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Valentino Albini – Dissolvenze
Per la sua prima personale Valentino Albini porta le sue Dissolvenze alla Lakeside Art Gallery presentando una serie di lavori inediti.
Comunicato stampa
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Tra gli anni Ottanta e Novanta Valentino Albini (1959) ha svolto la professione di fotografo nell’ambito della moda, del design e della pubblicità. Contemporaneamente ha portato avanti una sua linea di ricerca artistica, concentrandosi sulla tecnica del collage evolutasi nel corso degli anni in soluzioni tecniche e formali molto personali.
Il corpus di opere esposte nella mostra Dissolvenze evidenzia questa innovazione e maturazione di un percorso lungo e meditato. Albini è riuscito ad applicare la “dissolvenza” tipica del linguaggio fotografico e cinematografico a livello concettuale e materico su supporti cartacei usando “solventi” chimici. Scegliendo pagine di riviste commerciali, un materiale a lui congeniale per la sua esperienza fotografica, arriva a decomporle, mescolando i colori intrinseci delle immagini tramite l’uso di elementi chimici. L’artista né aggiunge né toglie nulla, ma diluisce e mescola il colore del supporto. È un percorso di attrazione e allontanamento, di decostruzione del mondo della pubblicità, della moda e dell’apparenza che però è allo stesso tempo il luogo di partenza, mentale e fisico, della sua prassi creativa.
Seguendo questa metodologia la serie denominata Croma è composta da lavori risolti come “sinfonie” di colori. Nelle Impronte invece Albini realizza delle “impressioni” su carta dopo aver cosparso di solventi le immagini delle riviste, realizzando una personale tipologia di monotipo; in questo caso emerge l’idea del “doppio” e della “traccia”, della polarità tra negativo e positivo, tra appropriazione e allontanamento dall’universo mercificato e consumistico della contemporaneità.
In the 1980s and ’90s Valentino Albini (1959) worked as a professional photographer in the fields of fashion, design and advertising. At the same time he was already working on a strand of artistic research that focussed on a collage technique and evolved over the years as he adopted extremely personal technical and formal solutions.
The body of works on show in the exhibition Dissolvenze highlights this innovative approach and the maturation of a long and considered development. Albini successfully applies the “dissolvenza” or “fade” typical of the photographic and cinematographic idioms on a conceptual and material level using chemical “solvents” on paper. Selecting pages from commercial magazines, a material with which he is familiar from his photographic background, he decomposes the images, mixing their intrinsic colours through the use of chemical substances. The artists neither adds nor subtracts, but rather dilutes and remixes the colour of the support. It is a process of attraction and distancing, of the deconstruction of that world of advertising, fashion and appearance that is at the same time the mental and physical point of departure for his creative practice.
Using this method, the series entitled Croma is composed of works resolved as “symphonies” of colour. In his Impronte Albini instead generates “impressions” on paper after having soaked the magazine images with solvents, creating a personal kind of monotype. In this case we see the emergence of the idea of “duality” and residual “traces”, of the polarity between negative and positive, between the appropriation of and a distancing from the commodified and consumerist universe of the contemporary.
Il corpus di opere esposte nella mostra Dissolvenze evidenzia questa innovazione e maturazione di un percorso lungo e meditato. Albini è riuscito ad applicare la “dissolvenza” tipica del linguaggio fotografico e cinematografico a livello concettuale e materico su supporti cartacei usando “solventi” chimici. Scegliendo pagine di riviste commerciali, un materiale a lui congeniale per la sua esperienza fotografica, arriva a decomporle, mescolando i colori intrinseci delle immagini tramite l’uso di elementi chimici. L’artista né aggiunge né toglie nulla, ma diluisce e mescola il colore del supporto. È un percorso di attrazione e allontanamento, di decostruzione del mondo della pubblicità, della moda e dell’apparenza che però è allo stesso tempo il luogo di partenza, mentale e fisico, della sua prassi creativa.
Seguendo questa metodologia la serie denominata Croma è composta da lavori risolti come “sinfonie” di colori. Nelle Impronte invece Albini realizza delle “impressioni” su carta dopo aver cosparso di solventi le immagini delle riviste, realizzando una personale tipologia di monotipo; in questo caso emerge l’idea del “doppio” e della “traccia”, della polarità tra negativo e positivo, tra appropriazione e allontanamento dall’universo mercificato e consumistico della contemporaneità.
In the 1980s and ’90s Valentino Albini (1959) worked as a professional photographer in the fields of fashion, design and advertising. At the same time he was already working on a strand of artistic research that focussed on a collage technique and evolved over the years as he adopted extremely personal technical and formal solutions.
The body of works on show in the exhibition Dissolvenze highlights this innovative approach and the maturation of a long and considered development. Albini successfully applies the “dissolvenza” or “fade” typical of the photographic and cinematographic idioms on a conceptual and material level using chemical “solvents” on paper. Selecting pages from commercial magazines, a material with which he is familiar from his photographic background, he decomposes the images, mixing their intrinsic colours through the use of chemical substances. The artists neither adds nor subtracts, but rather dilutes and remixes the colour of the support. It is a process of attraction and distancing, of the deconstruction of that world of advertising, fashion and appearance that is at the same time the mental and physical point of departure for his creative practice.
Using this method, the series entitled Croma is composed of works resolved as “symphonies” of colour. In his Impronte Albini instead generates “impressions” on paper after having soaked the magazine images with solvents, creating a personal kind of monotype. In this case we see the emergence of the idea of “duality” and residual “traces”, of the polarity between negative and positive, between the appropriation of and a distancing from the commodified and consumerist universe of the contemporary.
11
giugno 2011
Valentino Albini – Dissolvenze
Dall'undici al 30 giugno 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA LAKESIDE
Verbania, Via Antonio Tacchini, 26, (Verbano-cusio-ossola)
Verbania, Via Antonio Tacchini, 26, (Verbano-cusio-ossola)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 15.30 – 19.30
sabato 10.30 – 12.30 / 15.30 – 19.30
domenica e mattino su appuntamento
Vernissage
11 Giugno 2011, ore 18.00
Autore
Curatore