Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Valentino Vago – Infiniti Orizzonti
La mostra comprende oltre 40 opere realizzate fra la fine degli anni ‘60 e la fine degli anni ’70, periodo particolarmente intenso in cui l’artista raggiunse probabilmente la maggiore espressività e la piena maturità artistica
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Valentino Vago (1931-2018) è stato fra gli interpreti più originali della sua generazione, per circa sessant’anni ha
cercato di cancellare il mondo visibile per arrivare all’Invisibile e alla pura luce.
La mostra “Infiniti Orizzonti” a comprende oltre 40 opere realizzate fra la fine degli anni ‘60 e la fine degli anni ’70,
periodo particolarmente intenso in cui l’artista raggiunge probabilmente la maggiore espressività e la piena maturità
artistica.
Davanti a queste opere realizzate ormai cinquant’anni fa, lo sguardo incontra dimensioni ogni volta nuove, fonti di
continua ricerca e dialogo interiore.
Per Valentino Vago la luce diventa elemento dominante fin dagli anni ‘60, luce rarefatta che si espande nello spazio
senza fine, superamento del visibile per incontrare l’invisibile, dimensione spirituale, necessità poetica e apertura
illimitata verso nuovi e infiniti orizzonti.
Il suo percorso espositivo inizia nel 1960 con la prima importante personale al Salone Annunciata di Milano,
presentata da Guido Ballo. Nel 1969 Vanni Scheiwiller cura la sua prima monografia. Il volume, con un testo di Marco
Valsecchi, è presentato in occasione della personale alla Galleria Annunciata, Milano. La Rai, all’interno de
L’Approdo, dedica un lungo servizio alla mostra.
Negli anni ’70 sono molte le sue presenze a livello internazionale, alla XI Biennale di San Paolo nel 1971 è presente
con una sala, la Galleria Morone organizza una personale con testi di Flavio Caroli e Paolo Fossati.
La Galerie Etienne de Causas organizza la sua prima mostra parigina. Nel 1977 partecipa alla mostra Medunarodna
izlozba likovnih umetnosti Beograd '77, al Muzej Savremene Umetnosti, di Belgrado. Pia Vivarelli, è incaricata di
selezionare gli artisti italiani il cui numero è circoscritto a tre rappresentanti: Michelangelo Pistoletto, Valentino Vago,
Michele Zaza. L’anno successivo, presentato da Miklos Varga, è alla galleria Quadrum a Lisbona.
Negli anni ‘80, il desiderio di Valentino Vago di trovare spazi sempre più ampi dove dipingere finalmente si realizza.
La Cassa Rurale e Artigiana di Barlassina, gli chiede di intervenire nell’atrio della nuova sede. Avviato oramai verso
una ricerca pittorica dalle dimensioni illimitate, Vago approda a Palazzo Reale a Milano dove dipinge tre Stanze in
scala tonale. L'opera abitabile temporanea è presentata da Renato Barilli. Nel 1982 supera la sfida di dipingere
interamente di blu la sua prima chiesa, San Giulio a Barlassina.
Negli anni ’90 realizza interventi pittorici a Monza, all’interno della chiesa di Cristo Re, e a Biassono, in Brianza, dove
dipinge la chiesa di San Francesco alle Cascine. Trasforma in opera abitabile la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a
2
Associazione Culturale
San Donato Milanese. Nel gennaio del 1998 è in Lituania, a Vilmius, dove è incaricato di trasformare le pareti del
presbiterio nella cappella nel nuovo seminario. A Villa Burba a Rho, Vago crea un’opera temporanea in occasione
della rassegna Lo spazio ridefinito a cura di Francesco Tedeschi.
La Cei-Conferenza Episcopale Italiana lo invita a Roma nel 2000, dove interviene nella piccola cappella della Casa
Assistenti dell’Azione Cattolica, mentre a Correggio, lavora nel nuovo reparto di Riabilitazione Neurologica
dell’ospedale San Sebastiano. Tra il 2001 e il 2002 trasfigura i circa settemila metri quadrati di superficie della
parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Rovello Porro. Nel 1992 Giovanni Maria Accame, intitola L'esperienza
della luce, la monografia su Vago.
Nel 2003 esce il volume, a cura di Laura Salandin, Valentino Vago. La pittura murale civile e religiosa, un’attenta
analisi delle opere abitabili di Valentino Vago. Nel volume sono presenti saggi di Luciano Caramel, Cecilia De Carli,
Andrea Dall’Asta e Francesco Tedeschi. Nel 2004 il Vaticano pubblica il volume curato da Camillo Ruini, La verità vi
farà liberi, Catechismo della Conferenza Episcopale per la vita cristiana 2. Le opere pubblicate coprono un arco
temporale compreso fra il V secolo e il XII. Vago è l’unico artista contemporaneo presente.A Milano la casa museo
Boschi-Di Stefano è aperta al pubblico. Nell’ultima stanza sono esposti tre lavori di Vago degli anni Sessanta.
Nel 2008 la stampa mondiale interviene all’inaugurazione della chiesa di Nostra Signora del Rosario a Doha, in Qatar.
La CNN manda in onda, quasi a ciclo continuo, l’evento. L’intervento progettato dagli architetti milanesi Magnoli e
Carmellini dal 1996 aveva coinvolto anche Vago che dieci anni dopo trasforma lo spazio religioso in un’opera abitabile
di 13.000 metri quadrati. Nel 2009 Valentino Vago è presente all’incontro degli artisti con Benedetto XVI. Seguendo
l’esempio di Paolo VI, il Papa accoglie una stretta rappresentanza internazionale di artisti nella Cappella Sistina.
Milano festeggia il suo ottantesimo compleanno nel 2011 con un’ampia antologica curata da Paolo Biscottini al Museo
Diocesano. Alla fine dell’anno Skira pubblica Vago - Catalogo ragionato delle opere dipinte, 1948-2010. I testi in
catalogo sono a cura del comitato scientifico presieduto da Flavio Caroli.
Muore nella sua casa di Milano il 17 gennaio 2018.
Ad aprile i figli Mario e Valerio fondano l’associazione Archivio Valentino Vago.
cercato di cancellare il mondo visibile per arrivare all’Invisibile e alla pura luce.
La mostra “Infiniti Orizzonti” a comprende oltre 40 opere realizzate fra la fine degli anni ‘60 e la fine degli anni ’70,
periodo particolarmente intenso in cui l’artista raggiunge probabilmente la maggiore espressività e la piena maturità
artistica.
Davanti a queste opere realizzate ormai cinquant’anni fa, lo sguardo incontra dimensioni ogni volta nuove, fonti di
continua ricerca e dialogo interiore.
Per Valentino Vago la luce diventa elemento dominante fin dagli anni ‘60, luce rarefatta che si espande nello spazio
senza fine, superamento del visibile per incontrare l’invisibile, dimensione spirituale, necessità poetica e apertura
illimitata verso nuovi e infiniti orizzonti.
Il suo percorso espositivo inizia nel 1960 con la prima importante personale al Salone Annunciata di Milano,
presentata da Guido Ballo. Nel 1969 Vanni Scheiwiller cura la sua prima monografia. Il volume, con un testo di Marco
Valsecchi, è presentato in occasione della personale alla Galleria Annunciata, Milano. La Rai, all’interno de
L’Approdo, dedica un lungo servizio alla mostra.
Negli anni ’70 sono molte le sue presenze a livello internazionale, alla XI Biennale di San Paolo nel 1971 è presente
con una sala, la Galleria Morone organizza una personale con testi di Flavio Caroli e Paolo Fossati.
La Galerie Etienne de Causas organizza la sua prima mostra parigina. Nel 1977 partecipa alla mostra Medunarodna
izlozba likovnih umetnosti Beograd '77, al Muzej Savremene Umetnosti, di Belgrado. Pia Vivarelli, è incaricata di
selezionare gli artisti italiani il cui numero è circoscritto a tre rappresentanti: Michelangelo Pistoletto, Valentino Vago,
Michele Zaza. L’anno successivo, presentato da Miklos Varga, è alla galleria Quadrum a Lisbona.
Negli anni ‘80, il desiderio di Valentino Vago di trovare spazi sempre più ampi dove dipingere finalmente si realizza.
La Cassa Rurale e Artigiana di Barlassina, gli chiede di intervenire nell’atrio della nuova sede. Avviato oramai verso
una ricerca pittorica dalle dimensioni illimitate, Vago approda a Palazzo Reale a Milano dove dipinge tre Stanze in
scala tonale. L'opera abitabile temporanea è presentata da Renato Barilli. Nel 1982 supera la sfida di dipingere
interamente di blu la sua prima chiesa, San Giulio a Barlassina.
Negli anni ’90 realizza interventi pittorici a Monza, all’interno della chiesa di Cristo Re, e a Biassono, in Brianza, dove
dipinge la chiesa di San Francesco alle Cascine. Trasforma in opera abitabile la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice a
2
Associazione Culturale
San Donato Milanese. Nel gennaio del 1998 è in Lituania, a Vilmius, dove è incaricato di trasformare le pareti del
presbiterio nella cappella nel nuovo seminario. A Villa Burba a Rho, Vago crea un’opera temporanea in occasione
della rassegna Lo spazio ridefinito a cura di Francesco Tedeschi.
La Cei-Conferenza Episcopale Italiana lo invita a Roma nel 2000, dove interviene nella piccola cappella della Casa
Assistenti dell’Azione Cattolica, mentre a Correggio, lavora nel nuovo reparto di Riabilitazione Neurologica
dell’ospedale San Sebastiano. Tra il 2001 e il 2002 trasfigura i circa settemila metri quadrati di superficie della
parrocchia dei Santi Apostoli Pietro e Paolo a Rovello Porro. Nel 1992 Giovanni Maria Accame, intitola L'esperienza
della luce, la monografia su Vago.
Nel 2003 esce il volume, a cura di Laura Salandin, Valentino Vago. La pittura murale civile e religiosa, un’attenta
analisi delle opere abitabili di Valentino Vago. Nel volume sono presenti saggi di Luciano Caramel, Cecilia De Carli,
Andrea Dall’Asta e Francesco Tedeschi. Nel 2004 il Vaticano pubblica il volume curato da Camillo Ruini, La verità vi
farà liberi, Catechismo della Conferenza Episcopale per la vita cristiana 2. Le opere pubblicate coprono un arco
temporale compreso fra il V secolo e il XII. Vago è l’unico artista contemporaneo presente.A Milano la casa museo
Boschi-Di Stefano è aperta al pubblico. Nell’ultima stanza sono esposti tre lavori di Vago degli anni Sessanta.
Nel 2008 la stampa mondiale interviene all’inaugurazione della chiesa di Nostra Signora del Rosario a Doha, in Qatar.
La CNN manda in onda, quasi a ciclo continuo, l’evento. L’intervento progettato dagli architetti milanesi Magnoli e
Carmellini dal 1996 aveva coinvolto anche Vago che dieci anni dopo trasforma lo spazio religioso in un’opera abitabile
di 13.000 metri quadrati. Nel 2009 Valentino Vago è presente all’incontro degli artisti con Benedetto XVI. Seguendo
l’esempio di Paolo VI, il Papa accoglie una stretta rappresentanza internazionale di artisti nella Cappella Sistina.
Milano festeggia il suo ottantesimo compleanno nel 2011 con un’ampia antologica curata da Paolo Biscottini al Museo
Diocesano. Alla fine dell’anno Skira pubblica Vago - Catalogo ragionato delle opere dipinte, 1948-2010. I testi in
catalogo sono a cura del comitato scientifico presieduto da Flavio Caroli.
Muore nella sua casa di Milano il 17 gennaio 2018.
Ad aprile i figli Mario e Valerio fondano l’associazione Archivio Valentino Vago.
04
maggio 2019
Valentino Vago – Infiniti Orizzonti
Dal 04 maggio al 23 giugno 2019
arte contemporanea
Location
PINACOTECA COMUNALE – PALAZZO SARCINELLI
Conegliano, Via XX Settembre, 132, (Treviso)
Conegliano, Via XX Settembre, 132, (Treviso)
Orario di apertura
Giovedì e Venerdì: 10.00-12.30 15.30-19.30
Sabato e Domenica: 10.00-12.30 14.30-19.30
Vernissage
4 Maggio 2019, ore 17
Autore