennellate, in un crescendo di intensità, esplodono, trasformandosi quasi in basso rilievo e scultura.
Mediante l’utilizzo di materiali disparati e con una commistione tra colori, luci, ombre e oggetti, il pennello
dell’artista descrive i temi a lei più cari.
Le narrazioni che Valentinaki crea con i suoi quadri, raccontandoci della natura e del mondo, sono un vero e
proprio varco per giungere fino all’universo personale dell’artista.
I materiali variegati si stagliano, prepotenti e invadenti, sulla tela, trasmettendoci in una serie di rimandi virtuali
le vibrazioni che Valentinaki sente quando è scossa dalle onde del suo mare e dal vento dei suoi boschi,
conducendoci in un’altra dimensione, fatta di ombre e luci
“Nell’espressività di Valentinaki non ci sono accanimenti di sorta, brusche impennate, inserti aggressivi. Non
c’è neppure calcolo mentale. C’è, invece, molta sensibilità ed equilibrio espressivo, una legante definizione
cromatica.”
Valentinaki giunge così a forgiare un nuovo mondo, un cosmo interamente ripensato per essere adattato a
espressione della visione dell’artista e del suo universo, non privo di caos e di imprevisto.
Spazio San Celso
Corso Italia 39, Milano
Lo Spazio San Celso, ex Basilica di San Celso è un edificio religioso in stile romanico situato a Milano, annesso
alla chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso.
La Basilica è stata eretta nell'XI secolo in un luogo sacro dove, secondo la leggenda, Sant’Ambrogio nel IV
secolo trovò i corpi dei due martiri Nazaro e Celso: le reliquie del primo sono state ai tempi trasportate presso
la Basilica di San Nazaro in brolo, mentre quelle di San Celso sono oggi sotto l’altare dell’adiacente Santuario.
Dell’XI secolo si conservano oggi il campanile, la parte esterna dell’abside, alcuni capitelli, affreschi e la
sovracassa che un tempo conteneva il sarcofago istoriato con all’interno il corpo del martire.
Nel tardo XVIII secolo la parte anteriore della basilica venne demolita per dar luce e spazio al Santuario
costruito a seguito di un miracolo avvenuto nel XV secolo. Alcuni resti e gli archi delle navate laterali sono
ancora visibili nel muro esterno che oggi costeggia il giardino.
La facciata in mattoni venne rifatta in stile neo-romanico nel XIX secolo da Luigi Canonica, decorata da un
rosone e da un portale romanico con rappresentazioni zoomorfe.
All'interno, la chiesa appare ora costituita da tre brevi navate di due campate ciascuna, con copertura a
crociera. In corrispondenza della navata centrale si trova l'abside semicircolare, con semplice altare in pietra.
Associazione culturale lartquotidien
Nata nel 2018 con l’intento di promuovere progetti culturali in spazi espositivi insoliti, l’Associazione culturale
lartquotidien, non a scopo di lucro, tra le varie attività, è impegnata a valorizzare l’opera di artisti di varia
provenienza ed età e di promuoverli sul territorio. Inoltre fornisce servizi per l’arte come l’organizzazione di
eventi culturali e di sviluppare progetti creando network.
La mostra di Valentinaki rientra nella rassegna, promossa dall’Associazione, “Milano riscopre Milano” che ha
l’obiettivo di valorizzare le creatività che risiedono a Milano e dintorni.
www.lartquotidien.com
info@lartquotidien.com
@lartquotidien
collaborazione con l’Associazione culturale lartquotidien organizzano la mostra, dedicata all’artista lettone:
“Valentinaki. Liquid Blue” a cura di Marco de Crescenzo ed Elisabetta Mero.
La personale di Valentina Kovalishina, in arte Valentinaki (nata a Riga nel 1985), avrà luogo, dal 26 al 30
settembre, presso il prestigioso Spazio San Celso in corso Italia 39, luogo storico, da poco restaurato e
adibito a eventi culturali.
La mostra si svolge in occasione della celebrazione dei 100 anni dell’Indipendenza della Repubblica
della Lettonia che avrà inizio in autunno e manifesta l’interesse dell’artista a creare dialoghi e connessioni tra
l’Italia e il suo paese d’origine e tra passato e contemporaneità.
“Liquid Blue” indica la visione fluida dell’insieme che l’artista manifesta sia nel suo percorso, libero da strutture
e blocchi mentali, sia nel suo modo di lavorare veloce e senza interruzioni concettuali riportandoci al
meccanismo originario della creatività.
Il blu che invaderà lo Spazio San Celso, con dipinti su tela, realizzati con acrilici e resine pregiate, e una grande
installazione site specific, rimanda ai colori intensi del mar Baltico, sua principale fonte di ispirazione. L’acqua
scorre e rinnova continuamente l’ambiente circostante in un’onda di creatività e di innovazione. Il blu profondo
colora la superficie talvolta calma, talvolta tumultuosa in armonia con la terra che la circonda. Il mar Baltico è
imprevedibilità, è silenziosa riflessione, è contemplazione dell’infinito; liquido e in costante movimento è
metafora della natura umana che incessantemente cerca il suo scopo.
“Nulla al mondo è più morbido e cedevole dell’acqua, eppure nel distruggere ciò che è duro e forte non vi è
nulla che riesca a superarla” scriveva il filosofo cinese Lao –Tsu nel I secolo d.C., allo stesso modo Valentinaki
si muove nel mondo in punta dei piedi ma con una carica espressiva fortissima in grado di modellare la
materia seguendo l’impulso più profondo del suo essere.
Presso San Celso lo spettatore sarà coinvolto in una mostra scenografica, che proseguirà successivamente a
Riga, e travolto da questo flusso irrefrenabile di positiva creatività.
L’artista
Nata a Riga nel 1985, Valentina Kovalishina, in arte Valentinaki, dopo gli studi in economia, diventa coreografa
seguendo la propria vocazione artistica, fino a quando la sua insaziabile curiosità la porta alla pittura e allo
sviluppo di uno stile, seppur coerente, sempre nuovo e imprevedibile.
La passione per la pittura e le arti sboccia fin da bambina in Valentinaki, che inaugura la sua formazione
artistica frequentando un corso di disegno all’età di nove anni. In seguito, Valentinaki si dedica alla ricerca del
colore cimentandosi con l’acquerello, prima, e passando poi allo studio del pastello con la pittrice lettone
Valeria Shuvalova. Giunta in Italia nel 2009, apprende l’arte della pittura ad olio con l’artista fiorentina Giusy
Boncinelli, che la avvia a una tecnica che resterà indissolubilmente nel bagaglio artistico di Valentinaki.
Il suo stile pittorico riceve quindi una scossa nel momento in cui comprende che la strada che più le
appartiene è quella della pittura astratta, in cui l’artista lettone trova il suo massimo potenziale espressivo.
Sempre mantenendo una coerenza poetica ed estetica, Valentinaki estende la propria indagine artistica
concentrandosi sull’aspetto materico e sulla tridimensionalità.
Le pennellate, in un crescendo di intensità, esplodono, trasformandosi quasi in basso rilievo e scultura.
Mediante l’utilizzo di materiali disparati e con una commistione tra colori, luci, ombre e oggetti, il pennello
dell’artista descrive i temi a lei più cari.
Le narrazioni che Valentinaki crea con i suoi quadri, raccontandoci della natura e del mondo, sono un vero e
proprio varco per giungere fino all’universo personale dell’artista.
I materiali variegati si stagliano, prepotenti e invadenti, sulla tela, trasmettendoci in una serie di rimandi virtuali
le vibrazioni che Valentinaki sente quando è scossa dalle onde del suo mare e dal vento dei suoi boschi,
conducendoci in un’altra dimensione, fatta di ombre e luci
“Nell’espressività di Valentinaki non ci sono accanimenti di sorta, brusche impennate, inserti aggressivi. Non
c’è neppure calcolo mentale. C’è, invece, molta sensibilità ed equilibrio espressivo, una legante definizione
cromatica.”
Valentinaki giunge così a forgiare un nuovo mondo, un cosmo interamente ripensato per essere adattato a
espressione della visione dell’artista e del suo universo, non privo di caos e di imprevisto.
Spazio San Celso
Corso Italia 39, Milano
Lo Spazio San Celso, ex Basilica di San Celso è un edificio religioso in stile romanico situato a Milano, annesso
alla chiesa di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso.
La Basilica è stata eretta nell'XI secolo in un luogo sacro dove, secondo la leggenda, Sant’Ambrogio nel IV
secolo trovò i corpi dei due martiri Nazaro e Celso: le reliquie del primo sono state ai tempi trasportate presso
la Basilica di San Nazaro in brolo, mentre quelle di San Celso sono oggi sotto l’altare dell’adiacente Santuario.
Dell’XI secolo si conservano oggi il campanile, la parte esterna dell’abside, alcuni capitelli, affreschi e la
sovracassa che un tempo conteneva il sarcofago istoriato con all’interno il corpo del martire.
Nel tardo XVIII secolo la parte anteriore della basilica venne demolita per dar luce e spazio al Santuario
costruito a seguito di un miracolo avvenuto nel XV secolo. Alcuni resti e gli archi delle navate laterali sono
ancora visibili nel muro esterno che oggi costeggia il giardino.
La facciata in mattoni venne rifatta in stile neo-romanico nel XIX secolo da Luigi Canonica, decorata da un
rosone e da un portale romanico con rappresentazioni zoomorfe.
All'interno, la chiesa appare ora costituita da tre brevi navate di due campate ciascuna, con copertura a
crociera. In corrispondenza della navata centrale si trova l'abside semicircolare, con semplice altare in pietra.
Associazione culturale lartquotidien
Nata nel 2018 con l’intento di promuovere progetti culturali in spazi espositivi insoliti, l’Associazione culturale
lartquotidien, non a scopo di lucro, tra le varie attività, è impegnata a valorizzare l’opera di artisti di varia
provenienza ed età e di promuoverli sul territorio. Inoltre fornisce servizi per l’arte come l’organizzazione di
eventi culturali e di sviluppare progetti creando network.
La mostra di Valentinaki rientra nella rassegna, promossa dall’Associazione, “Milano riscopre Milano” che ha
l’obiettivo di valorizzare le creatività che risiedono a Milano e dintorni.
www.lartquotidien.com
info@lartquotidien.com
@lartquotidien
26
settembre 2018
Valentinaki – Liquid Blue
Dal 26 al 30 settembre 2018
arte contemporanea
Location
SPAZIO SAN CELSO – BASILICA DI SAN CELSO
Milano, Corso Italia, 39, (Milano)
Milano, Corso Italia, 39, (Milano)
Orario di apertura
giovedi 27- venerdì 28/9: dalle 14 alle 19 (al mattino su appuntamento); sabato 29 e
domenica 30: dalle 10 alle 19
Vernissage
26 Settembre 2018, ore 18.30
Autore
Curatore