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Valeria Ciotti – Anima mundi
retrospettiva dell’artista torinese Valeria Ciotti, prematuramente scomparsa nel 1995
Comunicato stampa
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Venerdì 15 dicembre 2006 alle ore 18.00 si inaugura presso la “Società Promotrice delle Belle Arti in Torino” la retrospettiva dell’artista torinese Valeria Ciotti, prematuramente scomparsa nel 1995. Il titolo emblematico della mostra è Anima Mundi. L’opera di Valeria Ciotti, che annovera ben 168 olii, 285 acquerelli, 191 disegni, 32 incisioni, 14 sculture conosciute, viene qui presentata antologicamente seppur non in modo esaustivo (un centinaio, le opere esposte) all’interno di 7 sale della sede storica della Promotrice, grazie all’attento lavoro di recupero e catalogazione del fratello, Angelo Ciotti, e di Manuela Cusino, e al supporto di collezionisti e galleristi che l’hanno conosciuta. La mostra, atta a suggerire il mondo interiore di Valeria attraverso l’anima vivace e onirica dell’artista, è organizzata dallo stesso Ciotti, e curata dallo storico dell’arte Pino Mantovani e dai critici d’arte Manuela Cusino e Monica Nucera Mantelli, co-autori insieme a Francesco Lodola del prezioso catalogo – in 2 volumi e interamente a colori – edito da Renaissance. Oltre alla disponibilità del catalogo in mostra, è presente nelle medesima sede un video tematico-biografico sull’artista, firmato da Willy Darko. Il percorso di visita della mostra è guidato attraverso stanze tematiche, nonché macrodidascalie su pannelli a colori, e sintetici testi di riferimento critico e biografico.
L’anima mundi di Valeria Ciotti si fonda su una sensibilità colta e raffinata, trasposta intensamente su gesso, tela e carta, sempre con segno sinuoso e sicuro, impregnato di quella consapevolezza volumetrica e rigore stilistico che le ha dato l’esperienza della scultura. Comune denominatore di tutta la sua produzione è il pathos spirituale, carico di un estro emotivo capace di inondare i suoi tre piani linguistici: quello figurativo (i ritratti, i nudi, i paesaggi) ove risalta il ruolo preponderante della donna-terra che genera la vita, quello allegorico-zoomorfo (le fiamme-vele, gli angeli) e quello lirico-musicale (l’astratto) che pare attivarsi su partiture cromatiche vicine alle vibrazioni della sfera introspettiva dell’inconscio. Anima Mundi è il racconto di un universo immaginifico privato e personalissimo. Il mondo interiore di Valeria Ciotti.
Tradizionale nelle tecniche, ma innovativa nel raccontarsi, Valeria Ciotti, nasce a Torino nel 1931 e si diploma in scultura presso l’Accademia Albertina nel 1952. Il suo maestro, Umberto Baglioni, la vorrebbe come sua assistente, desiderio condiviso dall’artista, ma mai realizzato per cause familiari. Dopo il forzato abbandono di questa disciplina, e un decennio dedicato al disegno d’antiquariato e all’insegnamento, la Ciotti riprende nel 1965 l’attività artistica frequentando il corso di pittura tenuto all’Accademia da Enrico Paulucci. I suoi compagni di Accademia sono Francesco Preverino, Luca Cappellari, Mario Gramaglia, Mimmo Gusmano e lo stesso Mantovani. La sua prima personale si inaugura nel 1972 presso la “Stamperia del Borgo Medievale” al Valentino di Torino. Ed è proprio nell’area del Parco del Valentino - ove si tenne circa trentacinque anni fà la sua prima personale - che si “chiude il cerchio” di Valeria Ciotti, offrendo al pubblico un’esposizione postuma atta a valorizzare l’intensa produzione di un’artista sconosciuta ai più. La mostra prende il suo nome dall’opera “Anima Mundi”, uno straordinario dipinto del 1968 che, non a caso, interpreta l’elemento salvifico e generatore della donna-madre che si unisce alla Terra, omaggiando la grandezza della Natura. Si può dire che sia proprio questo il pensiero-spirito portante della mostra.
Valeria Ciotti ha partecipato a numerose mostre in Italia presso spazi pubblici e privati. Hanno scritto di lei: Albino Galvano, Pino Mantovani, Renzo Guasco, Manuela Cusino, Francesco Lodola, Clio Pascetti, Angelo Mistrangelo, Monica Mantelli, Massimo Centini.
L’anima mundi di Valeria Ciotti si fonda su una sensibilità colta e raffinata, trasposta intensamente su gesso, tela e carta, sempre con segno sinuoso e sicuro, impregnato di quella consapevolezza volumetrica e rigore stilistico che le ha dato l’esperienza della scultura. Comune denominatore di tutta la sua produzione è il pathos spirituale, carico di un estro emotivo capace di inondare i suoi tre piani linguistici: quello figurativo (i ritratti, i nudi, i paesaggi) ove risalta il ruolo preponderante della donna-terra che genera la vita, quello allegorico-zoomorfo (le fiamme-vele, gli angeli) e quello lirico-musicale (l’astratto) che pare attivarsi su partiture cromatiche vicine alle vibrazioni della sfera introspettiva dell’inconscio. Anima Mundi è il racconto di un universo immaginifico privato e personalissimo. Il mondo interiore di Valeria Ciotti.
Tradizionale nelle tecniche, ma innovativa nel raccontarsi, Valeria Ciotti, nasce a Torino nel 1931 e si diploma in scultura presso l’Accademia Albertina nel 1952. Il suo maestro, Umberto Baglioni, la vorrebbe come sua assistente, desiderio condiviso dall’artista, ma mai realizzato per cause familiari. Dopo il forzato abbandono di questa disciplina, e un decennio dedicato al disegno d’antiquariato e all’insegnamento, la Ciotti riprende nel 1965 l’attività artistica frequentando il corso di pittura tenuto all’Accademia da Enrico Paulucci. I suoi compagni di Accademia sono Francesco Preverino, Luca Cappellari, Mario Gramaglia, Mimmo Gusmano e lo stesso Mantovani. La sua prima personale si inaugura nel 1972 presso la “Stamperia del Borgo Medievale” al Valentino di Torino. Ed è proprio nell’area del Parco del Valentino - ove si tenne circa trentacinque anni fà la sua prima personale - che si “chiude il cerchio” di Valeria Ciotti, offrendo al pubblico un’esposizione postuma atta a valorizzare l’intensa produzione di un’artista sconosciuta ai più. La mostra prende il suo nome dall’opera “Anima Mundi”, uno straordinario dipinto del 1968 che, non a caso, interpreta l’elemento salvifico e generatore della donna-madre che si unisce alla Terra, omaggiando la grandezza della Natura. Si può dire che sia proprio questo il pensiero-spirito portante della mostra.
Valeria Ciotti ha partecipato a numerose mostre in Italia presso spazi pubblici e privati. Hanno scritto di lei: Albino Galvano, Pino Mantovani, Renzo Guasco, Manuela Cusino, Francesco Lodola, Clio Pascetti, Angelo Mistrangelo, Monica Mantelli, Massimo Centini.
15
dicembre 2006
Valeria Ciotti – Anima mundi
Dal 15 dicembre 2006 al 15 gennaio 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLA PROMOTRICE DELLE BELLE ARTI
Torino, Viale Diego Balsamo Crivelli, 11, (Torino)
Torino, Viale Diego Balsamo Crivelli, 11, (Torino)
Orario di apertura
10.00-12 e 16.00-19.30
domenica 10.00-12
chiuso lunedì
Vernissage
15 Dicembre 2006, ore 18
Autore
Curatore