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Valeria Costa – The Women’s Burden. Sulle tracce di un neo-espressionismo al femminile
Fondazione Venezia Servizi e Valeria Costa Piccinini Heritage Fund presentano la prima personale dell’artista Valeria Costa (1912-2003) a Venezia, presso le sale espositive di Palazzo Contarini del Bovolo
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra presenta una selezione di opere pittoriche dell’artista Valeria Costa (1912-2003) realizzate tra la fine
degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80. Verso la seconda metà degli anni ’60 l’artista abbandona gradualmente il
realismo crudo, vicino alla nuova oggettività tedesca, che aveva caratterizzato le sue opere giovanili fin dalla fine
degli anni ’30, per sperimentare nuove modalità pittoriche, nuovi generi e stili.
Se la crudezza neo-espressionista fu apparentemente poco gradita alle artiste donne, tanto che tra le fila di questa
tendenza internazionale si ricordano ben pochi nomi femminili, la Costa sembra invece abbracciarne i principi con
entusiasmo. L’uso violento del colore e della materia pittorica, l’interesse quasi ossessivo per la figura umana che
appare spesso deformata nei tratti e nelle proporzioni, tormentata, afflitta dal peso di una profonda inquietudine
esistenziale, sono infatti la cifra distintiva di una serie di lavori che la Costa realizza tra la fine degli anni ’60 e gli
anni ’80.
La mostra, che verrà allestita nelle sale espositive del complesso monumentale di Palazzo Contarini del Bovolo,
si focalizza proprio su questa parte della produzione dell’artista, privilegiando le opere dalle quali emerge la
sofferenza della donna in tutte le sue declinazioni: tema molto caro alla Costa. Nascita, maternità, famiglia, morte,
guerra, paura, difesa, sono le parole chiave che ispirano questa selezione di dipinti che costruiranno una sorta di
percorso dantesco al femminile, in dialogo con il grande bozzetto raffigurante il Paradiso di Jacopo Tintoretto (1588
ca) in cui viene celebrata l’incoronazione di Maria in cielo, appartenente alle collezioni I.R.E.
La mostra, a cura di Pier Paolo Scelsi e Valentina Gioia Levy, è realizzata in collaborazione e con il supporto di
Valeria Costa Piccinini Heritage Fund, un ente no-profit recentemente istituito al fine di promuovere la
conservazione e la valorizzazione del lavoro dell’artista in Italia e all’estero.
Fondazione Venezia Servizi ha avviato da ormai tre anni un progetto denominato “Gioielli Nascosti di Venezia”
con il quale ha riaperto al pubblico e promosso la conoscenza di alcuni luoghi monumentali di proprietà di I.R.E.
Venezia, e valorizzato le collezioni di opere d’arte offrendo al pubblico godimento numerosi e preziosi beni artistici e
storici legati alla storia dell’assistenza sociale nella città lagunare a partire dal XVI secolo.
degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80. Verso la seconda metà degli anni ’60 l’artista abbandona gradualmente il
realismo crudo, vicino alla nuova oggettività tedesca, che aveva caratterizzato le sue opere giovanili fin dalla fine
degli anni ’30, per sperimentare nuove modalità pittoriche, nuovi generi e stili.
Se la crudezza neo-espressionista fu apparentemente poco gradita alle artiste donne, tanto che tra le fila di questa
tendenza internazionale si ricordano ben pochi nomi femminili, la Costa sembra invece abbracciarne i principi con
entusiasmo. L’uso violento del colore e della materia pittorica, l’interesse quasi ossessivo per la figura umana che
appare spesso deformata nei tratti e nelle proporzioni, tormentata, afflitta dal peso di una profonda inquietudine
esistenziale, sono infatti la cifra distintiva di una serie di lavori che la Costa realizza tra la fine degli anni ’60 e gli
anni ’80.
La mostra, che verrà allestita nelle sale espositive del complesso monumentale di Palazzo Contarini del Bovolo,
si focalizza proprio su questa parte della produzione dell’artista, privilegiando le opere dalle quali emerge la
sofferenza della donna in tutte le sue declinazioni: tema molto caro alla Costa. Nascita, maternità, famiglia, morte,
guerra, paura, difesa, sono le parole chiave che ispirano questa selezione di dipinti che costruiranno una sorta di
percorso dantesco al femminile, in dialogo con il grande bozzetto raffigurante il Paradiso di Jacopo Tintoretto (1588
ca) in cui viene celebrata l’incoronazione di Maria in cielo, appartenente alle collezioni I.R.E.
La mostra, a cura di Pier Paolo Scelsi e Valentina Gioia Levy, è realizzata in collaborazione e con il supporto di
Valeria Costa Piccinini Heritage Fund, un ente no-profit recentemente istituito al fine di promuovere la
conservazione e la valorizzazione del lavoro dell’artista in Italia e all’estero.
Fondazione Venezia Servizi ha avviato da ormai tre anni un progetto denominato “Gioielli Nascosti di Venezia”
con il quale ha riaperto al pubblico e promosso la conoscenza di alcuni luoghi monumentali di proprietà di I.R.E.
Venezia, e valorizzato le collezioni di opere d’arte offrendo al pubblico godimento numerosi e preziosi beni artistici e
storici legati alla storia dell’assistenza sociale nella città lagunare a partire dal XVI secolo.
15
febbraio 2019
Valeria Costa – The Women’s Burden. Sulle tracce di un neo-espressionismo al femminile
Dal 15 febbraio al 28 aprile 2019
arte contemporanea
Location
PALAZZO CONTARINI DEL BOVOLO
Venezia, San Marco, 4299, (Venezia)
Venezia, San Marco, 4299, (Venezia)
Biglietti
7€ Intero / 6€ Ridotto per visitatori dai 12 ai 26 anni, Over 65 anni, Soci FAI, Touring Club Italiano (TCI).
Gratuità: Bambini fino a 12 anni non ancora compiuti, Guide Turistiche Autorizzate, Residenti Comune di Venezia (con documento di riconoscimento e residenza), Dipendenti IRE e Fondazione Venezia Servizi alla Persona.
Orario di apertura
tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00
La biglietteria chiude 30 minuti prima della chiusura del museo.
Vernissage
15 Febbraio 2019, ore 17
Autore
Curatore