Presentazione: L’arte, si sa, non è solo godimento estetico, ma anche “comunicazione”, e fa da filtro concettuale ed emozionale tra la mente dell’artista e quella di chi la recepisce, riuscendo a sollecitare una comprensione diversa, “altra” dalla realtà, una comprensione più profonda e più critica. Con il momento di accelerazione costante, come quello nel quale ci troviamo immersi, il lavoro dell’artista diventa sempre più arduo perchè ci si deve confrontare continuamente. Ecco che, anche nelle opere di Lamonea il territorio si dilata insieme alla curiosità. Per questo l’artisticità acquista una dilatazione espansiva che si allarga dall’arte visiva, alla filosofia, alla psicologia… Viviamo in tempi di grandi mutamenti: ci siamo ridotti ad essere, tutti, un pò mutanti. Anche oggi, come si è sempre sostenuto, l’arte rappresenta, per così dire, lo specchio buio della nostra vita perché nasconde, spesso, nella bellezza un travaglio interiore. Essa può scavare nel passato per cercare, e a volte trovare, le ragioni del presente. Le schegge di luce, lo scintillio delle opere di Valeria Lamonea rappresentano un mondo di favola, pur se in oggetti preziosi, che nasconde il suo lato “bambina”. In esse si affaccia prepotente, quasi per godere, da adulta, la bellezza e la spensieratezza di un tempo forse non interamente goduto. Ammirando le sue opere, ci nutriamo d’arte e nasce il desiderio che la scultura prenda vita per poter coinvolgere tutti, anche coloro che vivono senza rendersi conto di perdere la parte migliore del mondo.

Giuseppina Travaglio


Valeria Lamonea nasce a Torino nel 1977. Allieva del prof. Pozzati, ha vissuto e lavorato per molti anni a Bologna. Vive e lavora a Potenza.