“I termini spazio e vuoto costituiscono oggi il titolo e il movente di “Between space and emptiness” il nuovo incontro tra l’artista russo e la realtà artistica leccese, in quel luogo deputato alla contemporaneità espressiva che è il MUST, il Museo Storico della Città. …Un succedersi di opere che partono da presupposti costruttivi ben chiari, quali la persistenza del formato quadrato e l’astrazione geometrica della superficie del quadro, che definiscono lo spazio della pittura. Ben presto frequentato/popolato da singolari presenze figurali ed oggettuali in scala minimale, in gran parte isolate e solitarie nel loro disporsi, talvolta come sospese nel vuoto del silenzio, talaltra dialoganti con la propria memoria, talaltra ancora riflessive in tutta la loro irrealtà, in un gioco di equilibrio che dalla fisicità della pittura approda alla metafisica in quanto tale” (Toti Carpentieri).
La proposta si inserisce nella specifica vocazione che il Comune di Lecce ha maturato negli ultimi anni in quanto città ‘dedicata’ alla cultura e all’arte contemporanea, valorizzando i monumenti e gli spazi storici della città che hanno così riscoperto nuove ‘vocazioni’. La location della mostra – il MUST nelle sale del Monastero s. Chiara -, nel centro storico della città, si presta in maniera particolarmente efficace a dare continuità al valore del ‘contenitore’ in rapporto all’arte contemporanea.